Scarica L'ermetismo e i suoi poeti: Ungaretti, Quasimodo e Montale e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! L’ERMETISMO: L’ermetismo nasce in Italia tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento. È caratterizzato da una forma di poesia che usa un linguaggio “ermetico”, cioè difficile da capire. Altre caratteristiche della poesia ermetica sono: • La brevità: poche parole ma essenziali per esprimere la solitudine e la sofferenza dell’uomo contemporaneo: • Il verso libero, che mette in grande evidenza il valore delle singole parole. I poeti più importanti dell’Ermetismo sono Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale. GIUSEPPE UNGARETTI: Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1888 d a genitori italiani. Perse il padre a due anni. Nel 1912 si trasferì a Parigi dove completò la sua formazione culturale. In Italia nel 1914 partecipò attivamente alla campagna interventista e allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruolò come volontario e combatté sul fronte del Carso. La drammatica esperienza lo spinse a una riflessione sulla precaria condizione umana e il valore della fratellanza. Finita la guerra fisse fra il 1918 e il 1921 prima a Parigi e poi a Roma, dove lavorò presso il Ministero degli Esteri. Nel 1936 accettò l’incarico di insegnare Letteratura italiana all’Università di San Paolo in Brasile. Durante il soggiorno morì suo figlio Antonietto di nove anni. Nel 1942 insegnò Letteratura all’Università di Roma. Morì a Milano nel 1970. Le sue opere più importanti sono: Il porto sepolto (1916), Allegria di naufragi (1919), L’allegria (1931), Sentimento del tempo (1933), Il dolore (1947). Ungaretti è considerato l’iniziatore della poetica dell’Ermetismo, incentrata sull’essenzialità della parola. SALVATORE QUASIMODO: Nacque a Modica, in provincia di Ragusa, nel 1901. Trascorre l’infanzia in Sicilia. A Messina conseguì il diploma di perito tecnico e nel 1919 si trasferì a Roma per studiare ingegneria, ma dovette rinunciare. Nel 1926 trovò impiego preso il Ministero dei Lavori pubblici e fu inviato a Reggio Calabria e nel 1929 a Firenze. Nel 1934 si trasferì a Milano dove lavorò come giornalista. Nel 1941 fu nominato professore di Letteratura italiana al Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano. Nel 1959 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura. Morì a Napoli nel 1968. Nella prima fase di produzione Quasimodo può essere considerato un poeta ermetico. Egli compose: Acque e terre, Oboe sommerso, Ed è subito sera. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale la poesia passa a un forte impegno civile e sociale. Quasimodo matura la fiducia nel futuro. Egli compose: Giorno dopo giorno, La vita non è un sogno, Il falso e il vero verde, La terra impareggiabile, Dare e avere. PRIMO LEVI: Nacque a Torino nel 1919 da una famiglia ebrea. In questa città si laureò in Chimica. Nel 1942 si trasferì a Milano per lavorare in una fabbrica di medicinali. Qui entrò nel Partito d’Azione clandestino. Nel 1943 fu catturato dai fascisti. In quanto ebreo, nel febbraio del 1944 fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Qui rimase per quasi un anno fino alla liberazione del Lager da parte dei russi, il 27 gennaio 1945. L’esperienza lo sconvolse fisicamente e psicologicamente. Levi dedicò gran parte delle proprie energie nel testimoniare gli orrori dei campi di sterminio e di concentramento scrivendo il romanzo autobiografico Se questo è un uomo, pubblicato nel 1947.