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La rappresentazione della donna nell'arte, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

La rappresentazione nell'arte della donna dalla prestoria fino a Tiziano

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 30/06/2022

rebecca-diegoli
rebecca-diegoli 🇮🇹

4.5

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Scarica La rappresentazione della donna nell'arte e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! La scultura è il prototipo tipico delle Veneri preistoriche: la figura si presenta con le estremità poco dettagliate, le braccia le gambe e la testa sono trascurate, mentre il seno, i glutei e il ventre sono il centro dell’attenzione e presentano più dettagli decorativi. Questa scelta è dovuta all’intento chiaro dell’ignoto autore di celebrare proprio quei tratti tipicamente femminili che si associano alla maternità e alla fertilità. Facendo un bel salto dall’epoca romana al Medioevo, possiamo notare come sia diverso il modo di rappresentare la donna. E’ nota la concezione teocentrica tipica di questo periodo dovuta alla diffusione del cristianesimo; essa investe ogni ambito di vita e quindi anche l’arte, che è espressione di quest’ultima. L’arte medievale presenta quasi sempre soggetti sacri. Soggetto sacro per eccellenza sono le madonne che si presentano composte, ricche di umanità e di tratti quasi umani quelle di Giotto. In età medievale, a seguito della diffusione della cultura derivata dal Cristianesimo, il corpo venne intenso come sacro tempio dell’anima, che doveva essere, ad ogni costo, preservato da impulsi carnali, forieri di grave peccato al cospetto di Dio. L’Annunciazione, realizzata da Beato Angelico (rinascimento ma mantiene valori religiosi medievali): l’episodio è ambientato in una loggia, vista in prospettiva e completamente intonacata di bianco. Non vi sono arredi, ad eccezione di un semplice sgabello; la Vergine è una fanciulla vestita da un abito modesto (che ricorda la veste domenicana) e l’Arcangelo Gabriele ostenta due belle ali con piume di pavone, dipinte con i colori dell’arcobaleno. L’artista, infatti, scelse di mantenere l’antica iconografia angelica, risalente alla fine del XIII secolo, in cui compaiono elementi del pavone, simbolo della sapienza divina, e dell’arcobaleno, simbolo della presenza di Dio fra gli uomini: con le loro ali multicolore, gli angeli testimoniano la rinnovata alleanza fra Dio e l’umanità.Gabriele ha appena pronunciato l’annuncio e resta trepidante in attesa di una risposta. Maria, umile e obbediente, incrocia le mani al petto e si appresta a pronunciare il suo sì. Sullo sfondo, una staccionata racchiude un hortus conclusus, simbolo di un Paradiso chiuso all’uomo, dopo il peccato originale, ma che grazie alla scelta di obbedienza della Vergine (nuova Eva) e al sacrificio di Cristo (nuovo Adamo) avrebbe riaperto le sue porte. Con l’avvento dell’Umanesimo e successivamente del Rinascimento, i temi dei quadri si concentrano sull’uomo che riacquista il centro dell’interesse artistico-letterario; la donna non è più rappresentata solo in veste di “santa”, ma si rinnova e si evolve in aspetti sempre più diversificati, venendo raffigurata in episodi di vita quotidiana o di natura mitologica che la esaltano agli occhi dei fruitori. Botticelli e tiziano sono l’esempio della rappresentazione femminile dell’epoca: parlando di Botticelli non si può non accennare al dipinto la Nascita di Venere dipinto tra il 1482-1485, qui il centro dell’attenzione è Venere, ma la rappresentazione botticelliana non è l’esaltazione divina della donna piuttosto è l’incarnazione simbolica dell’Amore, la forza motrice della natura umana vista nella sua dualità: sia come simbolo dell’amore fisico e sensuale, sia come amore per la filosofia, per l’intelletto e la conoscenza. VENERE DI URBINO,Tiziano: In primo piano, Tiziano dipinge Venere sdraiata, completamente nuda su un materasso. La camera da letto in cui si trova la dea è composta con un arredamento moderno, lontana dal mondo greco e romano, ai quali apparteneva originariamente Venere.La protagonista con una mano si copre, alludendo al tema classico della Venus Pudica, ovvero la versione di Venere intenta a coprirsi il seno o le parti intime, simboleggiando la parte più umana della dea della bellezza. Ci sono altri elementi della Venere significato su cui è necessario fare un approfondimento: nella mano destra, la donna lascia cadere delle rose rosse; questo è il fiore sacro della dea e che simboleggia la bellezza.
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