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L'INGHILTERRA VITTORIANA, Appunti di Storia Contemporanea

Riassunto capitolo per capitolo

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 11/04/2018

marta-spinelli
marta-spinelli 🇮🇹

4.6

(11)

40 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica L'INGHILTERRA VITTORIANA e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! LA GRAN BRETAGNA E L’ETA’ VITTORIANA A differenza degli Stati europei continentali, la Gran Bretagna non ha conosciuto l’ancien régime poiché il processo di costituzionalizzazione ha avuto luogo a partire dal Seicento, veniva infatti riconosciuta come vero e proprio modello. Già dalla fine del ‘600 con la Gloriosa Rivoluzione si era avviata sulla strada del costituzionalismo liberale e al passaggio a un sistema politico fondato sulla sovranità della nazione e del Parlamento in maniera molto lineare. Il modello britannico si basava su: • il potere legislativo era detenuto dal Parlamento formato da due Camere: la House of Lords (rappresentanti dell’aristocrazia e della Chiesa anglicana, ereditaria e di nomina regia) e la House of Commons(rappresentanti delle diverse comunità della nazione, elettiva); • il potere esecutivo era formalmente detenuto dal re che nominava un Governo che lo coadiuvasse nelle sue funzioni. Nella realtà, a partire dal Second Reform Act del 1867, si instaurò un rapporto fiduciario tra il Parlamento e il Governo per cui il Primo Ministro doveva essere rappresentante del gruppo parlamentare vincitore delle elezioni. Secondo Walter Bagehot, autore del volume The English Constitution (1867), la “Costituzione” britannica (ovvero il Bill of Rights) era perfettamente bilanciata da: • elementi tradizionali: la monarchia e la House of Lords, che costituivano la dignified part. Questa parte serviva a dare continuità alle tradizioni e a dare stabilità alle istituzioni; • elementi pratici e innovativi: il Governo e la House of Commons, che costituivano la efficient part. Questa parte, invece, garantiva l’efficienza e la funzionalità del sistema. Assieme a ciò, la GB vantava il Regno più esteso al mondo occupando, nel 1921, un quarto delle terre emerse (Asia, America, Oceania e Africa). È tra gli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento che nascono i partiti in senso moderno: i Whings(Partito Liberale) e i Tories(Partito Conservatore) che si alternavano al Governo a prescindere dalle elezioni (pendulum). Sebbene fosse un sistema progressista rispetto all’Europa continentale, in GB v’era comunque un suffragio elettorale limitato che esprimeva le preferenze delle classi medio-alte. È per questo che nel 1832 venne varata la First Reform Act che garantiva il voto a 1 maschio adulto su 5 mentre con la Second Reform Actdel 1867, voluta dai conservatori di Disraeli, il suffragio venne esteso ai maschi adulti proprietari o affittuari di beni mobili e/o immobili nei centri urbani. Il sistema maggioritario a turno unico rimaneva e dimostrava come la GB mantenesse la conservativitàpolitica (solo chi viveva nei centri urbani eleggeva i rappresentanti) e introducesse un sistema parlamentare bipartitico. Alla stabilità istituzionale della Gran Bretagna si accompagnò anche la creazione di una solida identità nazionale grazie alla figura della regina Vittoria. Diventata regina a 18 anni a seguito della morte del padre, del principe erede al trono e anche dei suoi 3 zii, Vittoria si sposa con Alberto di Sassonia con cui avrà 8 figli. A differenza dei suoi predecessori, Vittoria instaurò una monarchia popolare ovvero che fosse più vicina al popolo facendosi vedere in pubblico, facendosi ritrarre e partecipando alle cerimonie. Nel corso del tempo, diventò un vero e propriosimbolo della Nazione nel quale tutti gli inglesi si rispecchiavano. Era consapevole che la monarchia stava perdendo potere politico effettivo ed è per questo che partecipa meno alla vita politica dando spazio alle istituzioni rappresentative influenzando, dietro le quinte, le scelte politiche dei governanti. Accanto alla stabilità istituzionale della Gran Bretagna va aggiunta anche una forte stabilità economica. L’ampliamento dei commerci, la massiccia industrializzazione, le infrastrutture all’avanguardia portarono al consolidamento della classe media ovvero della borghesia. Questa classe sociale riuscì in breve tempo a imporre il suo stile di vita e i propri valori al resto della società quali: ✓ la centralità della famiglia; ✓ la figura del padre nella famiglia; ✓ il rispetto per le istituzioni; ✓ l’etica del risparmio; ✓ l’interesse per la cosa pubblica, ideali sposati anche dalla regina Vittoria. Un ruolo molto importante nell’età vittoriana è stato svolto dal whig lordPalmerston, prima Segretario di Stato agli Affari Esteri e poi Primo Ministro. Nella realtà del tempo, grazie all’emanazione da parte del governo conservatore di Disraeli (1866-68) del Second Reform Act(1867), si instaurò un rapporto fiduciario tra il Parlamento e il Governo per cui il Primo Ministro doveva essere rappresentante del gruppo parlamentare vincitore delle elezioni. Alla morte di Palmerston, con le elezioni del 1868, il governò andò al leader liberaleWilliam Gladstoneche governò dal 1868 al 1874. Diverse furono le riforme apportate dal suo esecutivo come: ✓ Abolizione del voto palese; ✓ Miglioramento dell’istruzione pubblica (Education Act); ✓ Ridimensionamento del ruolo della Chiesa anglicana nel sistema di istruzione; ✓ Introduzione del reclutamento nella Pubblica Amministrazione per concorso; ✓ Proibizione della compravendita delle cariche e dei gradi dell’esercito. ✓ Nell’ambito della c.d. questione irlandese, Gladstone tentò di conciliare il Governo di Sua Maestà con il popolo irlandese, il quale rivendicava l’autonomia, eliminando i privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda e, con l’Irish Land Act del 1870, migliorò le condizioni di vita dei contadini. Ciò, però, non portò risultati positivi poiché nelle elezioni del 1874 gli irlandesi votarono a favore di un partito nazionalista, desideroso di un Parlamento irlandese autonomo. Dopo il governo liberale di Gladstone, alle elezioni del 1874 uscirono vincitori i conservatori di Benjamin Disraeli che diedero seguito alle riforme avviate dal governo Gladstone: • Miglioramento delle condizioni sociali del Paese; • Riforma per la sanità pubblica, la casa, le sofisticazioni alimentari; • Riforme per l’istruzione; • Rimozione delle restrizioni per le Trade Unions; Molto importante durante il Governo Disraeli è stata la politica coloniale: • consolidò i possessi britannici indiani proclamando, nel 1876, Vittoria imperatrice delle Indie; • al Congresso di Berlino del 1878, seguito alla guerra russo-turca, riuscì ad ottenere l’isola di Cipro nonostante la GB fosse rimasta neutrale in quel conflitto; Nel frattempo, stava emergendo nuovamente il Partito liberale che si arricchì di un nuovo esponente:Sir Joseph Chamberlain, fondatore della National Liberal Federation, dinamico leader radicale. Per riunire l’ala moderata e l’ala radicale del partito, Gladstone (leader del partito) attaccò la politica estera filo-turca di Disraeli ottenendo, così, ampi consensi alle successive elezioni del 1880. Nonostante le critiche sostenute contro il governo Disraeli, Gladstone non riuscì a cambiare le cose. Nel 1882, però, occupò l’Egitto (strategicamente per il Canale di Suez) mentre per la politica interna, nel 1884 fece approvare il Third Reform Act estendendo ai lavoratori agricoli la possibilità di votare con i criteri della precedente legge elettorale stabilendo altresì un bilanciamento delle circoscrizioni elettorali. In questi anni, il partito liberale non era granché massiccio e unito. Anzi, con la legge per l’Home Ruledel 1886 (legge per l’autogoverno dell’Irlanda), Gladstone spezzò per sempre l’unità dei liberali e la legge, con l’opposizione di una parte dei laburisti, non passò al Parlamento. Una parte del partito, definita liberal- unionista, convergerà progressivamente nel Partito Conservatore; l’altra parte, invece, più piccola e meno ricca, si compattò sebbene, però, rimase per 20 anni lontano dal Governo.
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