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La Belle Epoque: aspetti positivi e negativi, inquietudini e politica in Europa, Dispense di Storia

Un quadro generale della Belle Epoque, periodo di grande sviluppo tecnologico e culturale ma anche di crisi e inquietudini. Vengono descritti gli aspetti positivi e negativi del periodo, le inquietudini sociali e culturali, la politica in Europa e la situazione in Giappone e Russia. Vengono inoltre presentati i principali pensatori del periodo, come Nietzsche e Freud, e le teorie razziste e nazionaliste che si diffusero in Europa.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 27/03/2023

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Scarica La Belle Epoque: aspetti positivi e negativi, inquietudini e politica in Europa e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! LO SCENARIO MONDIALE LA BELLE EPOQUE Aspetti positivi: automobile (Ford modello T) piccoli/ medi borghesi; migliorano le condizioni igieniche sconfitte alcune malattie; suffragio universale maschile; donne chiedono di votare; navi europee solcano i mari esportazioni. Aspetti negativi: consumo consumismo; catena di montaggio teorizzata da Taylor e applicata da Ford; disuguaglianze economiche e sociali; nazionalismo; autoritarismo; militarismo; politica di potenza; armi di distruzione di massa. LE INQUIETUDINI DELLA BELLE EPOQUE Nel clima di fiducia e ottimismo della Belle Epoque, emersero segnali di crisi e di inquietudini, che si manifestarono nei modi più disparati: si affacciarono così la crisi della famiglia e dei ruoli sessuali tradizionali, il rifiuto dell'ipocrisia borghese e delle convenzioni sociali, il diffondersi di atteggiamenti originali e "trasgressivi" (bohémiens e scapigliatura italiana milanese). Questi comportamenti che esprimevano in modo provocatorio il bisogno di adeguare lo stile di vita alle esigenze del tempo, erano vissuti con un sentimento di intensa drammaticità. Questa situazione di crisi esistenziale stimolò la ricerca di soluzioni nuove. Principale interprete della crisi fu il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche: egli contestava la scienza e l'idea di progresso, alla religione e ai valori borghesi tradizionali contrapponeva l'esaltazione della volontà di potenza (inteso come potenziale). In questo stesso periodo lo scienziato austriaco Sigmund Freud metteva a punto il metodo scientifico della psicoanalisi. Anche grazie ad Albert Einstein si revisionava il ruolo dell'essere umano e del suo rapporto con l'universo (cade visione antropocentrica). Nietzsche e il concetto di superuomo: pag 25 In questi anni emerse un nuovo tipo di cultura che faceva dell'azione istintiva, violenta e irrazionale il proprio fondamento. Questa cultura alimentò una nuova visione della politica (da patriottismo a nazionalismo). Il patriottismo ottocentesco cedeva il passo a un fanatico senso della grandezza e dell'onore della nazione (nazionalismo) e di realtà etnica (razzismo). In tale clima le minoranze etniche subivano gli effetti di odi e di rancori, mentre fra le popolazioni si diffondevano avversione per gli stranieri (xenofobia). Soprattutto in Francia, in Germania, in Austria e in Russia si diffuse anche l'antisemitismo, fomentato da false accuse che traevano origine dalla convinzione dell'esistenza di un complotto ebraico volto alla dominazione del mondo intero. La consapevolezza del clima di intolleranza spinse alcuni ebrei a dare vita a un movimento politico chiamato "sionismo", la cui fondazione viene attribuita a Theodor Herzl. Lo scopo era quello di creare uno Stato ebraico, che successivamente fu la Palestina. Già a partire dai primi decenni del Novecento diverse migliaia di ebrei emigrarono in quell’area. In un clima di diffuso razzismo ebbe notevole successo in Europa il Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane del francese Arthur de Gobineau, nel quale l'autore teorizzava la diversità delle razze e la superiorità della razza ariana. Questa teoria venne ripresa da Houston Stewart Chamberlain. Fu anche sulla base di simili teorie che si affermò il pangermanesimo: dapprima si manifestò come aspirazione a riunire in un solo Stato tutti i popoli germanici; successivamente, dopo l'ascesa al trono dell'imperatore Guglielmo II, finì con il trasformarsi nell'esaltazione della superiorità della razza germanica. LA POLITICA IN EUROPA: STATI A CONFRONTO Francia Inghilterra Germania  Terza repubblica (regime democratico);  Forti spinte nazionaliste (nazionalismo);  Spirito di rivalsa verso la Germania per la conquista di Alsazia e Lorena;  Forte antisemitismo, con l’apice del caso Dreyfus.  Regime democratico (partito dei liberali e socialisti: partito laburista);  Potenziamento della flotta navale;  Rivalità verso la Germania perché con Guglielmo II stava diventando potente;  Re Edoardo XII;  Suffraggette. Conquista voto nel 1918.  Regime assolutistico (accentrato) con Guglielmo II;  Forti spinte nazionaliste (militarismo);  Riarmo della flotta e dell’esercito (casta militare);  Politica estera aggressiva (politica di potenza-- colonie). Triplice alleanza (1882) patto difensivo segreto: Germania, Italia, Austria. Triplice intesa (1907) funzione antigermanica: Francia, Russia, Inghilterra. GIAPPONE E RUSSIA DALLA MODERNIZZAZIONE ALLA GUERRA La Russia era ancora un paese prevalentemente agricolo (voleva modernizzarsi) dove la popolazione contadina viveva in condizioni di miseria. Tuttavia conobbe un forte sviluppo industriale grazie all'intervento finanziario dello Stato, all'adozione del protezionismo e all’afflusso di capitali stranieri Francia. Si formò il proletariato che indusse numerosi socialisti, come Lenin, a fare proprie le teorie marxiste. La classe operaia non era politicamente matura, perciò nel 1898 i socialisti russi dettero vita al Partito operaio socialdemocratico (che visse tra la clandestinità e l'esilio Lenin andò in Svizzera) in cui si presentarono due correnti: quella bolscevica (legati a Lenin; volevano conquistare il potere con la rivoluzione, eliminare il capitalismo e avviare una
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