Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Guerra delle Due Rose e la Nascita della Monarchia Parlamentare in Inghilterra, Appunti di Letteratura Inglese

Storia Medievale EuropeaStoria della Chiesa in EuropaStoria Politica Inghilterra

La fine della Guerra dei Cento Anni tra Inghilterra e Francia e l'ascesa della dinastia Tudor con Enrico VII. Successivamente, il documento tratta del conflitto tra le casate York e Lancaster, noto come Guerra delle Due Rose, e la nascita della monarchia parlamentare in Inghilterra con la rivoluzione gloriosa e la successiva ascesa di Giacomo I. Il testo illustra anche la politica di Enrico VII in Irlanda e la separazione della Chiesa d'Inghilterra dalla Chiesa Cattolica.

Cosa imparerai

  • Come Enrico VII ha consolidato il controllo inglese in Irlanda?
  • Che fine ha avuto la Guerra dei Cento Anni tra Inghilterra e Francia?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 14/02/2022

valeria-romano-5
valeria-romano-5 🇮🇹

4.5

(61)

82 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Guerra delle Due Rose e la Nascita della Monarchia Parlamentare in Inghilterra e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! L’età tudor – letteratura inglese. L’età tudor coincide con la trasformazione dell’Inghilterra in un moderno stato nazionale. Nel 1453, 30 anni prima del regno di Enrico VII, si era conclusa quella conosciuta come guerra dei cento anni che aveva visto un confronto tra Inghilterra e francia e durante la quale,  nonostante alcune vittorie da parte degli inglesi, si ebbe la conclusione  con la definitiva sconfitta inglese e la perdita delle loro pretese  sul trono di francia. Da questo momento l’inghilterra perde tutti i territori francesi, in particolar modo la guerra termina nel 1453, anno dopo il quale l’ Inghilterra si trova devastata da altro conflitto che vede fronteggiarsi tra di loro due casate nobiliari: i York e i Lancaster; essa prende il nome di guerra delle due rose. Il colore rosa di una di esse è simbolo di york mentre la rossa dei lancaster. Si tratta di una guerra feudale tra due famiglie nobiliari che rivendicano i loro diritti al trono. La guerra si  conclude con la vittoria dei lancaster e con la battaglia di bostvours nel 1485 che vede la sconfitta di Riccardo III, protagonista non solo d'una opera di Tommaso Moro ma anche del Richard III. Riccardo III fu sconfitto da Enrico VII, erede dei lancaster ed  educato da uno zio, Jasper Tudor conte di pembroke e capo dei lancaster. In questo periodo Henry diventa re d’Inghilterra com Enrico VII  e con lui dagli anni 1485- 1509 ha inizio la monarchia tudor. Il  regno di enrico è quello che ha le basi per la trasformazione dell’inghilterra in uno stato moderno unitario perché segna la fine dei conflitti feudali tra le varie casate feudali inglesi. Segna anche l'inizio di una politica volta alla costituzione di uno  stato moderno a partire dalla costituzione di uno stato burocratico. Il regno di Enrico VII  fu caratterizzato da una situazione di pace interna ad eccezione dell'Irlanda (che fu la prima colonia inglese). Vi erano conflitti in particolare nella zona di Pale (attuale dublino). All’epoca i due nemici politici dell’inghilterra erano la Francia e la Scozia, unite da una secolare alleanza. Per far fronte a questa situazione enrico VII decise di perseguire una politica filo spagnola facendo sposare nel 1509 il  primogenito Arturo  (nome che evoca king arthur) con Caterina d’aragona, la figlia di Ferdinando d'aragona e isabella di castiglia. Quindi vi era da una parte il primo figlio sposato, in un matrimonio che avrà delle  conseguenze  perchè dopo la morte di Arturo, Enrico VIII, secondogenito di Enrico VII, prenderà in moglie Caterina d'Aragona. Sarà la sua decisione di divorziare che porterà allo scisma anglicano. L’altra figlia di enrico VII sposerà invece il  re di scozia Giacomo VI  Stuart, altro matrimonio significativo perché con questo legame tra scozia ed  inghilterra, sarà il re di scozia giacomo VI a diventare re d'inghilterra con il nome di Giacomo I. Giacomo I sarà colui che utilizzerà per la prima volta l’espressione ‘great britain’, idea nella mente di giacomo che i due parlamenti rifiutano sempre, questo concetto di una nazione britannica  che trascende i confini dell’inghilterra emerge con Giacomo I. Durante il regno di Enrico VII  il parlamento mantiene le sue prerogative. L’inghilterra è il paese in cui nel 200 già con giovanni senza terra viene approvata la magna carta con cui si limitano le prerogative del  sovrano e si definisce una  divisione dei poteri. Essa sancisce che lui non poteva riscuotere tasse senza il consenso del parlamento. Il parlamento evolve con il tempo e alla fine del 200 sarà formato da due camere una alta, house of lord di nomina regia, e una camera bassa house of commons dove oggi si accede tramite elezioni, era a base territoriale ed era costituita dalle varie città e contee che inviavano i  loro rappresentanti. Il parlamento inglese è quello più antico d’occidente con la sua divisione in due camere. Con Enrico manteneva le sue prerogative, come ad esempio il  controllo sul prelievo fiscale, il re non poteva decidere di imporre tasse, il tutto doveva prima  passare per il vaglio del parlamento. La storia inglese, soprattutto nel 600 sarà segnata da un conflitto sempre più aperto tra la  corona e il parlamento. Tutta la storia del 600 con la dinastia Stuart rappresenta quella di un secolo con un conflitto sempre più drammatico tra la corona e il parlamento  che sfocerà poi  in una guerra civile in cui da una parte vi sono i cavalieri che rappresentano i gruppi che parteggiano per la corona e le round head, esercito purutano di cromwell. Questo conflitto che finisce con vittoria di cromwell segna una grande cesura nella storia inglese negli anni che vanno dal 1649 al 1660. L’inghilterra quindi cessa di essere una monarchia e diventa una repubblica sebbene il governo  di Cromwell  abbia tratti sempre più minoritari. Successivamente, dal 1660 al 1688 abbiamo la cosiddetta ‘’Età della restaurazione’’ in cui si assiste ad un ritorno degli stuart, mentre verso la fine del 600 si assiste ad un’altra rivoluzione in cui si combatte senza spargimento sangue e che vede la  definitiva uscita di scena del sovrano, il quale era cattolico e si riteneva che questo avesse portato il parlamento a stabilire che guglielmo III d’orange dovesse prendere il controllo, il quale infatti diventerà poi, re d'inghilterra: rivoluzione gloriosa, così chiamata perché senza spargimento di sangue e vede la nascita di una moderna monarchia parlamentare.  Attraverso una serie di provvedimenti,  come il bill of right, l'Inghilterra divenne una monarchia costituzionale. Tornando a Enrico VII, questo sovrano persegue una politica interventista in economia per favorire nuovi centri mercantili. Durante il suo regno si fondano le basi della costituzione della più grande forza dell’ inghilterra cioè una flotta navale sia navale che commerciale. Enrico VII morì  nel 1509 e gli succede Enrico VIII  il cui regno è il più ricco e carico di eventi, la sua figura è una delle più celebri della storia inglese perchè il suo regno segna l'inizio della stagione umanistico rinascimentale. Regna a partire dal 1509 e alla sua morte nel 47, il suo regno vede inghilterra venire assorbita dal grande movimento che sconvolge la chiesa segnando la rottura della unità chiesta cioè la riforma protestante. Lo scisma anglicano voluto da Enrico VIII  si colloca nella riforma luterana proposta da Lutero nel 1517. Senza Lutero non ci sarebbe stato nemmeno scisma anglicano. durante il regno di Enrico  VIII viene approvato il welsh act of union in base al quale galles viene  annesso alla  corona d'inghilterra. l'irlanda rimane problematica perché c'era il  Pale ,che era dominio inglese ai cui confini vi era una forte conflittualità tra inglesi e irlandesi. aldilà di questo territorio, c'era un’ area abbastanza vasta data agli inglesi e un'altra esclusa agli inglesi. Enrico mette in atto una politica tesa a consolidare l'egemonia inglese  in Irlanda lo farà attraverso il governatore che manda in Irlanda fino ad ottenere nel 1541 dal parlamento  ilrlandese il riconoscimento per sé e i suoi erede del titolo del re di Irlanda. Fino a quel momento il re d'inghilterra non aveva pure quest'altro titolo quindi si consolida il controllo iglese in Irlanda. Gli anni di Enrico saranno segnati in maniera fondamentale dallo  scisma anglicano che si situa nella riforma ptotestante. lutero segna l'inizio di un processo che porta ad una  frattura nella cristinita. L'altra questione fondamentale si basa sul rapporto del fedeli  con dio e la parola di dio veicolata dalla sacra scrittura bibbia e antico e nuovo testamento. La bibbia circolava all’epoca nella versione della vulgata prodotta da san girolamo che è versione in latino della bibbia. Ci sono tre fenomeni che interagiscono tra di loro: stampa, riforma protestante e un movimento come umanesimo e rinascimento che sarebbe inimmaginabile senza l’avvento della stampa. L’interazione tra queste tre esperienze porta ad un passaggio d'epoca e l’inizio dell’età moderna. nel 1509 enrico sposa cate d’aragona moglie del fratello arturo dopo un po si invaghisce di anna bolena e chiede a lord cancelliere cardinale wolsey di intercedere attraverso il papa per avere annullamento suo matrimonio giustificando questa richiesta che sarà respinta dal papa sostenendo che suo matrimonio con caterina D’Aragona era illegittimo alla luce di un passo della bibbia, perché la bibbia secondo lui dice che non è legittimo fa riferimento a due passi di essa.  il papa clemente VII  non vuole perché la cosa non venga ritenuta giustificata ma anche perché caterina era zia di carlo V  di spagna con cui la chiesa non voleva entrare in conflitto. La  sua missione fallisce segnando la caduta di wolsey e al suo posto viene preso da due figure cioè segretario di stato cromwell e arcivescovo canterbury, crammer sono loro che insieme ad enrico sanciscono il  distacco della chiesa d'inghilterra dalla chiesa cattolica. Con lo scisma anglicano si assiste a diversi avvenimenti:  1. Diffuso malcontento dovuto soprattutto all'emorragia di risorse dall'Inghilterra alla Chiesa di Roma sotto forma di tasse e balzelli imposti direttamente dal Papa alla Chiesa inglese.   2. Volontà del sovrano di assicurarsi un erede maschio e risorse per la politica attiva e le imprese belliche. La confisca dei beni ecclesiastici seguita allo scisma avrebbe soddisfatto questa esigenza  3. 1532 e il 1534: Convocation of Canterbury e il Reformation Parliament sancirono la necessità dell'assenso riscossione dell' "obolo di S. Pietro" ed esclusero dai reati di eresia la negazione del primato papale;  4. 1534: Act of Supremacy - il Parlamento conferì a Enrico il titolo di capo unico e supremo della Chiesa d'Inghilterra, anche in campo dottrinale, subordinando all'approvazione del re tutte le decisioni dei vescovi.  5. 1535: Valor Ecclesiasticus (inventario fiscale dei beni della Chiesa) consentire di porre le basi per la confisca dei patrimoni ecclesiastici a vantaggio delle casse dell'erario e dei ceti più alti  6. 1536-1540: • 1536-1540: soppressione di migliaia di monasteri, conventi ed enti religiosi  7.  Durante il regno di Edoardo VI, su ispirazione di Thomas Cranmer, arcivescovo di Canterbury, fu imposta l'uniformità nella liturgia con l'adozione del Book of Common Prayer, nelle due edizioni del 1549 e 1552 e la partecipazione dei fedeli alle funzioni della chiesa anglicana con l'Act of Uniformity  elisabetta al trono in situazione difficili, giovane donna che immediatamente manifesta grande capacità politica e di mediare e negoziare soprattutto con il parlamento e tutta azione di governo mira a placare conflitti a evitare lacerazioni con arte del compromesso nella sua accezione positiva, la regina si trova fronteggiare complessità sia situazione interna del paese lacerato da conflitti religiosi sia difficoltà con altre potenze europee, inghilterra manca ancora di un esercito per affrontare grandi potenze europee. La corona vive la necessità di mediare con il  parlamento che era il solo a poter esigere tasse dai cittadini qualsiasi politica professata dai sovrani sia per scelte belliche che altre che avevano grandi spese, dovranno essere autorizzate dal parlamento che era l'unico che poteva approvarle.  Elisabetta seppe affermarsi grazie alla sua intelligenza politica, una delle armi che seppe adoperare bene fu il suo essere donna e creando nel paese un vero è proprio culto della ‘’virgin queen’’ sposa del proprio popolo riesce a gestire con molta attività. Il suo essere donna e il suo poter essere sposa diventano strumento politico nelle sue mani sia nei confronti delle diverse casate aristocratiche interne, sia nei confronti delle altre potenze europee. La sovrana mette in atto una straordinaria tecnica minatoria sia nei confronti dei pretendenti interni, che gli consentivano di esercitare il controllo sull’ aristocrazia, che nei confronti di quegli stranieri che potevano mantenere equidistanza politica  rispetto ad altri paesi europei. Da qui si ha il culto della regina vergine che  in un paese protestante confluisce nel vecchio culto pcattolico di Maria che la regina aveva cancellato. Grazie al culto della sua persona, costruisce il suo potere politico che sfrutta molto nell’arma. Il corpo sovrana come elemento di riconoscimento della nazione con uno dei momenti più importanti della vita pubblica elisabettiana. Emerge la  ‘’royal progsssist’:  processioni reali quando la corte elisabettiana passava da una residenza all’altra che vedevano la  popolazione acclamare la regina ed erano momenti importanti in cui la moltitudine si riconosceva nell’ immagine sovrana di elisabetta, molto esile  nel costruire la sua immagine pubblica a cui contribuivano i letterati dell’epoca.  Tra di essi si evincono personalità come Spenser, che scriverà uno dei suoi più importanti poemi della cultura rinascimentale cioè la faerie queen, in cui dietro la regina delle fate c’è regina elisabetta. Tutti elementi che definiscono il  profilo pubblico attraverso cui la sovrana legittima il suo potere e crea un rapporto diretto di riconoscimento del popolo nell’immagine di Elisabetta.  Uno dei momenti importanti nel  regno di elisabetta è discorso di investitura: ‘’Sono solo un corpo dal punto di vista naturale, ma con il permesso di Dio, un corpo politico fatto per governare’’. Elisabetta rivendica nei confronti di un mondo che guarda con sospetto una donna sovrana, la proprio legittimità a  ricoprire quel ruolo appellandosi a una dottrina dei due corpi del re che viene elaborata e messa a punto in quegli anni dai giuristi che si muovono nella città giudiziaria di londra negli anni di sovrani tudor.  Nel rapporto con i sudditi seppe trasformare l’obbedienza a lei dovuta in un vero e proprio culto d’amore nei suoi confronti, culto che aveva nel celibato il presupposto di fondo. A contribuire alla diffusione di tale culto furono i Royal progressistes, cioè gli spostamenti della corte da una contea all’altra attraverso i quali Elisabetta interagiva direttamente con i sudditi e le autorità locali. In questa frase si sintetizza l’idea che nella figura del sovrano ci sono due corpi, uno fisico, naturale e uno simbolico, in cui si manifesta l’essenza della sovranità che è il corpo politico. Questa idea del doppio corpo dove il  re è da una parte essere umano con un corpo mortale e dall’altra è anche l'essere umano in cui si incarna principio di sovranità viene messa a punto dai giuristi dell’ età tudor e vi allude elisabetta nel suo discorso di investitura.  il re ha due capacità, ha due corpi. Ha un corpo naturale innanzitutto, e per questo è soggetto alla morte come gli altri uomini. L’altro corpo è un corpo politico e le sue membra sono i suoi sudditi che formano la corporation, un  tutt'uno dove lui è il capo con un governo su di essi. Questo corpo politico non è soggetto a passioni e morte come l’altro perché nei confronti di questo corpo il re non muore mai, perciò la sua morte fisica è chiamata Demise del re. Non significa che il  re è morto ma che vi è una separazione tra i due corpi, il politico è trasmesso dal corpo naturale ad un altro corpo naturale. E’ come se l’anima politica del sovrano si staccasse da quello mortale andando in un altro corpo. Nel momento in cui il fisico muore, quello politico, il principio della sovranità, va a risiedere in un altro corpo naturale del nuovo sovrano. Il termine non significa che il corpo fisico è morto ma è trasferito ad un altro corpo naturale così che il trasferimento porta a l'incarnazione fisica del nuovo sovrano. Il termine demise indica trasferimento della dignità regale da un sovrano all'altro in caso di morte, abdicazione o altro. Quindi quello che non muore e si trasferisce è il corpo politico cioè il principio di dignità regale, che va in un altro corpo fisico, questo viene sfruttato dal parlamento inglese quando lo deve combattere un sovrano che è combattuto come corpo naturale\fisico. Dichiarazione del parlamento inglsese nel 1642 durante la guerra civile riconosciuto secondo parlamento che re è protettore, fonda la  giustizia ma gli atti di giustizia e protesta non sono compiuti dalla sua persona ma dalle sue corti e ministri che devono fare i loro doveri anche se il re proibisse di farlo. Pertanto se un giudizio deve essere dato da esso sotto il comando del re, si tratterebbe di un giudizio del re dove quest’ultimo viene scritto con la  lettera minuscola, cioè significa dal corpo fisico. R maiuscola è invece il principio della regalità. Il re come corpo politico agisce attraverso le articolazioni di questo corpo politico, cioè i suoi ministri il parlamento e così via. Quando la persona prende il sopravvento sul corpo politico e prova ad agire sulla base di motivazioni personali, il parlamento e i ministri, cioè le sue corti, hanno diritto di intervenire. Questa scelta è  legittimata da questa dottrina.  Questa dottrina trova una sua attuazione dal parlamento Inglese durante la guerra civile. In nome di questa dottrina il parlamento inglese allo scoppio della guerra si definisce come depositario del corpo del re del principio di sovranità e richiama l'esercito per combattere contro il sovrano Carlo I che sarà poi giustiziato. La dottrina giunge ad esiti paradossali.  Tra gli atti del regno di Elisabetta, nel 1559 abbiamo l’atto di supremazia tramite il quale Elisabetta si proclama ‘’supreme governor’’ della chiesa anglicana, temperando così la dichiarazione del padre. Mitiga l’affermazione del padre che si proclama capo della chiesa inglese, quindi Elisabetta di questo passo mantiene l’organizzazione episcopalista della chiesa d'inghilterra.  Nella politica estera di elisabetta, si consolida l’inghilterra come potenza commerciale e coloniale che entra in conflitto con altre potenze come la spagna, a causa di ragioni dinastiche (Filippo II di spagna che si considerava legittimo erede del trono ingleses per aver sposato Maria Tudor, reclama quindi la corona). Elizabetta usa la flotta come strumento politico commerciale con la costituzione di compagnie commerciali organizzate dai diritti che regolavano le condizioni delle loro attività che proteggevano i propri  membri.  La compagnia dei merchant adventurers veniva utilizzata per esportare i  tessuti dall’europa settentrionale nel regno di Elisabetta.  Si costituirono altre come la compagnia delle indie orientali che sarà la vera fondatrice del dominio inglese in india. Un ruolo di primo piano lo ebbero anche i lupi di mare cioè dei corsari autorizzati dalla corona, le cui scorrerie che consistevano nel decretare galeoni spagnoli che dall'america portavano oro e cose preziose, a saccheggiare navi spagnole dei loro bottini. Questa azione era segretamente autorizzata dalla sovrana con le lettere di corsa, da qui il nome corsaro. Con queste lettere Elisabetta autorizza queste azioni, tra questi vi era l’azione dei cosiddetti ‘’sea- dogs’’ i navigatori corsari le cui scorrerie erano segretamente autorizzate dalla corona, appunto. Fra loro: Walter Raleigh, Francis Drake, John Hawkins. Essi erano i latori di una lettera di corsa della sovrana che gia prima della guerra con la Spagna autorizza il saccheggio delle navi spagnole lungo le rotte atlantiche della coste del sud america, con bottini incamerati in gran parte dalla corona. Nel 1558 Sir Walter Raleigh fondò la prima colonia inglese in Nord America, che chiamo Virginia, in onore della sovrana. Nel 1588 si ha lo scoppio della guerra, lo scontro navale si svolge nel canale della Manica fra l’invincibile armata di Filippo II e la flotta inglese. Con la vittoria della spagna, l’inghilterra non soltanto eliminò qualsiasi rischio di una restaurazione cattolica, ma, soprattutto ridefinire il rapporto di forze con la potenza coloniale europea che più di ogni altra minacciava la sua espansione coloniale. Fu infatti con Elisabetta che l'Inghilterra pose le basi per l’affermazione del suo predominio sui mari e di un'egemonia politica destinata a durare per secoli e a tradursi nella costituzione del più importante impero coloniale della storia.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved