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L'Illuminismo e le riforme, Dispense di Storia

Il movimento culturale dell'Illuminismo, nato in Francia nel XVIII secolo, che si proponeva di condurre l'umanità verso un'età felice segnata dal progresso, guidata dai lumi della ragione. Vengono presentati i principali pensatori e le idee prevalenti, come la libertà, l'uguaglianza sociale, laicità dello Stato, tolleranza, abbattimento dei pregiudizi e dell'ignoranza. Vengono inoltre descritti i concetti chiave come la rivoluzione, il cosmopolitismo e il laicismo.

Tipologia: Dispense

2019/2020

In vendita dal 27/03/2023

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Scarica L'Illuminismo e le riforme e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! ILLUMINISMO E RIFORME CAP.2 ILLUMINISMO •“Età dei lumi”, indica un movimento culturale nato e diffuso in modo particolare in Francia a Parigi nel XVIII secolo. •Si propone di condurre l’umanità, guidata dai “lumi” della ragione, da un’epoca di oscurità, pregiudizio e prepotenze a un’età felice segnata dal progresso. •Il principio su cui si fondava era che in ogni uomo, indipendentemente dalle differenze di religione, di classe e di cultura vi è il lume della ragione. •Le sue idee prevalenti: libertà, uguaglianza sociale, laicità dello Stato, tolleranza, abbattimento dei pregiudizi e dell’ignoranza. •I pensatori più importanti: i filosofi Baruch Spinoza e John Locke. Elaborano l’idea della tolleranza. Immanuel Kant sostiene l’importanza dell’uso dell’intelletto e della critica al dogmatismo. RIVOLUZIONE •Il termine rivoluzione viene dal latino revolutio –onis= "rivolgimento/ ritorno", derivato dal verbo revolvĕre= "rovesciare“. •Nel suo significato più ampio indica qualsiasi cambiamento radicale nelle strutture sociali, economiche, politiche, tecnologiche o culturali. •Una rivoluzione si distingue da una rivolta in quanto quest'ultima è generalmente priva di organizzazione e mancante di teorizzazioni che la identifichino o la trasformino in un fenomeno più complesso dell'azione immediata. CONCETTI CHIAVE •Rivoluzione •Illuminismo •Cosmopolitismo •Laicismo CARATTERI GENERALI Immanuel Kant, filosofo tedesco, nel 1784 disse: “sapere aude” (“Abbi il coraggio di sapere”), riassumendo nel motto i caratteri principali del movimento: 1. l’esercizio dello spirito critico, mediante l’uso della Ragione; 2. la fede nella Ragione, comune a tutti gli uomini; 3. la critica e il rifiuto di qualsiasi dogma e principio di autorità (massima espressione nel “libertinismo”). Gli illuministi avevano una comune base culturale: •la convinzione che tutti gli uomini fossero dotati di Ragione (carattere universale dell’uomo); •l’idea che solo la Ragione consente agli uomini di conoscere la realtà senza errore; •la certezza di poter sconfiggere i pregiudizi del passato e di poter costruire valori universali, ossia condivisi da tutti gli uomini. I PRECEDENTI E LA FIGURA DELL’INTELLETTUALE •I precedenti vanno ricercati nella rivoluzione scientifica, nel razionalismo di Cartesio e nell’empirismo di Bacone, che rivalutano la ragione, il metodo sperimentale e danno valore all’esperienza concreta. Importante è anche la corrente che diffonde il «libero pensiero» contro il dogmatismo. •Liberismo •Il mito del buon selvaggio •I luoghi d’incontro •Giurisdizionalismo •Il ruolo dell’intellettuale è attivo. Si afferma il philosòphe, un intellettuale scrittore- scienziato, impegnato a diffondere il sapere per il miglioramento della società e il raggiungimento di una “pubblica felicità”, ossia il benessere per tutti. •Alla base vi è una fiducia sconfinata nel progresso. OPINIONE PUBBLICA 1. Spazio ideale in cui i problemi e i valori della società, le azioni dei potenti e le scelte dello stato, gli eventi politici, economici e culturali vengono discussi e analizzati. 2. Opinione collettiva capace di esercitare il controllo sulla politica e la società ed anche di orientarne le scelte •I presupposti affinché l’opinione pubblica si formi sono due: -libera circolazione di idee; -diffusione dell’alfabetismo. Per poter creare un’opinione pubblica dunque è necessario diffondere la cultura e il sapere agendo sull’istruzione. •Nel Settecento l’opinione pubblica fu creata dai borghesi e dagli aristocratici grazie alla diffusione delle idee e delle informazioni, che avveniva per mezzo della stampa periodica, dei caffè, dell’Encyclopedie di Diderot e D’Alembert e dei pamphlet (libelli polemici verso il potere). PREGIUDIZIO. Opinione che si ha di un individuo e di un gruppo di persone prima ancora di conoscerle. E’ un’idea talmente radicata che impedisce il giudizio oggettivo. I LUOGHI DI INONTRO •I CAFFE’: erano luoghi di incontro in cui si discuteva di politica affari e cultura. A Venezia in Piazza San Marco ve ne erano 25. •I SALOTTI: nelle case dei ricchi borghesi e della nobiltà si incontravano gli intellettuali, i viaggiatori, artisti e musicisti per ascoltare musica, leggere, fare esperimenti scientifici e discutere di argomenti di ogni tipo. Spesso erano le donne ad organizzare gli incontri. •I TEATRI: non più nelle corti o nelle piazze come un tempo erano luoghi di incontro specifici dove assistere a spettacoli, conversare e mangiare. •LA MASSONERIA: associazione segreta nata a Londra nel 1717 con lo scopo di lottare contro l’assolutismo e la tirannia, anche clericale, per costruire una nuova struttura sociale, politica e culturale. Predicavano la fratellanza, l’aiuto reciproco e il cosmopolitismo. Con l’Illuminismo si afferma la libertà di pensiero e lo spirito critico: la ragione è strumento di conoscenza di tutta la realtà, essa opera mediante attenta analisi dei fatti e successiva loro interpretazione. Questo è anche il principio base del pensiero scientifico moderno, i cui precursori furono Galileo e Newton. Con l’Illuminismo si afferma anche la libertà di pensiero. La scienza e la sua divulgazione, infatti, allontanano gli uomini dall’ignoranza , dalla paura e dalla miseria. Esperimenti e libri sono rivolti ad un pubblico sempre più vasto. LIBERISMO Il teorico economista fu lo scozzese Adam Smith “Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni “(1776). Per Smith: -la ricchezza di una nazione non dipende esclusivamente dalla terra ma dal lavoro di tutte la classi sociali; -il motore dell’economia è l’interesse personale che spinge alla ricerca del guadagno; -se tutti gli individui cercano di migliorare il proprio tenore di vita, la ricchezza generale aumenta; -per aumentare la produzione, diminuire i costi e abbassare i prezzi è necessaria la divisione del lavoro in tante e piccole operazioni semplici e ripetitive, in modo tale da ottenere un risparmio di tempo e una maggiore abilità lavorativa degli operai; -lo stato non deve intervenire nelle questioni economiche, ma deve assicurare i servizi essenziali (ordine pubblico, difesa e giustizia); -l’economia deve fondarsi solo sulla legge della domanda e dell’offerta che determina i prezzi dei prodotti; -bisogna difendere la proprietà privata. L’ILLUMINISMO E IL RAPPORTO STATO-CHIESA •Chiesa e ordini religiosi limitavano il potere dello Stato. •L’Illuminismo combatte la cultura ecclesiastica e crea con essa una frattura insanabile. •La chiesa non si mostra capace di contrastare e controbattere il pensiero illuminista. •I sovrani approfittano di questo distacco per impostare i rapporti con il giurisdizionalismo, dottrina (pensiero) politica che sostiene la necessità di separare il potere dello stato da quello della chiesa e mira a limitare l’ingerenza del clero sugli affari di stato (giurisdizione ecclesiastica - giurisdizione statale). IL GIURISDIZIONALISMO •Fu una politica volta a limitare i privilegi di giurisdizione della Chiesa. •Alla Chiesa fu tolto il monopolio dell’istruzione che divenne obbligatoria in molti stati europei e vennero controllate le disposizioni delle autorità religiose. •Furono incamerati i beni ecclesiastici e soppressi molti privilegi. •Furono aboliti gli ordini contemplativi, dediti alla preghiera, e ammessi quelli che si occupavano di assistenza sociale. Fu soppresso l’ordine dei Gesuiti, a causa del suo forte legame con Roma e della sua forza nell’educazione delle classi dirigenti (il papa Clemente XIV nel 1773 lo sciolse ufficialmente). L’ASSOLUTISMO ILLUMINATO •L’Illuminismo influenzò in modo limitato la vita politica europea, poiché le sue idee egualitarie e democratiche furono considerate troppo rivoluzionarie e premature per modificare la situazione politica e sociale vigente. •Tuttavia i sovrani assoluti accolsero alcune idee e fecero proprie alcune lotte dell’illuminismo, trovando nel loro governo un compromesso che prende il nome di assolutismo illuminato. Le riforme dei sovrani illuminati: 1. combattere i privilegi dei nobili e della Chiesa; 2. incentivare l’economia e la libertà di commercio; 3. migliorare l’istruzione pubblica e combattere l’analfabetismo; 4. migliorare il regime fiscale. Lo stato prese il nome di stato paternalistico, in quanto i sovrani non furono più considerati di origine divina ma dei padri responsabili del loro stato e del benessere dei loro sudditi. Furono sovrani illuminati: -Maria Teresa d’Austria e suo figlio Giuseppe II; -Federico II di Prussia; -Caterina II di Russia. AUSTRIA: Maria Teresa e Giuseppe II •Limite ai poteri locali. •Riduzione dei privilegi ecclesiastici e della nobiltà. •Creazione di un catasto di stato a fini fiscali. •Fisco affidato a dipendenti di stato. •Sviluppo dell’economia con la riduzione dei dazi interni. •Riordino del sistema scolastico. •Libertà religiosa. •Abolizione della servitù della gleba. •Abolizione della tortura e limitazione alla pena di morte. •Massimo giurisdizionalismo (politica che ridimensiona il potere della Chiesa e degli ordini religiosi) e introduzione del matrimonio civile. PRUSSIA: Federico II •Promozione dell’agricoltura mediante crediti agrari, ripopolamento delle campagne (colonizzazione delle zone orientali), regolamentazione dei corsi di fiumi e canali. •Sviluppo dell’industria manifatturiera e protezionismo. •Riforma della giustizia con l’abolizione della tortura. •Istruzione obbligatoria. •Politica estera aggressiva (Polonia spartita con Austria e Russia) e opportunistica (accolse i gesuiti nell’educazione). RUSSIA: Caterina II (le riforme vennero ostacolate dall’aristocrazia fondiaria) •Confisca i beni della Chiesa ortodossa e trasforma il clero russo in un corpo di stato stipendiato. •Riforme sociali con la riduzione della servitù della gleba. •Tolleranza e libertà di stampa. •Assistenza sanitaria. •Miglioramento dell’istruzione, pubblica e obbligatoria. IL RIFORMISMO IN ITALIA In Italia ci fu un lungo periodo di pace e di stabilità che favorì in alcuni stati l’influenza del pensiero illuminista. •In Lombardia gli Asburgo eliminarono i privilegi e i diritti feudali, realizzarono opere pubbliche, crearono un catasto, incentivarono le opere pubbliche e fissarono l’obbligo scolastico fino ai tredici anni. •In Toscana gli Asburgo-Lorena diedero sostegni all’agricoltura e al commercio, abolirono la tortura e la pena di morte (grazie all’influenza del trattato Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria), soppressero l’Inquisizione. •Nel Regno di Napoli i Borboni svilupparono il commercio, lottarono contro il banditismo e abolirono alcuni privilegi ecclesiastici applicando il giurisdizionalismo (eliminarono l’omaggio della chinea).
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