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L’imperialismo, la nascita di nuove potenze, Appunti di Storia

Cause dell’imperialismo, motivazioni. Germania, Francia, Gran Bretagna, Impero Austro-Ungarico, Russia, Marocco, Impero Ottomano, Stati Uniti, Cina e Giappone, l’America Latina e la Rivoluzione Messicana.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 28/10/2023

AngelicaEsposito_66
AngelicaEsposito_66 🇮🇹

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Scarica L’imperialismo, la nascita di nuove potenze e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! CAPITOLO 2, “VECCHI IMPERI E POTENZE NASCENTI” Gli ultimi anni dell’ ‘800 e il primo decennio del ‘900, furono caratterizzati dal massimo sviluppo dell’IMPERIALISMO, cioè quel periodo in cui le GRANDI POTENZE cercarono di CONQUISTARE IL MONDO. A differenza del COLONIALISMO (= forma di DOMINIO INDIRETTA, cioè prevede lo sfruttamento di territori extra-europei a cura di compagnie commerciali private), con l’Imperialismo, i possedimenti coloniali iniziano ad assumere un assetto imperiale, e dunque iniziano ad essere trasformati in territori nazionali. (forma di dominio DIRETTA). PRECONDIZIONI NECESSARIE DELL’IMPERIALISMO: - Stato-Nazione; - Dinamiche produttive e commerciali innescate dalla Rivoluzione industriale. MOTIVAZIONI: - ECONOMICHE: le grandi potenze industriali iniziarono a sentire il bisogno di trovare NUOVI MERCATI in cui vendere le merci nazionali, e sfruttare le materie prime presenti in certi territori (l’INDIA fu uno dei primi territori ad essere conquistati, anche se erano presenti importanti organismi statali in grado di resistere a questa situazione, gli inglesi, con il passare del tempo, acquisirono sempre più potere; inoltre fu sempre una grande produttrice di COTONE e dunque molto sviluppata nell’industria tessile, annientata dagli Inglesi dopo la loro conquista e costretti a venderlo agli inglesi a bassissimo prezzo, per poi rivenderli anche agli indiani stessi); + AFRICA→molte foreste, miniere di oro e diamanti, petrolio); - PRESTIGIO: inizia ad esserci una sorta di gara ad accaparrarsi più territori possibili dal momento che possedere colonie rendeva più potente un singolo Paese e portava quest’ultimo ad accrescere/ottenere il CONSENSO INTERNO e dunque il favore del popolo (l’imperialismo italiano nasce proprio da motivi di prestigio nazionale, rimettendoci); - NAZIONALISTE: la diffusione del nazionalismo non fece altro che giustificare la sottomissione economica, militare e culturale da parte delle nazioni più evolute nei confronti di quelle considerate più arretrate e meno civili. L’uomo bianco credeva infatti di avere il compito di CIVILIZZARE i popoli che reputava inferiori e evangelizzare chi ancora non conosceva la fede cristiana. =convinzione della SUPERIORITA’ DELL’OCCIDENTE Fino al 1888 i rapporti tra le maggiori potenze europee erano PACIFICI e concordi, al punto di arrivare a spartirsi il mondo, fino a quando non divenne imperatore GUGLIELMO II di HOHENZOLLERN, il quale divenne imperatore quando al potere c’era ancora il cancelliere scelto dal padre, Bismarck (1770,1888; personaggio di destra paternalista con una politica estera DEMOCRATICA→ evitò sempre di arrivare ad uno scontro con le altre potenze, cercando un equilibrio con quest’ultimi) GERMANIA Guglielmo II voleva intraprendere una POLITICA MILITARISTA e IMPERIALISTA → andava in contrasto con la politica di Bismarck, costretto a dimettersi il 18 marzo 1890. La Germania in quegli anni ha vissuto un grande sviluppo INDUSTRIALE, tanto da convincere l’imperatore di aver acquisito molto più potere rispetto agli inglesi, contro i quali era pronto a combattere. → suscitò nell’animo tedesco il desiderio di espandersi con la forza, guerra C’era però una forte presenza del SPD→ PARTITO SOCIAL DEMOCRATICO, il cui consenso aumentò proprio grazie alla grande industrializzazione e che preoccupò molto l’imperatore. Si accese così una rivalità gigantesca tra GERMANIA e GRAN BRETAGNA, che spinse quest’ultima a cercare alleati. Nel 1904 infatti, si riavvicinò alla Francia (sua antica rivale) con l’ ENTENTE CORDIALE, superando così i contrasti imperialistici per paura della Germania. FRANCIA Qui la crescita tedesca venne vista con grandissima preoccupazione 1870→ Francia sconfitta dalla Germania nella Battaglia di Sedan, Napoleone III annientato. Ciò diede vita al sentimento del REVANSCISMO, stavano preparando l’esercito per riprendersi i territori che la Germania gli tolse in quella battaglia. Nonostante ciò, la Francia (ricordiamo che è una democrazia, c’è il suffragio universale) dovette fare i conti anche con una situazione interna del tutto INSTABILE, soprattutto a livello politico→ è spaccata in una DESTRA (dittatoriale, bonapartista =ritorno di un erede di Napoleone, protofascista) e in una SINISTRA (democratici radicali→ intellettuali democratici molto aperti e progressisti, che seguono la letteratura come Emile Zola =liberale, molto favorevole all’intervento dello Stato a favore dei più poveri; + partito SOCIALISTA, molte forte in Francia). Nelle elezioni del 1906, i liberali si aggiudicarono 401 seggi, mentre il labour party ne conquistò 29. → il governo potè così introdurre servizi sanitari gratuiti per i bambini, l’assistenza alla maternità, le pensioni di vecchiaia e fondi assicurativi in caso di disoccupazione e malattia = riforme per il mondo operaio (come fece BISMARCK). In questo periodo, in particolare nel 1911, assunse molta importanza Winston Churchill. In questo anno fu approvato il Parliament Act (legge democratica) con cui Giorgio V diede PIENI POTERI IN MATERIA DI BILANCIO ALLA CAMERA DEI COMUNI, che quindi smise di dipendere dalla camera dei Lord e il governo non si trovò più in una situazione di instabilità. (=toglie alla camera dei Lord, dove sedevano i ceti privilegiati, la possibilità di porre il veto sulle leggi di bilancio proposte dalla camera dei comuni) LA QUESTIONE IRLANDESE → il popolo irlandese desiderava l’INDIPENDENZA del proprio Paese. Per questa ragione nel 1905 fu fondato il SINN FÉIN (“Noi stessi”) = partito nazionalista che rivendicava per l’Irlanda una forma di autogoverno, conosciuta con il nome di “HOME RULE”, la cui proposta fu però rifiutata diverse volte dalla camera dei Lord. Questa situazione durò fino al 1922, anno in cui l’isola fu dilaniata da un conflitto che si concluse con la nascita dello Stato libero irlandese. Tra il XIX e il XX secolo, l’Impero britannico conobbe una nuova fase di espansione coloniale, in seguito alla quale emersero però vari segnali di crisi legati alle difficoltà di gestire possedimenti così vasti. Due dei territori più importanti furono l’India e l’Africa. In quest’ultimo territorio però, gli inglesi avevano come rivali i francesi, i quali avevano direttrici espansive per le loro colonie completamente opposte→ gli inglesi hanno il controllo dell'Egitto, del Sudan e puntano ad ottenere il controllo di tutta quella fascia centro-orientale che arriva fino al Sud Africa. I Francesi invece, che occupano il marocco e l’Algeria, cercano di andare verso ovest e dunque conquistare la parte centrale dell’Africa. Per questo motivo, la Gran Bretagna si trovò impegnata in una serie di conflitti che risulteranno poi essere estremamente dispendiosi per le casse dello Stato. Un incontro tra le truppe inglesi e quelle francesi ci fu a FASHODA nel 1898 (sta x scoppiare la prima guerra mondiale) Entrambi gli eserciti temporeggiarono dando così vita ad una nuova fase politica→ il governo di Londra si trovò infatti costretto a trovare dei nuovi alleati in funzione Antitedesca, individuandoli nella Russia e nella Francia, che sarebbero risultate fondamentali per il mantenimento degli equilibri europei. 1904→ Entente cordiale con la FRANCIA ( riducendo gli spazi di azione della Germania) 1907→ sancì un accordo con la RUSSIA per il riconoscimento dei rispettivi territori d’influenza coloniale in ASIA. = questi accordi furono la base per la stipula della TRIPLICE INTESA (1907). L’IMPERO AUSTRO-UNGARICO L’Austria è un grande impero centrale in Europa che però mostra diverse fragilità e desta preoccupazioni agli altri Paesi poiché troviamo l’esistenza di grandi problemi di coesistenza tra le varie nazionalità→ italiani, austriaci, ungheresi, sloveni, polacchi, boemi, celti. = ognuna di queste vorrebbe un’indipendenza. In questo impero c’è il SUFFRAGIO UNIVERSALE→ tutti i maschi votano E’ una democrazia? assolutamente NO→ anche se votano, il Parlamento ha solo un potere consultivo e a comandare è l’imperatore, il quale detiene un potere assoluto. (GOVERNO AUTOCRATICO) In questo Impero si diffonde, anche a livello terroristico, il PANSLAVISMO = è un movimento che intende riunire tutti i popoli Slavi in un solo stato, possibilmente sotto la protezione della grande monarchia Russa. Si tratta di un’ideologia di tipo NAZIONALISTICO, appoggiata dallo zar, il quale intravede la possibilità di usare il panslavismo come pretesto per la creazione di un impero gigantesco, che va dal Kazakistan al mar Mediterraneo (grande sogno dell’impero Russo= trovare uno sbocco sul Mediterraneo, che a differenza del mare del Nord non si ghiaccia). Ovviamente però non fu appoggiato dall’imperatore austriaco, il cui scopo era quello di realizzare una monarchia imperiale che unisca tutti i popoli. (slavi non separati da tutti gli altri) Nel 1908, l’Austria fa un passo determinante, prendendosi il controllo della BOSNIA-ERZEGOVINA, cioè la zona di Sarajevo, che si trova dunque proprio al centro dei Balcani. La Bosnia Erzegovina era stata fino ad allora sotto il dominio TURCO, che però entrò in una situazione di crisi che favorì l'occupazione dell’Austria, la quale inglobò questo grosso territorio nell’impero. Il progetto che c’è dietro è quello di una MONARCHIA TRIALISTICA→ fino ad allora la monarchia asburgica era dualistica (impero austro-ungarico), ma l’obiettivo principale del fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, Francesco Ferdinando (ucciso nell’attentato di Sarajevo), era quello di unire 3 monarchie sotto lo stesso impero. (3 MONARCHIE MA SOLO UN IMPERATORE→ idea federalista) LA RUSSIA La forma di governo che troviamo in questo Impero è quella dell’AUTOCRAZIA, in cui lo zar (caesar, imperatore) possiede un potere che esercita in modo esclusivo. Ci furono diverse riforme, le quali però non bastarono a modernizzare il Paese, che risultava essere ancora economicamente molto arretrato. Solo nel 1861 fu abolito il sistema della SERVITÙ DELLA GLEBA (pose fine al Medioevo), ma nonostante ciò, riforme come quella della BANCA AGRICOLA STATALE PER LA NOBILTÀ del 1885, mettevano i contadini privi di terra nelle condizioni di doversi affidare totalmente ai latifondisti. (rimane il problema legata alla povertà). La RUSSIFICAZIONE : in questo periodo troviamo una forte politica di RUSSIFICAZIONE e di UNIFORMAZIONE RELIGIOSA, in atto da tempo nei territori dell’Impero. → in Finlandia (il cui granduca era lo zar), fu imposta la legislazione RUSSA e i funzionari finlandesi furono sostituiti con omologhi russi. Particolarmente oppressivo fu l’atteggiamento del regime zarista nei confronti della POPOLAZIONE EBRAICA→ fu costretta ad abitare all’interno della ZONA DI RESIDENZA (area compresa tra la Lituania e l'Ucraina). Successivamente assistiamo a nuovi provvedimenti ispirati da un forte ANTISEMITISMO, i quali stabilirono che gli studenti ebrei che frequentavano gli istituti di istruzione superiore nella Zona di residenza non potessero superare il 10% del numero complessivo di iscritti. Ci furono poi delle frequenti POGROM ( termine russo che significa violenza improvvisa e spontanea), ovvero delle spedizioni “punitive” in cui avevano luogo omicidi e violenze di ogni genere. LIBRO: “I PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION” (1903-1905). Si tratta di un libro scritto dentro gli uffici segreti della polizia segreta zarista, che rappresenta fintamente La Germania ritenne queste occupazioni una violazione del trattato del 1906 e nel 1911 inviò una nave da guerra ad AGADIR, minacciando le truppe francesi e dando luogo alla SECONDA CRISI MAROCCHINA. Si aprirono così lunghe trattative tra Francia e Germania che si conclusero poi con il riconoscimento da parte dei tedeschi della supremazia francese in Marocco. Con il TRATTATO DI FES (1912) anche lo stesso sultano riconobbe il Marocco come protettorato francese. L’IMPERO OTTOMANO L’impero Ottomano, che per più di quattro secoli aveva controllato buona parte del Mediterraneo, a cavallo fra il XIX e il XX secolo, si trovò ad affrontare una grave crisi, dovuta a diverse tensioni sia interne che esterne. Anche qui infatti troviamo la presenza di alcuni movimenti INDIPENDENTISTI promossi dalle nazionalità che vivevano all’interno dei confini dell’Impero. Una delle regioni più instabili era la MACEDONIA : qui era attiva l’Organizzazione rivoluzionaria interna macedone (VMRO), il cui scopo era quello di ottenere l’annessione alla Bulgaria, ma anche diversi movimenti nazionalisti ellenici che desideravano che la Macedonia divenisse greca. Proprio la Grecia nel 1897, approfittando di una RIBELLIONE ANTIOTTOMANA a Creta, dichiarò guerra all’impero Ottomano, con l’intento di espandere i propri confini. Nonostante ciò, l’esercito greco fu brutalmente sconfitto da quello ottomano, sostenuto dalla Germania, e costretti a pagare pesanti INDENNITÀ DI GUERRA. ● Un altro nemico dell’impero Ottomano fu la COMUNITA ARMENA, la cui azione politica si scontrò con la forte reazione del governo turco, pronto a reprimere con qualsiasi mezzo le aspirazioni all'indipendenza armena. ● Troviamo poi i GIOVANI TURCHI, un gruppo di oppositori al regime di Abdul Hamid II. Essi ritenevano che, al fine di salvare l’impero Ottomano dalla crisi irreversibile che stava attraversando, fosse necessario un grande cambiamento al vertice dello stato. 1906→ entra a far parte del movimento anche un giovane sottotenente, MUSTAFA KEMAL , futuro fondatore dello Stato turco. Dunque in pochi anni l’Impero ottomano divenne sempre più fragile e, nel 1905, il sultano scampò a un attentato organizzato da alcuni ammutinamenti del suo esercito, causati da forti ritardi nei pagamenti dei soldati. Successivamente, nel 1908 si diffuse la notizia di un INCONTRO SEGRETO fra lo ZAR NICOLA II e l’IMPERATORE INGLESE EDOARDO VII e, quando anche i Giovani Turchi ne venirono a conoscenza, decisero di passare all’azione instaurando poi una REPUBBLICA. (Italia→ guidata da Giolitti, approfittò della debolezza dell’impero e nel 1911 gli sottrasse la Libia e il Dodecaneso). LE GUERRE BALCANICHE In questo periodo, GRECIA, SERBIA MONTENEGRO e BULGARIA strinsero un’alleanza antiottomana, chiamata la LEGA BALCANICA. Ottobre 1912→ scoppiò la PRIMA GUERRA BALCANICA, in cui l’Impero ottomano fu duramente sconfitto e costretto a cedere i suoi territori europei. Gli stati Balcani però non furono in grado di trovare un accordo circa la spartizione della Macedonia, innescando così la SECONDA GUERRA BALCANICA, che vide la Grecia, Serbia e Montenegro OPPORSI alla BULGARIA, costretta a cedere gran parte dei territori di cui si erano impossessati. (1912→ nacque l’ALBANIA) L’ESTREMO ORIENTE: CINA e GIAPPONE Alla fine del XIX secolo, la Cina era un paese immenso e un Impero unitario, governato dal 1644 dalla dinastia Qing. Le potenze occidentali erano fortemente interessate a questo territorio e avrebbero voluto spartirselo, ma si accontenteranno delle cosiddette CONCESSIONI→ zone comprendenti i maggiori porti e ricche città commerciali che il governo cinese concedeva ai vari paesi, permettendogli di occuparle militarmente e di sfruttarne le ricchezze. Il popolo cinese era molto ostile nei confronti degli occidentali e, più in generale, nacque un sentimento di odio e umiliazione nei confronti dell’occupante straniero. Questa situazione sfociò nella RIVOLTA DEI BOXER del 1898. → si trattava di una società segreta xenofoba che incitò il popolo cinese a massacrare gli stranieri presenti sul loro territorio. L’episodio più violento ci fu nel 1900, anno in cui i Boxer assaltarono il quartiere di Pechino. Questi assalti provocarono una reazione da parte delle potenze colonialiste, le quali organizzarono una forza di spedizione multinazionale, comprendente anche truppe italiane, che sbarcò in Cina e conquistò Pechino. La spedizione si concluse con la firma di un trattato che prevedeva il pagamento, da parte cinese, di indennità altissime ai paesi che avevano subito danni dalla rivolta dei Boxer. NASCITA DELLA REPUBBLICA CINESE: Nel 1911 la dinastia Qing fu rovesciata da una rivoluzione popolare, in seguito alla quale nacque una repubblica democratica (1912). Il suo presidente, SUN YAT-SEN (ex ufficiale dell’esercito), si pose come obiettivo quello di MODERNIZZARE il paese attraverso delle riforme radicali. Il suo governo però durò molto poco in quanto ci fu un COLPO DI STATO FILO-OCCIDENTALE che indebolì fortemente la Repubblica cinese e venne instaurata una DITTATURA MILITARE, sostenuta dalle potenze straniere. Yuan Shikai però non riuscì a mantenere il controllo su tutto il territorio e in molte province si affermò il potere dei cosiddetti “SIGNORI DELLA GUERRA”. IL GIAPPONE A cavallo tra ottocento e novecento il Giappone aveva compiuto una significativa modernizzazione trasformandosi in una potenza industriale e militare sul modello occidentale. Erano stati riformati l’esercito e la marina, riorganizzato il sistema giudiziario, introdotta l’istruzione elementare obbligatoria, istituita una banca nazionale e adottata una moneta comune, lo yen. Nel 1889 era stata anche emanata una COSTITUZIONE, che però non andava a intaccare l’autorità suprema dell’imperatore, anche perché il diritto di voto era limitato. Il governo giapponese che aveva già occupato la Corea, nel 1904 rivolse le sue mire espansionistiche verso la Manciuria, una regione nord-orientale della Cina, sottoposta al controllo dell’impero russo, dando inizio alla GUERRA RUSSO-GIAPPONESE. I Russi, che inizialmente non avevano preso sul serio la sfida del rivale asiatico, subirono delle terribili disfatte. Nel 1905 fu stipulata la pace di Portsmouth, con cui al Giappone veniva riconosciuto il protettorato sulla Corea, esteso ora anche alla Manciuria meridionale, e il possesso di altri territori. Il POTERE ECONOMICO e POLITICO era nelle mani di una ristretta élite di latifondisti, gli HACIENDEROS =possessori di immensi latifondi nel Sud America. + alle masse era di fatto impedita la partecipazione alla vita politica. VOTO PALESE: Fino ai primi del Novecento, il voto non era né segreto né universale, dunque i grandi latifondisti potevano tenere sotto controllo gli elettori ricorrendo a violenze e intimidazioni. Si costituirono così dei regimi oligarchici e repressivi, in cui gli hacienderos governavano con il sostegno di alcuni eserciti personali, con i quali riuscivano a reprimere qualsiasi tentativo di ribellione da parte dei ceti popolari o degli intellettuali. BRASILE: Per gran parte del XIX secolo il Brasile era stato governato dall'imperatore Pietro II di Branzaga. Egli modernizzò lo Stato brasiliano arrivando ad ABOLIRE LA SCHIAVITU con la cosiddetta “LEGGE D’ORO” del 1888. Ciò intaccò gli interessi del ceto dominante, che scatenò contro di lui un colpo di stato (1889), in seguito al quale nacque una REPUBBLICA FEDERALE. La scelta federale favorì la diffusione del cosiddetto CORONELISMO, cioè un sistema di pratiche illegali compiute grazie all’appoggio di squadre armate, che garantì latifondisti brasiliani un controllo totale sul territorio, dal punto di vista politico e sociale. (Questa situazione non fece che nascondere una FEROCE DITTATURA da parte dell’OLIGARCHIA) MESSICO: È un territorio molto vicino agli Stati Uniti, guardato con attenzione da quest'ultimi in quanto sembrava quasi fargli paura: è vasto, ha molto petrolio, tanta popolazione e tante braccia per lavorare→ potrebbe fare molta concorrenza. Dal 1877 troviamo la DITTATURA di PORFIRIO DIAZ, che suscita grande malcontento in quanto sfruttò milioni di contadini. Questa situazione degenerò e nel 1910 il popolo, dopo decenni di sofferenza, si organizza intorno ad alcuni capi politici, che hanno idee molto diverse. Troviamo infatti 2 GRUPPI DI RIVOLUZIONARI: ● BORGHESI-LIBERALI: sono messicani di origine spagnola con idee democratiche liberali, capeggiati da FRANCISCO MADERO ● CONTADINI: rappresentano la massa rivoluzionaria messicana guidati da 2 importanti rivoluzionari→ EMILIANO ZAPATA e PANCHO VILLA. E’ dunque una rivoluzione che ha successo ma che al suo interno è divisa: chi deve guidare il popolo? il nuovo governo? → a prendere le redini della situazione furono i più preparati, cioè i BORGHESI (idee liberali) = Madero divenne il nuovo presidente del Messico, ma dal momento che la LEGGE AGRARIA (divisione della terra fra tutti i contadini) non fu attuata, nel 1913 scoppiò una rivoluzione : VILLA e ZAPATA prendono le armi contro il governo, all’interno del quale non troviamo più Madero (fu ucciso dallo schieramento di destro del suo partito→ era troppo progressista per i conservatori che presero parte alla rivoluzione del 1910). La guerra civile si concluse solo nel 1921 e, il nuovo presidente Alvaro Obregon realizzò una serie di riforme di tipo liberale e operò una laicizzazione dello stato. (governo di compromesso con una costituzione democratica anticlericale; la riforma agraria non fu mai attuata→ impedì lo sviluppo del Messico, peones) Villa e Zapata vennero uccisi in imboscate ordite dai loro avversari politici → lasciarono però un grande segno = ZAPATISMO (ancora esiste)
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