Scarica L'Età Vittoriana: Un Periodo Di Prosperità E Riforme In Gran Bretagna e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L'Età vittoriana Il Regno Unito visse un periodo di grande prosperità durante il lungo regno della regina Vittoria (1837-1901). L'Inghilterra vittoriana era la maggiore potenza coloniale del mondo. Lo sviluppo industriale superava quello di altri paesi europei e la produzione di ferro e carbone si avvicinava alla metà di quella prodotta nel mondo intero. Il paese, inoltre, godeva della rete ferroviaria più sviluppata d'Europa e di una flotta mercantile di gran lunga superiore a quella degli altri paesi. Londra era il centro finanziario e commerciale di riferimento per tutti gli Stati europei. Il paese aveva la popolazione più alfabetizzata e le istituzioni politiche più libere d'Europa. Gli anni tra il 1870 e il 1914 furono caratterizzati da stabilità politica anche se videro l'alternarsi alla guida del paese i progressisti whigs e i conservatori tories. I cambiamenti politici non si tradussero mai in brusche inversioni di rotta: entrambi i partiti governarono all'insegna del liberalismo, condividendo gli orientamenti di fondo riguardo alle riforme sociali e alla politica coloniale; sia i whigs che i tories dovettero confrontarsi con la questione operaia, con la questione femminile e con quella irlandese. Gladstone (1809-1898), leader liberale e Disraeli (1804-1881), leader conservatore, furono i protagonisti della politica inglese fino al 1886. In questo contesto, si aprì per il paese una lunga stagione di riforme e di progressiva democratizzazione della vita politica che portò a una importante riforma elettorale nel 1885: il suffragio venne esteso a tutti i cittadini maschi con famiglia a carico. Altri provvedimenti toccarono il mondo del lavoro e i diritti sindacali: fu concesso il diritto di sciopero e il riconoscimento legale delle Trade Unions. Fu introdotto l'obbligo scolastico elementare. Nella società , intanto, si stavano affermando i primi movimenti delle suffragette che trovarono una guida significativa in Emmeline Pankhurst (1858-1928), la quale chiedeva, oltre al riconoscimento della parità dei sessi, il diritto al suffragio elettorale. I governi conservatori accentuarono la politica imperialista dell'Inghilterra, in linea con il clima fortemente nazionalista del resto d'Europa. La crisi economica di fine secolo e l'insoddisfazione del mondo del lavoro per la politica governativa rafforzarono le organizzazioni del movimento operaio inglese. I lavoratori iniziarono ad acquisire maggiore coscienza politica e agli inizi del nuovo secolo nacque il Labour Party (1906), di ispirazione socialista ma non marxista. Tra i problemi più gravi per l'Inghilterra vi era la questione irlandese che aveva radici lontane. Da secoli gli Irlandesi avevano preso a ribellarsi agli Inglesi che dominavano l'isola. Ma in Irlanda vi erano anche contrasti interni fra cattolici e protestanti e fra chi voleva l'indipendenza e chi puntava alla semplice autonomia politica. A questi problemi si aggiunsero anche quelli economici di una terra esclusa dalla rivoluzione industriale e con un'agricoltura arretrata e improduttiva. Verso la fine del XIX secolo la ribellione irlandese assunse forme sempre più violente, con atti di terrorismo, attentati e insurrezioni. L'ala più estremista, l'organizzazione dei Feniani, voleva la completa indipendenza dall'Inghilterra. Ma il movimento più seguito era quello di C.S.Parnell(1846-1891) che rivendicava l'autonomia dell'Irlanda, l'Home Rule, ossia l'autogoverno all'interno del Regno Unito. Parnell sosteneva una linea moderata, proponeva la lotta parlamentare e rifiutava il terrorismo. Gladstone nel 1886 tentò di appoggiare la causa irlandese, presentando un suo progetto di Home Rule, ma si trovò contro i conservatori e anche il suo partito. Solo nel 1914 fu approvata la Home Rule,ma non poté essere applicata a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. La Repubblica D'Irlanda (EIRE) nascerà nel 1921 ma dovrà fare a meno della parte nord orientale dell'Isola (Ulster- Irlanda del Nord). Questa divisione sarà causa di nuovi contrasti.