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L'età Vittoriana in Inghilterra e il 20 secolo, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto del periodo vittoriano, con annessi autori + importanti. riassunto del 20° secolo, colonizzazione e decolonizzazione; questione dell'ibrido, dell'eurocentrismo ecc.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

In vendita dal 19/12/2019

Federicapanza_-
Federicapanza_- 🇮🇹

4.3

(3)

21 documenti

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Scarica L'età Vittoriana in Inghilterra e il 20 secolo e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! VICTORIAN ANGE 1830-1901 Uno dei periodi più lunghi della storia del regno d inghilterra, regno di stabilità politica, regno di grande ricchezza ma non per tutti, molti scrittori ci descrivono la condizione delle classi lavoratrici, è aumentata la ricchezza della nazione grazie soprattutto all'espansione coloniale che ha costituito una grande ricchezza economico sociale, interamente c'è stato un fenomeno migratorio dalla campagna alla città dovuto all'industrializzazione, inoltre la popolazione raddoppia poiché c'erano molti più giovani. La regina vittoria è divenuta regina molto giovane 1837-11901, nel 1840 ha sposato Alberto morto nel 1861, ebbe 9 figli, regina d India 1876 Caratteristiche di questo periodo: l'industrializzazione non riguardo solo il sistema di produzione ma anche la trasformazione delle condizioni di vita, ci sono state riforme sociali come l'estensione del diritto di voto (maschile), un'altra caratteristica è il rigore morale. Crescita industriale, espansione coloniale, riforme sociali, è però un periodo conflittuale, proprio perché la società è in grandissima trasformazione e la vita nelle città è difficile e le persone che vanno a vivere in città vivono in condiziono di povertà. Brano Thackeray 1863 si concentra sulla creazione della ferrovia che cambia radicalmente il modo di vivere, descrive il passato andando indietro nel tempo, rappresentato dalle carrozze dai cavalli, andando sempre più dietro ai cavalieri ecc, questo per raccontare di un mondo che non c'è più, alla fine fa riferimento alle navi, con Brunel primo transatlantico. Epoca vittoriana è un cambiamento radicale, abbiamo scoperte scientifiche ma l'applicazione della scienza alla vita quotidiana, Darwin mette in discussione tutto soprattutto mette in discussione la religione, modificano la perfezione della posizione dell'uomo nella creazione, le scoperte del tempo vengono utilizzate per modificare le condizioni di vita della popolazione, e per modificare tutti gli aspetti della vita che hanno a che fare con l'organizzazione sociale e la cultura. Il centro della civiltà occidentale si sposta da Parigi a Londra. Si ha un passaggio dalla proprietà terriera a una moderna economia urbana basata sulla produzione e sul commercio. Si hanno dei cambiamenti anche nell’uso dei macchinari a vapore, ampliati adesso anche ai mezzi di trasporto, alle macchine da stampa; viene introdotta la fotografia, gli anestetici e l’istruzione obbligatoria universale. L’Inghilterra è stata la prima nazione ad essere industrializzata; questo portò a un > delle ricchezze. Acquisì mercati globali e importavano ed esportavano diverse merci. Ottenne un grande sviluppo nelle sue colonie, avendone la >. Le reazioni degli scrittori furono diverse. Alcuni ritenevano che questa prosperità economica e politica andasse a contrastarsi con gli schemi tradizionali delle vite, i cui ritmi vennero trascurati. La regina Vittoria rappresentava le fedeltà domestiche che i suoi cittadini abbracciavano. È la 1° monarca di cui abbiamo una fotografia. John Stuart Mill affermò che “viviamo in un’epoca di transizione”; Gli scrittori vivono un senso di modernità e di rottura con il passato. Nel 1° decennio del 20° secolo, gli scrittori fanno di tutto per allontanarsi dai vittoriani. Gli studiosi dividono in 3 periodi: - Inizio del regno (1830-48): agitato da movimenti e rivendicazioni e scontri. Nel ’30 la gente è esasperata per il cambio di situazione economica; i cittadini non avevano diritto al voto; non venivano rappresentati; i seggi elettorali favorivano la proprietà terriera. In + la rivoluzione industriale favorì l’esodo dalle campagne alle città. - Mid Victorian Period (1848-’70): si ha una fioritura della società e dell’impero. - 1870-1901: muore la regina; periodo della decadenza in cui si mettono in discussione i valori. All’inizio del 1830 2 eventi: aprirono la ferrovia di Manchester e Liverpool, diventando le prime linee ferroviarie pubbliche. 10 anni dopo vengono costruite moltissime linee ferroviarie. Il treno aiutò la crescita del commercio e gli spostamenti. Ci fu un periodo di difficoltà economica che portò il paese quasi ad una rivoluzione e indusse i lavoratori a mobilitarsi per delle riforme. Temendo ciò, il Parlamento approvò una riforma che trasformò l’attuale struttura in classi, estendeva il diritto al voto a tutti i maschi che avevano una proprietà del valore di £10 o +. Fu approvata una legge scozzese che faceva lo stesso. Per quanto riguarda il voto, questo era previsto per tutte le classi, tranne quella operaia (lo ebbero nel 1867). Ci fu una ridistribuzione della rappresentanza parlamentare che andò a limitare il potere dei proprietari terrieri conservatori (i Tory). E così la classe media inizia ad arricchirsi. I problemi economici legati all’industrializzazione divennero importanti. Dopo un periodo di prosperità (1830-36) nel ’37 ci fu una serie di cattivi raccolti, che provocò un periodo di disoccupazione e di rivolte. Le condizioni dei lavoratori erano pessime, vivevano con le loro famiglie nei bassifondi di città come Manchester e in condizioni brutali. (questo però non causava rivolte dagli operai perché pensavano che un giorno sarebbero stati ripagati). A queste situazioni c’era un rimedio, proposto dai Cartisti (organizzazione di lavoratori) che elaborarono una “Carta del popolo” che sosteneva l’estensione del diritto al voto, dell’uso del voto segreto e altre riforme. Una delle riforme + importanti= abolizione delle alte tariffe sui cereali importati (Corn Laws), stabilite per proteggere i proprietari terrieri dai prezzi più competitivi dei cereali provenienti da altre colonie britanniche. Le Corn Laws erano in realtà un possente strumento di potere dell'aristocrazia terriera britannica, la loro abolizione segnò il passaggio da un regime economico di tipo feudale ad uno industriale. Purtroppo però il resto del paese subiva questi aumenti. Poi lo scoppio della patata batterica in Irlanda, convinse il primo ministro Tory (Peel) ad abbandonare il protezionismo tradizionale. Nel 1846 furono abrogate le leggi sul mais e si attuò un sistema di libero scambio in base alla quale i prodotti venivano importati pagando solo un dazio tariffario minimo. Questo contribuì ad alleviare la crisi inglese. Quando nel 1848 scoppiarono crisi in tutta Europa, l’Inghilterra fu inalterata. Carlyle scrive che “l’insurrezione è una necessità molto triste” (Past and present). Nella fase di metà epoca vittoriana, Alcuni scrittori attaccano le carenze sociali vittoriane; alcuni furono Dickens e Ruskin, che si allontanano da una critica morale ed estetica per denunciare i mali dell’industria. Anche se era un periodo positivo per l’Inghilterra, che funzionava quasi alla perfezione. L’aristocrazia scopre che si sta arricchendo con il libero scambio, l’agricoltura fioriva con il commercio e l’industria. Con alcune riforme venne limitato il lavoro minorile nelle fabbriche e vennero migliorate le condizioni dei lavoratori. Il marito di Vittoria, Principe Alberto, inaugurò il Cristal Palace ad Hyde Park, in cui venivano esposte le mostre dell’industria moderna e della scienza. Fu uno dei primi edifici costruiti secondo i principi di architettura moderna. Questo per simboleggiare le prodezze trionfali della tecnologia vittoriana. Ovviamente questo progresso tecnologico portò a effetti devastanti soprattutto nelle colonie indigene. Molte persone si trasferirono nelle colonie; si ebbe una costruzione magnifica dell’impero britannico. Migrarono in Australia, Canada, india. Vittoria diventò imperatrice dell’India. I motivi per cui l’Inghilterra creò il suo impero erano diversi, sicuramente perché cercava ricchezze, potere e influenza mondiale. Molti la vedevano come una responsabilità morale. Vittoria dichiarò di voler proteggere i poveri indigeni e far progredire la civiltà. Venne diffuso il cristianesimo in India, Asia e Africa. La chiesa si evolve in 3 divisioni: - Broad church: con un legame con la scienza. Aperti ai progressi. - Low church: o evangelica, incentrata su una morale puritana, sulla condotta morale. (dissenzienti, anticonformisti, metodisti e protestanti). - High church: tradizionalista, + vicina alla chiesa cattolica; importanza dei rituali e dell’autorità. Si diffonde l’utilitarismo: tutti gli esseri cercano di massimizzare il piacere e minimizzare il dolore; influente nel fornire una base filosofica per le riforme politiche e sociali, ebbe una grande opposizione. (John Mill fu uno degli oppositori). Ruskin dice che la geologia gli ha rovinato la vita perché ha messo in crisi la sua visione del mondo. Ha messo in crisi il tradizionale racconto religioso protestante. Si arriva al 3° periodo Vittoriano, definito come un periodo di decadenza, in cui si mettono in discussione i valori vittoriani tradizionali. Già negli ultimi 30 anni gli autori mettono in crisi e in discussione questi valori. Nonostante le varie riforme attuate per i cittadini, la questione della donna era ancora negativa. Non potevano votare o ricoprire cariche politiche. Non potevano possedere o gestire le proprietà proprie. Tutto questo ha portato alla “woman’s question”. Un’opera di Mill, “the subjection of women”, sfida le assunzioni consolidate sul ruolo delle donne nella società. Ciò che mette le basi per i diritti femminili, furono le leggi sul matrimonio e gli atti sulle proprietà. Le femministe lavorarono per dare diritto di istruzione alle donne (nel ’37 nessuna università era aperta alle donne). Anche se la > lavorava come domestica nelle case dei + ricchi, la crescita dell’industria ha creato nuovi lavori per le donne. Lavoravano nelle fabbriche in condizioni spaventose, e furono portate anche a lavorare nelle miniere. Alcuni atti regolarono il loro lavoro, riducendo le ore. La disoccupazione portò alla prostituzione. L’unico lavoro “degno” che una donna poteva fare, era la “governante”. (Jane Eyre). Nasce la dottrina delle sfere separate, secondo la quale uomo e donna avevano due ruoli distinti nel mondo. [the angel in the house (Patmore) sottolinea il concetto di donna pura e altruista, protettrice della casa; con il compito di creare un luogo di pace dove l’uomo potesse rifugiarsi dalle difficoltà della vita mondana]. Il problema di base era il modo in cui le donne venivano considerate. Idea della donna come “Angelo del focolare”; cosa negativa perché viene ridotta alla sfera domestica. Definizione attribuita a Coventry Patmore che scrive 1 poema “the angel in the house”. >l’alfabetizzazione e > i testi da leggere; aumentano i numeri dei periodici di giornali e libri, che rimanevano comunque costosi. + avanti si sviluppa una stampa popolare. Lo sviluppo + significativo: la crescita del periodico!!! Riviste economiche, mensili religiosi, giornali settimanali, riviste femminili ecc. Molti romanzi vengono pubblicati in forma seriale. ---“the white man’s burden”: ripetizione ossessiva all’inizio delle strofe: “Half child”= visione -, bambini incivili; non capiscono il vantaggio che possono avere nell’essere appoggiati da un impero grande. “Half devil”= visione -, implica colonizzatori + santi e adulti, portatori di civiltà. Fa un paragone con le notti d’egitto; nel libro dell’esodo degli ebrei che rimpiangono la schiavitù. Mette in guardia i cittadini dal cadere nella follia e nell’avidità. YEATS: nasce a Dublino, educato in casa inizialmente. Nel 1877 entra in una scuola che gli fa maturare la crescita del sentimento nazionalista. Frequenta diversi artisti e scrittori. Scrive poemi impregnati di miti e folclore irlandese. Shelley ha una grande influenza su di lui. Poemi apprezzati da Maud Gonne, giovane ereditiera che rifiuta di convivere con Yeats, che sposa un’altra donna. Apre con altri scrittori il “Abbey Theatre”; nella serata inaugurale vanno in scena diverse sue opere. Lui si occupa di teatro fino alla sua morte. Vince un premio nobel per la letteratura, perché la sua poesia esprime lo spirito di un’intera nazione. Si trasferisce in Italia e si ammala di febbre. Continua a scrivere fino alla morte. WOOLF: nasce a Londra, si educa da sola nella libreria del padre, incontrando molte figure importanti vittoriane e imparando greco dalla critica sorella di Walter Peter. La scrittura l’attrasse sin da subito. Ebbe un’infanzia pessima, veniva abusata dal fratellastro, la madre morì causandole il primo crollo mentale. La sorellastra muore, così come il padre di cancro. Dopo la morte di suo padre, si stabilì con sua sorella e due fratelli a Blooms, nel distretto di Lury, che in seguito divenne associato con il gruppo in cui si trasferì. Quando sua sorella Vanessa, una notevole pittrice, sposò Clive Bell, una critica d'arte, nel 1907, Woolf e suo fratello Adrian presero un'altra casa a Bloomsbury, e lì intrattennero i loro amici letterari e artistici durante le riunioni serali. Il gruppo Bloomsbury prosperò al centro dell'intellighenzia londinese della classe media e medio-alta. La loro intelligenza fu eguagliata dalla loro franchezza, soprattutto su argomenti sessuali, e la vita sessuale di Bloomsbury fornì ampio materiale di discussione e contribuì alla libertà di Woolf di pensare alle relazioni di genere. Woolf era bisessuale; e si sposò con la giornalista e saggista Leonard Woolf. La relazione di Woolf con le donne ha ispirato un suo libro, Orlando (1928), un romanzo su un protagonista androgino transistorico, la cui identità si sposta da maschile a femminile nel corso dei secoli.. Il pubblico era ignaro fino alla sua morte di essere stata soggetta a periodi di grave depressione, in particolare dopo aver finito un libro. Nel marzo del 1941 si annegò in un fiume, un atto influenzato dal suo terrore della seconda guerra mondiale (se i nazisti avessero invaso l'Inghilterra, lei e Leonard sarebbero stati arrestati dalla Gestapo perché Leonard era ebreo) e la sua paura che stesse per perdere la testa e diventa un peso per il marito, che l'ha sostenuta emotivamente e intellettualmente. Come scrittrice di narrativa Woolf si ribellò a quello che lei chiamava il "materialismo" di romanzieri, che descrivevano sofferenza e ingiustizia sociale attraverso un realistico realismo, e cercò di rendere più intricati quelli aspetti della coscienza in cui sentiva la verità dell'esperienza umana. Nel suo saggio "Modern Fiction" definisce il compito del romanziere come guardare all'interno. Sebbene intensamente psicologica e interiore, i suoi romanzi trovarono anche ispirazione e materiale nelle realtà fisiche del corpo e nelle strade pesantemente trafficate e popolate di Londra. Al faro (1927), che in parte i problemi di identità personale e relazioni personali commemora i suoi genitori; critica e saggista,scrive critiche nel 1905 per il Supplemento letterario del Times e ha pubblicato circa 500 recensioni e saggi . la sua prosa si presenta come suggestiva piuttosto che autorevole e ha un'affascinante aria di spontaneità. scrive in un tono informale, giocosamente polemico, che è implicitamente legato alla sua identità di scrittrice. Nel corso della sua carriera, la Woolf si è sempre più preoccupata della condizione delle donne, in particolare delle donne professioniste, e delle costrizioni subite da loro. Woolf sosteneva la creazione di una letteratura che includesse l'esperienza e il modo di pensare delle donne. AUDEN: nasce a York, in una famiglia della middle-class inglese. fondò un circolo letterario che oggi porta il suo nome ("Auden Circle"). Ad Oxford cominciò ad interessarsi agli studi di Freud e alle teorie del Marxismo. Nel 1928 trascorse un anno a Berlino, allora sotto la Repubblica di Weimar. Tornato in Inghilterra, pubblicò la prima raccolta di poesie nel 1930, i Poems. Nel 1935 sposò Erika Mann, figlia dello scrittore Thomas Mann, per garantirle l'espatrio dalla Germania nazista, che le aveva annullato la cittadinanza. I due non vivranno mai assieme perché Auden era omosessuale. partecipò alla Guerra Civile Spagnola, come autista. Nel dopoguerra si trasferisce negli USA. COETZEE: è uno scrittore, saggista e accademico sudafricano, Premio Nobel per la letteratura nel 2003. celebre per le sue opere di narrativa, critica e per le numerose attività accademiche che lo hanno visto impegnato come professore, linguista e traduttore. a trascorso la maggior parte dell'infanzia a Città del Capo. Quando aveva otto anni, la famiglia si trasferì a Worcester dopo che il padre perse l'impiego pubblico per dissensi sull'apartheid. ha frequentato la scuola cattolica. Oltre ai romanzi, Coetzee ha pubblicato opere di critica e traduzioni dalla lingua olandese e dall'Afrikaans. Aveva preso parte al movimento di protesta contro la guerra del Vietnam:lui, con altri 45 docenti, aveva occupato un'aula dell'università ed era stato arrestato. tratta delle condizioni di vita della repubblica sudafricana. Combatte l’apartheid (politica di segregazione, ad opera del national party, secondo la quale l’acquisto di terre era proibito agli indigeni al di fuori elle riserve e ciò porta, nel tempo, ad un potere economico limitato solo ad alcuni). La repubblica sudafricana: i primi coloni non erano inglesi, ma olandesi che introducono la loro lingua che si va ad intrecciare con diversi influssi diventando AFRIKAANS. I primi coloni assoluti furono i BOERI nel 600. Questa poi passa all’inghilterra nel 1804: nel frattempo c’erano 2 insediamenti e 2 forme di diversi poteri coloniali. Quindi è stata una colonia sempre contesa. Fine 800: guerra anglo-boera: resta colonia inglese. L’Africa sostiene UK nelle 2 guerre. Nel 1961 viene rifondata la repubblica, uscendo dal Commonwealth. Nel 70: totale decolonizzazione dell’Africa. Il Sudafrica interviene nella politica internazionale contro l’autonomia di altre nazioni: le altre colonie Africane si emancipavano e diventavano democratiche; il Sudafrica restava conservatore. 1976: massacro di Soweto: aumenta la quantità di cittadini neri che protestano pubblicamente contro l’imposizione della lingua Afrikaans nelle scuole per i figli dei neri. Ciò provoca una violenta repressione da parte delle forze dell’ordine > morti; massacro. ’84: nuova costituzione il parlamento ha 3 camere: BIANCHI, ASIATICI, COLORATI(misti) e niente per i neri nativi. La protesta fu portata avanti dalla ANC (Africans national components), istituito a inizio 900 per difendere i neri e poi venne bandito con seguente imprigionamento di Nelson Mandela. 1991: legalizzato nuovamente. 1994: prime elezioni libere vinte da Mandela che istituisce una commissione per la verità e la riconciliazione. Una sorta di tribunale a metà tra civile e civico (no poteri) per ricostituire l’identità della nazione. X ciò Mandela inventa questo tribunale presieduto da un vescovo che doveva analizzare i casi e concedere amnistia per chi ammetteva la propria colpevolezza. COETZEE scrive il romanzo “WAITING FOR THE BARBARIAN” dopo il massacro di Soweto, in un momento in cui la violenza dell’oppressione è visibile a tutti. Si concentra sull’uso di violenza e tortura da parte dell’oppressore. Dice che non è ambientato né in 1 luogo o tempo specifico. Vuole dare un senso universale alla dinamica di oppressione e di accettazione di violenza da chi viene dominato. Luogo non definito, vita paralizzata nell’attesa dei barbari, di cui si ha una grande aspettativa. Descritti come persone che prevaricano, non interessati all’oratoria ma a oro e sfarzi. Preminenza minacciosa, quando arrivano sembra che manchi qualcosa. La poesia si conclude dicendo “come faremo senza di loro, che erano una soluzione”. Così si sottolinea come il barbaro, l’altro, sia una costruzione necessaria per distogliere l’attenzione dai propri problemi, per sentirsi meglio di altri. Il luogo è imprecisato, governato da un impero coloniale. NARRATORE: è un magistrato che per anni amministrò i confini dell’impero (costruzione dell’altro: i barbari che vivono fuori i confini dell’impero. Evocati come una minaccia che sta dall’altra parte e che cerca di assediare l’impero). Nella prima parte: capiamo che il magistrato ha dubbi sulle caratteristiche dei barbari. Lui, anche se ha un ruolo ufficiale, non riesce a vederli come minaccia. L’impero tortura i barbari e lui si prende cura di una sopravvissuta alle torture. Prova ad accompagnarla fuori dall’impero, si perdono nella natura e hanno una relazione. (cosa negativa: non ci si mischia con lo straniero). Viene commissariato per un nuovo potere che amministra impero e giustizia. Viene accusato di essersi mischiato con i barbari e di essere a conoscenza di tattiche barbare. Il colonnello Joll (cattivo) arresta 12 persone e le porta nell’impero. (COME TRIONFI ROMANI CHE TORNANO CON LE CONQUISTE, ESPONENDOLE AL POPOLO). Joll li introduce come BARBARI. Il protagonista però pensa che ha torto perché ha vissuto un’esperienza + precedente. Lui è in prigione ma esce. 1° parte= descrive il modo in cui i prigionieri vengono portati in città. Si partla di fruste, di essere legati con corde l’un l’altro; nudi. Si muovono difficoltosamente e si ricorda di un soldato che gli ricorda come portano gli stranieri= filo spinato nelle mani e guance che li obbliga a camminare piano. (“mi rendo conto che sarei dovuto restare nella cella”). Vengono messi in cerchio per far sì che tutti li vedano. Descrive il vederli in ginocchio. Dice che è importante che non si tiri indietro perché così in futuro qualcuno saprà che tra i tanti, uno non era un barbaro (così definisce barbari, gli abitanti dell’impero; non quelli che abitavano al confine). Ci racconta il sistema delle torture. Racconta l’episodio di una bambina a cui viene affidata una frusta, spinta dagli amici a partecipare. Lui sta per tornare in cella, ma vede un martello e quindi urla NO!. Lo vedono e vorrebbero che lui proprio usi il martello, si rifiuta grazie al suo senso morale. “nemmeno su una bestia”. Il narratore ci dimostra il suo conflitto interiore, è tenuto a fare il suo lavoro ma non riesce ad abbandonare la sua umanità. Lui conosce i barbari LA CONOSCENZA AIUTA A MATURARE. DECOLONIZZAZIONE: in tutte le ex colonie si riflette sul passato coloniale e quanto quell’ideologia contribuì a differenziare i soggetti coloniali. La > parte degli intellettuali sottolinea la volontà di rinnegare l’ideologia che li rappresentava come inferiori; anche il loro passato coloniale, perché avevano una cultura che fu cancellata dall’impero dall’uso della lingua, poiché tutte le lingue locali non potevano essere + parlate ma andava adottato l’inglese. LA LINGUA CONTRIBUISCE A CREARE UN SENSO DI NAZIONE. NON E’ POSSIBILE CANCELLARE IL PASSATO COLONIALE perché ha contribuito a creare ciò che si è. Per costruire l’impero si ha una contrapposizione: SOGGETTO COLONIALE.VS. COLONIZZATORE; il COLONIALE è inferiore perché vuole somigliare al colonizzatore. La cultura cambia. CRITICA POSTCOLONIALE: filone critico importante che tende ad analizzare i testi letterari per come si pongono nei confronti del colonialismo. Si valuta il modo in cui il testo sostiene un’ideologia imperiale e se lo fa è un testo coloniale. Si concentra sui testi scritti in risposta al dominio coloniale (come wide sargasso sea) che hanno una prospettiva diversa da quella coloniale. Se ne parla come “COMMON LITERATURE”, scritta da paesi fuori dall’impero ma che fanno parte del commonwealth (india, pakistan…). Uno che si sofferma sulla Common Literature è SALMAN RUSHDIE: che scrive “commonwealth literature doesn’t exist”, in cui racconta di quando viene inviato a una conferenza universitaria: non esiste il commonwealth se si dà un senso geografico alla letteratura. La CRITICA POSTCOLONIALE si concentra su testi di autori post coloniali. QUESTIONI DI LINGUA: una domanda è: “è giusto o sbagliato continuare a scrivere in inglese, anche se non è una lingua ufficiale, o bisogna tornare alle lingue proprie?” È una questione sia economica, che di diffusione di opere: è diverso tradurre un testo da inglese o dallo swaili. Un AUTORE POSTCOLONIALE CHE SCRIVE ANCORA IN INGLESE SI SENTE SOTTOMESSO. (perché è la lingua dell’oppressore). Uno scrittore Keniota scrive con la sua lingua, il GIKUYU, “Decolonizzare la mente” in cui racconta che nel suo villaggio tutto si faceva con questa lingua importante per la costruzione della loro identità. Con l’arrivo degli inglesi hanno restrizioni. La lingua viene vietata. Per ciò si può azzerare tutto e tornare ad usare la propria lingua. Rushdie invece pensava l’opposto. EUROCENTRISMO: visione del mondo diviso in 4 aree: 1° MONDO: UK-USA-EU 2°: colonie (white seteled colonies nate grazie a insediamenti di bianchi, Canada, Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda) 3° mondo: paesi in via di sviluppo 4° mondi; popolazioni indigene soggiogate dai colonizzatori. IDEA CHE ESISTA 1 PARAIGMA UNICO, CON VISIONE CENTRALE DELL’EUROPA: THE WEST AND THE REST. (rest= est) L’eurocentrismo si contrappone al MULTICULTURALISMO: si oppone alla centralità e tende a decostruire l’eurocentrismo. È simile alla prospettiva rinascimentale nell’arte, in cui si guarda a 1 unico punto per guardare il mondo. COMMONWEALTH LITERATURE: si mettono insieme diversi paesi, culture e letterature, con in comune il solo fatto di aver fatto parte di uno stesso impero. Si ha quindi un pregiudizio sulle letterature che non provengono dalle colonie inglesi. Per questo Rushdie scrive che la letteratura del commonwealth non esiste, perché si presuppone che ci sia una distinzione di importanza tra letterature dell’impero e quelle marginali. Si hanno diversi modi per leggere testi letterari di ex colonie inglesi. La critica postcoloniale affronta il tema del razzismo e dello sfruttamento. Si concentra sul SOGGETTO COLONIALE (jane eyre) O POSTCOLONIALE (wide sargasso sea). LA LETTERATURA POSTCOLONIALE mette in discussione le tradizionali narrazioni occidentali. Si ha il punto di vista dell’oppresso. Un postcoloniale è EDWARD SAID, palestinese di origine ibrida, la famiglia vive in diversi paesi; lui poi in USA con ruolo di spicco nell’accademia Americana e negli studi critici. A lui si deve la definizione di “ORIENTALISMO”; si concentra sulla differenza tra est e ovest, oriente e occidente. Sottolinea che l’ovest non poteva esistere senza l’est e viceversa. L’idea dell’oriente viene costruita dall’occidente per cercare qualcosa che sia diverso da loro e che possa essere, secondo loro, “inferiore” e peggio delle loro cose negative. Il POTERE e la CONOSCENZA sono inseparabili, tramite l’uno, si domina l’altro.
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