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L'Inghilterra di Elisabetta I, Appunti di Storia

Il regno di Maria Tudor ed Elisabetta Stewart

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/07/2021

Taissa19
Taissa19 🇮🇹

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Scarica L'Inghilterra di Elisabetta I e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’Inghilterra di Elisabetta I * Il regno di Maria Tudor Nel 1553 salì sul trono d’Inghilterra la sorellastra di Edoardo VI, morto prematuramente, Maria Tudor. Ella era la figlia di Caterina d’Aragona ed era stata educata alla religione cattolica, pertanto uno dei suoi obiettivi fu quello di riportare il cattolicesimo come religione vigente nel paese: il Parlamento nel 1555 approvò la sua volontà, ma il malcontento dilagò tra il popolo, anche a seguito del suo matrimonio con Filippo II, che faceva temere agli inglesi una dipendenza dalla Spagna, e anche per il fatto che le tasse ecclesiastiche prima incamerate dallo Stato tornarono ad entrare nelle casse della Chiesa di Roma. Maria decise di ricorrere alla repressione per fermare le polemiche, e a causa del grandissimo numero di protestanti che mandò sul rogo si guadagnò l’appellativo di Maria la Sanguinaria. * Elisabetta Tudor e Maria Stewart La morte di Maria Tudor nel 1558, a soli cinque anni dalla sua elezione, aprì una questione dinastica: l’erede più diretta era Elisabetta Tudor, nata dal matrimonio tra Enrico VIII e Anna Bolena, considerato illegittimo dai cattolici e che terminò con la morte della donna, fatta decapitare con l'accusa di adulterio e alto tradimento. L’altra pretendente al trono era Maria Stuart, cattolica, regina di Scozia e moglie di Francesco II, il sovrano francese. Il Parlamento inglese, che era in gran parte protestante e inoltre temeva che con Maria Stuart il paese potesse cadere sotto l’influenza della Francia, appoggiò anzi la candidatura al trono di Elisabetta, che venne eletta regina d’Inghilterra nel 1558. Il suo regno, che durò dal 1558 al 1603 segnò la storia dell'Inghilterra come uno dei periodi più prosperi. * Questione religiosa L'Inghilterra era divisa tra confessioni differenti. Enrico VIII si era distaccato da Roma e aveva fondato una nuova Chiesa, detta anglicana. Sua figlia Maria aveva tentato di restaurare il cattolicesimo, anche al prezzo di ricorrere alla violenza, e era persino guadagnata il soprannome di “sanguinaria” per la ferocia con cui aveva perseguitato i protestanti. Con Elisabetta si ritornò al protestantesimo: la sua scelta era influenzata soprattutto da motivi politici, poiché voleva infatti sottrarsi alle ingerenze del papa e degli Asburgo. Così nel 1559 la regina si proclamò suprema reggente delle cose sacre e profane e ripristinò il Book of common prayer di Edoardo VI, un testo dottrinale e liturgico che rappresentava un compromesso fra tradizione cattolica e calvinismo. Dopo anni di lotte intestine, l'Inghilterra ritrovava un'unità politica e religiosa. Verso i cattolici non instaurò una politica di repressione, se non quando sospettò di complotti e trame che avrebbero messo in pericolo a sua stessa vita. * Economia Nel 1558 l'Inghilterra era arretrata rispetto ad altri paesi, come Spagna e Francia, così Elisabetta avviò un deciso processo di modernizzazione del regno. Innanzitutto ella potenziò il settore siderurgico e quello tessile, ridusse le esportazioni di materie prime a vantaggio di un loro impiego nella produzione interna. L'Inghilterra divenne un paese sempre più ricco e dinamico e crebbe anche come potenza marittima: furono infatti fondate alcune compagnie, come quella delle Indie orientali, che si occupò della colonizzazione dell'India, quella della Moscovia, incaricata di commerciare con la Russia, quella dell’Eastland, incaricata di commerciare nel Baltico, e quella del Levante, incaricata di commerciare con la Turchia. Nel 1556 fu anche fondato il primo nucleo della Borsa di Londra, destinata a diventare un centro finanziario importantissimo. Nelle campagne si estese la coltivazione a foraggio dei campi e si incrementò l’allevamento degli ovini per la produzione di lana; furono inoltre introdotte nuove coltivazioni e sfruttate meglio le attività di carbone e ferro. La potenza inglese sui mari fu evidente anche nella guerra di corsa. Francis Drake e John Hawkins erano corsari al servizio della regina Elisabetta e misero a segno alcuni colpi a vantaggio della corona. Un corsaro però non era un pirata perché possedeva una lettera di corsa, cioè una vera e propria autorizzazione rilasciata dal governo, che lo legittimava a compiere le sue scorrerie. Loro assalivano i vascelli spagnoli e portoghesi nelle acque dell’Atlantico, li depredavano dei metalli preziosi e poi portavano il bottino in patria. Francis Drake divenne anche un esploratore e compì la seconda circumnavigazione del globo. Vennero fondate anche altre colonie, come la Virginia, fondata nel 1584 da Walter Raleigh, che la chiamò così in onore di Elisabetta, la “regina vergine”. * Guerre e interventi nei conflitti europei I primi nemici di Elisabetta furono gli Asburgo e i cattolici. Per questo appoggiò Enrico di Borbone nella sua ascesa al trono di Francia, inviandogli sia truppe armate, sia finanziamenti. In Olanda invece sostenne i calvinisti, a cui donò circa 1 milione di sterline e 8.000 uomini armati per sostenerli nella guerra contro Filippo Il di Spagna. * Maria Stuart e Filippo II I cattolici rimasero una questione spinosa per Elisabetta anche all'interno del suo regno: Maria era sua cugina ed era regina di Scozia dal 1542. Ella era cattolica e intratteneva rapporti con il papa e con Filippo II. La maggior parte delle famiglie aristocratiche aveva tuttavia aderito al protestantesimo, pertanto divenne mal sopportata una regina cattolica al trono: per questo Maria nel 1567 fu costretta a fuggire per colpa di una rivolta popolare. Ella si rifugiò a Londra, presso la residenza della cugina Elisabetta, ma quest’ultima sospettò il suo coinvolgimento in una congiura di cattolici che volevano rovesciare il potere protestante, pertanto la fece imprigionare e condannare a morte: venne decapitata nel 1587. Ciò scatenò la reazione dei poteri cattolici: sia del papa, che nel 1570 scomunicò Elisabetta, sia di Filippo II, che nel 1588 organizzò tempestivamente una flotta chiamata “invicibile armada” per combattere contro l'Inghilterra: in realtà lo scontro andava avanti dal 1572, quando Elisabetta aveva inviato aiuti agli olandesi rivoltosi. A discapito del
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