Scarica l'uomo e ambiente nel corso dei secoli e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! UOMO E NATURA :DAGLI ANTICHI A OGGI Da sempre la natura è stata identificata dagli esseri umani come una potenza irrazionale e distruttiva che però , direttamente o indirettamente ,è parte integrante della vita dell’uomo e fonte di ispirazione di grandi poeti e artisti. L’uomo e l’ambiente fin dai tempi più antichi sono stati sempre in relazione tra di essi, tanto che l’essere umano è stato continuamente stimolato fin dalla sua nascita a comprendere sempre di più le basi della natura cercando di spiegarla attraverso leggi fisiche come quelle di Newton. La potenza dell’uomo, inoltre, era vista come il centro focale della realtà naturale, tantomeno invece , il concetto di natura era espresso attraverso due facce diametralmente opposte , da una parte essa era concepita come pace, meraviglia e serenità ma dall’altra era concepita come pericolosa, instabile e spietata. Dal punto di vista letterario è stato trattato nella letteratura italiana come argomento principale il rapporto uomo-ambiente da autori noti come Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi che, attraverso le loro teorie travagliate parlano di una natura indifferente alle sorti dell'uomo tanto che, gli attribuiscono la colpa per tutte le sofferenze e il male che lo perseguita. Invece dagli autori latini come Virgilio si può comprendere che la natura fosse intesa come un luogo di conforto e rifugio, estrapolando dalle loro opere un concetto di natura positiva che non era mai quella reale ma una natura più idealizzata; Lucrezio invece presenta la natura come un ente pieno di difetti e malvagità, infatti egli pensava che la natura non agiva secondo il bene dell’uomo ma anzi si attribuiva dei diritti che per l’autore non le appartenevano. Successivamente con il tempo si è andato a perdere quel rapporto che vi era tra l'uomo e la natura, e tutto ciò parte all'avvento dell’epoca romana. Grazie alla società Romana si è perso il concetto di rispetto nei confronti ambientali e si è spezzato quel rapporto che da sempre ha unito l’uomo e la natura che lo circonda, andando cosi non solo a far prevalere l'interesse produttivo ed economico, ma anche a rompere quell'equilibrio che si stava costruendo nel tempo per crearne un altro basato sullo sfruttamento e sull'eccesso di produzione dell’uomo nei confronti del pianeta. Nell'epoca romana i contadini cercavano di sfruttare tutte le condizioni possibili dei terreni presenti a proprio vantaggio ,per le coltivazioni e per la produzione del legname , ma in questo modo però venivano disboscate delle foreste e deturpati terreni (Di ciò ne parla pure Ovidio nella sua opera più importante la “metamorfosi”) L’uomo, grazie all'attività umana ha sempre sfruttato il territorio in un modo eccessivo distruggendo tutte le risorse naturali, e utilizzandola per i propri scopi utilitaristici; questo ha portato a una mutazione delle condizioni ambientali , e una situazione di "catastrofe" ecologica che comporta alla natura non solo una totale modifica del suo equilibrio raggiunto in millenni , ma anche a mettere a rischio la sopravvivenza della specie umana. Nel nostro tempo, quindi, il binomio uomo-natura va a individuare tutte le azioni che sono state compiute dall'uomo nei confronti della natura circostante , e dell’armonia che bisogna mantenere con essa e del rapporto ormai andato a sfumare che però ci consente di avere una vita più agevole sul nostro pianeta. Oggi l’uomo non presta attenzione a preservare l'equilibrio dell'ambiente, anzi egli lo considera come una fonte inesauribile per migliorare le proprie condizioni.L’obbiettivo che ad oggi ci dobbiamo imporre è quello di ritrovare questo equilibrio e rimediare agli errori che abbiamo commesso e che ancora oggi stiamo commettendo. Per far avvenire ciò potremmo aiutarci non solo con le varie tecnologie moderne che permettono lo sviluppo dell'uomo e se usate accuratamente della natura stessa, ma possiamo anche sfruttare i consigli che ci sono stati donati in passato dagli antichi e cercare di mettere in evidenza