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L'Europa nell'età di Bismarck, II rivoluzione industriale e Imperialismo, Appunti di Storia

Germania, Francia e Inghilterra nel periodo di Otto Von Bismarck Seconda Rivoluzione Industriale Sintesi Imperialismo

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 14/02/2023

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francesco-alieri 🇮🇹

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Scarica L'Europa nell'età di Bismarck, II rivoluzione industriale e Imperialismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’EUROPA NELL’ETÀ DI BISMARCK LA GERMANIA: Il principale artefice dell’unificazione tedesca e della nascita del secondo Reich nel 1871 è il cancelliere Otto Von Bismarck, il quale riuscì a portare la Germania ad avere un’egemonia sull’Europa Continentale. Bismarck aveva dato prova di una straordinaria determinazione e spregiudicatezza in politica estera, sconfiggendo la Danimarca, umiliando l’Austria e sconfiggendo la Francia di Napoleone III, grazie all’adozione della MACHTPOLITICK (politica di potenza), ovvero al potenziamento dell’industria, delle infrastrutture dell’esercito e dello sviluppo di armamenti all’avanguardia. Bismarck agì anche sul fronte economico, varando misure protezionistiche, frenando la cooperazione internazionale, basata sul principio di libero scambio e di conseguenza altri paesi vararono le stesse misure. Per molti intellettuali venne vista come un tramonto dei principi del liberalismo economico, ma allo stesso tempo iniziò un lungo periodo di pace per l’Europa che durò fino al 1914→GARANTE e CUSTODE equilibrio europeo - Politica Interna: Come l’Italia aveva storia caratterizzata da divisioni politiche, economiche e culturali. Vennero discusse varie opzioni per unire gli staterelli tedeschi e si optò per un modello che apparentemente garantiva autonomia agli stati, ma che poi si rivelava fortemente accentrato e prussificato. Potere legislativo affidato al Reichstag e alla camera federale, mentre quello esecutivo era in mano al cancelliere e all’imperatore→Secondo Reich regime autoritari. Il prestigio e il successo di Bismarck si basò sull’appoggio del blocco sociale dominante ossia l’aristocrazia terriera e militare e dell’alta borghesia imprenditoriale. Il modello Politico di Bismarck favoriva la centralità dello stato e degli interessi dei conservatori, rappresentato dal partito Conservatore e Nazional-Liberale. In questo periodo iniziarono ad affermarsi partiti di stampo cattolico e socialista come lo Zentrum e l’SPD. Bismarck preoccupato dalla minaccia che potevano costituire questi partiti iniziò una campagna di leggi repressive. 1- Kulturkampf= mirava a imporre il controllo dello stato sulla chiesa. Non ebbero successo e consolidarono lo Zentrum 2- Leggi Eccezionali Antisocialiste= mirava a fermare l’ascesa dell’SPD, ritenuto ancora più temibile Bismarck era un politico lungimirante e riuscì a capire che non si poteva fermare i 2 partiti solamente con la repressione. Di conseguenza approvò una serie di leggi a tutela delle classi lavoratrici, che istituivano un’assicurazione contro le malattie e gli infortuni sul lavoro e creava un sistema di assistenza per l’invalidità professionale e la vecchiaia. Bismarck mirava ad addomesticare le masse lavoratrici riconoscendo alcune esigenze, ma si rifiutava di legittimare i partiti che li rappresentavano. NON FUNZIONÒ e ottennero +consensi - Politica Estera: Bismarck decise di dare alla Germania un ruolo di grande potenza mediatrice, di una potenza forte e temibile, ma che avrebbe agito come arbitro. 1- ISOLARE LA FRANCIA (lasciarla senza alleati) 1873 Patto dei 3 Imperatori 1882 Triplice Alleanza Entrambi gli accordi erano fragili. PD3I austriaci e russi avevano interessi comuni nella penisola balcanica che era ancora sotto il controllo dell’Impero Ottomano mentre Bismarck aveva tutto l’interesse per evitare che la penisola balcanica diventasse teatro di scontri. La attaccò l’Impero Ottomano e lo sconfisse, arrivando ad una pace onerosa nel 1878 che prevedeva la nascita di 3 stati indipendenti (Serbia, Montenegro e Bulgaria). Bismarck convocò un congresso a Berlino dove venne decisa una riduzione dei vantaggi della Russia. Serbia, Montenegro indipendenti, Bulgaria autonoma, ma sotto amministrazione austriaca. Bismarck tentò di ripristinare i rapporti fra Austria e Russia, le quali furono a un passo dalla guerra, rinnovando il PD3I che a seguito di altri screzi venne definitivamente sciolto. La Germania incapace di tenere unite le 2 potenze decise di firmare separatamente accordi con entrambe. Mantenne l’alleanza con l’Austria e firmò nel 1887 un trattato segreto di contro assicurazione non intervento. LA 3XA venne accolta con favore dalla Gran Bretagna che aveva ottimi rapporti con tutti e 3 i paesi. Tuttavia, c’erano elementi di ambiguità come, ad esempio, l’Austria e l’Italia che si erano combattute a lungo e avevano obiettivi comuni (Trentino e Friuli). L’Italia insistette in quanto ambiva come gli altri paesi europei ad essere una potenza coloniale e credeva che per ottenere questo ruolo fosse necessario poter contare su potenze forti. *La Germania giocò un ruolo chiave anche in questo con la Conferenza di Berlino del 1884 LA FRANCIA: La Francia seppe risollevarsi in fretta dopo la sconfitta nella Guerra Franco-Prussiana, la guerra civile e la Comune grazie ad uno sforzo economico e produttivo, tuttavia, ostacolato dalla perdita dell’Alsazia e della Lorena. Patriottismo e revanscismo furono fondamentali elementi di coesione nella società francese che era ancora divisa tra repubblicani e i fautori del ritorno alla monarchia. I dissensi interni sul fronte monarchico spinsero gli Orleanisti a un accordo con i moderati per la stesura di una COSTITUZIONE che entrò in vigore nel 1875. 3a REPUBBLICA→presidente eletto ogni 7 anni, a capo dell’esecutivo, parlamento bicamerale e potere amministrativo centralizzato Elezioni 1876 vinsero i repubblicani e riuscirono a sventare un colpo di stato del Presidente della Repubblica Mac Mahon (monarchico) Allontanato il Pres. Inizio una politica di cauto riformismo. Opportunisti (repubblicani moderati) guidati da Ferry e Repubblicani radicali guidati da Clemenceau riuscirono a trovare accordi e vararono importanti riforme: elettività dei sindaci, Senato francese elettivo, libertà di associazione sindacale, divorzio e istruzione elementare gratuita e laica Oltre al riformismo la storia francese di questo periodo è caratterizzata da scandali che fecero emergere una corruzione molto diffusa anche dovuta dalle opportunità di guadagno legate all’espansione coloniale Es. Boulanger (generale spedizione tunisina e ministro della Guerra) divenne leader movimento di DX che fece del nazionalismo, del revanscismo e dell’antisemitismo la sua arma migliore. Popolare tra i ceti popolari e i conservatori nel momento di popolarità massima venne messo sotto accusa per paura di un imminente colpo di stato. Fuggì in Belgio dove morì 2 anni dopo. 1894 l’opinione pubblica francese è divisa sul caso Dreyfus (ufficiale ebreo) accusato di spionaggio in favore della Germania. Attraverso una vasta campagna che coinvolse intellettuali importanti provarono che le accuse erano infondate e che era solamente antisemitismo. FRANCIA 2 anime: progressista democratica e conservatrice, nazionalista e antisemita
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