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La Controriforma e la Riforma Cattolica: Hubert Jedin e il Concilio di Trento, Slide di Storia Moderna

Storia della Chiesa in EuropaStoria della Riforma CattolicaStoria del Concilio di Trento

La definizione e le implicazioni della controriforma o riforma cattolica, introducendo figure chiave come hubert jedin e il concilio di trento. Della chiesa pre-tridentina, la fondazione della compagnia di gesù e il ruolo dei gesuiti nella chiesa, il papato e il concilio di trento.

Cosa imparerai

  • Che significa la Controriforma o Riforma Cattolica?
  • Che accadde durante la prima fase del Concilio di Trento?
  • Che ruolo ha Hubert Jedin nella storia della Chiesa?
  • Come la Compagnia di Gesù ha influenzato la Chiesa?
  • Che significato hanno i Collegi dei Gesuiti nella formazione delle classi dirigenti europee?

Tipologia: Slide

2018/2019

Caricato il 28/11/2019

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

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Scarica La Controriforma e la Riforma Cattolica: Hubert Jedin e il Concilio di Trento e più Slide in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! INDEX LIBRORYVM PROHIBITORVM, CVM REGVLIS CONFECTIS perPatresa TridentinaSynodo dele&os, audtoritateSan&i(s.D.N. Pij IIII, Pont. Max. comprobatus, f) LE A VENETIIS, M. D.LXINHI La Controriforma UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE “Controriforma”: storia di una categoria storiografica • Il termine Controriforma compare per la prima volta nel 1770 nel manuale di storia tedesca di Johann Stephan Pütter, giurista dell’università di Göttingen, ad indicare il “ripristino dell’obbedienza confessionale” nel Sacro romano impero tra il 1555 e il 1648. • Il termine si afferma definitivamente a metà ottocento grazie allo storico protestante Leopold von Ranke, autore di una celebre Storia dei Papi. Il Concilio di Trento (1545- 1564) La Chiesa pre-tridentina • Fino al Concilio di Trento (ma anche dopo) si poteva essere vescovi “non titolari” (ossia godere delle rendite di una o più diocesi) senza avere cura d’anime, senza essere ordinati vescovi e addirittura senza essere sacerdoti. • La maggior parte dei cardinali della prima metà del XVI secolo hanno ottenuto il titolo senza essere ordinati sacerdoti. I Cappuccini • Potente ordine mendicante di derivazione francescana, viene fondato nel 1528 con compiti di predicazione. • A metà Seicento i cappuccini saranno oltre 30.000 con 1.800 case e conventi in tutto il mondo. Ignazio di Loyola (1491-1556) Nato da una famiglia spagnola di piccola nobiltà militare e a sua volta soldato nell’esercito di Carlo V, ferito in guerra e convertitosi alla vita religiosa, dopo un lungo soggiorno a Venezia (1536-38) Ignazio con alcuni compagni fonda nel 1540 la Compagnia di Gesù, un nuovo ordine religioso organizzato secondo criteri di rigida disciplina militare. Paolo III (Alessandro Farnese) 1534-1549 • Neutrale in politica estera e mediatore in materia religiosa, istituisce nel 1536 il Consilium de emendanda Ecclesia, dando spazio agli esponenti riformatori (Sadoleto, Contarini, Pole, Morone) → Parere sulla Riforma della Chiesa (1537) • Nel 1541 promuove il Colloquio di Ratisbona per tentare l’ultima mediazione prima di convocare il Concilio di Trento (1545). • 1542: Licet ab initio (bolla istitutiva della Congregazione dell’Inquisizione) Trento, sede del Concilio • Perché Trento? Principato ecclesiastico in territorio imperiale, pertanto accettato da entrambi gli schieramenti. • Durante le prime sessioni del Concilio l’imperatore Carlo V pone la sua residenza a Innsbruck, distante una sola giornata da Trento. I lavori della prima fase (1545- 47) • Convocato da Paolo III, il Concilio si apre a Trento il 13 dicembre 1545, nel pieno di un rigido inverno, in assenza del papa, rappresentato da quattro delegati di diverso orientamento: Del Monte, Cervini, Pole, Gonzaga. Due di loro saranno eletti papi durante il Concilio. • La prima sessione del Concilio si trascina per due anni con scarsa partecipazione dei delegati, intervallata da lunghe pause (freddo, epidemie) • Il dibattito si concentra sulle definizioni teologiche (peccato originale, giustificazione per fede, grazia, sacramenti, traduzione in volgare della Scrittura) Paolo IV (Gian Pietro Carafa) 1555-59 Alla morte di Marcello I (papa per soli 22 giorni) e dopo uno scontro durissimo fra intransigenti e riformatori (che candidano il vescovo modenese Giovanni Morone) il 23 maggio 1555 viene eletto papa il settantanovenne cardinale Gian Pietro Carafa, capofila degli zelanti, col nome di Paolo IV. Con lui il Concilio assume il carattere di una vera e propria reazione contro ogni eterodossia interna ed esterna alla Chiesa. Pio IV (Giovanni Angelo Medici) 1559-1565 • Riprende e conclude il Concilio di Trento (terza ed ultima sessione: 1562-63) • Riabilita il cardinale Morone, ormai morto • Si avvale della collaborazione del nipote Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. L’ultima sessione del Concilio (1562-1563) • L’ultima sessione del Concilio affronta il problema del rapporto fra Stati, dopo la pace di Augusta. • I decreti dottrinali riaffermano tutte le posizioni contestate dai protestanti (opere buone, magistero della Chiesa, sette sacramenti, ordinazione sacerdotale). • Decreti organizzativi e disciplinari. Viene sancito l’uso del latino nella liturgia e il celibato dei consacrati. Vengono istituiti i seminari. Vengono definite le competenze dei vescovi e i principali problemi disciplinari. Viene regolamentato il matrimonio. Il Tribunale del Sant’Uffizio • La Congregazione del Sant’Uffizio, dalla quale dipende il Tribunale dell’Inquisizione, viene impiegata come organo di lotta contro l’eterodossia. • Molti esponenti del partito riformatore, avversari di papa Carafa – fra i quali i cardinali Pole e Morone - finiranno sotto processo. Entrambi e in diverse occasioni furono candidati al papato contro di lui. Pio V (Antonio Ghislieri) 1566-72 • Eletto papa nel 1566 è il vero erede del “duro” Paolo IV Carafa. • Frate domenicano proveniente dal Sant’Uffizio, dove si era distinto come inflessibile inquisitore, gestisce con estrema durezza la fase post-conciliare • Riorganizza la Chiesa cattolica come monarchia papale e come “bastione antiprotestante” • Nega qualsiasi tolleranza per le voci dissidenti • Rianima l’antigiudaismo cattolico • Incrementa il culto dei santi e il culto mariano Come cambia la Chiesa dopo il Concilio di Trento? • Miglior formazione del clero: imposizione del celibato, istruzione obbligatoria in Seminario, obbligo di residenza. • Istituzione dei Seminari diocesani • Obbligo di tenere archivi parrocchiali (battesimi, matrimoni, sepolture) • Periodicità delle visite pastorali • Risposta a bisogni della società: assistenza ed educazione • Impegno nella formazione superiore (Gesuiti) • Imposizione del latino come unica lingua della Chiesa • Imposizione della confessione auricolare • Missioni popolari nelle campagne europee • Missioni in America, Asia, Africa • Fondazione di nuovi Ordini religiosi: Cappuccini, Gesuiti, Teatini, Carmelitane, Filippini, Fatebenefratelli, etc.
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