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L'urlo - Munch - descrizione opera, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti sul quadro "L'urlo" di Edward Munch

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 25/09/2020

alemareso
alemareso 🇮🇹

4.6

(86)

40 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica L'urlo - Munch - descrizione opera e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! L’URLO DI MUNCH 1893 è l’opera + famosa di munch È tra le opere più famose al mondo. Realizato in tempera e pastello. Munch ha realizzato quattro versioni, questa si trova alla Galleria nazionale di Oslo, una delle quattro versioni è stata venduta a 91 milioni di euro. Descrizione: Quest’opera non è una rappresentazione reale della realtà, (anche se il paesaggio è riconoscibile non è realistico). Rappresenta il tormento e l’angoscia di un uomo tramite l’urlo, la natura viene deformata in base ai suoi sentimenti. È divisa in due parti: con la diagonale del parapetto del ponte si delimita a sx la parte occupata dall’uomo e a dx il paesaggio. In primo piano c’è un personaggio evidentemente turbato e sullo sfondo ci sono due personaggi visti di schiena, la natura è formata da colline chiamate EkBerg , un fiordo (parte di mare che entra nel terreno) blu scuro, un cielo violentissimo. Munch nel suo diario ci descrive questa scena (lui spesso parte da un episodio autobiografico) «Una sera passeggiavo per un sentiero, da una parte stava la città e sotto di me il fiordo... Mi fermai e guardai al di là del fiordo, il sole stava tramontando, le nuvole erano tinte di rosso sangue. Sentii un urlo attraversare la natura: mi sembrò quasi di udirlo. Dipinsi questo quadro, dipinsi le nuvole come sangue vero. I colori stavano urlando. Questo è diventato L'urlo» Stava passeggiando su un ponte la sera vicino al tramonto, quando all’improvviso vede le nuvole diventare di color rosso sangue, a questo punto sente che attraverso la natura arriva un urlo potentissimo gli entra dentro la testa.. a questo punto vede che la natura ha assunto dei colori irreali, acuti, forti, drammatici.. è talmente forte che per non sentirlo lui comincia ad urlare tappandosi le orecchie (per non sentire) “Non mi riconoscete, ma quell’uomo sono io”. Questo ponte viene visto dall’alto in diagonale con questa prospettiva che si chiude rapidamente ed è tagliato sia in basso che di lato, non si vede ne l’inizio ne la fine.. ha vari significati: non sappiamo da che cosa è sostenuto, le pennellate OBLIQUE ci fanno credere che sia in pendenza, come se fosse su un orlo di un abisso. NON SI VEDE DOVE APPOGGIA Non ci da un senso di equilibrio e stabilità . Siccome si vede dall’alto, vediamo che la proporzione della pers e degli uomini in secondo piano è irreale, lui è molto più grande.. tra loro c’è una grande DISTANZA, questi due suoi amici non si rendono conto del suo dramma e la sua sofferenza nel momento in cui lui aveva più bisogno. - tema relazione tra individui, equivocità dei rapporti umani- L’uomo è tormentato, terrorizzato.. ma non rappresenta un dramma di un singolo uomo, ma di tutta l’umanità.. perché i suoi tratti non sono distinguibili, toglie dalla persona tutti i tratti che differenziano un individuo da un altro.. la parte che è comune a tutti noi è il teschio, la parte sopra è molto larga.. si restringe e diventa stretta proprio cm i teschi. Lui rimane impressionato alla visione di una mummia peruviana vista al museo del duomo a Parigi, riprende il gesto delle mani che coprono le orecchie. Nel suo diario Munch scrive che quando sente quest’urlo dice che si è sentito fatto solo di occhi e di bocca, come un fantoccio privo di corpo e di peso, e privo di volontà se non quella di non urlare. Il volto ha due fosse orbitali con una pupilla stranissima che sembra abbia visto qualcosa di terribile, due fori per le narici e una bocca a forma di ellisse con le labbra viola e nere, come di un essere che non ha più ossigeno nel corpo.
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