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L'ITALIA DEGLI STATI REGIONALI, Schemi e mappe concettuali di Storia

Argomenti principali; Le signorie cittadine italiane; Gli stati regionali: Milano, Venezia, Firenze; Lo stato della chiesa; Il regno di Napoli

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 19/03/2023

dedefor
dedefor 🇮🇹

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Scarica L'ITALIA DEGLI STATI REGIONALI e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! (CAP. 9) L'ITALIA DEGLI STATI REGIONALI 1 Le signorie cittadine italiane Un sistema di governo alternativo: Dalla fine del 200, in molti comuni italiani si iniziò a sentire l'esigenza di sperimentare un regime politico alternativo a quello basato sul governo delle istituzioni comunali. Questa necessità nasceva dal bisogno di risolvere i problemi che affliggevano la città: che erano alle prese con la crisi economica ed ad una crescente rivalità territoriale con i comuni vicini. I cittadini trovarono una soluzione: - in alcuni casi attraverso il prolungamento della durata dei mandati (del podestà e del capitano del popolo) oltre i termini previsti dalla legge; - in altri affidando la città in signoria per un tempo prestabilito a un personaggio dotato di grande personalità e prestigio, talvolta esponente di una potente. La signoria nacque per volontà di tutti cittadini e fu legittimata dalle istituzioni comunali. Questo sistema di governo della città arriverà nell'Italia centrale nel corso del 300. Anche nelle città in cui non si affermarono le signorie, come ad esempio Genova o Venezia nel corso del 14° sec. si assistette comunque una concentrazione del potere che sfociò in un sistema nettamente oligarchico: il governo cioè rimase nelle mani di un ristretto numero di ricche famiglie di borghesi. Dalla signoria urbana al principato: Nel 300 la fase di crisi dei poteri universali in inasprimento dello scontro tra guelfi e ghibellini lasciarono vergini di manovra politica al signore. Alcuni processi legati alla formazione di poteri personalistici divennero dunque reversibili: il signore quindi inizio a decidere autonomamente in merito alla durata di cariche pubbliche. Perseguendo l'obiettivo di rafforzare la propria autorità nei confronti di ogni antagonista, il signore trasformò il sistema di governo comunale creando nuovi organi posti direttamente sotto il suo controllo. - Dal punto di vista militare sostituì le milizie cittadine con le compagnie di mercenari - L'esercito passò direttamente al soldo del signore, che stipulava con il condottiero della compagnia un contratto. - Inoltre per rafforzare il prestigio personale il signore trasformò la propria corte in un raffinato centro di cultura. Con il tempo però non si accontentò più dell'appoggio dei cittadini, ma volle che il suo ruolo fosse legittimato dall'imperatore o dal Papa. Ciò avvenne con la carica del vicariato: divenendo vicario dell'imperatore o del Papa, il signore svincolava il proprio potere dall'approvazione dei cittadini. Il signore quindi riceveva così un titolo nobiliare che diveniva ereditario. Infine le signorie cittadine si trasformarono in principati territoriali. 2 Gli stati regionali: Milano, Venezia, Firenze Dalla frammentazione alla ricomposizione: Nel 300 la situazione politica dell’Italia si presentava estremamente frammentata. Infatti l'Italia centro settentrionale era caratterizzata da una folta schiera di comuni e signorie cittadine. - Al nord i più potenti c'erano Milano, Venezia, Genova, Firenze e Siena. - Nel centro si estendeva lo Stato della chiesa - Mentre l'Italia meridionale era suddivisa tra gli Angiò e gli Aragonesi - Invece nella fascia alpina e subalpina si erano insediate signorie di stampo feudale Tra il 14° e 15° secolo l'assenza di poteri centrali e se i vari poteri locali più potenti. Tale tendenza all'espansionismo li vide contrapporsi in frequenti guerre. Alla fine tuttavia, si giunse a una ricomposizione territoriali: infatti si affermarono 3 grandi Stati regionali (Milano, Venezia e Firenze) Il Ducato di Milano: Nel 13° secolo Milano era un centro economicamente prospero ed inoltre fondava la sua ricchezza sulla produzione tessile e metallurgica. La sua popolazione era riunita in associazioni politiche legate ai commerci e alla produzione artigianale Le vicende politiche della città furono allungo caratterizzate dalla lotta tra le famiglie dei: Della Torre, Dei Visconti, e Guelfi Dopo aver primeggiato sui Della Torre nella battaglia di Desio, lo scontro per il potere tra le due famiglie ebbe fine nel 1311 quando i Visconti furono riconosciuti vicari imperiali da Enrico 7°. La massima estensione territoriale di Milano si ebbe con Gian Galeazzo Visconti che ottenne nel 1395 il titolo imperiale di duca. Esperto comandante militare il Ducato di Milano si ampliò ulteriormente con la conquista di parte del Veneto, dell'Emilia e dell’Umbria. Una volta è venuto a mancare, i territori del Ducato di Milano si restrinsero alla sola attuale Lombardia. Il figlio di Gian Galeazzo, Filippo Maria -> riprese una politica di espansione ma purtroppo nel 1427 fu sconfitto vicino a Brescia. Filippo Maria fu l'ultimo duca della dinastia dei Visconti. Infatti dopo una breve parentesi repubblicana, il potere fu conquistato nel 1450 da Francesco sforza che aveva sposato Bianca Maria Visconti. Con lui ebbe inizio a Milano una nuova dinastia signorile Il papa recupera il controllo sullo stato della Chiesa: Al seguito di cola di Rienzo, Innocenzo sesto nel 1354 aveva mandato a Roma il cardinale spagnolo Egidio de Albornoz. Dotato di grandi capacità strategiche e gli riuscì in pochi anni a ripristinare l'unità dello Stato della chiesa. Nel 1357 il cardinale emanò le costituzioni egiziane, con cui ordinò la cospicua legislazione dello Stato e suddivise il territorio della chiesa in cinque province governate da rettori. Infine lo Stato della chiesa stava diventando sempre di più una monarchia centralizzata mentre il Papa un sovrano pontefice. 4 il regno di Napoli Dagli Angioini agli Aragonesi: Nel sud Italia, la pace di Caltabellotta aveva stabilito la separazione fra: Il regno di Napoli -> retto dagli Angiò E il regno di Sicilia -> in mano alla dinastia d’Aragona. Sotto Roberto D’Angiò -> il regno di Napoli, visse un particolare momento di splendore Nel 1343 Roberto D’Angiò morì e a succedergli come regina di Napoli fu sua figlia -> Giovanna 1° Gli Angiò infine si estensori nel 1435, quando Giovanni morì senza eredi. Nel 1442 il re di Sicilia -> Alfonso 5°, detto il Magnanimo, riuscì a impossessarsi del regno di Napoli e lo unificò con il regno di Sicilia. Il re stabilì la propria corte a Napoli. 5 La politica dell’equilibrio La pace di Lodi e la stabilizzazione politica: A metà del 400, la sottrazione politica dell’Italia si stabilizzò. Ciao fu possibile grazie alla pace di Lodi del 1454 -> dove gli stati italiani sottoscrissero un accordo che ne definiva i rispettivi confini; il documento riconosceva: - legittimo duca di Milano: -> Francesco Sforza, - il dominio di Venezia sulle città lombarde di Bergamo e Brescia - E la costituzione di una Lega Italica che riuniva tutti i principali stati Italiani. L’evento che influì sulla scelta degli Stati italiani di porre fine ai propri scontri fu la caduta del millenario Impero di Bisanzio nel 1453. Con la pace di Lodi si creò inoltre nella penisola una situazione di equilibrio politico e militare. Tale equilibrio fu messo in crisi soltanto da una breve ripresa dello scontro tra Angioini e Aragonesi nel 1458: dove Alfonso 5° d’Aragona morì lasciando il torno al filino naturale -> Ferdinando. Lorenzo il Magnifico, garante dell’equilibrio: Dopo la pace di Lodi, Lorenzo De Medici, nipote di Cosimo de Medici, divenne l’assoluto protagonista della vita politica di Firenze dal 1469. • Contro il potere dei Medici nel 1478 fu ordita la congiura dei Pazzi. Durante la quale perse la vita Giuliano, fratello di Lorenzo, mentre quest'ultimo sopravvisse. Lorenzo fu l’ago della bilancia dell’equilibrio italiano perché riuscì a controllare l’alleanza con: Milano, Venezia e con il Regno di Napoli. Contrastati furono invece i suoi rapporti con il Papato. In un primo momento Lorenzo entrò in conflitto con papa Sisto ma in seguito si riappacificò con il pontefice e nel 1488, diede in sposa sua figlia -> Maddalena a Francesco Cybo (figlio di papa Innocenzo 8°) -> che design i Medici come banchieri della Santa Fede. Lorenzo quindi meritò l’appellativo di magnifico per il grande sostegno dato alle arti e alla letteratura. Lorenzo morì a soli 43 anni nel (1492) lo stesso anno in cui Cristoforo Colombo scoprì l’America. 6 La prima fase delle guerre d’Italia La fine dell’equilibrio: Alla fine dell’400 il sistema d’equilibrio stabilito dalla pace di Lodi entrò in crisi. La discesa di Carlo 8°: La ricca penisola Italiana, sede del papato, divenne l’obiettivo militare delle maggiori potenze europee. Si mosse per prima la monarchia francese che progettò di espandersi in Italia. Per farlo, Carlo 8° utilizzò le rivendicazioni dinastiche: in quanto dipendente degli Angiò, egli reclamava il possesso del regno di Napoli. la sua discesa non incontrò nessuna resistenza -> poiché sia: Piero de Medici a Firenze sia Papa Alessandro 6° gli aprirono le porte della città. Nel 1495 Carlo 8° occupò Napoli cacciando il re Ferdinando d’Aragona a questo punto -> tra gli stati italiani si costruì un forte antagonista alla corona francese. Questo forte, si organizzò nella cosiddetta -> lega antifrancese della quale entrano a far parte anche quelli stati (ad eccezione di Firenze) che in un primo momento avevano ben accolto Carlo 8°. Ben presto Carlo 8° fu costretto a risalire per rientrare in Francia, aprendosi la via del ritorno con le armi come avvenne nel 1495 -> con la batt. di Fornovo sul Taro. Savonarola e la repubblica fiorentina: Quando nel 1494 il signore di Firenze -> Piero de' medici, aprì le porte della città a Carlo 8°, il suo atteggiamento arrendevole causò una crisi politica interna: Piero infatti venne espulso da Firenze e fu istituito un nuovo governo -> ovvero la Rep. Fiorentina, Guidata inizialmente da Girolamo Savonarola. Savonarola diede vita un originale progetto politico di stampo -> evangelico, basato sul radicalismo religioso. Il frate infatti mise al centro del governo cittadino-> il consiglio grande, (ovvero un organo legislativo allargato a ben 3000 fiorentini.) Inoltre promosse la l'approvazione di nuove leggi santuari, e i suoi seguaci, detti “piagnoni”, si diedero alla violenza bruciando quelli che ritenevano i simboli della corruzione spirituale. Questi eccessi procurarono a Savonarola l'ostilità di se stessi cittadini, che crearono una fazione avversa chiamata ->degli arrabbiati. Nel 1498 Savonarola fu scomunicato e infine condannato a morte. La discesa di Luigi 12° e la parabola di Cesare Borgia: Gli anni più tardi la ritirata di Carlo VIII il nuovo re di Francia -> Luigi 12° riprese il progetto del suo predecessore e conquistò inoltre il Ducato di Milano.
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