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L'età dell'Illuminismo e l'Antico Regime in Europa, Dispense di Storia

L'Antico Regime in Europa nel XVII secolo e la nascita del Dispotismo illuminato nella seconda metà del Settecento. Si analizza la struttura sociale, politica ed economica dell'epoca, caratterizzata da una società gerarchica divisa in ceti sociali e dal sistema dei privilegi. Si approfondiscono inoltre l'assolutismo francese e il costituzionalismo inglese, con la nascita della Gran Bretagna e la crisi della Borsa di Londra.

Tipologia: Dispense

2019/2020

In vendita dal 30/03/2023

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Scarica L'età dell'Illuminismo e l'Antico Regime in Europa e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! Unità 1 L’età dell’Illuminismo Nel ‘700 in Europa si affermò il sistema sociale detto “Antico regime” che coinvolgeva la struttura sociale, politica, socio- economica dell’età moderna. Nella seconda metà del secolo alcuni monarchi però, tentarono di riformare lo stato attraverso delle riforme; questo atteggiamento venne denominato “Dispotismo illuminato”. Tutto questo perché i monarchi si trovarono costretti a prendere atto del cambiamento socio culturale in atto, portato dall’Illuminismo. 1) La società di antico regime a)Una società strutturata gerarchicamente L’antico regime si era affermato nel XVI sec e vide il suo crollo con la rivoluzione francese. L’antico regime era caratterizzato da una struttura piramidale, al cui vertice c’era il re con potere assoluto (una fonte legittima del potere). All’origine di ciò c’era la convinzione medievale che il re avesse potere divini. b) Il sistema dei privilegi Se il re era al vertice, sotto di lui, godendo di privilegi, c’erano il clero e la nobiltà. Essi non pagavano le tasse, amministravano i loro territori e mantenevano usanze medievali. Questa società era dunque divisa in ceti sociali: Re; alto e basso clero; alta e bassa nobiltà; terzo stato. Si riunivano le assemblee degli Stati per dare sostegno al sovrano, ma gli stati che vi partecipavano erano soltanto il clero e la nobiltà, che decidevano le sorti del terzo stato, naturalmente mantenendo i propri privilegi. c)Una società per ceti L’unica monarchia che si distingueva dalle altre era quella inglese in cui il potere del re era limitato dal parlamento e dalla costituzione. In Francia, invece, gli Stati generali non erano stati più convocati dal 1614 (Luigi XIV) e ciò garantiva al re il potere assoluto. Questo sistema fu seguito dalla maggior parte degli stati europei (Austria, Russia e Prussia). d) la centralizzazione monarchica Il modello più originale di stato assoluto fu quello prussiano in cui Federico Guglielmo I di Hohenzollern si dedicò alla cura dell’apparato militare: i nobili fornivano gli ufficiali dell’esercito e i borghesi curavano l’amministrazione burocratica dello stato. Inoltre Federico I attraverso una politica mercantilistica, favorì l’economia del Paese che sarebbe servita per le guerre di espansione. 2) L’assolutismo francese e il costituzionalismo inglese a) La crisi della monarchia francese Alla morte di Luigi XIV, salì al trono Luigi XV, di soli 5 anni e il governo fu affidato a Filippo II d’Orleans. In questi anni di reggenza, la nobiltà francese cercò di opporsi al potere assoluto del monarca e Filippo d’Orleans promosse la partecipazione dell’aristocrazia alle funzioni di governo. Le venne riconosciuto il “Diritto di rimostranza”, vale a dire la possibilità di non riconoscere alcune leggi del re che, naturalmente, minavano i loro privilegi. A questa crisi politica, che naturalmente metteva in discussione il potere assoluto del re, si aggiunsero le difficoltà economiche dello Stato, dovute ai lunghi anni di guerra volute da Luigi XIV (guerra di devoluzione, guerra di successione spagnola…). Erano necessarie delle riforme soprattutto in capo fiscale, ma i nobili non davano la possibilità al monarca di sottoporli al pagamento delle tasse. b) Il sistema di Law Filippo d’Orleans, per risanare le finanze statali si affidò allo scozzese John Law; egli sosteneva il principio secondo il quale le monete di metallo dovevano essere sostituite da banconote. Questo 1 perché i metalli avevano un valore variabile e dunque non permettevano il mantenimento della valuta, invece le banconote, legate a beni o attività commerciali avrebbero permesso l’aumento degli scambi commerciali e dunque avrebbero prodotto maggiore ricchezza. Il sistema venne accettato da Filippo d’Orleans che mise a disposizione dello Stato francese un gran numero di banconote che, però non corrispondeva all’effettivo valore economico dello Stato. Ciò portò al disastro economico della Francia. c) Il costituzionalismo inglese Diversa fu la situazione in Inghilterra dove il sistema di Law, grazie alla solida economia del Paese,portò l’Inghilterra ad accrescere il suo potere economico. Nel 1701, inoltre, fu varata la “Legge di successione” che prevedeva la nomina del re non più in base al diritto di successione, ma era il Parlamento che eleggeva il nuovo re in base alle sue capacità di governo; ci fu una vera e propria divisione dei poteri: al re spettava il diritto di veto sulle leggi proposte dal Parlamento e il diritto di nominare i ministri; al Parlamento spettava il compito di controllare l’operato del re e di controllare il bilancio dello Stato. d) La nascita della Gran Bretagna (pag.9) Nel 1707, con l’Act of union, la regina Anna I Stuart, unì l’Inghilterra alla Scozia: nascita della Gran Bretagna. Alla morte della regina, senza eredi, il trono passò al principe tedesco Giorgio I di Hannover che non si interessò della G.B. affidando il regno ai suoi ministri; così fu fatto anche da Giorgio II. Le cose cambiarono con Giorgio III che prese parte al governo della G.B. affiancato dai ministri detti: “Amici del re”. Tra i ministri del re più prestigiosi ricordiamo Robert Walpole che si mise in luce in occasione della “Bolla speculativa”* provocata dalla Compagnia dei mari del Sud. *La bolla speculativa in economia è una particolare fase di mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi di uno o più beni, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo. e) la crisi della Borsa di Londra (pag.11 ) La compagnia dei mari del sud, sorta nel 1711, fu fondata per risanare il debito pubblico. A questa compagnia, infatti era stato concesso il monopolio dei commerci con l’America del sud. Inoltre gli inglesi avevano ottenuto dagli spagnoli l’ASiento, ovvero un contratto che consentiva loro di trasportare nel sud America gli schiavi d’Africa nelle colonie spagnole oltre che alla possibilità di commercio sui mari senza ostacoli. Per questo motivo le azioni della compagnia del sud salirono vertiginosamente di valore, na tutto ciò si rivelò un disastro economico perché gli spagnoli non rispettarono i patti. La bolla speculativa aveva fatto aumentare il valore delle azioni, ma questo valore non corrispondeva al reale commercio e guadagno sperato, perché appunto messo in crisi dagli spagnoli. Per questo motivo nel 1720 ci fu il crollo della borsa di Londra. e) Le contraddizioni del sistema parlamentare (pag. 11) Il governo inglese andò in crisi e da questa crisi e in parlamento emerse il partito dei Whigs* con a capo Walpole. Egli, grazie alla poca attenzione dei sovrani nella politica inglese, riuscì a creare una maggioranza parlamentare con l’appoggio della borghesia mercantile e dell’aristocrazia. In parlamento quindi si venne a creare una sorta di oligarchia dei whigs a discapito dei Tories. Grazie a questa politica Walpole consentì sviluppo economico e commerciale e il risanamento delle finanze statali. *TORY e WHIG. (1600)- Con la denominazione di tory, nella vita politica e parlamentare dell'Inghilterra si distinse la corrente dei partigiani del re, della chiesa anglicana, delle tradizioni 2
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