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L'Europa alla fine del Quattrocento, Appunti di Storia

L'europa alla fine del 400

Tipologia: Appunti

2012/2013

Caricato il 26/04/2013

francomauro
francomauro 🇮🇹

4

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Scarica L'Europa alla fine del Quattrocento e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! CAPITOLO 1. VERSO L’ACCENTRAMENTO NAZIONALE: L’EUROPA ALLA FINE DEL QUATTROCENTO L’Europa di oggi non ha nulla a che fare con l’Europa delle origini dell’età moderna, dal punto di vista etnico e religioso. C’erano popolazioni non europee. Tre erano i ceppi religiosi: 1. Cristiano 2. Ebraico soprattutto in Europa orientale e nella penisola iberica 3. Islamico nel regno di Granada e nei Balcani I confini politici erano di una mobilità estrema basti pensare che nella penisola iberica c’erano cinque distinti regni: di Portogallo; Aragona; Castiglia; Navarra e quello <<moro>> di Granada. Nell’Europa danubiana i confini mutavano con le avanzate dei turchi. Le dinamiche internazionali portavano al formarsi di stati più vasti dei territori iniziali, ma anche l’assetto interno aveva un’evoluzione verso nuove dinamiche economiche e sociali che si scontravano con il vecchio assetto feudale. 1.L’europa orientale La Russia non era ancora un’entità statale ma un agglomerato di feudi principeschi ed era diffuso il cristianesimo ortodosso. Il principato di Mosca acquisì una supremazia su tutti gli altri principati, venne chiamato Gran Principato e aveva la capacità di riscuotere tributi tra gli altri feudi cristiani, traendo benefici economici. Era destinato ad essere il centro politicamente unificante della Russia soprattutto sotto Ivan III che usò diplomazia e forza per estendersi verso occidente, verso la Lituania. a protezione di essa si mise il principe Tyer che non volle cedere il suo feudo. (al principato di Mosca. Ancora guerra di carattere feudale quindi) Ivan III concluse il matrimonio di sua figlia Elena con il duca Alessandro di Lituania ma nonostante ciò i confini ritornarono al fiume Soj Con la caduta di Costantinopoli in mano turca nel maggio del 1453 Ivan III volle sposare Sofia Paleologo, nipote dell’ultimo imperatore romano d’oriente diventando le nuove legittimo imperatore e fece diventare mosca la Terza Roma (dopo Roma capitale dell’impero d’occidente e la Costantinopoli capitale dell’impero romano d’Oriente). A ovest del Dnieper fino all’Oder un enorme territorio pianeggiante, limitato a sud dai Carpazi e a nord dal Baltico, aveva visto le immigrazioni tedesche. La dinastia boema in Polonia dovette ricorrere a degli accordi con la nobiltà polacca : PACTA CONVENTA Accordi preventivamente stipulati e giurati dal sovrano con l’aristocrazia locale che sarebbe sopravvissuta all’accentramento monarchico. Breve periodo_sviluppo del paese Lungo periodo_ debolezza politica dello stato polacco limitando l’autorità regia. La fusione con i lituani avvenne grazie alla loro conversione al cattolicesimo ( dei lituani). Nel 1386 la Lituania si univa al regno polacco e nel 1499 venne proclamata l’unione indissolubile lituano-polacca. Quel vasto territorio era tutto soggetto alle pressioni a est con il principato di Mosca e a ovest dai teutoni L’ordine teutonico è nato come ordine monastico militare impegnato contro i turchi nelle crociate ed era stato trasferito nel 1226 dall’imperatore Federico II nella regione tra il Baltico e il Vistola con il compito di colonizzarla e cristianizzarla. La Prussia e i popoli rivieraschi del Baltico orientale furono cosi segnati dalla civiltà teutonica e dal cristianesimo. Con la battaglia di Tannenberg del 1410 ( contro le forze polacco-lituane) l’ordine subi una sconfitta. Successivamente però con la pace di Thorn del 1466 tutta la Prussia orientale con Danzica divenne polacca e il re Casimiro III consentì che l’Ordine continuasse a mantenerne l’amministrazione solo per fare un investimento feudale. Al confine meridionale dello stato polacco-lituano c’erano boemi e ungheresi. Praga stava diventando la città più affascinante e dotata dal 1348 di una delle prime università d’Europa. Il confine sud-orientale ungherese( Boemia di Sigismondo) divenne uno dei confini più critico dell’intera Europa. L’Ungheria doveva diventare il regno forte, l’antimurale della civiltà cristiana contro l’avanzata musulmana. Quando salì al trono Federico III la nobiltà ungherese disconoscendo la successione offrì la corona al re di Polonia Ladislao III _ al comando di truppe ungheresi e polacche morì combattendo contro i turchi. Non per questo il regno d’Ungheria ripasso sotto l’impero asburgico, anzi fu chiamato a succedere Giovanni Hunyadi a cui succedette Mattia Corvino che acquisì il regno di Boemia e giunse persino a conquistare Vienna (1485). La sua politica indica la fine della solidarietà internazionale cristiana. Morto senza eredi Mattia Corvino, risalirono al trono gli Asburgo con la politica matrimoniale( il figlio di Ladislao, Luigi II si sposa con la nipote di Massimiliano, Maria d’Austria) La difesa contro i turchi legittimò il ritorno degli Asburgo in Boemia e parzialmente in Ungheria. I turchi rappresentavano l’immaginario negativo per eccellenza nella psicologia collettiva europea e cristiana. Portarono in Europa il fanatismo religioso islamico cui erano stati convertiti fosse riconosciuto il diritto di tenere ed arruolare eserciti. Crollava di colpo la struttura dei privilegi aristocratici ( milizie, dazi, gabelle locali) e il terzo stato se ne avvantaggiava. Iniziò una resistenza dell’aristocrazia che insisteva per una nuova convocazione degli stati generali. Le aspettative di tornare al vecchio sistema feudale furono deluse dalla salita al trono di Luigi XI che si mostrò ugualmente accentratore. La reazione aristocratica sfociò in una lega del bene pubblico. Il nemico esterno borgognese diventava l’alleato ideale per combattere il re nazionale. Dopo la battaglia di Monthléry si giunse a due trattati che videro accolte le richieste dei rivoltosi. Una nuova convocazione degli stati generali si ebbe a Tours nell’aprile del 1468 e votarono contro la separazione della Normandia dal regno di Francia. In questa convocazione prevalse il sentimento nazionale a discapito degli interessi di politica interna. (INGHILTERRA) L’inghilterra e il Galles erano regioni politicamente unite, avversate dallo stato di Scozia, mentre l’Irlanda era considerata una regione ancora sconosciuta e selvaggia. La manica e la Normandia erano state il ponte di unione delle civiltà anche se dopo la guerra dei Cento anni diventavano delle barriere. Con l’abbandono inglese della Normandia finiva la relativa politica di intervento su suolo europeo e iniziava quella dell’isolamento e dell’attenzione all’equilibrio europeo. A livello sociale si ebbe lo scontro tra il mercante di fondaco ( che godeva del monopolio dell’esportazione della lana ) e il nuovo mercante avventuriero ( che traeva vantaggi sui mercati europei dal crollo dei prezzi agricoli). Scontro politico interno dei Lancaster ( rosa rossa ) e degli York ( rosa bianca ) divenne ben presto militare e durò per circa un trentennio aggravato dalla pazzia di Enrico VI. Ma i momenti di lucidità di Enrico VI e la politica della moglie costrinsero gli York a rifugiarsi in Irlanda. La corona non seppe però sfruttare il successo militare. Di lì a poco infatti il ritorno sul suolo inglese di Riccardo di York e l’esito vittorioso della battaglia di Northampton determinavano la fine della dinastia dei Lancaster. ( I fase) Dopo la morte di Enrico VI salì al trono Riccardo III Quando sale al trono Riccardo III, la sua linea politica fece ricongiungere le forze dei Lancaster con la linea degli York. (II fase )I Lancaster congiunsero le forze e sbarcarono in Galles, a Bosworth e Riccardo III ( di York) stava vincendo sui Lancaster quando il tradimento delle forze alleate di Stanley ribaltò la situazione. Riccardo morì sul campo e sale al trono Enrico Tudor come Enrico VII Bosworth è la sintesi emblematica della guerra delle due rose. Una guerra interna all’aristocrazia inglese che rappresentò una sorta di suicidio collettivo e soprattutto fatta di repentini cambi di alleanze e tradimenti. Con Enrico VII aveva inizio la fase di ricostruzione interna e si concluse la lunga contesa tra Corona e Parlamento a vantaggio della prima. (III fase) sale al trono Edoardo IV nel 1961 affermando definitivamente la vittoria degli York. (SPAGNA) La penisola iberica presenta alcune peculiarità socio-economiche e geografiche. All’estremo margine occidentale il regno di portogallo mantiene una propria individualità politica grazie non solo agli stretti rapporti di commercio con l’Inghilterra ma anche alla sua proiezione geopolitica oltre le colonne d’Ercole e sullo stretto di Gibilterra. ( Enrico il navigatore in Africa). Questa proiezione coloniale portoghese lo avrebbe tenuto più distante della spagna o dell’olanda dai conflitti politico-militari europei. Casuale fu invece la vocazione atlantica della Spagna, che con l’unione delle due corone Aragona e Castiglia si trovò piuttosto proiettata nel Mediterraneo. Il matrimonio di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia non rappresenta l’unità spagnola sia perché era ancora in vita il padre di Ferdinando e sia perché le clausole del matrimonio comportavano ancora la sopravvivenza di una separata amministrazione. I due regni avevano strutture amministrative e istituzioni politiche diverse. Per l’Aragona un parlamento con tre bracci comportava una limitazione del potere regio. Le Cortes avevano una funzione pratica di contrattazione con la corona ma c’era una crescita del terzo braccio rappresentato da giuristi e laureati. La spagna di fine ‘400 è colpita dal problema delle minoranze etniche e religiose. La comunità ebraica ha proprie comunità auto amministrate. Uguale per le comunità musulmane. Alle due comunità venne imposto di risiedere in quartieri appositi. Economicamente invece i musulmani erano braccianti agricoli mentre gli ebrei esercitavano il prestito ad interesse, ma anche professioni mediche, artigiane e commerciali. Prese avvio il fenomeno delle conversioni di convenienza che portarono musulmani ed ebrei a scavalcare l’isolamento dalla società cristiana. Tutto ciò generava nuove tensioni Nella penisola iberica c’era inoltre un regno non cristiano ossia il regno di Granada che contribuì alla creazione di un assemblaggio sociale basato su un senso di appartenenza a una stessa religione, gruppo o razza che determinò l’avvio dell’Inquisizione e della guerra contro Granada. ----_ richiesta di Ferdinando e Isabella al Papa Sisto IV di iniziare l’inquisizione contro chi praticava il cripto giudaismo. Nasce cosi nel 1478 il tribunale dell’inquisizione che divenne operativo due anni dopo nel 1480 nella diocesi di Siviglia condannando centinaia di persone. Cosi funzionate dipendeva dai sovrani spagnoli, ma quando iniziò il panico sociale Sisto IV riportò il controllo agli ordini locali. L’anno dopo avvenne i riconoscimento romano del potere di nomina dei membri dell’inquisizione ai sovrani con la nomina per parte pontificia di un giudice d’appello residente in spagna. Granada venne conquistata nel 1492 e subito dopo iniziarono una serie di riforme a danno degli ebrei. 3.Il nuovo mondo Con le capitolazione di Santa Fè si decise che in cambio della presa di possesso in nome dei re cattolici delle terre eventualmente scoperte, Colombo avrebbe ricevuto il titolo di grande ammiraglio dell’oceano , viceré delle terre scoperte e compartecipazione agli utili derivanti dalle scoperte. Salpato a Palos il 3 agosto 1492 con tre caravelle, la Nina la pinta e la Santamaria, vide nella notte tra l’11 e il 12 agosto un piccolo fuoco in lontananza. Era convinto che l’isola, che chiamò San Salvador, di trovarsi nell’arcipelago antistante il Catai o il Cipango. Usò l’amore e non la forza per convertire la gente del posto. Il 28 ottobre arriva a Cuba dove trova solo popolazioni cannibale. Da cuba va a Hespaniola ( attuale Haiti) dove deve lasciare 39 uomini poiché la santa maria si era andata a infrangere. Scopo delle conquiste era quello di indurre i loro abitanti alla fede cattolica per questo i territori
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