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L'istruzione pubblica nello Stato moderno: la visione illuminista di Filangieri, Esercizi di Storia

La visione illuminista di Filangieri sull'istruzione pubblica nello Stato moderno. Si discute delle difficoltà di promuovere l'istruzione pubblica in un territorio vasto e popoloso, della necessità di un'istruzione universale e differenziata in base alle predisposizioni individuali e della discriminazione economica nell'accesso alle strutture universitarie. L'autrice condivide l'importanza dell'istruzione universale e dell'accesso alle strutture universitarie per tutti.

Tipologia: Esercizi

2021/2022

In vendita dal 05/06/2022

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Scarica L'istruzione pubblica nello Stato moderno: la visione illuminista di Filangieri e più Esercizi in PDF di Storia solo su Docsity! SOFIA MIRRA 4E Consegna di Storia sull’Illuminismo Pag. 69 1. Filangieri riconosce quattro aspetti per cui, rispetto all’antichità, nello Stato moderno risulta più difficile promuovere l’istruzione pubblica: popolosità, vastità dei confini, occupazione e uguaglianza sociale. Le città-stato greche erano piccole repubbliche, cinte da possenti mura e abitate da poche migliaia di cittadini della medesima condizione sociale che univocamente si dedicavano alle armi. Lo Stato moderno, al contrario, deve provvedere a milioni di sudditi distribuiti su un vastissimo territorio che si occupano di svariate attività. Inoltre, la complessità di uno Stato moderno è alimentata dalle disuguaglianze sociali che vedono una parte di popolazione arricchita e benestante e la restante composta da umili cittadini che vivono in miseria. 2. C- perché tutti devono essere istruiti secondo le proprie predisposizioni. 3. La visione illuminista di Filangieri sostiene che l’istruzione moderna deve essere universale, così come quella degli antichi, ma differenziata in base alle predisposizioni di ciascuno. Personalmente, condivido l’assoluta necessità di rendere universale accesso all’istruzione, diritto che ancora oggi purtroppo non viene rispettato in molte parti del mondo. Proprio per questo, in una società estremamente ineguale come quella odierna, sarebbe bene pensare prima a impiegare le risorse necessarie per impartire a tutti almeno le conoscenze basilari e poi perfezionare i sistemi d’istruzione già solidi. È impressionante pensare quanto spesso noi occidentali critichiamo le imperfezioni del nostro sistema scolastico, quando nelle aree meno sviluppate del mondo ci sono bambini che rischiano quotidianamente la vita solo per arrivare a scuola. A volte dovremmo fermarci a pensare quanto la possibilità di ricevere anche solo un’istruzione elementare possa fare la differenza per chi vive in miseria: l’istruzione è l’unico mezzo per uscire dalla condizione di povertà e ignoranza, per combattere ingiustizie e soprusi e avere la possibilità di crearsi una nuova vita. In base alla mia esperienza scolastica, credo che molto spesso il proseguimento degli studi dopo la scuola dell’obbligo sia limitato dalla disponibilità economica della famiglia. Non è raro incontrare giovani che dopo il diploma sono costretti a dedicarsi a lavori occasionali per contribuire economicamente al guadagno della famiglia in difficoltà. Certo, esistono borse di studio, ma sono fondi estremamente limitati rispetto alla vasta richiesta. Secondo me è bene che gli studenti abbiano la possibilità di scegliere il percorso più adatto a loro già dalla fine della scuola media inferiore, in base alle predisposizioni e agli interessi, ma bisognerebbe garantire a tutti gli studenti meritevoli e desiderosi di proseguire studi più specifici l’accesso a strutture universitarie, indipendentemente dalla condizione economica. Non è detto che il figlio di un medico o di un avvocato sia interessato a condurre gli stessi studi dei genitori, così come non è detto che il figlio di un pescivendolo non possa diventare ingegnere. In conclusione, penso che la prima necessità della società odierna sia impartire a tutti un’istruzione elementare senza discriminazioni. In secondo luogo, laddove si ha già un sistema scolastico solido ed efficiente, bisogna garantire l’accesso alle strutture universitarie, indipendentemente dalla disponibilità economica e dalle apparenti predisposizioni familiari.
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