Scarica L'Inghilterra di Elisabetta I e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Inghilterra di Elisabetta I Elisabetta I e l'iniziale rafforzamento del potere monarchico Elisabetta I,figlia di Enrico VIII e Anna Bolena,salì al trono nel 1558 in una posizione molto debole.Riuscì con una politica moderata ma ferma a rafforzare il proprio potere e a stringere un'alleanza duratura con le classi sociali emergenti.In politica estera la nuova sovrana condusse prima contro Filippo II di Spagna una guerra di logoramento fatta di pirateria e promesse matrimoniali mai rispettate,di momentanee alleanze e brevi conflitti,grazie alla quale potè difendere il trono dalle trame dei cattolici e potenziare militarmente il paese.Dopo i parziali successi ottenuti e il crescente rafforzamento dello Stato le permisero di sostenere una guerra aperta e vittoriosa contro l'unica grande potenza che poteva contenderle il primato sull'Atlantico e impedirle di creare l'impero commerciale e coloniale inglese. Problema religioso Sotto Elisabetta I,l'Inghilterra trovò un assetto religioso stabile.Nle 1559 la regina ottenne dal parlamento un nuovo Atto di supremazia e il ripristino del Book of common prayer e nel 1563 furono approvati i Trentanove articoli della fede anglicana,che orientarono il paese verso un protestantesimo moderato in autonomia da Roma.Elisabetta mirò a una politica di mediazione che evitasse all'Inghilterra guerre di religione e usò metodi costrittivi solo quando fu costretta,sia nei confronti dei cattolici,sia nei confronti dei puritani,calvinisti radicali,che non sopportavano la struttura della Chiesa anglicana,troppo simile a quella cattolica.Dopo alcune rivolte cattoliche,la scomunica del papa Pio V e le congiure legate al nome della cugina Maria Stuart,regina di Scozia e pretendente al trono di Inghilterra,Elisabetta si decise a rafforzare l'azione repressiva. La Scozia e la vicenda di Maria Stuart Giacomo V Stuart aveva mantenuto il Regno di Scozia nella fede cattolica.Alla sua morte,i nobili protestanti approfittarono della giovane età dell'erede al trono,Maria Stuart,e della debolezza della reggente,Maria di Guisa,per ottenere la libertà religiosa.Nel 1560,alla morte della reggente,proclamarono una confessione di fede calvinista-la Confessio scotica-,misero fuori legge il cattolicesimo e incassarono i beni ecclesiastici,provocando una guerra civile.Nel 1561 Maria Stuart,sposata nel 1558 al monarca Francesco II,tornò in patria come nuova regina.Alleata con Filippo II di Spagna,cercò di reintrodurre il cattolicesimo in Scozia.Filippo II sostenne le pretese di Maria al trono di Inghilterra,occupato dalla cugina Elisabetta.Maria promise a Elisabetta di non reclamare la corona finchè lei fosse rimasta in vita,ma un'insurrezione di protestanti scozzesi la costrinse ad abdicare e a cercare rifugio presso la sovrana cui aveva cercato di sottrarre il trono.Elisabetta cercò inutilmente inutilmente di farla sposare con il duca di Norfolk,quindi la relegò in diversi castelli,da dove Maria diresse molti complotti contro l'Inghilterra protestante.La regina inglese la fece processare per tradimento e giustiziare nel 1587.La morte di Maria Stuart scatenò la guerra tra l'Inghilterra e la Spagna. Il caso irlandese Durante il regno di Elisabetta,l'Irlanda era abitata dall'antichità da una popolazione di origine celtica,fino al XV secolo conobbe il predominio di poche famiglie nobiliari e un'organizzazione sociale di tipo patriarcale.L'isola era soggetta al re d'Inghilterra dal XII secolo,anche se solo formalmente dato che questo sovrano era il rappresentante del papa.Enrico VIII,che nel 1534 aveva imposto anche in questa
