Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La ciociara, storia libro e riferimenti storici, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Storia del libro di Alberto Moravia

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

Caricato il 20/05/2024

daniela-acri
daniela-acri 🇮🇹

2 documenti

1 / 9

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La ciociara, storia libro e riferimenti storici e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! LA CIOCIARA LA CIOCIARA BOMPIANI VITA DELL’AUTORE: ALBERTO MORAVIA Moravia nasce a Roma nel 1907 da una famiglia benestante e dedita a professioni intellettuali. Ancora giovanissimo, si ammala di tubercolosi ossea, malattia che lo costringe, in un’altalena di miglioramenti e ricadute, a tenersi lontano dalla scuola e, soprattutto, da quella vita di gioco e spensieratezza tipica della sua età. Questa condizione però rafforza la sua vocazione di scrittore tanto che, proprio durante un periodo di convalescenza, inizia la stesura di quello che è, di certo, il suo romanzo più importante, Gli indifferenti. All’attività di romanziere Alberto Moravia alterna quella di giornalista, che gli permette, nonostante i problemi di salute, di viaggiare all’estero e di scrivere diversi reportage. Per via di una serie di problemi economici, inoltre, si occupa di sceneggiature cinematografiche che però, avendo origini ebraiche, non può firmare col suo vero nome a causa delle leggi razziali del 1938. Nel 1941 Alberto Moravia sposa una delle più importanti narratrici del nostro secondo dopoguerra, Elsa Morante. Dopo l'8 settembre 1943, quando viene a sapere che il suo nome è sulla lista stilata dai nazisti delle persone da arrestare, Alberto Moravia fugge da Roma e, con Elsa Morante, si nasconde a Sant'Agata di Fondi, fin quando l'avanzata dell'esercito alleato restituisce a entrambi la libertà. Negli anni Cinquanta, a Roma, fonda la rivista Nuovi Argomenti. Nel 1957 viene pubblicato La ciociara. Nel 1962 Moravia si separa definitivamente da Elsa Morante e va a vivere con un’altra scrittrice, Dacia Maraini, con cui fonda, poco dopo, la Compagnia del Porcospino nel teatro di via Belsiana a Roma. Dal 1979 al 1983 Alberto Moravia è membro della Commissione di selezione alla Mostra del Cinema di Venezia e inviato speciale del Corriere della sera. Nel 1984 si presenta alle elezioni europee come indipendente nelle liste del Pci, e diventa deputato al Parlamento Europeo. Il 26 settembre 1990 lo scrittore muore nella sua casa di Roma. LE “MAROCCHINATE” DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE Le marocchinate: la tragedia, le umiliazioni e il dolore di una parte della Ciociaria, soprattutto donne e bambini, vittime di barbari stupri di gruppo tra il 15 e il 17 maggio del 1944, quando le popolazioni furono date in premio alle truppe coloniali francesi per la liberazione dal nazifascismo. Erano organizzati in “goumier”, ovvero gruppi da una settantina di uomini. Le truppe coloniali erano composte da marocchini, tunisini e algerini che, per aver sfondato la linea nemica e fatto arretrare i Tedeschi nella battaglia di Monte Cassino, il 14 maggio 1944 ebbero come premio cinquanta ore di libertà totale e di impunità per tutti i crimini commessi in quel lasso di tempo. Nel Basso Lazio, ci furono enormi episodi di violenza da parte dell’esercito coloniale francese ai danni della popolazione civile. In un territorio già devastato dai bombardamenti e dagli scontri degli eserciti, avvenne uno dei più grandi Stupri di Massa della storia recente. Ma la tragedia non si limitò allo stupro, perché a causa delle Marocchinate, così vennero chiamate all’epoca, le donne che vennero violentate dovettero affrontare: malattie, gravidanze, pregiudizi, emarginazione e silenzio. Qualche tempo fa, sul Corriere della Sera venne raccontata la storia di una signora, Rosa, violentata a 27 anni e risarcita quando ne ha quasi 100. Lo stupro risale alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi la donna ha 98 anni. Le è stato riconosciuto dalla Corte dei Conti il diritto a essere risarcita dallo Stato Italiano per i danni morali sofferti nei giorni delle "marocchinate". LA VIOLENZA SULLE DONNE La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. Ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità. Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani. I dati nazionali dell’Istat evidenziano che più del 30% delle donne italiane ha subito violenza fisica o sessuale. Il campione riguarda le donne tra 16 e 70 anni, nella maggior parte dei casi le violenze sono domestiche, avvengono cioè all’interno di relazioni significative e rimangono taciute. Lo stupro, inoltre, è più probabile e frequente da parte di conoscenti che di sconosciuti. Questi dati inquietanti, mettono in primo piano la relazione: tra l’amore e la paura, tra il dolore, l’impotenza e la colpa. Lavorare sul trauma con le vittime di violenza significa lavorare sulla relazione. Il terapeuta diventa parte di una relazione significativa, alternativa a quella abusante, e fortemente riparatoria. Osserva la violenza e prende una posizione. Schierarsi contro la violenza è il punto di partenza. ANALISI RAPPORTO MADRE-FIGLIA Cesira ha un bel legame con la figlia Rosetta, un’adolescente devota e di buon cuore. Sono due donne completamente diverse: Rosetta, viene descritta dalla madre come la figlia perfetta, una di quelle persone dedite al bene in maniera del tutto naturale, senza nessuna forzatura. Cesira invece, è una donna semplice che suscita simpatia, per la sua indole frizzante e la sua spontaneità, proveniente da un’ignoranza da lei stessa riconosciuta e accettata. Rosetta ha vissuto una vita umile, così come sua madre che si è sempre data da fare per non farle mancare niente; tanto da tenerla al riparo dagli sconvolgimenti che la vita può causare. Cesira ha sempre sostenuto che la perfezione di Rosetta fosse quella che ci voleva per la pace, ma non quella che ci voleva per la guerra, che richiede un altro genere di qualità. Perfezione dovuta all’inesperienza e all’ingenuità, che Cesira cerca in tutti i modi di salvaguardare, ma che ahimè non riesce a proteggere concretamente. Ed è proprio qui che il loro rapporto si rafforza, perché non condividono solo i momenti positivi che la vita può offrire, ma come in questo caso, anche quelli negativi. Solo una madre è in grado di proteggere la propria figlia e nel caso in cui per svariati motivi non potesse riuscirci, sarà sempre lì per lei per aiutarla a rialzarsi. Così come ha fatto Cesira con sua figlia, ha messo da parte il suo dolore per occuparsi di lei, una piccola anima innocente, sporcata da un mondo privo di dignità.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved