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L’Inghilterra del ‘600, Appunti di Storia

Qui vine trattata la storia dell’Inghilterra partendo dall’inizio del ‘600 fino alla cosiddetta rivoluzione “gloriosa”, con particolare focus sulla politica interna operata dai diversi governi che in questi anni turbolenti si sono susseguiti.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 28/08/2023

daniele-esposito-12
daniele-esposito-12 🇮🇹

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica L’Inghilterra del ‘600 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! mercoledì 2 novembre 2022. Prof: Jacobsonn Inghilterra nel ‘600 Oggetto: le rivoluzioni inglesi Introduzione Si comincia a dibattere su argomenti nuovi che fonderanno poi la modernità durante questi anni l’Inghilterra mentre in Europa che aveva sovrani assoluti, si discuteva sul argomenti che come detto in precedenza diventeranno il paradigma della modernità come ad esempio la libertà di stampa, la limitazione dei poteri dei sovrani. Su questo l’Inghilterra era sempre stata più avanti nella limitazione dei poteri dei re, basti pensare che era già stata accetta il 15 giungo del 1215 la Magna carta. Vi era la camera bassa dei comuni (rappresentanza della ricca borghesia) e la camera alta dei lord (rappresentanza dell’aristocrazia) questi organi dunque rappresentano l’aristocrazia, il clero e la borghesia. Nel corso dei secoli però queste garanzie sono state accantonate dopo la morte di Elisabetta I, sale al trono Giacomo I (dinastia scozzese) protagonista di instaurare un regime assolutistico sulla falsa riga della Francia nonostante nel paese vi fosse un parlamento. Giacomo nonostante diversi tentativi non riesce ad attuare il suo progetto, il figlio però Carlo I incarna l’assolutismo che farà poi scoppiare la guerra civile che porterà alla formazione della repubblica Commonwealth (10 anni) ma nel 1660 vi è la cosiddetta restaurazione, anni di compromesso con il parlamento anche se il sovrano era molto vicino al sovrano assoluto di Francia. Rivoluzioni La chiesa di stato era la Chiesa Anglicana (dalla fine del ‘500 si sposta verso il calvinismo creando l’anglicanesimo) tale elemento religioso è uno strumento per controllare il popolo, però vi sono anche altre religioni nel paese: cattolici soprattutto in Irlanda (che è ormai una sorta di colonia interna inglese) ma con presenze anche in Inghilterra, I puritani che sono calvinisti (rappresentata dalla ricca borghesia). 1) Anglicanesimo = re Inglesi e corte (re che vuole diventare assoluto). 2) Puritanesimo = ricca borghesia, che ovviamente vuole proteggere i suoi interessi come la proprietà privata minacciata dal potere del re e i commerci ostacolati dalle tasse dei sovrani. 3) Presbiteriani = calvinisti estremisti cioè rifiutano il potere dello stato si vogliono autogovernare in piccole comunità guidate dagli anziani, per lo più scozzesi. La prima rivoluzione inglese nasce appunto perché la ricca borghesia vuole avere anche un peso politico, aspetto non trascurabile neanche nelle successive rivoluzioni. di 1 9 LA DINASTIA DEGLI STUART CON GIACOMO I La dinastia scozzese degli Stuart era tradizionalmente di religione cattolica ma Giacomo I viene istruito al calvinismo con una visione molto antica del potere dei sovrani una visione quasi reverenziale dei re con ispirazione divina, infatti egli credeva che lui fosse re per diritto divino. Sono anni di grandi contrasti si comincia a vedere come Giacomo I voglia rafforzare il potere reale dopo gli anni di tolleranza religiosa portata avanti da Elisabetta I, dunque si riaccendono i vecchi dissapori religiosi interni, Giacomo scontenta tutti: i cattolici pensavano di poter avere più libertà dato che gli Stuart erano cattolici che poi porteranno alla congiura delle polveri, invece Giacomo utilizza la Chiesa Anglicana contro i cattolici e i puritani. Sotto il regno di questo re per alimentare la sua corte senza il consenso del parlamento istituì nuove tasse non convocando più il parlamento cosa inaudita dato che fin dal medioevo era tradizione prendere decisioni con il parlamento, con questa mossa l re da più potere ai suoi collaboratori e funzionari oltre che alla sua corte, scontentando la borghesia. Altro problema era l’amministrazione della giustizia che in Inghilterra si fondava sul principio “Habeas Corpus” (garantismo giuridico, in latino un congiuntivo esortativo “venga mantenuto il corpo”) che asserisce che per essere condannati per un qualsiasi crimine vi doveva essere un giusto processo, inoltre le condizioni delle prigioni erano talmente precarie che l’accusato spesso moriva prima di arrivare al processo, dunque il processo doveva essere celebrato in un tempo più rapido con una giuria di pari indipendenti dal re e essere messi in carcere solo se vi erano le condizioni adatte (possibilità di fuga, inquinamento di prove). Giacomo invece ripudia tale principio ristabilendo i tribunali regi (tribunali che avevano come giudici, magistrati fedeli al re), già da questo si evince un progetto di accentramento del potere sulla corona da parte di Giacomo, anche se non riesce ad attuarlo del tutto perché gli manca il consenso dei grandi latifondisti (gentry) e non ha nemmeno il favore dell’esercito. Giacomo sulla politica estera si tenne abbastanza in disparte in questi anni turbolenti di guerra nonostante fosse il padre di Elisabetta del palatinato non si schiera nella guerra dei trent’anni. Dunque abbiamo una grande tensione religiosa, uno scontro economico dato dalle tasse, un problema giudiziario a causa dei tribunali vi sono le premesse che saranno poi le cause della guerra civile. di 2 9 Scoppia la guerra civile (1642-1649) Schieramenti sociali, territoriali, religiosi: 1) Re e “cavalieri” - aristocrazia, la gentry a cui aveva concesso monopoli e dazi anche se poi cambierà schieramento, altissima borghesia contrari all’evoluzione in senso radicale proposta dalla Grande rimostranza e al disordine sociale - Zone rurali del Nord dell’Ovest (verso il Galles, dove fugge il re) meno sviluppate economicamente più conservatrici - anglicani (la chiesa di stato del re) e cattolici (che si era sempre distinta per essere la religione tipica dei sovrani assoluti) . 2) Parlamento e “teste rotonde” (perché i borghesi avevano i capelli corti, avere i capelli lunghi in questo periodo era segno di ricchezza e nobiltà) - borghesia medio-alta: commercianti, bottegai, artigiani interessati alla libertà fiscale e alla partecipazione politica (danneggiati dalle continue tasse del re) - Zone più ricche e centri portuali (quasi tutte le zone costiere sono a favore del parlamento) - puritani (vessati dal re). Lo schieramento del re era unito più dalla paura del cambiamento che da sane e comuni intenzioni (dal punto di vista ideologico non è così unita). • 1642-1643. Alterne vicende: morte di John Pym e John Hampden, si affaccia sulla scena politica e militare Oliver Cromwell, stratega eletto dagli stessi soldati. Vi sono però divisioni all’interno dello schieramento del parlamento: • Divisione religiosa: parlamento a maggioranza presbiteriana (abolizione Chiesa anglicana, calvinismo di stato, autonomia delle comunità dei fedeli), mentre i puritani (che rappresentavano la maggioranza dell’esercito) erano a favore della tolleranza religiosa. • Le divisioni vennero accentuate dal comportamento ambiguo di Carlo I che cercava l’appoggio degli scozzesi (1647: fuga in Scozia e nuova invasione dell’Inghilterra). • Cromwell, che aveva cercato una mediazione (opera di diplomazia): viene accusato di tradimento dai levellers. • Ammutinamento nell’esercito dei levellers e dei diggers, nasce la setta dei quaccheri, ostili ad ogni organizzazione religiosa. • Reazione di Cromwell: sconfigge gli scozzesi ed espelle dal parlamento i presbiteriani e con la forza comincia di fatto a epurare dal parlamento i dissidenti. • 1648: Rump Parliament (prima epurazione). • Gennaio 1649: il re Carlo I fu processato per tradimento e condannato a morte: prima esecuzione legale di un monarca europeo da parte del proprio popolo. • Viene abolita la Camera dei Lords, la Chiesa anglicana e viene proclamata la Repubblica (Commonwealth). di 5 9 Commonwealth (1649-1660) - politica estera Successi notevoli: espansione della potenza coloniale e commerciale inglese. • 1651: Atto di navigazione (in ottica anti-olandese), Cromwell intendeva riservare i collegamenti commerciali con l’Inghilterra alle navi inglesi (nei porti inglesi avrebbero potuto attraccare solo navi inglesi e non straniere, costringendo queste ultime a vendere i loro prodotti stranieri ai mercanti inglesi, così la ricca borghesia inglese guadagnava moltissimo e a perdere erano soprattutto i mercanti olandesi, i quali erano costretti a vendere ad un prezzo molto inferiore i loro prodotti); questo atto darà inizio alle cosiddette guerre dell’atto di navigazione. il commercio fra colonie inglesi e madrepatria era inoltre monopolio delle compagnie inglesi che porteranno poi alle guerre contro l’Olanda. Cromwell aveva interesse nell’arricchire la borghesia poiché tale ceto sociale rappresentava per lo stesso Cromwell la più grande fonte di sostegno. • Trattati commerciali con Danimarca (Baltico) e Portogallo (libero accesso al loro impero commerciale e futura conquista dell’India). • 1657: alleanza diplomatica e commerciale con la Francia contro la Spagna fondamentale per l’accesso ai traffici del Mediterraneo dove già c’era la quarta compagnia di Elisabetta (compagnia del Levante). L’Inghilterra inizia a prendere la centralità commerciale che era detenuta fino a quel momento dal Portogallo. - Politica interna • Repressione del dissenso dei levellers e dei diggers. • “Pacificazione” dell’Irlanda e della Scozia, Cromwell vince e accresce il suo potere. • Limite: contrasti col Parlamento. • 1651: seconda “epurazione” del Barebone Parliament. • 1653: Cromwell scioglie definitivamente il Parlamento e assume il titolo di lord protettore di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Più che una Repubblica si trattò di una sorta di dittatura militare: • Consenso dell’esercito e dei ceti produttivi. • Progetto di trasformare il protettorato in ereditario. • 1658: morte di Oliver Cromwell, il figlio Richard (meno carismatico del padre) assume il potere ma non riuscì a evitare i contrasti fra cromwelliani, parlamentari, stuardisti ed esercito (diviso in armate del nord e del sud). • 1660: il generale Georg Monk, con l’approvazione del parlamento, marcia su Londra e mette sul trono Carlo II Stuart scacciando il figlio di Carlo I, Richard. di 6 9 IL REGNO DI CARLO II (1660-1685) • Cosiddetta “Restaurazione Stuart”. • Sono gli anni in cui in Europa tutto quello che accade passa per un personaggio fondamentale: Luigi XIV di Francia (re assoluto). • 2 fasi principali: anni ‘60 e anni ‘70. Anni ‘60 centralità del parlamento ed equilibrio del potere: - Ricerca della pacificazione: Editto di indennità e perdono (amnistia a favore dei repubblicani) ma clima comunque teso. Ripristino della Chiesa Anglicana (ma all’inizio con minore importanza politica); iniziale clima di indifferentismo religioso e successiva ripresa delle persecuzioni religiose (Atto di uniformità). - Ricostituzione della Camera dei Lords e dei privilegi nobiliari. - Eliminazione dei tribunali speciali o di tasse non concordate (iniziale rispetto della Petition of rights). - Centralità del Parlamento (fine di ogni di ipotesi politica di una monarchia fondata sul diritto divino) ed equilibrio fra corte e Parlamento. Inizio anni ‘70: primi contrasti fra Re e Parlamento: • Politica estera: Carlo II appariva succube di Luigi XIV, il Parlamento decide la rottura dell’alleanza con la Francia e il riavvicinamento con l’Olanda. • Problema della successione: Carlo II non aveva figli legittimi e suo fratello Giacomo si era convertito al cattolicesimo (una professione religiosa molto favorevole all’assolutismo); per evitare una deriva cattolica filo - francese, dunque assolutista, il Parlamento vota: - 1673: Test act, legge che esclude i non anglicani dalle cariche pubbliche (in ottica anti cattolica). - 1679: Habeas Corpus, che esisteva già dalla creazione della Magna Carta, ma qui viene messa sotto forma di legge propria. Nel contesto della successione si formano due schieramenti politici: - Tories (aristocrazia) favorevoli alla monarchia, inizialmente ebbero la maggioranza tant’è che poi salì al trono Giacomo II. - Wings (media borghesia) non favorevoli alla monarchia ma alla sovranità del parlamento. di 7 9
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