L'età giolittiana e l'industrializzazione in Italia, Schemi e mappe concettuali di Storia

Scarica L'età giolittiana e l'industrializzazione in Italia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! L’ETA’ GIOLITTIANA Umberto I (Italia) muore nel 1900 e al suo posto va il figlio Vittorio Emanuele III il quale affidò il compito di formare il governo a Giuseppe Zanardelli (esponente di sinistra), il quale ha portato all’approvazione del primo codice penale dell’italia unita. Qui si aboliva la pena di morte si riconoscieva il diritto di sciopero e introduceva la pena come pena rieducativa. Zanardelli muore di malattia e prende il suo posto Giolitti → Orientamento liberale e appartenente alla sinistra liberale, promosse una politica volta a favorire la nascente industria italiana. Inoltre, secondo lui, lo stato non doveva affrontare il problema degli scioperi con la violenza ma limitarsi a mantenere l’ordine pubblico e che attraverso il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle classi popolari il paese avrebbe conosciuto la tranquillità. Durante il suo governo infatti attuò delle riforme in favore dei lavoratori invalidi, donne bambini ed estese a tutti un'assicurazione, ed istituì una riforma (legge daneo-credaro) per l’istruzione elementare(scienze umane) da comunale a statale. GIOLITTI E L’INDUSTRIALIZZAZIONE L’appoggio del governo giolittiano all’industrializzazione si dimostrò attraverso provvedimenti di protezionismo doganale e rimesse pubbliche. Giolitti attuò un intenso programma di lavori pubblici la cui più significativa manifestazione si identifica nell’estensione della rete ferroviaria. LA GRANDE EMIGRAZIONE (1900-1915) Dall'italia emigrò principalmente in sud america per mancanza di lavoro. Si aprirono due grandi frontiere Brasile ed Argentina paesi agricoli in cerca di lavoratori per le piantagioni. Gli italiani divennero praticamente schiavi poiché dovettero vendere tutti i loro averi per comprare i biglietti ma questo non bastò infatti si indebitano con le agenzie ed i soldi che guadagnano andavo a loro. Un’altra iniziativa di Giolitti fù l’ampliamento del diritto del voto esteso a tutti i cittadini maschi con età superiore a 21 anni. Giolitti cercò l’appoggio di socialisti e cattolici. Nel 1904 si ebbe il primo sciopero nazionale il quale condusse giolitti al riavvicinamento alla chiesa cattolica che si mostrava neutrale sebbene fosse socialista. Grazie a Romolo Murri si rese possibile una conciliazione tra democrazia e religione→ democrazia cristiana italiana. Murri venne poi scomunicato e nel frattempo il sacerdote Luigi Sturzo era convinto che ci fosse bisogno di un partito laico cristiano(morale cristiana ma non si rifà ai valori della chiesa). Per essere nuovamente rieletto Giolitti stipulò un’ accordo segreto con il politico cattolico Gentiloni chiamato Patto Gentiloni con il quale i cattolici si impegnano a sostenere i deputati liberali alle elezioni ed in cambio essi abbandonarono le politiche anticlericali in particolare l'idea del divorzio. Questo patto non dette i risultati previsti da Giolitti ed il suo metodo si rivelò un sistema di corruzione e di intimidazione.