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La Celestina, Fernando de Rojas., Appunti di Letteratura Spagnola

Nel documento ci sono gli appunti completi delle lezioni del prof.Rubio sulla Celestina. Comprendono le origini dell'autore, il caso dell'anonimato, l'analisi dei personaggi e dei concetti sociali a loro legati e l'analisi dei primi passi dell'opera. Mi scuso in anticipo per gli errori di stesura del nome della protagonista femminile che è MELIBEA.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 05/07/2022

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chiara-siravo 🇮🇹

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6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Celestina, Fernando de Rojas. e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! FERNANDO DE ROJAS - LA CELESTINA La Celestina è un’opera che cronologicamente appartiene a quello che è il medioevo, pubblicata nel 1499 forse e quindi per queste cose noi potremmo dire che è un’opera medievale. La vediamo perché sebbene sia un’opera pubblicata nel 1499 quindi medioevo è un’opera che è radicalmente non già rinascimentale ma moderna. Per gli argomenti che tratta, per come li tratta, per come si muovono e parlano i personaggi, per quello che si nasconde dietro l’argomento. Per tante cose che vedremo è un’opera assolutamente rinascimentale. È l’opera con cui la letteratura spagnola entra nel rinascimento, o modernità. È un’opera piena di problemi, ogni cosa è un problema, un mistero. Molte cose non le sappiamo, è un’opera che è misteriosa, tutto un enigma. Nell’opera il primo problema sono le versioni, cioè della stessa cosa, la celestina ha due versioni e quindi due cose che non sono la stessa cosa ma portano lo stesso titolo. La prima versione è del 1499 e ci sono 16 atti. Non sappiamo perché atti, non è opera teatrale, la divisione editoriale dell’epoca li chiamava atti. La prima versione del 99 ha 16 atti e nel 1502 si fa una nuova versione con 21 atti. La versione che leggiamo oggi è la seconda. Però dobbiamo sapere che la versione che leggiamo è la seconda e dobbiamo sapere il processo per il quale un’opera in poco tempo si fa la seconda versione che comunque è diversa. I cambiamenti sono tanti. La prima versione si chiamava Comedia del Calisto y Melibea, la seconda versione ovvero quella che leggiamo noi Tragicommedia de Calisto y Melibea. La prima versione è 16 atti e la seconda 21. La seconda versione è molto più lunga della prima. Il secondo cambiamento è il titolo. Ci aiuta molto a capire il processo di cambiamento. La prima versione è chiamata commedia. Quando oggi sentiamo commedia, è qualcosa di leggero però più o meno comico che affronta argomenti non molto importanti. Per noi oggi una commedia è questo, all’epoca era un po' diverso. L’epoca quello che conferiva per commedia era se i protagonisti appartenevano alla classe bassa per forza dovevano affrontare argomenti bassi e pur affrontando argomenti bassi gli elementi delle classi popolari facevano ridere. A noi sembra classista ma era così. Si intendeva che una commedia era dove apparivano personaggi popolari che essendo popolari non potevano affrontare argomenti importanti. Facevano ridere per come affrontavano i problemi, per come parlavano, e quindi c’era collegamento tra classe dei personaggi e genere dell’opera. Commedia – personaggi bassi. Fino a 2 secoli fa, uno andava al teatro perché è esperienza formativa. Con commedia si parlava anche del livello di formazione, una commedia informava poco, aveva aria rilassata. Il ragazzo che la scrisse, che non era scemo, si rende conto che la sua opera, la commedia, non comparivano solo personaggi bassi ma anche personaggi altolocati. Allora come fa? Dice tragi-comedia che non si capisce, con questo neologismo cercava di spiegarci che quell’opera aveva elementi della commedia e c’erano anche elementi della tragedia. Non solo comparivano personaggi altolocati ma venivano affrontati argomenti di un certo rilievo perché i personaggi altolocati erano in grado di affrontare argomenti di una certa importanza. Non volevano farci solo ridere ma voleva darci anche un insegnamento. Siamo nel secondo cambio, ma è un cambio radicale. La prima versione(commedia), brevemente, abbiamo soltanto un esemplare. Dobbiamo sapere che i libri non avevano le copertine, tutte le pagine erano dello stesso materiale. Le pagine che si rovinavano di più erano la prima e l’ultima quindi a quell’unico esemplare mancano la prima e l’ultima pagina e non sappiamo esattamente l’anno, pensiamo nel 1499, l’opera quindi comincia proprio in medias res, mancano molte cose. Di questa prima edizione, forse a Siviglia, ebbe un successo strepitoso. Ogni anno si fa una edizione, fare un libro era un lavoraccio molto costoso. Se un editore scommetteva i suoi soldi e stampava un libro era perché quell’editore sapeva che quel libro si vendeva. Ci sono tre edizioni, quindi già della commedia ci fu un successo strepitoso. Ogni anno un’edizione. Prima versione successo strepitoso. Seconda edizione 1500, seconda versione della tragicommedia. Ci sono dei cambiamenti, si passa da 16 a 21 atti, si passa da commedia a tragicommedia, si inseriscono 5 atti. Questo allungamento lo vedremo con calma. Si allunga la versione di cinque atti ma si allunga in maniera molto mirata perché i tantissimi lettori della prima versione pensano che ai protagonisti, un ragazzo e una ragazza, le è stata tagliato troppo presto il piacere. Questi si conoscono con tante fatiche e l’autore si rimette a lavoro e fa si che la parte dell’amore di questi due ragazzi sia molto più lunga e dettagliata, con più amorosità. Questo insiste che lo fa perché era richiesto DAI LETTORI. Sappiamo che è così, tutti i lettori chiesero di dare di più ai due personaggi. Fa diversi cambi, cambia il titolo e approfitta per allungare. Tutti i lettori gli chiedono di allungare il piacere dei giovani. Ha raccontato troppo in fretta la storia d’amore, la deve raccontare con più calma. Potremmo pensare che i lettori chiedessero più pornografia, ma quello che gli stanno chiedendo in realtà è che non ha raccontato con profondità il processo attraverso il quale questi due giovani si rovinano. Nella prospettiva dei lettori, allungare significava esemplificare il motivo per cui quei due si rovinavano la vita. Di questa seconda versione successo strepitoso. Nel 1506 si traduce in italiano e diventa un successo internazionale. È edizione importante. Diventa un best seller europeo. Tra il 1499 e il 1634 sono state editate 109 volte. In tutta Europa, tradotto 24 volte in francese, 19 volte in italiano etc. la cosa che ci colpisce, un mistero è che, come accade spesso l’opera, parla di una sciocchezza. Se ci dovesse raccontare l’argomento della celestina, ci metterebbe tre minuti. Quindi lì c’è un mistero. C’era qualcosa in quella storia semplice, che fa di quella storia normale un qualcosa di eclatante e di misterioso che mai nessuno aveva raccontato. Questa è la storia editoriale più o meno. Chi ha scritto la celestina? Secondo problema perché manco questo lo sappiamo. La storia è così bella che per secoli si è pensato che l’autore fosse Fernando de Rojas, si pensava che Fernando de Rojas, essendo studente all’università di Salamanca, dei suoi compagni erano tornato a casa e lui era rimasto a Salamanca. Passeggiando entra in una libreria dell’epoca e trova un manoscritto. Quel manoscritto è il primo atto della celestina. Lo compra e lo legge e rimane folgorato, gli cambia la vita e allora quel primo atto lo colpisce così tanto che si arrabbia perché inizia in medias res e finisce in medias res e allora decide di finire lui l’opera. Decide di continuarla. Questo per molti anni si è pensato che fosse una storia meravigliosa, troppo strana. Invece no, sappiamo che è così, ci sono prove testuali e documentali. È vero. Il primo atto della celestina che è più lungo degli altri non è di rojas, lo ha manipolato forse un po' ma lo ha continuato poi. Compare la celestina di fernando de rojas. Ci sono diverse prove. Il primo atto è infinitamente più lungo degli altri, quindi è quello che trovò rojas. Ci sono poi differenze linguistiche. È stato accertato che tra lo spagnolo del primo atto e di quello di rojas c’è una grossa differenza. Il primo atto è scritto in una lingua di una persona adulta, è molto più elaborato, vecchio. Invece lo spagnolo di rojas era uno spagnolo molto più semplice, di un giovane. Poi il primo autore del primo atto, che aveva cultura enciclopedica rimanda, si ispira a personaggi fondamentali come petrarca latino, aristotele etc, rojas lo fa pure ma con minore intensità, non ha quella cultura. C’è differenza tra primo autore e rojas che era studente universitario. Tante altre differenze ma fondamentalmente sono queste. Oggi sappiamo che è così. La domanda è chiarissima. Se rojas è l’autore della continuazione, chi era l’autore del primo atto? Non si saprà mai. Abbiamo qualche ipotesi, però non è sicuro. Rojas parlando nella introduzione dice che l’autore del primo atto dice che doveva essere come cota o mena, due autori conosciuti. Rodrigo Cota ha fatto meditare molti studiosi perché ha un’opera piccolina che si chiama dialogo tra l’amore e un vecchio. Come possiamo immaginare l’argomento di quest’opera è l’amore e somiglia a quello della celestina. C’era un vecchietto che stava a casa sua e diceva che certe tentazioni non le aveva più e mentre si vantava compare una donna bellissima. Il vecchio comincia a sbavare e questa donna si trasforma nell’amore e gli dice che tutti sono sotto il potere dell’amore. Questo argomento si potrebbe collegare con la celestina ma Rodrigo cota che sognava animali. Vengono attratti ma in modo animalesco. Questo che può sembrare una sciocchezza, all’epoca non si discuteva. Di qualcosa così intimo come l’amore se ne faceva una struttura. Il nostro primo autore e rojas pensavano che questa fosse un’enorme bugia sociale. Era una bugia perché tutti quanti potevano sentire sentimenti o meno. Loro non buttavano tutto sul sesso, pensavano che la distinzione fosse artificiale e che anche delle prostitute potevano provare l’amore come l’amore cortes e nello stesso tempo anche gli altolocati potevano far passare il loro sfrenato sentimento sessuale come amore cortes. Era un argomento banale, ma sebbene fosse superficiale la storia, su questa storia banale che i lettori avevano già letto in altre storie, perché questa storia diventa un capolavoro? Una delle cose che si nasconde è la critica acida e bestiale che fa a un concetto dell’epoca ovvero che fino al 1870 era il periodo in cui comandava l’amore, diventa un best seller malgrado l’amore, malgrado trattasse di un argomento che era stato trattato già da altri. Perché quella diventa un capolavoro? Una delle cose è questa acida critica che fa dell’amore cortese, a noi oggi ci può sembrare una cavolata ma fino a quel periodo era normale, si basava su come dovevano amare le persone per bene. Per forza si dovevano prendere i precetti dell’amore cortese. I principi dell’amore cortese nella celestina sono parodizzati, ridicolizzati. Alcuni principi dell’amor cortese:  inversione radicale dell’ordine sociale, dal XII secolo fino a oggi siamo in una società maschilista e in questa società i maschi avevano tutti i diritti e le donne no. Invece nell’amore cortese si rovesciava questo principio, la donna era un essere superiore all’uomo ed era lui che doveva mostrarsi uno schiavo della donna. Nella vita reale le donne non contavano nulla, invece nelle relazioni dell’amore cortese la donna diventava un essere supremo. Molto al di sopra dell’uomo. Ma solo nel contesto dell’amor cortese perché nella vita reale non era così. Tutto questo si riflette anche nel lessico, non solo c’era un rovesciamento della realtà ma anche un linguaggio su quel rovesciamento.  Il secondo principio è che non si escludevano le relazioni sessuali ma si pensava che quelle cose appartenessero al popolo, che solo una mente primitiva pensava a quelle cose. Quelle schifezze era qualcosa che vedevano tra gli animali, se ti comportavi come un animale, eri un animale, dovevi dimostrare di essere al di sopra di questo livello. Questo serviva ancora di più per le donne. Come faceva questa gente a esprimere il suo amore? Lo facevano giustamente eliminando il sesso, la prova dell’amore è che io posso fare a meno del sesso. L’assenza di sesso era la prova dell’amore. Perché quello che provo per te è al di sopra di madre natura, vorrebbero lasciarsi andare ma il fatto di non lasciarsi andare è perché essendo un essere supremo mi costringi a reprimere la mia bassa natura e questo mi fa salire ed essere un essere superiore.  Il terzo principio è che l’amore doveva essere segreto. Non si poteva raccontare, doveva essere segreto e l’amore come una cosa intima, che lo tieni per te. Non lo potevi esprimere, esplicitare e nemmeno raccontare. Non lo potevi raccontare nemmeno all’interessata, ti dovevi tenere tutto per te. Di tutta questa sofferenza tu iniziavi a stare male e allora la ragazza capiva il tuo amore nel tuo stare male. Nel tuo malessere anche fisico dimostravi la prova del tuo amore.  La principale finalità del matrimonio era fare figli. Matrimonio era vietato. Se la finalità era fare figli, vuol dire che devi fare sesso ma il sesso è vietato. Poi se ti sposi dove sta la segretezza? Inoltre, il matrimonio era governato dalla figura maschile. Nell’amore cortese non esiste il matrimonio. Vietato per motivi sessuali, culturali. Matrimonio era un’istituzione sociale, il matrimonio come istituzione sociale ha le sue regole, tra le regole del matrimonio c’era la superiorità dell’uomo, accettare il matrimonio era come inserirti in un contesto sociale dove le regole dell’amor cortese venivano meno. Quindi andava contro l’amore cortese. Inoltre, c’era anche motivo sociale, molti facevano matrimoni convenzionali.  Il quinto principio è che la donna era perfetta, ma non solo fisicamente ma in tutto, moralmente, intellettualmente etc. secondo il cristianesimo però c’era solo un essere perfetto, ovvero Dio; quindi, rendere la donna perfetta era un sacrilegio. Al posto di dio era come se ci fosse la donna.  L’ultimo comandamento è che l’amore cortese era masochista. Se non posso esprimere il mio amore, se io devo soltanto soffrire, anzi se la qualità e la sincerità del mio amore si mette sulla mia capacità del soffrire, più soffro, più amo. Se non soffro abbastanza è perché non amo abbastanza. Devo soffrire. Masochismo profondissimo. Quasi tutti questi comandamenti dalla prima battuta della celestina non vengono rispettati. Nella prima scena della celestina, non si rispettano. La prima scena della celestina è una scena travolgente. C’era una volta un ragazzo Calisto che stava cacciando con un falco, quel falco sarebbe dovuto tornare, ma invece non torna. Corre quindi per il falco perché costa molto, correndo si vede costretto ad entrare in un giardino privato e si trova seduta li mentre leggeva Melidea. Come la vede lui rimane folgorato e cominciano a parlare. Parlando capiamo il lessico amoroso, capiamo che c’è un codice che viene condiviso dalle due persone. Questi due cominciano a rendersi conto che condividono lo stesso linguaggio dell’amore cortese. Fin quando lei sbaglia e usa una parola che non avrebbe mai dovuto usare, ovvero galardon. Le prime battute sono di amanti cortesi, lei che ha capito che sa comportarsi, usa una parola del lessico cortese, galardon significa il premio che si porta al cavaliere cortese e nell’amore cortese significa che lo poteva premiare con uno sguardo dolce, con un fazzoletto, con delle cose che appartengono a quella filosofia che abbiamo visto. Se continui a comportarti così, il premio è lo sguardo, il fazzoletto etc. Lui invece per galardon, ovvero per premio, intende il sesso. Lei a un certo punto però si incavola di brutto, dove le aveva pensato di trovare un amante cortese, si accorge che invece era un popolano, un cafone. Calisto è un ragazzo perfetto, educato, bello, ricco, sapeva comportarsi e la prova sono le sue prime parole con Melidea e poi lui stava cacciando con un falco come la gente altolocata. Ma con quella parola lui perde il senso. Per questo lei lo caccia, e lui torna a casa e lo racconta al servo. Il servo dice che era matto perché sapeva che non poteva dirlo. Per i lettori dell’epoca li si stava dicendo che uno poteva usare il linguaggio per nascondere le sue intenzioni, l’amante cortese non era per forza un ragazzo altolocato e che sapeva esprimersi ma pure a Calisto l’amore popolano lo colpisce. Come è possibile che Calisto altolocato si comporta così? Questo nasce dal fatto che lui ha voluto fare sesso con Melidea. Il fatto che lei si vede costretta a cacciarlo significa che c’è qualcosa che non va. Il fatto che galardon venga interpretato come qualcosa di fisico. Ci fa notare che ancora oggi accade questo. Per il lettore dell’epoca quello era incredibile. Ma è mai possibile che quello si lascia andare così? Si rivolge a un pubblico altolocato e il messaggio è che l’amore cortese è un’ipocrisia. È una invenzione per creare ancora più differenza tra il popolo e gli altolocati. Calisto è uno che si atteggia da amante cortese ma ha altre intenzioni, è una parodia. Parodia dell’amore cortese e comicità. Tutto quello che farà Calisto diventa comico e parodico ma diventa anche una bomba dell’amore cortese. La celestina ci dice che non bisogna fidarsi dell’apparenza. Questo lo dobbiamo collegare a una profondissima coltura misogina contro le donne. Se dio avesse fatto bene le donne non ci sarebbero, le donne come essere inferiore e malefico. Le donne sono sporche, lascive, intellettualmente inferiori. Ma che c’entra? C’entra che il lasciarsi andare di Calisto viene provocato da un’ideologia secondo la quale uno dei peccati della donna è provocare gli uomini. Nel fondo, sebbene ci sia una parodia dell’amore cortese, c’è messaggio misogino. Melibea non ha fatto nulla ma una donna non aveva bisogno di fare nulla per mandare fuori di testa l’uomo. Questo dipende dalla cultura dell’epoca. Un bravo ragazzo di buona famiglia, vede quella donna e cede perché la donna è cattiva. Sotto c’è anche una cultura misogina. Questa è la cultura nella quale dobbiamo inserire la celestina. La cultura occidentale è misogina. La cultura occidentale è basata su testi in cui la donna è vista come qualcosa di cattivo. La cultura occidentale è fondata su visione cattiva delle donne. La bibbia dice che creò Adamo a immagine e somiglianza di Dio, quando Adamo si annoiava, Dio creò della terra per lui. La donna invece fu creata dalla costola di Adamo perché non fosse solo. La bibbia ci racconta che il serpente inganna l’essere inferiore che è la donna e che a sua volta inganna l’uomo. Eva era intellettualmente debole. Nella celestina l’amore è il tema centrale e un altro concetto era l’amore come follia. Dobbiamo tornare indietro nel XV secolo. Ti amo follemente è un’espressione che nella celestina quel follemente appare come diagnosi scientifica, come l’effetto fisico che provoca l’amore, ovvero la follia. L’amore che per le caratteristiche prova l’instabilità psicologica. Come diagnosi quindi. Stiamo parlando quindi da un concetto spirituale che è l’amore alla pazzia, che è mentale e fisico. Questo lo spiegavano bene i trattati medici. Sant’Agostino diceva che l’amore carnale provocava un abbandono dell’attività intellettuale. Quindi più si amava più mi lasciavo andare per la mia capacità intellettuale. Fino ad arrivare alla follia. Certe tipologie dell’amore ci costringevano a dover dimenticare la nostra capacità razionale e diventavano matti. Essere senza razionalità. L’intelligenza ce l’ha data Dio, lasciandoci andare alla lussuria abbandonando l’intelligenza significa allontanarsi da dio e quindi diventare come gli animali. Quindi l’amore soltanto come sfrenato sesso, la lussuria. La medicina dell’epoca era anche molto concreta su queste cose. La medicina dell’epoca diceva che quando eravamo troppo lussuriosi, il sangue che doveva andare al cervello andava altrove e quindi non andava più sangue al cervello. È un amore che provoca la pazzia. Come referto medico. Dalle prime battute noi vediamo che Calisto si comporta così, diventa loco perché c’è una proprietà dell’amore che è farci diventare matti e questo è pericoloso. I matti non sono responsabili di quello che fanno. Quindi dopo la prima scena, tutto quello che accadrà dopo è perché Calisto si lascia andare alla passione che toglie la capacità intellettiva. Quindi bisognerebbe amare ma non troppo perché altrimenti diventeresti matto e fai guai. Guai provocati perché ti lasci andare. Dovremmo affidarci quindi alla testa. Quello che capita è che per dimostrarci fino a che punto possiamo rovinarci la vita con l’amore si spiegano gli effetti dell’amore, l’autore racconta le due facce della moneta. Se rojas e il primo autore sembrano che ci stiano raccontando di non lasciarsi troppo andare, perché raccontano troppo le scene sessuali di questi due ragazzi? Ci sono alcuni che dicono che questo dettaglio degli amori sessuali, ci mostrano le cose buone del sesso perché immediatamente dopo vediamo gli effetti e le conseguenze. La scena clou è che Calisto riesce a godere di melidea, nel giardino mentre la serva guarda e i servi di lui invece aspettano dietro la muraglia, però all’improvviso sente qualcosa. Sale per la scala, cade come uno scemo e muore. È la massima espressione degli effetti. Calisto soltanto quando riesce a soddisfare questo desiderio, pensa agli altri. Dobbiamo parlare anche di Melibea però. Lei all’inizio rifiuta Calisto e quel tipo d’amore. Altrimenti significava dire che era una sgualdrina. Calisto torna a casa e chiede ad una mezzana di aiutarlo, e la mezzana riesce a sciogliere le riserve di Melidea e lei diventa assatanata. Sorpassa di gran lunga la lussuria di Calisto. Anche in lei vediamo l’amor loco. C’è una trasformazione, si lascia andare per l’amore fisico, l’amor loco. Melidea dopo la morte di Calisto sale su una torre e si butta. È vero che rojas ci racconta come questi due ragazzi se la godono ma è vero anche che ci fa vedere le conseguenze. L’intensità nel raccontarci le scene a luci rosse è per raccontarci fino a che punto quello può essere piacevole. Nel testo non è del tutto chiaro perché si lascia andare melibea. Si lascia andare perché la mezzana le fa un incantesimo e riesce a convincerla? Perché lei la donna è buona ma anche mala? Quello che colpisce anche i lettori è che il personaggio che si mostra più costruttivo è Melidea. Lei anticipa le donne del romanticismo, lei si lascia andare ma in Melidea c’è tutto un pensiero. Questo sarebbe l’amore come follia, quindi l’amore come lussuria e concepito come cosa fisica. Sia la filosofia che la medicina dell’epoca questo comportamento provocava la follia. padroni. Un’opera che parla dell’amore e che ci presenta la vita come conflitto. Tutto è conflittuale, amare, produrre, mangiare, tutto è conflittuale, non c’è niente che vada liscio. È tutto problematico. E per questo ci sono tante ragioni: la Celestina si scrive in un periodo di cambiamento e di conflitto; un altro motivo è che rojas era converso quindi la percezione di un converso ed inserirsi nella società era già conflittuale, rojas nel suo desiderio di farsi una vita percepiva che tutto era problematico. può essere anche una percezione reale, cioè che la vita realmente era conflittuale e la celestina ce lo dimostra. Ci sono dei conflitti che dobbiamo risolvere e nella celestina viene presentato come si risolvono il conflitto sociale e quello amoroso ed entrambi finiscono male. La celestina come una selva. Tutti contro tutti, anche i servi contro i servi. Tutti si lasciano andare per il sesso, la cupidigia, l’odio, l’invidia. Anche tra i servi ci sono dei conflitti, i servi di Calisto uccidono la Celestina. Calisto: su calisto sappiamo tante cose, lui è altolocato, prima di entrare in contatto con Melibea era un ragazzo perfetto, aveva tutto, dopo compare l’amore e diventa lussurioso, scemo e pensa solo a quello, non ci tiene alle norme sociali. Calisto è l’amore cortese parodiato, potrebbe essere il perfetto amante cortese ma non è così, come prova l’amore diventa matto. La metafora che rappresenta è la parodia dell’amore cortese. Per lui a proposito del conflitto sociale, lui non solo manca ai suoi doveri come essere razionale ma anche ai doveri sociali. Lui d’accordo con la sua biologia, doveva proteggere i suoi servi, invece quando i suoi servi vengono accusati per aver ucciso la celestina, lui invece di proteggerli così come era previsto dalla norma, lui lascia fare alla giustizia quello che vogliono. Lui aveva l’obbligo di sistemare i suoi servi invece lo farà la giustizia. Questo perché sta pensando ad altre cose. Questo è anche una parodia del feudalesimo. Calisto è ridicolo ma è pur vero che potrebbe essere visto come predecessore dell’eroe romantico. Si potrebbe pensare che lui sia un romantico che è disposto a lasciare la vita e c’è qualche critico che pensa sia un personaggio romantico. Melidea è un personaggio fondamentale insieme alla celestina. In una società maschilista e misogina le due principali protagoniste sono le due donne e il suo ruolo è che sono infinitamente più intelligenti degli altri personaggi. I personaggi più complessi sono melidea e la celestina. Poi abbiamo visto il cambiamento di melidea. Se il radicale cambiamento di melidea sia legato alla capacità di celestina, dobbiamo ammettere che melidea era già convinta prima. Dobbiamo capire che le spiegazioni che le da la celestina erano accolte da melidea e facevano parte di una sua parte, prima si tratteneva. Magari se Calisto invece di essere così irruento si fosse presentato in forma diversa, magari non ci sarebbe stato bisogno dell’intervento di celestina. Celestina è molto furba ma si rende conto che melidea è già convinto di quello ma le serve una spinta per farlo. Melidea stava diventando una zitella e allora si lascia andare. Melidea si lascia andare e sbaglia. Sbaglia perché si lascia andare o sbaglia perché si lascia andare con l’uomo scorretto? Melidea ha la sfortuna di innamorarsi dell’uomo sbagliato. Melidea sembra una donna romantica, si lascia andare ad una passione travolgente. Melidea ha 20 anni, figuratevi se ci dicono zitella. Nell’epoca, questo è anche molto importante, non essere sposata a 20 anni significava essere zitella, tutti sapevano che lei era zitella. Come mai una ragazza bellissima, con un sacco di soldi è zitella? Molto facile, per colpa del padre. Il padre e questo lo sappiamo alla fine dell’opera, è il padre che non ha voluto sposare la figlia. Il padre è cretino e che pensa che una figlia di 20 ne ha 12. Gli spettatori dell’epoca rimanevano stravolti da queste cose. Se le cose sono così, la colpa è del padre. Il padre è colpevole per troppo affetto perché vuole tanto bene alla figlia che la rovina. Perché il padre la voleva lì bella bella. Il padre alla fine lo confessa. Il problema del padre è il troppo affetto, è anche un po' di egoismo perché non vuole che si sposi la figlia perché la vuole con lui ma va contro natura. Il padre va contro le regole sociali ma anche contro madre natura. Gira tutto intorno al padre che forse essendo altolocato si chiama Plebeio. Se avesse obbedito alle regole di madre natura non sarebbe successo questo. I personaggi si approfittano dell’errore del padre. Dopo la celestina, melidea è la più intelligente. Lei poi si suicida, secondo la chiesa cattolica il suicidio è un peccato mortale. Una donna che si suicida nel XV secolo è un gesto molto forte. Lei si uccide. Si butta davanti ai genitori. Perché si suicida? Si suicida perché è ancora sotto il potere della magia della celestina? Si è suicidata perché l’unica via di fuga che ha è quella? Zitella sedotta e che poteva fare nella sua vita solo due cose, ovvero la prostituta o la monaca. Queste erano le due vie d’uscita. Era una zitella vecchia. Lei sa che non ha altre possibilità, o la monaca o la prostituta ma era innamorata di calisto. L’uomo che lei amava lo ha visto cadere e morire. Fino a un certo punto il suicidio è l’unica via che ha perché la società non le da altro, non aveva altre vie. Con Melidea vediamo ancora di più che l’amore porta a conseguenze serie. Lei è una donna agiata e privilegiata ma anche a lei l’amore l’ha rovinata. La melidea nella prima scena e la melidea che si butta sono due persone differenti. I genitori si chiamano Alisa la mamma e Plebeio il padre. Sebbene ci venga detto che appartengono ad alta aristocrazia e hanno soldi, si comportano come piccoli borghesi. Questo far diventare plebe l’alta aristocrazia, non era una critica sociale ma era perché rojas non sapeva realmente come fosse l’aristocrazia. Poi su Alisa c’è un mistero. Ovvero come mai Plebeio è così scemo e Alisa è così intelligente e percepisce così bene la realtà? Perché Alisa capisce subito il problema come vede celestina, il padre invece non capisce niente. Chi aveva l’intelligenza per capire quello che succedeva era Alisa. Questa coppia è rappresentata anche da calisto e melidea. Melidea è più intelligente ma si fa quello che dice l’uomo, quindi calisto. Plebeio è fondamentale perché alla fine dell’opera fa un discorso in cui piange per la morte della figlia. In quel pianto capiamo molte cose di lui, della figlia etc. Plebeio per noi è un altro caso di percezione diversa della realtà. Potrebbe sembrare come un uomo buono per noi, perché era affettuoso, per gli spettatori invece era scemo perché non era autoritario. Arriviamo al pianto. Plebeio fa un discorso struggente. Le cose principali che dice sono: 1. Siamo tutti nelle mani della fortuna, non importa che facciamo, che diciamo, non importa nulla perché se la fortuna ci vuole rovinare siamo fregati. Questa è una cosa anticristiana. La chiesa dice che comunque tutto vale la pena perché poi c’è dio, plebeio invece è nichilista. Se siamo fregati non è che dobbiamo sforzarci per diventare migliori. Era un messaggio nichilista e anticristiano. Le scene finali della celestina sono anticattoliche anche per il suicidio. Rojas non era tanto convinto dei precetti della madre che era cattolica. Rojas forse non era d’accordo. Potrebbe essere cristiano puro ma non essere d’accordo con la chiesa cattolica. Quindi se questo è così, c’è solo una possibilità di non soffrire, ovvero non nascere. Dice che la vita è sofferenza. Sarebbe stato meglio non nascere. Andiamo a Celestina. Celestina è il personaggio che più colpisce la sensibilità dell’epoca. Sappiamo il suo passato, da giovane ha fatto la prostituta e poi dopo ha passato a fare la ruffiana. Sempre nel campo del sesso. Lei è un’enciclopedia, sa tutto della pratica e della teoria perché dio le ha dato intelligenza e sa fare bellissimi discorsi. La descrizione fisica di celestina. Lei era molto vecchia, vestita sempre di nero, con la gobba, sembra la strega di Biancaneve. Però ha certe tracce che la relazionano con il diavolo. Per esempio, ha un segno, poteva essere ricollegato alla sifilide e sebbene avesse la sua età, lei aveva il pizzetto. Immaginiamola con il pizzetto, sembrava una capra. E la capra e il caprone vengono associati al diavolo. Con questo aspetto lei vendeva amore e bellezza ma c’è contraddizione perché lei che sembra legata al diavolo vende amore. Il sesso per lei è qualcosa di piacevole ma non dice mai che l’amore poteva essere qualcosa che porta guai. È sicuramente la più intelligente dell’opera. E questo che a noi può sembrarci normali, era stravolgente che un personaggio che apparteneva ai servi, che aveva fatto la prostituta, ed era anche cattiva fosse il più intelligente. Questo ci ricorda che nella bibbia eva è stata fregata dal serpente che era il diavolo. Celestina è così intelligente perché ha qualcosa di diabolico. L’unica maniera di spiegare quella capacità intellettiva è il diavolo e lei è il diavolo. L’intelligenza come contributo del diavolo. Lei aveva una forte capacità retorica che era legata alla sua intelligenza. Anche la capacità retorica era una capacità del diavolo. Lui inganna, Eva parlando. Sa parlare. Celestina ha un problema epidermico del pizzetto, poi ha anche altri due difetti. Uno è la cupidigia. Un personaggio così intelligente è caratterizzato dalla cupidigia. Poi un’altra cosa è che le piace moltissimo il vino. Beve moltissimo perché dice che da quando non fa sesso, beve. Sesso-vino. Nell’opera il sesso ci fa perdere la capacità intellettuale, così come il vino. Si dovrebbe bere vino ma non troppo. I servi di Calisto sono due. Sempronio, è come il servo ingannevole, lui che vuole fregare il padrone, non si comporta in modo solidale ma lavora solo per soldi. Così come gli spettatori vedevano calisto come scemo, sempronio lo vedevano come infedele. Lui è un po' più vecchio di parmeno e lo tratta un po' male. Quando parmeno fa il servo fedele, lui dice che è scemo perché è giovane. Anche sempronio è intelligente ma non dovrebbe esserlo perché è un servo. Il personaggio di sempronio potrebbe servirci per contraddizione. È vero che dobbiamo criticare sempronio per il suo essere traditore però è anche vero che facilmente riusciamo a capire perché non è fedele a calisto. Perché neanche calisto si comporta bene. È innamorato di Elisia che è una delle serve di Celestina (fa la prostituta). Sempronio sbava quando vede elisia e la tratta come un amante cortese. Hanno una relazione cortese per come si parlano. Questo per farci capire che quella divisione non è reale. L’altro servo invece è parmeno ed è fedele. Conosciamo il suo passato, è stravolgente. È figlio di una prostituta. Appartiene a classe inferiore ed inoltre è figlio di una prostituta. È fedele al padrone, nobile, intelligente, è un bravissimo ragazzo. Cambia, cioè decide di cambiare faccia e si mette con i servi invece di stare con calisto che è il signore perché capisce che il signore sta tradendo lui, il signore non ci tiene al patto sociale ma sta soltanto avendo una relazione sessuale con melidea. È quindi decide di cambiare sponda perché la celestina le ha promesso di avere una relazione con una sua serva di cui lui era innamorato. Uno dei motivi per cui celestina è stata scritta è per avvisare ai signori sulla cattiveria dei servi. Chiaro esempio di non potersi fidare dei servi perché tradiscono. Elisia è la serva di celestina. È una prostituta. A casa sua ha un piccolo resort e ha due figlie. Elisia è una prostituta ed è stata allevata da celestina e si trattano con una relazione materna. Elisia rappresenta la vita del bordello ed era di moda anche parlare del mondo del bordello. Dopo la morte di celestina e dei due servi, Elisia decide di vendicarsi. Ma vendicarsi di chi? A chi fa responsabile di tutto ciò? Ai due giovanotti. Ma poi non potrà perché muoiono. Loro sono i colpevoli. In questo senso, elisia sebbene prostituta sia una donna molto decisa. Odia a tutte le ragazze delle classi agiate. Questo odio può essere vendetta sociale però facendo la prostituta potrebbe avere una conoscenza che le ragazze altolocate non hanno. Lei sa qualcosa che loro non sapranno mai e questo le rende esseri inferiori e le deve massacrare. Sebbene prostituta, lei cade nelle stesse cose che critica alle donne altolocate. È una donna a cui non passa per il cervello alcun problema morale ed etico del suo lavoro. Poi c’è l’altra serva Areusa. Anche le serve vanno in coppia. Anche questa serva fa la prostituta ed è una donna molto arguta. Infatti, è vero che elisia dice che si deve vendicare ma il piano per vendicarsi lo fa areusa. Contrattano un killer per vendicarsi che verrà pagato con i loro servizi. Lei pianifica la sua vendetta ma lo fa per vendicarsi di uno ucciso dai due giovanotti. Anche lei ce l’ha contro le donne altolocate. Lei voleva vendicarsi contro calisto e melidea perché pensano che tutto quello che è successo, è successo perché quei due hanno fatto gli scemi e la stanno pagando loro. I servi uccidono celestina ma a loro volti vengono uccisi per la giustizia. Calisto poi mentre vede melidea sale per la scala e si uccide. Nel frattempo, le prostitute avevano già contattato il killer. Centurio era il killer probabilmente. Ora ci vuole raccontare due facce della medaglia. Dice che tutti i libri sono pieni di come la donna è cattiva, è un discorso molto dotto a proposito della misoginia delle donne, di come siano inferiori e quindi l’uomo non può mai legarsi a un essere così. C’è una frase centrale SEMPRONIO.- A los que las vencieron querría que remedasses, que no a los que dellas fueron vencidos. Huye de sus engaños. ¿Sabes que facen? Cosa, que es difícil entenderlas. No tienen modo, no razón, no intención139. Por rigor comiençan el ofrescimiento, que de sí quieren hazer. A los que meten por los agujeros denuestan en la calle. Combidan, despiden, llaman, niegan, señalan amor, pronuncian enemiga, ensáñanse presto, apacíguanse luego. Quieren que adeuinen lo que quieren. ¡O qué plaga! ¡O qué enojo! ¡O qué fastío es conferir con ellas, más de aquel breue tiempo, que son aparejadas a deleyte! Se veramente cominciano a offrirsi quando vogliono qualcosa. Il nostro calisto che pensa? Che quella mentre diceva che se ne doveva andare, in realtà voleva che restasse. Lei lo ha rifiutato perché ci sta, questo è il pensiero di Calisto per la frase sottolineata. Poi c’è descrizione di melibea al canone come dell’amore cortese e non oltrepassa il collo. Comienço por los cabellos. ¿Vees tú las madexas del oro delgado, que hilan en Arabia151? Más lindos son e no resplandescen menos. Su longura hasta el postrero assiento de sus pies; después crinados152 e atados con la delgada cuerda, como ella se los pone, no ha más menester para conuertir los hombres en piedras Le fa questa descrizione e semprionio: Puesto que sea todo esso verdad, por ser tú hombre eres más digno. Fortissima misoginia. Dopo comincia sempronio, En que ella es imperfecta162, por el qual —57→ defeto desea e apetece a ti e a otro menor que tú., le cose imperfette(donne) desiderano le cose perfette(l’uomo). Poi si arriva al discorso sul fisico e sempronio fa la sua offerta, dice che ha deciso di aiutarlo e dopo calisto dice che dio lo premierà. Dios te consuele. El jubón de brocado, que ayer vestí, Sempronio, vistétele tú. Lo paga con qualcosa di molto costoso, all’aiuto si risponde pagando. Calisto rende melibea come una prostituta perché lo paga. Diventa una relazione economica per calisto. Si passa dall’amore cortese all’ambito economico e questo rafforza ancora di più quello che pensava sempronio, ovvero al suo desiderio fisico. Gli chiede come lo aiuterà e sempronio fa la prima descrizione di Celestina. CALISTO.- ¿Cómo has pensado de fazer esta piedad? SEMPRONIO.- Yo te lo diré. Días ha grandes que conosco en fin desta vezindad vna vieja barbuda, que se dize Celestina165, hechicera, astuta, sagaz —59→ en quantas maldades ay. Entiendo que passan de cinco mill virgos166 los que se han hecho e deshecho por su autoridad en esta cibdad. A las duras peñas promouerá e prouocará a luxuria, si quiere. Hechicera-> fattucchiera, astuta-> furba, sagaz-> intelligente in qualsiasi cattiveria ci sia. Sono più di cinquemila verginità che sono state fatte e disfatte per la sua autorevolezza, ha definito celestina come una strega, ovvero provoca la lussuria, non le parla d’amore. È una descrizione cattiva, come il diavolo e che procura la lussuria. Poi dopo inizia il contratto, sempronio va a casa di celestina e inizia a parlare con celestina, si parla assolutamente di un affare, due che vogliono fregare lui. Per vedere l’affare è importante l’intervento di sempronio SEMPRONIO.- Assí es. Calisto arde en amores de Melibea. De ti e de mí tiene necessidad. Pues juntos nos ha menester, juntos nos aprouechemos. Que conoscer el tiempo e vsar el hombre187 de la oportunidad hace los hombres prósperos. Calisto brucia per gli amori di melibea, ha bisogno di me e di te, e così come ha bisogno di tutti e due, insieme ce ne approfittiamo, che conoscere il tempo e usare gli uomini dell’opportunità, fa gli uomini prosperi, che guadagnano bene. La debolezza di calisto viene vista per approfittarsene, approfittasene era una cosa normale, è una transazione commerciale. CALISTO.- ¿No oyes, maldito sordo? PÁRMENO.- ¿Qué es, señor? CALISTO.- A la puerta llaman; corre. Ritornano a casa e interviene Parmeno, il servo fedele, che non vuole aprire la porta. PÁRMENO.- Señor, Sempronio e vna puta vieja alcoholada195 dauan aquellas porradas. CALISTO.-Calla, calla, maluado, que es mi tía. Corre, corre, abre. Siempre lo vi, que por huyr hombre de vn peligro, cae en otro mayor. Por encubrir yo este fecho de Pármeno, a quien amor o fidelidad o temor pusieran freno, cay en indignación desta, que no tiene menor poderío en mi vida que Dios. Alcohlada, si facevano i capelli biondi per non far vedere che li avevano persi per la sifilide e li facevano biondi con l’acool. Ha qualche malattia, perché è una puta.lui solo guardandola fa questa descrizione, e non è molto lontana da quella che sempronio ha fatto su melibea. Sta cercando di mettere in guardia calisto, PÁRMENO.- ¿Por qué, señor, te matas? ¿Por qué, señor, te congoxas? ¿E tú piensas que es vituperio en las orejas desta el nombre que la llamé? No lo creas; que assí se glorifica en le oyr, como tú, quando dizen: ¡diestro cauallero —68→ es Calisto! E demás desto, es nombrada e por tal título conocida. Si entre cient mugeres va e alguno dize: ¡puta vieja!, sin ningún empacho luego buelue la cabeça e responde con alegre cara. En los conbites, en las fiestas, en las bodas, en las cofadrías196, en los mortuorios197, en todos los ayuntamientos de gentes, con ella passan tiempo. Si passa por los perros, aquello suena su ladrido; si está cerca las aues198, otra cosa no cantan; si cerca los ganados, balando lo pregonan; si cerca las bestias, rebuznando dizen: ¡puta vieja! Las ranas de los charcos otra cosa no suelen mentar. Si va entre los herreros, aquello dizen sus martillos. Carpinteros e armeros, herradores, caldereros, arcadores 199, todo oficio de instrumento forma en el ayre su nombre. Cántanla los carpinteros, péynanla los peynadores, texedores. Labradores en las huertas, —69→ en las aradas200, en las viñas, en las segadas201 con ella passan el afán202 cotidiano. Al perder en los tableros203, luego suenan sus loores. Todas cosas, que son hazen, a do quiera que ella está, el tal nombre representan. ¡O qué comedor de hueuos asados era su marido! ¿Qué quieres más, sino, si vna piedra toca con otra, luego suena ¡puta vieja!? Lei quando viene chiamata puta si riempie d’orgoglio così come quando calisto viene chiamato cavaliere . Se tra cento donne viene chiamata puta vieja, lei si gira senza alcuna vergogna, parmeno cerca di fargli capire che la rovina, alla fine dice che quando lei cammina le dicono puta vieja e calisto gli chiede perché sa queste cose e glielo racconta, poi dice i suoi 6 mestieri e sono tutti legati alla prostituzione, poi dopo parmeno fa una descrizione del laboratorio della celestina. PÁRMENO.- ¡Sí, santo Dios! E remediaua por caridad muchas huérfanas e cerradas, que se encomendauan a ella. E en otro apartado tenía para remediar amores e para se querer bien. Tenía huessos de coraçón 250 de cieruo, —81→ lengua de bíuora251, cabeças de codornizes, sesos de asno, tela de cauallo252, mantillo de niño253, haua morisca254, guija marina255, soga de ahorcado, —82→ flor de yedra256, espina de erizo257, pie de texó258, —83→ granos de helecho259, la piedra del nido del águila260 —84→ e otras mill cosas. Venían a ella muchos hombres —85→ e mugeres e a vnos demandaua el pan do mordían; —86→ a otros, de su ropa; a otros, de sus cabellos; a otros, pintaua en la palma letras con açafrán; a otros, con bermellón; a otros, daua vnos coraçones de cera261, llenos de agujas quebradas e otras cosas en barro e en plomo hechas, muy espantables al ver. Pintaua figuras, dezía palabras en tierra262. ¿Quién te podrá dezir lo que esta vieja fazía? E todo era burla e mentira263. Philocaptio, la capacità di provocare amori. Lo dice in questo intervento. Dopo c’è litigio per lasciare entrare o non celestina, poi dopo entra celestina. E inizia subito la fregatura. Loro lo trattano come se veramente calisto provasse l’amore cortese quando invece non è così. CELESTINA.- Plázeme, Pármeno, que hauemos auido oportunidad para que conozcas el amor mío contigo e la parte que en mi immérito281 tienes. E digo immérito, por lo que te he oydo dezir, de que282 no hago caso. Porque virtud nos amonesta sufrir las tentaciones e no dar mal por mal; e especial 283, quando somos tentados por moços e no bien instrutos284 en lo mundano, en que con necia lealtad pierdan a sí e a sus amos, como agora tú a Calisto. Bien te oy e no pienses que —94→ el oyr con los otros exteriores sesos mi vejez aya perdido. Que no solo lo que veo, oyo e conozco; mas avn lo intrínsico con los intellectuales ojos penetro. Has de saber, Pármeno, que Calisto anda de amor quexoso. E no lo juzgues por eso por flaco, que el amor imperuio285 todas las cosas vence. E sabe, si no sabes, que dos conclusiones son verdaderas286. La primera, que es forçoso el hombre amar a la muger e la muger —95→ al hombre. La segunda, que el que verdaderamente ama es necessario que se turbe con la dulçura del soberano deleyte, que por el hazedor de las cosas fue puesto, porque el linaje de los hombres perpetuase, sin lo qual perescería. E no solo en la humana especie; mas en los pesces, en las bestias, en las aues, en las reptilias y en lo vegetatiuo, algunas plantas han este respeto, si sin interposición de otra cosa en poca distancia de tierra están puestas, en que ay so determinación de heruolarios e agricultores, ser machos e hembras. ¿Qué dirás a esto, Pármeno? ¡Neciuelo287, loquito, angelico, perlica, simplezico! ¿Lobitos en tal gestico288? Llegate acá, putico289, que no sabes nada del mundo ni de sus deleytes. ¡Mas290 rauia mala me mate, si te llego a mí, avnque vieja! Que la voz tienes ronca, las barbas te apuntan. Mal sosegadilla deues tener la punta de la barriga. Dice a parmeno che tutte le cose del mondo sono destinate ad amarsi. Lui non ci sta. CELESTINA.- ¡Mala landre te mate! ¡E cómo lo dize el desuergonçado! Da quan inizia un intervento in cui dice che sono servi entrambi e devono essere contro i padroni. CELESTINA.- Mas di, como mayor, que la fortuna ayuda a los osados320. Da qua dice che se si mette con loro, lui avrà arusa.
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