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L'imperialismo e la conquista dell'Africa e dell'Asia, Appunti di Storia

L'imperialismo come tendenza degli stati a prevaricare sugli altri stati, innescato dalla presenza di grandi ricchezze. Si concentra sulla conquista dell'Africa e dell'Asia, motivata da ragioni economiche, politiche, sociali e ideologiche. Si parla della spartizione dell'Africa tra Francia e Gran Bretagna, della guerra Boera e dell'espansione coloniale in Asia, con particolare attenzione all'India e alla Cina. una panoramica storica dell'età dell'imperialismo dal 1870 al 1914.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 24/02/2023

utente107
utente107 🇮🇹

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Scarica L'imperialismo e la conquista dell'Africa e dell'Asia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’IMPERIALISMO L’imperialismo è una tendenza tipica degli stati di voler prevaricare sugli altri stati ed è innescato dalla presenza di grandi ricchezze. Imperialismo e colonialismo non sono uguali: l’imperialismo è il colonialismo alimentato dal capitalismo che cerca di espandersi. L’età dell’imperialismo va dal 1870 al 1914 e si concentra su due direttive principali: consolidare la presenza in Asia e spartire l’Africa. Le cause dell’imperialismo sono di vario tipo: - economiche = si cercano nuove materie prime e nuove sbocchi commerciali - politiche = nazionalismo e politiche di potenza (far valere sé stessi nelle lotte militari); se il nazionalismo non è forte, non è forte neanche l’idea di far prevalere il proprio stato sugli altri. - sociali = spegnere i dissidi interni - ideologiche = l’idea della razza fino all’inizio del 900’ è molto presente; nasce l’idea di razza bianca come superiore, che vuole civilizzare le razze degli altri paesi. LA CONQUISTA DELL’AFRICA (1870-1910) Le motivazioni della conquista e della spartizione dell’Africa sono economiche e geopolitiche. La Francia e la Gran Bretagna sfruttano i debiti che la Tunisia e l’Egitto avevano contratto nei loro confronti per imporre il loro protettorato (lasciano il governo ma impongono un loro controllo sul paese). Si spartiscono l’Africa in due grandi regioni divise da una linea da nord a sud: la Francia prende tutto quello che è ad ovest, mentre l’Inghilterra prende tutto quello che è ad est. Perciò l’Egitto va alla Gran Bretagna che controlla così il canale di Suez, velocizzando il commercio orientale (infatti la Gran Bretagna si espande alla ricerca di nuovi mercati). Dato che tra i concorrenti europei gli equilibri iniziavano a sposarsi nel 1884 si tenne la conferenza di Berlino; si parlò di principio dell’occupazione di fatto: per accettare le conquiste doveva esserci qualcuno effettivamente sui territori che li controllava, non bastava ‘metterci la bandiera’. La guerra Boera, tra inglesi e olandesi, è importante perché è la prima guerra in cui si utilizzano delle tecniche militari innovative ed è anche la prima guerra dove si testano per la prima volta i campi di concentramento.  L’ESPANSIONE COLONIALE IN ASIA La Gran Bretagna è in India dal 600’, però si tratta solamente di un’avamposto commerciale controllato dalla compagnia delle indie orientali. Verso la metà dell’800’ gli inglesi iniziarono a storcere il naso per alcune tradizioni indiane e cercarono di spingere gli indiani ad evolversi, cercano di europeizzare il paese. Ciò determina tensioni e rivolte (Sepoys nel 1857). Successivamente c’è una fase di diretta amministrazione della corona e la regina Vittoria diventa imperatrice d’India. La corona cerca l’appoggio della classe dirigente locale pensando ad un processo di di sviluppo che interessi tutta la regione che era a tutti gli effetti una colonia inglese. CINA  La Cina cerca di difendere la sua tradizione e attua una politica di isolamento per tenere fuori le ambizioni inglesi.  Attualmente ha un organizzazione interna composta dall’imperatore della dinastia Manchu, i mandarini (casta di funzionari avversa a qualsiasi cambiamento) e la massa di contadini (circa il 90% della popolazione, cercano di soddisfare i loro bisogni fondamentali). Si cerca di isolare il paese per bloccare ogni tentativo di rivoluzione culturale, perciò tutti i porti cinesi vengono chiusi. Gli occidentali sono interessati ad entrare in Cina sia per ragioni commerciali che per una questione di supremazia territoriale.
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