Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La comunicazione narrativa, Dispense di Semiotica

Riassunto del libro di Stefano Calabrese, La comunicazione narrativa, per poter sostenere l'esame scritto di Semiotica, primo anno del corso CMP dell'Universita' IULM di Milano

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 17/01/2018

luisa_castiglione
luisa_castiglione 🇮🇹

4.6

(13)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La comunicazione narrativa e più Dispense in PDF di Semiotica solo su Docsity! La comunicazione narrativa Capitolo I: Nel 1960 degli studiosi francesi iniziarono ad analizzare le narrazioni, con lo scopo di cercare quale fosse lo scheletro di una narrazione, da una favola, ad un racconto ad una leggenda. I risultati crearono la triste conclusione di un’uguale struttura tra i diversi tipi di narrazione. Soltanto nel 1990, con l’avvento di scoperte scientifiche tra cui le neuroscienze, si iniziò a riscontrare un forte legame tra le narrazioni e la mente delle persone. Ogni individuo, dall’età di tre anni in poi, inizia a riconoscere fatti, situazioni o eventi sulla base di paragoni con azioni, fatti e situazioni che ha vissuto in passato, ricollegando appunto le due situazioni e trovando un certo legame di somiglianza. La nostra mente si comporta alla stessa maniera nel momento in cui vede qualcosa che riconosce, perché facciamo un confronto con un modello stereotipico. Le narrazioni sono dunque palestre per riconoscere il mondo. La capacità di sapere elaborare una storia, una narrazione si definisce STORYTELLING, e questo oggi è presente in ogni sfera della comunicazione, non solo nei libri, nei romanzi, ma anche grazie all’introduzione dei media e delle connessioni via internet, nei giochi, nei videogiochi, nel marketing, in politica. Nel marketing in particolare, ogni brand narra una la propria storia e può avere un forte impatto sul consumatore, perché induce a comprare e soddisfa il bisogno stesso di comprare: logo, headline, packging rivestono così importanti ruoli. Il cognitivista Bruner ha definito i concetti di frame e script: FRAME: Schermata, ogni nostra esperienza viene compresa sulla base di un modello stereotipico, ricorrere ad un frame significa leggere e riconoscere qualcosa, emisfero destro del cervello. SCRIPTS: micro sceneggiature, cioè riconoscere ciò che avviene all’interno di ogni schermata, ci fanno apprendere le regole relative all’agire. Emisfero sinistro del cervello. Soltanto tramite questo duplice attività della mente riusciamo a comprendere leggere qualcosa. ES. pubblicità dei post-it: Siamo tutti convinti che Jane sia una ragazza occasionale che porta un post-it sulla fronte affinché il ragazzo non scordi il nome. In realtà è la moglie di Tarzan. Es. pubblicità abiti Diesel: abiti semplici in un contesto di piazza Veneziana con dei pappagalli, è un richiamo all’attenzione della natura. Es. Channel+: come spiegare che un uomo è nell’armadio della moglie, non perché lo tradisce, ma perché c’è finito. Narrazione: Architesto è l’insieme delle categorie generali, dei generi. Lo storytelling è stato riconosciuto come quel mezzo che da sempre ha cercato di risolvere i problemi fondamentali dell’esistenza, perché raccontare significa esistere malgrado le avversità dell’ambiente o contesto sociale. Le narrazioni che svolgono funzioni apotropaiche cioè di spiegare i fenomeni naturali alle quali non trovano spiegazioni scientifiche, come miti, leggende, canti o favole, hanno una struttura di otto fasi: Apertura e conclusione sono momenti di quiete, solo nello svolgimento c’è un tumulto : Quiete, evento, si torna alla normalità Ripetizione delle stesse sequenze. Ci sono solo due personaggi C’è opposizione, vecchio giovane, buono cattivo, se ci sono dei gemelli sono più piccoli e hanno successo solo se lavorano o agiscono insieme, C’è un’unica scena principale che è l’epilogo di tutto il racconto. Narrazioni apotropaiche, sono caratterizzate da un primo modo di tramandare i testi oralmente, poi vennero messe per iscritto. IL mito è un genere letterario che si avvale di personaggi divini, come divinità greche, per spiegare la presenza di certi fenomeni che non si potrebbero spiegare razionalmente: es se piove è perché Zeus piange. Leggenda: Sacra: relativa alla vita di santi Saga: cioè racconta eventi di una famiglia in un determinato luogo Metropolitana: qualcuno ha fatto qualcosa in un determinato luogo e questo passa come storia vera. Parabola: spiegazioni ad esempio delle opere di Gesù E’ la narrazione di una vicenda relativa ad un personaggio o una storia in un preciso luogo o in una determinata epoca. Non tutte le storie che vengono narrate come leggende sono realmente accadute ma il lettore le percepisce come vere ed egli è chiamato a credere in tutto ciò che gli viene raccontato. Favola: è un genere letterario nato in Grecia con Edipo, in Italia con Fedro, che lamenta i vizi e le virtù degli uomini associandoli però a personaggi provenienti dal mondo animale, è una narrazione che racconta il falso. Nella favola c’è il senario giambico, la brevitas e hanno funzione pedagogica. Apprendimento mnemonico. Propp ha studiato la struttura delle favole russe e vi ha trovato 31 elementi che si ripetono abbastanza spesso in tutte le favole: ovviamente in ogni favola sono presenti solo alcuni di tali elementi. Generi narrativi: L’epica: è un lungo poema narrativo, poema epico la cui vicenda si basa su un eroe protagonista che compie azioni imponenti perché è spesso guidato da voleri divini. All’interno della storie sono presenti vicende immaginarie che si uniscono ad eventi storici realmente accaduti, ed è un genere prima orale, poi scritto. Caratteristiche: proemio, il narratore si rivolge alle muse per ricavare informazioni, solo dopo è nata l’idea che si rivolga alle muse per cercare ispirazione. L’inizio in media res, il lettore è come se conoscesse già i fatti, la presenza del discrorso diretto. La presenza di veri e prorpi cataloghi dei personaggi, e il particolare e la descrizione accurata degli oggetti. Dramma: la stesura di un testo che verrà messo in scena, a teatro, i drammi sono di tre generi commedia, tragedia e satira. Nascono in Grecia nel 5 sec. a.c. e venivano messi in scena in occasione di banchetti per le feste per Dioniso, avevano funzione catartica cioè di purificazione. L’elemento tipico è il mise en abyme cioè narrazioni incastonate nelle narrazioni. Tema delle narrazioni è spesso il viaggio, che va distinto dal documentario o diari di bordo che sono la vera testimonianza di qualcuno che è stato in luogo. I temi viaggio è spesso la possibilità di viaggiare verso luoghi sconosciuti e finti. Fabula Milesia: brevi narrazioni, ma realistiche che raccontano di temi amorosi, economici. Es. Petronio ha trovato un libro di Aristide di Mileto, la matrona di Efeso, e lo ha inglobato nel suo racconto il Satyricon: c’è brevitas, veritas. Novelle: novella per eccellenza è il Decameron di Boccaccio, insieme di 10 Novelle differenti. La novella è una narrazione in prosa di breve durata incentrata su un’unica vicenda o fatto. Nella novella distinguiamo il
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved