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Politica in Italia durante Giolitti e fratture nel Partito Socialista., Appunti di Storia

La situazione politica in italia durante il governo di giovanni giolitti, con un focus sulle fratture all'interno del partito socialista tra riformisti e rivoluzionari. Vengono inoltre affrontate le critiche al protezionismo e al trattamento riservato al sud italia, nonché l'atteggiamento di giolitti verso il mondo cattolico. Infine, si discute della guerra di libia e delle sue conseguenze sulla politica italiana.

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 20/01/2024

maria-pangrazio
maria-pangrazio 🇮🇹

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Scarica Politica in Italia durante Giolitti e fratture nel Partito Socialista. e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! CRISI POLITICO-ISTITUZIONALE (INIZIO ETÀ GIOLITTIANA) →si parla di età Giolittiana perchè anche se non fu sempre al governo (ritirate strategiche) Giolitti controllava sempre le camere →problema= si doveva modificare lo stato per porre margine più solido alle richieste di democrazia, la classe politico-liberale si sentì assediata da queste richieste, si voleva creare un margine solido contro socialisti e clericali →SONNINO=”torniamo allo statuto” (manifesto del liberalismo conservatore) sosteneva che bisognasse tornare alla interpretazione ristretta dello statuto albertino (potere esecutivo dipende dal re anche senza fiducia del parlamento, il quale ha solo potere legislativo), aumento prezzo del pane= proteste e moti popolari spontanei, manifestazioni non rivoluzionarie →BECCARIS= fa intervenire forze dell’ordine e proclama lo STATO D’ASSEDIO (potere ai militari), a Milano fa sparare sulla folla, arrestati molti socialisti e repubblicani, chiusi circoli e giornali, discussa la libertà di stampa ed associazione →PELLOUX= nuovo presidente del consiglio dall’azione repressiva, propone nuove leggi anticostituzionali in parlamento e minaccia di governare da solo con leggi create dal re, invita il re a sciogliere la camera ma le elezioni sostengono i socialisti quindi si dimise →il culmine della situazione fu nel 1900 con l’assassinio del Re da parte di Bresci (un anarchico che giunse dagli stati uniti per vendicare le vittime dell’98 accusando il re) e questo segnò ★ la crisi del regime parlamentare ★ servì per arrivare alla democrazia 1) forze eversive (radicali) si battono per difendere le libertà costituzionali contro il governo monarchico 2) i socialisti tendono ad avere un atteggiamento diverso, nuovi rapporti tra socialisti e borghesi democratici (Giolitti) 3) il movimento cattolico raggiunge un’accettazione verso lo stato →NASCITA DEMOCRAZIA CRISTIANA in cui si diramano 2 tendenze (1) MURRI→ (sacerdote) con i socialisti in funzione antiliberale (idee progressiste) (2) MEDA→ (laico) meglio allearsi con i liberali moderati (visione più praticabile) perché i socialisti erano materialisti, atei ed ostili alla proprietà privata →– IL PROGRAMMADI GIOLITTI (!) →ritirate strategiche dei governi di Giolitti (=si dimette in situazioni a lui non favorevoli per poi subentrare) es→ episodio della statalizzazione delle ferrovie (difficoltà sul progetto di statalizzazione, si dimise lasciando il governo a Porti che risolse il problema e poi Giolitti subentrò) →non osteggiare le camere di lavoro ma riconoscerle giuridicamente, lo stato doveva assumere un atteggiamento di neutralità nelle lotte tra capitale e lavoro→ lo stato non aveva nulla da temere nelle lotte socialiste/operaie anzi aveva tutto da guadagnare (purché non degenerasse in rivoluzioni violente) →sul piano politico è un Liberale progressista= aprirsi alle nuove esigenze delle classi popolari, in particolare del proletariato di fabbrica (prima industrializzazione italiana), il governo doveva mostrare con i fatti che quella classi potevano aspettarsi dalle istituzioni liberali molto più di quello che potevano aspettarsi dai socialisti →Giolitti diede agli operai le due armi per farsi valere: (1) diritto di sciopero (sul piano economico) (2) suffragio universale (sul piano politico) →nonostante le buone intenzioni ci furono molte rivolte e moltissimi scioperi che portavano morti e feriti ogni giorno, per le classi borghesi gli scioperi erano pericolosi e fecero pressione al governo per intervenire militarmente ma non accadde →Giolitti non era sensibile ai dibattiti ideali e politici ma sosteneva che il liberismo dovesse aprirsi alle necessità delle classi operaie e queste idee (oggi scontate) portarono un miglioramento dei rapporti tra lo stato ed i lavoratori (si aprirono anche in parte i rapporti con parti del partito socialista) →questo portò: ★ sviluppo sindacati e camere del lavoro (=sindacati locali) e le federazioni di mestiere (anche a livello agricolo= leghe rosse che avevano influenze socialiste, avevano l’obiettivo della socializzazione dei mezzi di produzione cioè l’abolizione della proprietà privata, ma anche movimenti meno radicali che chiedono diminuzione dell’orario di lavoro, più salari…) ★ moltissimi scioperi con conseguenti aumenti salariali (aumento 30% nel settore agrario ed anche maggiore nel settore industriale) →questi progressi non si spiegano solo con la maggior libertà di sciopero ed associazione ma soprattutto dallo sviluppo economico del periodo in Italia→ grazie a: 1) la destra aumentò i commerci con infrastrutture ferroviarie 2) la scelta protezionistica pur con effetti negativi portò la nuova industria siderurgica 3) nuove banche I NUOVI SETTORI DELLO SVILUPPO INDUSTRIALE ITALIANO →SETTORE METALLURGICO= settore base per la costruzione di infrastrutture ed armi, creazione di altre acciaierie e nuovi impianti a Savona e Piombino, porteranno alla fondazione di TRUST (=fusioni e concentrazioni permanenti di imprese prima indipendenti) e cioèmonopoli (=le imprese si accordano per tenere i prezzi alti), questo non porta concorrenza e quindi non porta sviluppo ed evoluzione, la metallurgia italiana continuava ad essere legata al protezionismo ed all’appoggio dello stato →SETTORE MECCANICO= svantaggiato dalle tariffe protezionistiche che mantengono alti i prezzi delle materie prime, era un mercato non protetto che ebbe uno sviluppo più lento ma più solido (non si appoggiava allo stato) anche se comunque lo stato era un cliente per i macchinari ecc In questo settore ci fu il boom delle fabbriche di automobili (nascita fiat, anche oggi una delle più importanti d’Italia) le fabbriche più piccole scompaiono e si sviluppano le più grandi →ALTRI SETTORI= costruzioni navali, cotonifici ed industria tessile, zuccherifici, industrie legate alle novità come settore chimico (produzione gomma→ pirelli), centrali di energia elettrica (si sperava che la mancanza di materie prime potesse essere sostituite dal carbone bianco→ energia idroelettrica che non garantì l’autosufficienza ma si sviluppò moltissimo) →punto di divisione riformisti-rivoluzionari ★ rivoluzionari= stato moderno non è altro che uno stato che tende a tutelare gli interessi della borghesia e quindi non può tutelare gli interessi dei lavoratori ★ riformisti= conquistando lo stato dall’interno lo stato poteva diventare uno strumento per conquistare una serie di riforme che potevano cambiare le radici del sistema capitalistico →(!)Turati non voleva la scissione e sosteneva che il programma minimo doveva essere visto come un mezzo ed una preparazione per l'attuazione futura del programma massimo —------ →critiche di chi era contrario al protezionismo (lega anti protezionistica con Einaudi, primo presidente della repubblica) (1) corruzione (2) ingerenze elettorali= il controllo delle camere, promesse di vantaggi e interventi costanti del governo nelle lotte elettorali soprattutto al sud, manipolazione delle urne, minacce e violenze (forme illegali e non democratiche) →critiche dei meridionalisti (studiosi che sostenevano la necessità di risollevare il sud e l’importanza del problema del sud) (1) sul piano politico= accusavano Giolitti di essere ministro della malavita (2) sul piano economico= Giolitti avrebbe sostenuto l’economia solo al nord nel triangolo industriale rendendo ancor più grave la crisi agricola, l’emigrazione e la perdita di forza lavoro (3) Salvemini accusò l’intero partito socialista accusandolo di occuparsi dell’ ”aristocrazia operaia” perchè gli operai erano già avvantaggiati da Giolitti ed il partito socialista trascurava invece le classi contadine (i veri poveri al sud) IL MONDO CATTOLICO → Giolitti cerca di assorbire anche i gruppi non coerenti con il suo pensiero (socialisti ma anche cattolici) nonostante il non expedit →atteggiamento di Giolitti= aveva capito che il contrasto tra chiesa e stato si era affievolito ed era meno forte ed era convinto che chiesa e papato potessero convivere pacificamente (metafora rette parallele= non si incontrano e non si scontrano) →(!)NO scontri= libera chiesa e libero stato, →(!) NO riconciliazione perché era comunque liberale, non come Mussolini, non voleva concordati, voleva la distinzione tra chiesa e stato ma senza scontri o cattivi rapporti, in nome dei valori liberali/Cavouriani non c’è bisogno di riconciliazione, per arrivare alla riconciliazione ci voleva un uomo che non aveva idee liberali (libera chiesa e libero stato) e tadaaan arrivò Mussolini →Giolitti davanti a minacce rivoluzionarie sapeva che il mondo cattolico avrebbe votato i partiti dell’ordine (Liberali) purchè non fossero anticlericali e si aprissero ad una politica sociale, Giolitti voleva servirsi delle masse cattoliche come un serbatoio di voti per affondare in socialismo →lo capì perché lentamente ci fu un abbandono del non expedit (eliminato totalmente dopo la 1 GMma silenziosamente fu quasi abolito adesso) la chiesa consentì che i cattolici si recassero alle urne contro il partito socialista→ TENDENZE CLERICO-MODERATE (soprattutto dopo lo scioglimento dell’opera dei congressi) (appoggio elettorale ai moderati in funzione antisocialista) →SCIOGLIMENTO OPERA DEI CONGRESSI= Pio 10° fu conservatore e sciolse l’opera dei congressi perchè temeva finisse in mano a forze più progressiste come Murri (lontani dai liberali e vicini ai socialisti) che volevano legislazioni sociali a favore del popolo, Murri fu scomunicato ed eletto in parlamento nei radicali (sinistra) →chi combatteva contro i clerico-moderati= i democratici cristiani di Murri e uomini isolati che speravano in un’alternativa più riformista rispetto ai liberali →alcuni cattolici si candidano a titolo personale a deputati = va bene un cattolico che si candida ma non va bene uno che si candida presentandosi come cattolici CRISI DEL SISTEMA GIOLITTIANO guerra di Libia e le sue conseguenze → nonostante la grande maggioranza che controllava, Giolitti dovette fare i conti anche con dell'impopolarità dopo la guerra in Libia (Giolitti decise di impegnarsi nel colonialismo in Libia) →MOTIVI COLONIALISMO ★ nuovo avvicinamento alla Francia, attenuata la componente filo-tedesca= fine della guerra doganale e accordo per la spartizione dell’africa del nord 1) riconoscimento da parte della francia della libia italiana 2) riconoscimento da parte dell’italia del marocco francese - questo non piacque alla germania che aveva anch’essa obiettivi in marocco (comunque dopo diversi accordi diplomatici restò francese) - quello che non piacque all’italia fu il modo in cui l’austria avesse annesso la Bosnia Erzegovina (dal 1878 congresso di Berlino in cui la bosnia era sotto l'amministrazione temporanea dell'austria, poi fu annessa)→ non andava bene all’italia perché la triplice aveva come clausola il fatto che se l’austria avesse conquistato delle zone a sui balcani avrebbe ricompensato l’italia con Trento e Trieste e questo mette in evidenza il fatto che l’italia è un’alleata di serie B (lol)→ questo porta: (1) sentimenti contro Austria per Friuli (2) aspirazioni coloniali ★ ASPIRAZIONI COLONIALI= impegnare le energie lavorative di chi emigra nelle colonie italiane (non c’era più lavoro in italia) ★ NASCITA ASSOCIAZIONE NAZIONALISTA ITALIANA=Corradini applica in modo balordo le idee marxiste celebrando le conquiste (seguito da intellettuali come Pascoli e Dannunzio) ★ idee Corradini= nella nazione si dovevano compattare le classi, indirizzare le spinte delle masse verso nemici esterni, i veri conflitti sono tra nazioni proletarie e capitalistiche (Italia era nazione proletarie perchè aveva troppo poco lavoro e troppa forza lavoro, energie depauperate dal flusso migratorio)→ idee portarono al colonialismo ★ Giolitti non è entusiasta ma appoggiandolo pensa di avere consensi anche dai nazionalisti per poi fare riforme interne →non fu dura la guerra di per sé ma il mantenimento della Libia sì: ● successo sul piano militare (l’Italia vinse una guerra dimostrando che le cose stavano cambiando) ● insuccesso sul piano economico (zone desertiche senza grandi vantaggi economici) ● piano politico= radicalizzazione, venne meno l’equilibrio Giolittiano, Giolitti pensava di attenuare lo slancio dell’opposizione invece aumentò (nazionalisti, destra liberale, clerico-conservatori, socialisti)→ i nazionalisti ebbero vantaggi industriali nella produzione di armi mentre i socialisti rivoluzionari ebbero la meglio sui liberalisti di destra ed ebbe la meglio la componente rivoluzionaria ed anti-Giolittiana →tutto ciò mentre Giolitti stava attuando nuove riforme come il suffragio universale che era visto come un regalo da parte del governo ai socialisti quindi si arrivò il culmine delle tendenze clerico-liberali→ PATTO GENTILONI= patto tra clero e liberali, consisteva nel fatto che i cattolici votassero i liberali purché essi si impegnassero a rispettare il programma della chiesa (tutela insegnamento privato, opposizione al divorzio, riconoscimento organizzazioni sindacali cattoliche) → Giolitti si dimise eleggendo un re (Salandra) perché voleva tentare poi di riprendere il potere ma la guerra di Libia aveva radicalizzato i rapporti politici (indebolisce i nazionalisti e fa trionfare i rivoluzionari), questo portò alla settimana rossa in Marche e Romagna guidate da socialisti rivoluzionari il risultato fu solo quello di rafforzare le tendenze conservatrici e tutto ciò portò alla definitiva caduta della politica giolittiana →la guerra di Libia introducendo elementi di radicalizzazione tra destra e sinistra favorisce le ali estreme anti giolittiane→ i clerico-conservatori e i socialisti →SETTIMANA ROSSA= in Romagna ci furono proteste guidate da anarchici e repubblicani ed assume un carattere insurrezionale (proclamate effimere repubbliche rosse, assalti ad edifici pubblici, sabotaggio alle linee ferroviarie…), queste rivolte furono duramente represse e si spensero in pochi giorni infatti l’unica conseguenza fu rafforzare le forze conservatrici ed accentuare le fratture nel movimento operaio, gli echi della settimana rossa non si erano ancora spenti con lo scoppio della 1 GMma poi divenne importante il decidere se entrare in guerra o no.
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