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L'età giolittiana e le riforme sociali, Appunti di Storia

L'epoca giolittiana, caratterizzata da molte riforme sociali e industriali, ma anche da conflitti sociali e politici. Si parla del ruolo di Giolitti come mediatore fra le diverse componenti sociali dello Stato, delle sue riforme per migliorare le condizioni dei lavoratori e delle prime forme di previdenza sociale. Si discute anche del suffragio universale maschile e della nascita dei sindacati in Italia. un quadro storico e politico dell'Italia di inizio Novecento.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 14/09/2022

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Scarica L'età giolittiana e le riforme sociali e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! GIOLITTI 1903-1913 età giolittiana, si succedono molti governi ma c'è la ricorrenza dello statista piemontese Giovanni Giolitti, liberale moderato, giudizi ambivalenti sul suo operato: epoca difficile (nazionalismo, imperialismo, si esce dalla crisi di fine secolo), Giolitti dovrà gestire rapporti con il neonato partito socialista fondato nel 1892 da Filippo Turati (+1848 Marx manifesto del partito comunista), che raccoglie (assieme a sindacati) rivendicazioni di operai (e anche intellettuali), popolazione mobilitata, Giolitti dovrà avere a che fare con questo fronte di protesta questa è anche l'età del grande decollo industriale, Giolitti si impegnerà in operazioni di mediazione (lui né di destra né di sinistra, interpretava il suo ruolo, del governo e dello Stato intero come quello di mediatore fra le diverse componenti sociali dello Stato, da cui discendono politiche di mediazione, che sempre scontentano tutti) ed è l'epoca di riforme (tante in soli 10 anni) doveva mediare con lavoratori (chiedevano miglioramenti con scioperi, manifestazioni, andavano tutelati e bisognava ridurre conflittualità sociale), industriali (andavano sostenuti) e nazionalisti (epoca della Belle Epoque, epoca di progressi veloci, tanti cambiamenti, e anche forte competizione, in termini negativi, fra stati alimentata da nazionalisti Giolitti spesso si dimetterà, non è stato al governo 10 anni Giolitti liberale ma vicino alla sinistra storica, il suo predecessore (e guida) fu Crispi, che inizialmente aveva voluto Giolitti come ministro del tesoro (dell'economia), poi era primo ministro ma si era dovuto dimettere per lo scandalo della banca romana (una delle 4 in Italia, che poteva stampare la lira), la quale aveva stampato (quando Giolitti era ministro tesoro) più denaro di quello che poteva + corruzione di alcuni banchieri lì, lo scandalo viene fuori quando Giolitti era primo ministro, accusato di aver insabbiato la cosa Giolitti aveva grande capacità di mediazione e persuasione in parlamento, contro questo So nino aveva scritto articolo "Torniamo allo statuto", sosteneva che non si potesse governare con accordi e mediazioni, con il parlamento che evitava confronto con il re, voleva sostenere importanza del ruolo della monarchia (voleva che le fosse riconferito potere esecutivo) per garantire equità, Sonnino prova anche a sostenere piccola-media agricola del sud Italia sul giornale satirico L'asino "il doppio volto di Giolitti", uno più ben vestito del, borghese, l'altro più popolare di fronte ad altra classe sociale, aveva doppio volto per le classi sociali italiane in corrispondenza della loro collocazione geografica: - nord industrializzato, incentivato sviluppo, dove Giolitti aveva detto ai prefetti di non intervenire negli scioperi (se pacifici), morbidezza per non acuire conflittualità sociale e a favore degli operai propone tante riforme* - sud acquedotto pugliese, promulgazione leggi speciali per la ricostruzione in occasione di terremoti (inizio 900 molti terremoti, che solitamente colpiscono centro e sud Italia), ma nei confronti di proteste dei braccianti Giolitti mandava cavalleria/esercito, perché pensava che queste proteste non avessero a che fare con lo sviluppo economico che lui voleva promuovere, inoltre per lui sud bacino di voti, perché aveva rapporti personali con latifondisti del sud, quindi aveva interesse a sostenere grandi proprietari terrieri (per averne i voti) e di reprimere con forza ai braccianti, i latifondisti cooptavano i voti dei loro lavoratori (i mazzieri, con I bastoni, reprimevano rivolte con la forza per mantenere l'ordine ed estorcevano consensi elettorali) Gaetano Salvemini socialista riformista, (oppositore di Giolitti) lo chiama "ministro della malavita", per queste implicazioni di corruzione, da anziano, dopo Seconda Guerra mondiale (più giovane di Giolitti, li ha visti tutti e due) comunque dice non dobbiamo confondere Giolitti con Mussolini (che farà il fascismo agrario in Emilia Romagna, ovvero estorcere voti, e altre politiche politiche simili), non è stato un dittatore (o almeno lo era solo il giorno delle elezioni lol) riforme x le infrastrutture Giolitti: - acquedotto pugliese x il sud - denaro stanziato per terremoti 1900 - nazionalizzazione ferrovie e incremento della rete - stessa cosa per telegrafi e telefoni (diffusione della rete) - trafori (es galleria del Sempione) - poi banche miste - *prime forme di previdenza sociale ● diritto di sciopero ● la domenica, ovvero giornata di riposo ● giornata lavorativa max 10 ore ● 12 anni età minima lavoratori ● divieto per donne e minorenni di lavorare di notte ● primo sistema assicurativo per i lavoratori, è un inizio di previdenza sociale, nascono le prime mutue, anche se private, per infortuni, malattie pensioni - suffragio universale maschile 1913, per essere elettori: ● essere maggiorenni (21 anni) + saper leggere e scrivere (10% analfabeti, aveva ridotto molto il tasso) o aver fatto il militare (considerato alla pari come indice di integrazione) idea dietro suffragio censitario è vota chi ha degli interessi, quindi essere implicati attenti a economia, attualità, storia in un'evoluzione, come quella del suffragio universale dicono non solo questi, es non sai leggere giornale ma hai fatto militare, essendo stato impegnato in vita pubblica, hai comunque sicuramente un'opinione ● sopra i 30 anni tutti avevano diritto di voto (maturità come criterio di voto) poi 1919 concesso suffragio universale maschile senza vincoli, dopo sacrificio e impegno dei cittadini nelle due guerre mondiali, pian piano stati concedono suffragio 1946 votano anche donne in Italia in Italia c'erano 1878 camere del lavoro (potere ridotto perchè locali) + associazioni di mutuo soccorso (soccorso reciproco tra operai), di ispirazione cattolica o socialista, si pagava quota, es aiutavano chi non aveva lavorato x infortunio, disoccupazione… 1906 Giolitti autorizza formazione primo sindacato italiano CGIL (Confederazione Generale Italiana dei Lavoratori), in Inghilterra e Francia c'erano già (sindacati sono le associazioni dei lavoratori) 1910 nasce confindustria (organizzazione dei lavoratori) Luigi Einaudi, economista (ministro dell'economia subito dopo sec guerra mondiale, prima di essere pres, politica fiscale dura per risanare debiti guerra quando era già pres chiede a drammaturgo Flaiano se a una cena ufficiale al quirinale si smezzano una pera, perché lui non la vuole tutta e non vuole buttarla -> politica economica dura) piemontese liberale (più orientato a destra però, Giolitti più a sinistra), secondo pres repubblica (ma come se fosse prima, De Nicola ancora mentre si sta a scrivendo costituzione, non proprio un primo), scritto quando non è ancora pres in testo (leggerlo) sostiene anche che repressione porta a ribellione, dice che repressione diritti, non dando voce, non evito scioperi (che magari meno, ma ci sarebbero anche sindacati), problema scioperi si risolve con progresso economico e fatto di discorso pubblico e democrazia il fatto che liberale di dx (lui) e di sx(Giolitti) abbiano avuto stesso pensiero in merito a questione lavoratori, scioperi… fa capire che c'è un nuovo soggetto nella società: la società di massa +sottolinea inefficacia repressione scioperi ed efficacia sindacati Giolitti astuzia politica, pensa al parlamento e al governo come strumenti di mediazione, media tra nazionalisti e movimenti di sinistra
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