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La chimera, Sebastiano Vassalli, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Analisi del romanzo "La chimera" di Sebastiano Vassalli: trama, personaggi principali, ambientazione, temi e significato.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

In vendita dal 12/06/2023

gzemma
gzemma 🇮🇹

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La chimera, Sebastiano Vassalli e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! LA CHIMERA “La chimera” è un romanzo del 1990 di Sebastiano Vassalli, è un romanzo storico in quanto l’ambientazione spazio-temporale è reale e narra una storia verosimile, con la presenza di persone realmente esistite e personaggi tipici dell’epoca (1600). Il romanzo racconta i vent’anni di vita, di Antonia Spagnolini, una ragazza che, nell’imaginario dell’autore visse e venne condannata a morte per stregoneria tra 1590 e 1610 a Zardino, un paesino ora scomparso che si trovava nella pianura al di sotto di Novara. Il titolo fa riferimento al significato figurato di chimera, che indica una fantasticheria, un’utopia, dunque un qualcosa di non reale, con questo Vassalli vuole evidenziare le false credenze della gente dell’epoca sull’esistenza delle streghe. Antonia era una ragazza fisicamente molto bella con capelli neri e occhi scuri, viene descritta dolce e buona, sognatrice e curiosa, infatti era solita girovagare da sola nei pressi del paese, fatto mal visto poiché all’epoca era una azione sconsiderata; Antonia inoltre fin dall’inizio rappresenta la diversa, in primo luogo perché è stata abbandonata e questo l’ha portata a essere l’emarginata e poi anche vista la sua bellezza, che per via dei tratti non tipici della zona, appena trovata sul tornio era stata definita “mostro” dai contadini. Seppur sia la protagonista la sua presenza è poco sentita, Vassalli, infatti si sofferma su aspetti della società, quali i pregiudizi e l’invidia, per esempio quella delle comari di Zardino nei confronti di Antonia, la cui bellezza al momento del processo sarà per l’inquisitore conferma di qualcosa di diabolico. Un altro personaggio caro a Vassalli è il vescovo Bascapè, vescovo di Novara negli anni in cui visse Antonia, descritto come un uomo dal viso grigio e molto incavato, una barba rada, magro, tormentato da molti dolori fisici e mentali tanto che lui stesso si denominerà “cadavere vivente”; l’uomo inoltre è odiato da tutti per via del suo irrealizzabile progetto di rendere tutto santo e tutti buoni e giusti. L’arco di tempo compreso nel racconto è narrato seguendo date e momenti dell’anno precisi, per esempio negli ultimi capitoli, quelli riferiti al processo di Antonia iniziano tutti con delle date, oppure per esempio Zardino e i suoi abitanti vengono descritti facendo riferimento al cambiamento subito nelle stagioni. Nel testo sono presenti numerose ellissi, ma complessivamente se si osservano i vari capitoli il ritmo narrativo appare lento per via delle numerose analisi, delle precise descrizioni, delle digressioni su persone e personaggi tipici dell’epoca come i quistoni, per via dell’inserimento di passi tratti da documenti, inoltre anche i lunghi periodi utilizzati nel romanzo contribuiscono nel rendere il ritmo lento. Lo stile è caratterizzato da ampi periodi e una sintassi semplice, il lessico è semplice e l’autore ricorre spesso a dialettismi, latinismi e termini gergali.
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