La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, Appunti di Italiano

Scarica La Coscienza di Zeno di Italo Svevo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! TRAMA: Zeno Cosini è una persona con il vizio del fumo, un inetto, pensa sia la causa del suo malessere fisico e interiore. Pensa che eliminando il fumo possa essere più integrato nella borghesia, e decide di andare in cura dallo psicoanalista, il dottor Esse. Gli viene prescritto di scrivere un diario della sua vita, alla fine questo diario venne pubblicato dal dottore per vendicarsi del fatto che Zeno raccontò a tutti che la sua analisi non funzionò. Il rapporto di Zeno e il padre, era particolare, Zeno diede tante delusioni al padre creando dei rancori. Zeno cominciò a fumare quando andò a rubare i sigari dal padre, questa azione venne vista come se volesse essere uguale al padre, più virile. In punto di morte il padre lo schiaffeggia, e Zeno non capì mai il motivo. Morto il padre, Zeno trova una figura paterna in un uomo borghese, Giovanni Malfenti (Zeno aspira ad essere come lui) dove sposa una delle sue figlie, Augusta che rappresenta la borghesia pura, ha poche certezze ma sicure, il contrario di Zeno. Lui pensa che eliminare il vizio del fumo, lo faccia integrare nella società. Zeno aveva un’amante Carla ma si sentì in colpa e lei se ne andò. Zeno fonda una società con il cognato Guido, da un lato lo vede come un fratello, ma dall’altro lo odia e questo lo si capisce quando Guido morì suicida e Zeno sbagliò funerale. Gli viene diagnosticato dal dottor Esse, il complesso di Edipo, ovvero, l’attaccamento del figlio verso il genitore del sesso opposto (Edipo, dalla mitologia greca, uccise il padre e sposò la madre - non sapeva che però fosse la madre). Zeno si ribella a questa diagnosi e abbandonò la terapia infangando il nome del dottor Esse. Alla fine Zeno riuscirà a diventare ciò che voleva essere, pensando così di esser guarito. Alla fine del romanzo Zeno fa una previsione del futuro, annunciando l’arrivo di una bomba atomica. “La Coscienza di Zeno” 1923: è un romanzo scritto da Italo Svevo. Nella parte finale del romanzo, c’è una visione apocalittica del mondo (avendo assistito alla Prima Guerra Mondiale). Le novità del romanzo sono: la narrazione è in prima persona e il narratore è interno, non onnisciente. Il tempo è misto e la sintassi è spezzata, viene data molta importanza all’inconscio (Es). Le pulsioni si camuffano, ad esempio il desiderio inconscio di Zeno di sostituirsi al padre, lo porta a rubargli le sigarette e fumarle. Italo Svevo non considera l’inetto come una figura totalmente negativa, perché l’inetto è una figura incerta, non ha schemi fissi ed è in una continua trasformazione, a differenza dei borghesi che sono fissi. La figura di Zeno è più vicina alla figura dell’uomo contemporaneo e moderno. Il Positivismo aveva la piena fiducia nella ragione e nella scienza ed entrò in crisi perché non si credeva più nella scienza come prima, infatti, le tesi di Freud e di Einstein resero tutto più complesso. Prima del