Scarica L'Inghilterra vittoriana da Gladstone a Disraeli e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! In seguito alla Glorious Revolution si afferma in Gran Bretagna un costituzionalismo liberale basato sull’equilibrio istituzionale tra monarchia, aristocrazia e rappresentanza popolare che porta il Paese a in cui il potere legislativo spetta alla Camera dei comuni, elettiva in cui trovano spazio i rappresentanti delle varie comunità ed espressione solo delle classi medio-alte, e la Camera dei Lord, membri dell’aristocrazia e della Chiesa anglicana. Con la riforma elettorale del 1867 si instaura un rapporto fiduciario tra Parlamento e governo dal momento in cui il primo ministro viene nominato dal partito che vince le elezioni. Secondo l’interpretazione di Walter Bagehot la forza della Costituzione britannica è individuabile nel bilanciamento fra tradizioni e rituali ed elementi razionali e pratici. A favorire la creazione di un sistema liberal-parlamentare e di una solida identità nazionale interviene la Regina Vittoria (1837- 1901), reinventando la monarchia in maniera conforme agli sviluppi del sistema parlamentare, sostenuta da crescita economica, ampliamento dei commerci, massiccia industrializzazione e sviluppo della più grande flotta mercantile del mondo che rendono l’Inghilterra vittoriana il centro commerciale e finanziario del pianeta. Si assiste inoltre al consolidamento della classe media che include le élite economiche e colte, artigiani, piccoli proprietari terrieri e commercianti che incentiva l’austerità, l’inclinazione al risparmio, il rispetto dell’autorità del capofamiglia, la subordinazione della donna ed il decoro della famiglia. Ideali, questi, che vengono adottati anche dalla classe lavoratrice. Alla morte del whig Palmerston nel 1865 il discorso politico riprende la questione dell’estensione del suffragio ottenendo nel 1878 elezioni a suffragio allargato in cui emerge il leader del partito liberale, William E. Gladstone che nel 1872 abolisce il voto palese e migliora il funzionamento dell’istruzione pubblica. Riguardo alla questione irlandese Gladstone cerca la via della conciliazione con l’eliminazione dei privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda e nel 1870 vara l’Irish Land act per migliorare le condizioni dei fittavoli. Nel 1874 sale al potere il conservatore Disraeli che approva riforme sociali riguardanti la salute pubblica, la casa, l’istruzione, le attività sindacali e promuove la politica coloniale proclamando nel 1876 Vittoria imperatrice delle Indie. Al Congresso di Berlino del 1878 in seguito alla guerra russo- turca ottiene per la Gran Bretagna l’isola di Cipro, chiave per il mediterraneo. Le elezioni del 1880 riportano Gladstone alla carica di Primo ministro, il quale nel 1882 avvia l’occupazione dell’Egitto in cui il canale di Suez era già finito sotto l’influenza francese e inglese. Con il Third reform act nel 1884 viene esteso il suffragio anche alla classe lavoratrice. L’Home Rule del 1886, consentendo di istituire un Parlamento autonomo a Dublino dai poteri limitati, spezza l’unità dei liberali inglesi, i quali opponendosi al disegno di legge causano le dimissioni di Gladstone e la fuoriuscita dal partito degli oppositori che, guidati da Chamberlain, fondano i Partito liberale unionista. L’apporto del gruppo unionista consente al Partito conservatore di Disraeli di combinare riformismo sociale, nazionalismo ed imperialismo soffiando sul fuoco del patriottismo e dell’unità del regno contro il pericolo della disgregazione. Dal 1886 guidati da Lord Salisbury si garantiscono una fase di egemonia politica che dura fino al 1905.
