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L'età giolittiana in Italia, Dispense di Storia

L'età giolittiana in Italia, un periodo storico che va dal 1892 al 1922, caratterizzato da importanti riforme sociali ed economiche. Il governo di Giolitti si concentrò sulla modernizzazione del paese, cercando di ridurre il divario tra Nord e Sud e di migliorare le condizioni di lavoro. le principali riforme attuate durante questo periodo e le sfide che il paese dovette affrontare.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 02/02/2023

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giulia-rossi-17 🇮🇹

4.8

(4)

137 documenti

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Scarica L'età giolittiana in Italia e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! L’età giolittiana Il 1° marzo 1896 l’esercito italiano viene sconfitto ad Adua e si dimette. Il nuovo governo, presieduto da , reprime i fasci siciliani e, dove le proteste si fanno insistenti (Toscana, Napoli, Milano), . A Milano l’esito è tragico: l’8-9 maggio 1898 vengono , i morti sono 80 e i feriti 450. Alla fine del giugno 1898 sale al governo , che presenta nuove misure repressive. A queste si oppone un buon numero di parlamentari liberali, guidati da e . Il 29 luglio 1900 l’anarchico spara al re Umberto I e lo uccide. A lui succede il figlio , che dà l’incarico di al liberale , che sceglie come . Quest’ultimo attua un programma per realizzare l’integrazione delle masse nella cornice dello Stato liberale e ritiene necessario svolgere un’azione di arbitrato neutrale nelle lotte sociali. Dopo la morte di Zanardelli, per 3 volte. Con la nuova neutralità della forza pubblica, i conflitti di lavoro aumentano in modo significativo. I salari industriali e agricoli aumentano e questo è anche uno stimolo ai consumi. Si cerca di creare una . Nel 1902 viene istituito l’ , vengono introdotti limiti all’impiego delle donne nelle fabbriche e viene perfezionata la legge sul lavoro dei bambini. Vengono fatte anche obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro; si istituisce l’ . Si ha anche una , che prolunga il periodo dell’obbligo scolastico e statalizza la scuola elementare. Si autorizzano le municipalizzazioni dei servizi pubblici, cioè i comuni possono gestire in proprio. Nel 1905 viene approvata la . Si vuole far fronte anche alla . Sin dai primi anni dopo l’unificazione il divario tra Italia meridionale e settentrionale è sempre più accentuato. Le diverse velocità di crescita sono dovute a ostacoli ambientali e ad una minore concentrazione di competenze tecniche. Nel meridione nascono anche : la in Sicilia e la a Napoli. Gli armigeri dei feudi si mettono in proprio offrendo la loro protezione ai proprietari terrieri o ai commercianti. Queste organizzazioni comportano un pesante costo aggiuntivo per l’economia, nei confronti della quale svolgono un’azione parassitaria. L’esistenza di gruppi criminali rende meno competitive e meno redditizie le attività imprenditoriali. Gli oppositori accusano Giolitti di aver tollerato che politici appartenenti al suo schieramento facessero uso improprio dei servigi di malviventi per intimidire gli elettori. Per questo motivo, lo chiama “ministro della malavita”. Giolitti avvia un per aiutare le economie meridionali. Nel 1902 viene approvata una legge per la costruzione dell’Acquedotto Pugliese. Nel 1904 vengono approvati i , che prevedono sgravi fiscali sui beni di consumo. Vengono poi presi dei provvedimenti per la Basilicata, che nel 1906 vengono estesi a tutte le province meridionali. Queste norme non cancellano il divario economico e sociale tra Nord e Sud, ma hanno una grande importanza. All’inizio del ‘900 quindi:  si sostengono le  con gli aumentano le retribuzioni e quindi la domanda di beni di consumo  si riducono le  si aiuta l’ del meridione  andamento estremamente positivo del .
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