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La concorrenza sleale, Appunti di Diritto

Libertà dell’iniziativa economica privata, quali sono gli atti di concorrenza sleale, quali sono le politiche commerciali scorrette.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 14/09/2021

martinagoverni
martinagoverni 🇮🇹

4.3

(49)

120 documenti

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Scarica La concorrenza sleale e più Appunti in PDF di Diritto solo su Docsity! La concorrenza sleale Tra i principi fondamentali riconosciuti dalla Costituzione in campo economico, vi è il principio della libertà dell'iniziativa economica privato (art 41 Cost), secondo il quale qualsiasi persona ha il diritto di svolgere un'attività economica di produzione e/o scambio di beni o servizi, e diventare un imprenditore. La libertà dell'iniziativa economica privota, presuppone anche libertà di concorrenza, in quanto una persona può iniziare un'attività economica anche se la stessa attività è esercitata già da altri imprenditori con i quali egli si pone in competizione. La libertà dell'iniziativa economica privata e la libertà di concorrenza sono diritti fondamentali per le economie moderne, basate su sistemi di mercato di tipo liberale, in quanto la concorrenza tra le imprese garantisce la riduzione dei prezzi dei prodotti a favore dei consumatori, il miglioramento della qualità dei prodotti, rendendo efficiente il sistema economico e migliorando il suo sviluppo. Il legislatore, da un lato, riconosce la validità del principio nell'ipotesi in cui la concorrenza venga esercitata in forma corretta, dall'altro, disciplina tutti i comportamenti che potrebbero costituire ipotesi di concorrenza sleale. La concorrenza sleale viene disciplinata sotto due lati: - i comportamenti vietati dalla legge che possono danneggiare gli imprenditori concorrenti, e tale disciplina è contenuto all'interno del cc - i comportamenti vietati dalla legge che possono danneggiare i consumatori, e questi sono disciplinati dal d.lgs. 2005/206 del Codice del consumo Un imprenditore può affermarsi su Un mercato attraverso alcune scelte che ne determinano il successo, sottraendo i clienti o diminuendo i profitti di altri imprenditori, ma non può farlo con atti di concorrenza sleale (art 2598 cc): atti o comportamenti con i quali un imprenditore si avvantaggia in modo illecito a danno degli imprenditori concorrenti. Gli atti di concorrenza sleale possono appartenere a diverse categorie: >. Atti idonei o creare confusione, con prodotti e/o attività di altri imprenditori concorrenti in modo da sfruttarne indebitamente il successo commerciale, come: - uso dei nomi o di segni distintivi confondibili - imitazione servile, che consiste nel copiare esattamente le caratteristiche del prodotto di un altro imprenditore che lo rendono riconoscibile presso i consumatori -. concorrenza parassitaria, che ricorre quando un imprenditore imita in modo sistematico e ripetuto le iniziative di un imprenditore concorrente nello stesso settore +. Atti di denigrazione, con i quali un imprenditore diffonde notizie o valutazioni dirette a screditare l'attività e/o i prodotti dei concorrenti. La denigrazione consiste nella diffusione di qualsiasi fatto 0 circostanza che possa danneggiare la reputazione di un imprenditore concorrente: possono essere atto di denigrazione, sia le affermazioni di fatti falsi, ma anche riguardanti fatti veri. > Atti di vanteria, consistenti nell'appropriarsi dei pregi dei prodotti di un imprenditore concorrente. (Es: la pubblicità per riferimento, che ricorre quando un imprenditore dichiora che un prodotto è imile o quell in altro i i er sfruttarn rietà + Atti di non correttezza professionale, cioè idonei a danneggiare altre imprese. La giurisprudenza commerciale ha vietato le seguenti pratiche: - lo storno dei dipendenti, consiste nella sottrazione sistemotica, da parte di un imprenditore, del personale di un imprenditore concorrente - lo spionaggio, di tipo industriale o commerciale, e la sottrazione di segreti di fabbrica - ilboicottaggio di un imprenditore, realizzato mediante la stipulazione di accordi con altri imprenditori diretti ad escluderlo da alcuni rapporti contrattuali o ad applicargli condizioni contrattuali più gravose rispetto a quelle applicate ai concorrenti - il dumping, la vendita temporanea di un prodotto sottocosto per far uscire dal mercato uno o più imprenditori concorrenti L'imprenditore che ha subito un atto di concorrenza sleale da parte di un concorrente, può chiedere al giudice di ordinare la cessazione del comportamento illecito da parte dell'altro imprenditore e l'astensione per il futuro da atti simili; la rimozione degli effetti dell'atto compiuto; in presenza di dolo o colpa, il risarcimento dei danni, in forma monetaria o mediante la pubblicazione della sentenza di condanna in uno o più giornali.
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