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La casa in collina - Cesare Pavese, Sintesi del corso di Italiano

Riassunto dettagliato del libro

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

In vendita dal 24/05/2017

Kelpie23
Kelpie23 🇮🇹

4.6

(35)

50 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La casa in collina - Cesare Pavese e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Cesare Pavese: “La Casa in collina” Capitolo 1: E’ da poco cominciata l’ estate a Torino e Corrado, a tarda sera, si reca alla collina nella villa dove sa che due donne lo attendono pazientemente, la vecchia ed Elvira, una donna quarantenne che prova un forte sentimento per Corrado. Sono gli anni della guerra e la tensione dilaga tra gli abitanti. Corrado vive questa tensione richiudendosi in sé stesso, e quando ogni sera torna in collina sente di fuggire ad un destino altrimenti segnato. Capitolo 2: Una sera, mentre Corrado col cane Belbo, come di consueto, stava rientrando alla villa in collina quando improvvisamente, anche se non molto inaspettato, suonò l’ allarme. Il cane Belbo per lo spavento si allontana e finisce in un cortile, Corrado lo insegue. Nel cortile ci sono alcuni giovani cantano e discutono della guerra. Corrado si ferma a dialogare con alcuni di loro, Tra i quali c’ è il giovane Fonso. Ad un certo punto una donna richiama l’ attenzione di Corrado, Cate, accorgendosi del nuovo arrivato, gli domandò la ragione della sua “sosta”. I due cominciarono a parlare e in seguito nacque una relazione. Ma Corrado ben presto i accorse che non si sentiva legato realmente alla donna, così una sera le confessò che quella che provava per lei era solo attrazione fisica. Cate col cuore a pezzi corse via piangendo, e da quella sera non la rivide più per molto tempo. Capitolo 3: Una mattina Corrado si reca alla scuola, per impartire le consuete lezioni di scienze, ma purtroppo scopre che nella notte precedente degli incendi hanno divorato alcune zone della città e di conseguenza la scuola era deserta. Decide di restare lo stesso per poter sbrigare delle faccende scolastiche ma ogni istante la sua concentrazione era destata dal suono del telefono; genitori e alunni telefonavano per avere maggiori informazioni sulla precedente notte infernale. Corrado esce da scuola e nel percorso di ritorno attraversa la città pervasa dal dolore. Un giorno conosce Anna Maria con la quale intreccia subito una relazione, inizialmente seria, che presto si trasforma in una prigione tanto da convincere Corrado a lasciarla, dopo tre anni. Capitolo 4: Una sera alla villa dove abitava Corrado venne Egle , una ragazza che Elvira proteggeva, per parlare un po’ della guerra e della scuole che rischiavano di chiudere. Si era fatta una certa ora, Corrado con Belbo riaccompagnano Egle e nella strada del ritorno non trovano subito la strada; si trovano nei pressi cortile deserto. Improvvisamente il silenzio viene interrotto dalla voce di un ragazzino, che accortosi della presenza di Corrado corse dentro chiamando la madre. Cate uscì e riconobbe Corrado. La donna era cambiata, era divenuta più sicura di sé, più determinata. I due ebbero una discussione, e Corrado cercò di comprendere se Dino, il ragazzino che l’ aveva chiamata <<mamma>>, era suo figlio e se lui era il padre. Ma Cate quasi impassibile non gli rispose deviando argomento. La donna non era più disposta, anche se provava ancora un sentimento per lui, a ricominciare a frequentarlo, se non come semplice amico. Capitolo 5: In occasione delle vacanze estive, che per via della guerra non potranno essere vissute serenamente , chiudono le scuole. Corrado così rientra in collina, ma, avendo riallacciato i rapporti con Cate, ogni giorno si reca alla locanda della donna, dove incontra anche la nonna di Cate, Fonso e altri ragazzi, ma soprattutto il suo nuovo amico Dino col quale, forse per un innato senso paterno, trascorre molte ore. Capitolo 6: Ogni volta che Corrado trascorre del tempo con Cate cerca di comprendere, o meglio gli domanda ripetutamente, se Dino sia o no so figlio; ma la donna non risponde mai, anzi irritata talvolta gli rimprovera la sua codardia e il suo non saper amare qualcuno. Capitolo 7: La radio non sempre trasmette notizie brutte, si sparge infatti la voce che l’ Italia sia in una momentanea situazione di pace. In realtà si capisce che tale “pace” non sarebbe durata a lungo. Corrado si lega sempre più a Cate e Dino e, avendo modo di passare le ore in loro compagnia, talvolta è pervaso da ripensamenti sul suo passato e da un sentimento di vergogna per gli sbagli commessi. In questo capitolo Corrado incontra Giordi, il fratello di Egle. Giordi aveva partecipato alla guerra e momentaneamente era rientrato dai fronti. Capitolo 8: La mente di Corrado brulica di pensieri, idee, rancori; capisce quanto lui non riesca a provare amore vero per una persona, quanto a volte sia meschino. Allo stesso tempo però vorrebbe sposare la donna, ma oltre al rifiuto della stessa, che non riesce più a fidarsi di lui, poiché scottata in passato, si rende conto che il suo “amore” non sia autentico e forse più un senso di dovere verso Dino, che pensa essere suo figlio, nonostante la donna lo neghi. Corrado rientra in locanda dalle due padrone soltanto la sera; questo suscita la gelosia, il pianto di Elvira, sempre più innamorata di lui. Capitolo 9: La guerra è ricominciata, cancellando quella piccola spirale di speranza di pace che le radio avevano proclamato. Corrado trascorre ormai di consueto le giornate alla locanda da Cate, e poiché nel pomeriggio la donna va all’ ospedale dove offre il suo servizio, Dino gli tiene compagnia. Ma Dino serve ancora di più a Corrado per fargli capire quanto sia poco coraggioso; il giovinetto infatti, nonostante la sua tenera età partecipa attivamente ad tutto ciò che succede in città, recandosi ogni giorno nei posti in cui si consumano omicidi, rastrellamenti, tragedie e in seguito riporta tutto quello che ha visto a Corrado, sempre più attonito dalla differenza delle due indoli. Capitolo 10: Torino viene bombardata. Giordi, essendo ricominciati gli attacchi torna in guerra, ricevendo l’ ammirazione, e forse una celata invidia, di Corrado. Questo è per lui motivo di ulteriore introspezione, di auto critica. Capitolo 11: Si diffonde nuovamente che l’ Italia ha chiesto un armistizio, questo riaccende una piccola speranza nel cuore della gente, anche se si teme che da un momento all’ altro i tedeschi possano tornare all’ attacco. Corrado continua a frequentare Cate e il figlio, la donna lo accusa di avere un atteggiamento di indifferenza verso ogni cosa. Capitolo 12: La guerra non è finita! Corrado, anche se vuole sembrare indifferente in realtà prova una grande paura che la situazione possa ulteriormente complicarsi e che anche il posto in cui si rifugia, ovvero la locanda in collina, possa diventare un posto pericoloso e facile preda dei tedeschi. Inoltre pensa che simultaneamente stia per scoppiare la guerra dei poveri, in luoghi in cui al terrore si aggiunge la miseria, la fame. Il discorso di Corrado viene bruscamente interrotto da una provocazione di Cate che gli chiede come mai, pur sapendo quanto orrore ci sia, non faccia niente, non dia il suo contributo, benché minimo, per cambiare le cose! Capitolo 13: Arriva l’ inverno, che incute ancora più paura in Corrado; paura delle rigide temperature, delle provvigioni, ma soprattutto paura perché non si è ancora giunti alla fine di questa lacerante guerra. Riaprono le scuole e Corrado ritorna ad occupare la sua cattedra da professore. Nella scuola ritrova i suoi colleghi, Lucini e Castelli. Il capitolo si conclude con una critica mossa da Cate a Corrado riprovandogli il fatto che lui continui a scappare, rifugiarsi in collina, con i soldi il piatto sempre caldo mentre uomini coraggiosi si arruolano negli eserciti. Capitolo 14: Castelli, a causa di comportamenti che destano alcuni sospetti, viene sospeso ed in seguito arrestato. Intanto, anche se non sembra, è giunto il Natale. Corrado riceve un cesto con delle vivande da parte della sorella. L’ uomo decide di condividere il tutto con Cate e i suoi amici della locanda “Le Fontane”. Elvira è una donna sui quarant'anni, che vive in una casa in collina con la madre. Qui si rifugia Corrado la sera per sfuggire ai bombardamenti. La donna lo riempie di attenzioni, gli prepara piatti gustosi, lo aspetta con ansia ogni sera, sia perché è preoccupata per il rischio che corre in città con la guerra, sia per avere un pretesto per poter parlar con lui chiedendogli notizie della guerra. In realtà tutte queste cure non sono nient'altro che un modo di dimostrargli il suo amore, nella speranza che tutte le sue premure vengano un giorno ricambiate con un po' di affetto. Corrado naturalmente si è accorto di ciò ma al contrario non ricambia, anzi, cerca di sfuggirle sia perché non l'ama, sia perché una persona che come lui ha paura di legarsi si sente oppressa da queste continue attenzioni. Nonostante Elvira sia apparentemente debole ed incapace di dominare le situazioni ma rassegnata a subirle, sarà proprio lei a salvare Corrado quando in pericolo di vita dovrà nascondersi per sfuggire ai fascisti. Quello di Elvira è quindi tutto sommato un personaggio sorprendente che, pur di riuscire a proteggere il suo amore, riesce a portare alla luce anche un lato sconosciuto del suo carattere: quello di donna calma, coraggiosa, intraprendente, razionale. Belbo è il cane di Elvira, e con Corrado si instaura un rapporto molto intenso: attraversano insieme i boschi, vivono in contatto diretto con la natura. È proprio mentre si trova in collina con Belbo che Corrado riesce a riflettere, a ritornare con la mente alla sua infanzia. Egle è una ragazza che vive con la sua famiglia, di ceto benestante vicino alla casa di Elvira. Si tratta di una giovane spensierata, allegra, sveglia e fin troppo consapevole delle problematiche della guerra. Le sue idee politiche però non sono nient'altro che la ripetizione di quelle della sua famiglia: considera i partigiani dei sovversivi, li accusa di voler continuare una guerra già conclusa, di essere la causa delle sofferenze e dei danni economici della sua famiglia. Altro personaggio interessante è suo fratello, Giordi: arruolatosi nell'esercito fascista, egli dimostra una grande lealtà e attaccamento al giuramento che ha fatto indossando la divisa, al punto da dichiararsi pronto a difendere l'esercito fino alla morte. Tuttavia in seguito Corrado incontra ancora l'uomo unito però ai partigiani. Probabilmente ciò non è dovuto ad un'improvvisa mancanza di coraggio ma per la raggiunta consapevolezza che gli ideali che difendeva non esistevano più o che per lo meno non erano più gli stessi per cui aveva giurato. Fonso e gli altri partigiani rifugiati alle Fontane sono persone semplici che tuttavia dimostrano un grande coraggio nel partecipare alla lotta politica e nel difendere i loro ideali. Non lottano con la disperazione di chi non ha più nulla da perdere ma anzi con la forza e la determinazione di chi vuole cambiare il mondo ed è convinto di poterci riuscire. Lucini e Castelli sono due professori entrambi colleghi di Corrado ma caratterialmente molto diversi: Lucini, pur avendo tendenze fasciste, vuole poter essere in grado di passare dalla parte del vincitore al momento della fine della guerra, chiunque esso sia. Con le sue idee però riesce a convincere il suo collega Castelli, a cui interessava solo poter mantenere il suo posto di professore, a commettere mosse azzardate che lo porteranno all'arresto. Lucini al contrario mantiene tranquillamente il suo posto, nonostante il suo comportamento ambiguo e scorretto. TEMPO: Il periodo storico nel quale è ambientato il romanzo è quello della Seconda Guerra Mondiale, più precisamente l'estate del 1943, periodo in cui la popolazione civile era chiamata a fare una scelta precisa in campo politico: se stare dalla parte dei fascisti e dei nazisti oppure prendere parte alle organizzazioni clandestine di gruppi di partigiani. Questi anni furono caratterizzati da una vera e propria guerra civile, in cui morti e feriti furono innumerevoli e la dignità umana venne calpestata dall'odio di una parte della popolazione verso l'altra: ne sono una testimonianza i rastrellamenti dei fascisti contro i partigiani, le stragi dei tedeschi contro i civili, e anche le vendette dei partigiani contro gli oppositori politici. SPAZIO: Nel romanzo è presente una forte contrapposizione tra collina e città, due ambienti che hanno caratterizzato in modi differenti sia Corrado sia l’autore. La prima è il luogo dove si concentrano tutti i miti infantili, mentre la seconda rappresenta la solitudine, il luogo dove avvengono brutali eventi che nascono dalla volontà umana. Più dettagliatamente distinguiamo: - il bosco, posto in cui Corrado preferisce passare il suo tempo libero, in compagnia del suo affidabile cane Belbo di Dino; - le Fontane, l'osteria, uno spiraglio di luce durante la terribile guerra, dove si trascorrono in compagnia, cantando e ballando, alcuni momenti della giornata. Naturalmente ci sono anche momenti dedicati al lavoro; - la casa di Elvira, dove Corrado passa le notate mentre è in città; gli ricorda un po' la sua casa nativa; - la casa di Corrado, quando egli decide di ritornare alle colline di Santo Stefano Belbo; - la scuola e le strade nella città di Torino, un luogo da cui bisognava scappare se si voleva sopravvivere ai bombardamenti. NARRATORE E PUNTO DI VISTA: Il narratore del romanzo è interno, in quanto assume il discorso in prima persona ed è presente nel racconto come personaggio principale. Il punto di vista del narratore infatti è a Focalizzazione interna, perché coincide con quella di un personaggio. il narratore non coincide con l’autore, sebbene siano presenti numerosi tratti autobiografici, che permettono di accostare la figura di Corrado a Cesare Pavese. La storia di una solitudine individuale di fronte all’impegno civile, la contraddizione da risolvere tra vita in campagna e vita in città nel caos della guerra, il superamento dell’egoismo attraverso la scoperta che ogni caduto somiglia a chi resta e gliene chiede ragione appartengono sia al pensiero del protagonista del romanzo sia all’autore.
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