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La Coscienza di Zeno: L'autoanalisi di un inetto triestino, Appunti di Italiano

La Coscienza di Zeno è un romanzo di Italo Svevo, narrato in prima persona, che segue la vita di Zeno Cosini, un agiato commerciante triestino che all'età di 57 anni decide di ripercorrere le tappe della sua esistenza in cerca di sensi. Il libro è caratterizzato dalla psicanalisi del protagonista, che cerca di capire le cause della sua nevrosi e del suo odio verso il padre. informazioni sulle origini del libro, la morte del padre di Zeno, la sua relazione con le sorelle Malfenti e la sua moglie Augusta, nonché la sua associazione commerciale con il cognato Guido.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 27/07/2022

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sara-pascucci-6 🇮🇹

4.7

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Scarica La Coscienza di Zeno: L'autoanalisi di un inetto triestino e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! la coscienza di zeno la coscienza di zeno è il 3^ e maggiore romanzo di svevo, poiché le opere precedenti (Vita e senilità ) avevano riscosso poco successo. Svevo inizia a scrivere La coscienza di Zeno nel 1919, La pubblicazione è del 1923, a spese dell’autore. Inizialmente l’opera, come quelle precedenti di Svevo, non ottenne nessun successo, no a quando non intervenne lo scrittore irlandese James Joyce, amico di Svevo, che inviò La coscienza di Zeno ad alcuni scrittori e critici, tra cui Valéry Larbaud che apprezzò molto il romanzo e si impegnò a dionderlo in Francia.Nel 1927 La coscienza di Zeno esce in francese. Nel frattempo anche in Italia ci si era accorti di lui, in particolare grazie all’interessamento di Eugenio Montale, che nel 1925 pubblicò l’articolo Omaggio a Svevo, che determinò l’inizio del successo di Svevo e de La coscienza di Zeno anche in Italia. é la storia dell’autoanalisi di Zeno Cosini, agiato commerciante triestino, che all’età di 57 anni decide di ripercorrere le tappe della propria esistenza, con la speranza di capire le cause della nevrosi che lo aigge, che si manifesta con improvvisi dolori al anco e una zoppia in momenti di emozione o disagio. ma chi è Zeno? è un personaggio emblematico che rispecchia totalmente la condizione di incertezza e di inquietudine tipica dell’uomo moderno e che mette in evidenza la crisi delle certezze e dei valori della società borghese di ne ottocento. egli è un uomo senza qualità, inetto a vivere, incapace di agire sulla realtà. Zeno è portato ad osservare e studiare la propria malattia attraverso un’ impietosa autoanalisi ed ironica consapevolezza. Con questo romanzo Svevo ci presenta un personaggio nuovo, fuori dagli schemi abituali, né positivo né negativo, combattuto tra diverse possibilità e sempre in precario equilibrio sul lo del fallimento e della malattia. è un narratore inattendibile, vale a dire che non possiamo essere sicuri che quello che ci racconta e le interpretazioni che dà dei fatti corrispondano alla realtà. Questo dubbio è espresso in modo chiaro dal dottore nella Prefazione quando si riferisce alle «tante verità e bugie ch’egli [Zeno] ha qui accumulato». svevo decide di rivoluzionare completamente il suo modo di scrivere abbandonando ogni struttura naturalistica. L’opera è condotta su diversi piani temporali, vi è l’utilizzo di un tempo misto:il continuo intrecciarsi dei piani temporali della narrazione (presente, passato prossimo e passato remoto) allontana dall’impianto narrativo del romanzo tradizionale, in cui gli eventi si disponevano in ordine cronologico. Non ha quindi uno sviluppo dinamico oscillando tra lo stato momentaneo di salute e lo stato di malattia, considerato normale e permanente. L’io narrante usa il monologo interiore per confrontare presente e passato ed esprimere sentimenti e giudizi, riessioni e ricordi. Il risultato è un libro simile a un’autobiograa, senza esserlo in modo classico. A dierenza dei precedenti romanzi di Svevo, La coscienza di Zeno è narrato in prima persona, con un narratore interno. Si può denire questo romanzo come un’autobiograa aperta, in cui il protagonista Zeno Cosini ci racconta la sua vita per episodi sparsi, saltando da un momento all’altro, come se in ogni capitolo aprisse una nestra su un diverso momento della sua vita, no alla brusca interruzione nale. L’opera si divide in 8 capitoli : Prefazione Preambolo il Fumo la morte del padre La storia del mio matrimonio La moglie e l'amante La storia di un'associazione commerciale Psicoanalisi Prefazione: È questo uno dei capitoli più importanti, dato che rappresenta una nzione letteraria ben congegnata. Si tratta di poche righe rmate dal dottor S lo psicanalista che ha in cura Zeno, il quale espone l'origine del libro. A causa dell'ingiusticata interruzione della terapia da parte di Zeno, proprio nel momento in cui essa stava dando i suoi frutti, il dottore, profondamente ferito nel suo orgoglio professionale, decide di vendicarsi del paziente, pubblicando quelle memorie che lui stesso ha consigliato a Zeno di scrivere come parte integrante della cura. Tali memorie sono i capitoli successivi del libro. È chiaro che questa nzione letteraria è anche una polemica contro la psicoanalisi, una forma di terapia che proprio in quegli anni iniziava velocemente ad aermarsi. L'iniziale S sarebbe interpretabile come la prima lettera del nome del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, ma potrebbe anche riferirsi all'autore stesso o Aron Hector Schmitz Preambolo: Zeno racconta i primi tentativi frustranti di scrivere qualcosa sulla sua vita, raccontanto vicende della propria infanzia. Il fumo: Il protagonista narra il vizio del fumo trasversalmente a tutta la sua vita . Oltre all'inettitudine, un suo problema è il vizio del fumo, di cui non riesce a liberarsi. Il protagonista, infatti, ricorda di aver iniziato a fumare già nell'adolescenza, a causa del rapporto conittuale con il padre, al quale inizialmente rubava soldi per comprare le sigarette; in seguito, dopo essere stato scoperto, raccoglie i sigari fumati a metà sparsi per casa. Nonostante più volte si sia riproposto di smettere, non vi riesce proprio, e per questo si sente frustrato. I numerosi sforzi e tentativi non portano però a nessun risultato. Ogni volta che prova a smettere di fumare, Zeno decide di fumare un'ultima sigaretta (U.S.) e di annotare la data di questa. Dopo numerosi fallimenti Zeno si rende conto che fumare "ultime sigarette" è per lui un'esperienza piacevolissima, in quanto quelle assumono ogni volta un sapore diverso, causato dalla coscienza che dopo quelle non potrà fumarne più. Zeno si rivolge a facoltosi medici, riempie libri e addirittura pareti con la sigla U.S., ma non riesce a smettere: il tentativo dura moltissimi anni e non si realizza mai, neanche dopo essersi recato in una clinica specialistica.Il considerare il fumo responsabile del suo malessere sarà identicato dallo psicanalista come un riesso del senso di colpa nei confronti del padreː il "padrone interiore" di Zeno lo punisce per la sua volontà di competere col padre attribuendo la colpa dei suoi mali proprio all'oggetto della competizione, le sigarette. La morte di mio padre Nel quarto capitolo del “ La Coscienza di Zeno", si aronta uno degli episodi più drammatici e signicativi della sua vita, ovvero, la morte del padre. Come giá abbiamo riscontrato nel capitolo precedente "il fumo", vi è tra Zeno e il padre un rapporto conittuale e antagonistico, soprattutto, Quella con Carla Gerco è un'«avventura insignicante». Lei è solo una «povera fanciulla», che inizialmente suscita in lui un istinto di protezione. All'inizio Zeno e Carla sono legati da una relazione basata sul semplice desiderio sico, ma successivamente essa viene sostituita da una vera e propria passione. Anche Carla subisce dei cambiamenti: prima insicura, diventa poi una donna energica e dignitosa e nisce con l'abbandonare il suo amante a favore di un maestro di canto, che Zeno stesso le ha presentato e pagato. Zeno non smetterà mai di amare la moglie Augusta (che dimostra verso di lui un atteggiamento materno e gli comunica sicurezza). Verso la conclusione del suo rapporto con Carla, invece, maturerà per quest'ultima un sentimento ambivalente che si avvicinerà all'odio. In questo capitolo è raccontata la morte di Giovanni Malfentiː Zeno perde per la seconda volta una gura paterna. Storia di un'associazione commerciale: Zeno racconta le vicende dell'associazione commerciale presso cui lavora insieme al cognato Guido. Incapace di gestire il proprio patrimonio, Guido prega il cognato Zeno di aiutarlo a mettere in piedi una casa commerciale. Egli dice a se stesso di accettare per "bontà", ma in realtà lo fa per un oscuro desiderio di rivalsa e di superiorità nei confronti del fortunato rivale in amore che, nel frattempo, ha sposato Ada, verso la quale Zeno vuole mostrare indierenza; così Zeno inizia a lavorare per Guido senza compenso, e si convince di avere per lui un grande sentimento di amicizia, ma in realtà lo percepisce come rivale. La casa commerciale ha come impiegati Luciano Olivi, glio dell'amministratore del patrimonio di Zeno, e Carmen, giovane desiderosa di impratichirsi. L'attività della casa commerciale è poco oridaː Zeno frequenta l'ucio con incostanza; Guido conclude pochi aari fallimentari, distratto dal corteggiamento di Carmen, e dedica molto tempo alla caccia e alla pesca. Anche Guido, peraltro, nei ricordi di Zeno appare come un inetto, e inizia a sperperare il suo patrimonio e a tradire la moglie con Carmen, mentre Zeno ha la soddisfazione di essere incaricato da Ada di aiutare e proteggere il marito. Ada è sconvolta dalla gelosia per i tradimenti di Guido, da cui ha avuto anche due gemelli, e si ammala del morbo di Basedow; a Zeno nasce un secondo glio (dopo Antonia), Alo. Intanto il matrimonio di Zeno con Augusta prosegue felicemente, e Ada è invidiosa del loro successo. Dal bilancio del primo anno di attività della casa commerciale risulta una perdita di metà del capitale, e Guido tenta di convincere Ada a sostenere con il suo denaro metà della perdita, ma essa, consapevole che il marito la tradisce, è restia a farlo. Questi simula allora un tentativo di suicidio, per indurre la moglie ad aiutarlo economicamenteː Ada gli accorda allora il prestito. Guido inizia poi a giocare in borsa - consigliato da Nilini, un conoscente di Zeno - e, a seguito di grandi perdite, decide di ngere di nuovo il suicidio ingerendo un'enorme dose di veronal puro (che Zeno aveva suggerito per ngere il suicidio, durante un incontro di pesca, come veleno non mortale). La famiglia crede che lui stia ngendo il suicidio e i medici che sono chiamati a occuparsi di Guido sono alquanto negligenti, così che egli muore davvero; Zeno è l'unico a sapere che Guido non si voleva uccidere, e non lo rivela a nessuno. Zeno, impegnato a salvarne il patrimonio, riesce a recuperare una parte signicativa di quanto perso da Guido, ma, ricordatosi in ritardo del suo funerale, si accoda al corteo funebre sbagliato. Per questo è accusato da Ada, divenuta nel frattempo brutta e non più desiderabile a causa della malattia, di avere in tal modo espresso la sua gelosia e il suo malanimo verso il marito. Il famoso triangolo matrimoniale termina con tre scontte irreparabili, ma anche con l'autoinganno dei tre protagonisti, incapaci di distinguere fra sogno e realtà. Ada parte per Buenos Aires con i gli, diretta dalla famiglia di Guido. Psicoanalisi: Il capitolo è un complesso di lettere scritte da Zeno, dove aerma che il dottore gli ha diagnosticato il complesso di Edipo e il complesso di Caino. La più famosa è quella del 3 maggio 1915 dove dice di voler interrompere la terapia psicanalitica perché non ci crede e secondo lui ormai non può più guarire. Questo perché Zeno dice di essere nato con la malattia e secondo lui la malattia è una convinzione dell'uomo, da cui si può guarire non con delle cure ma solo con la persuasione della salute, quindi convincersi di essere guarito.Zeno è convinto che la guerra sia buona perché secondo lui un evento così catastroco eliminerà la malattia una volta per tutte dal mondo. Nel capitolo precedente ha termine la stesura dei ricordi che era stata ordinata dallo psicoanalista dottor S. come preparazione alla cura. In quest'ultimo capitolo, Zeno tiene un diario, che in seguito invierà al Dottore per comunicargli il suo punto di vista. Il diario di Zeno si compone di quattro parti, contrassegnate dalle date di quattro giorni distinti negli anni di guerra 1915-1916. Nella riessione conclusiva, Zeno si considera completamente guarito, perché ha scoperto che la "vita attuale è inquinata alle radici" e che rendersene conto è segno di salute, non di malattia. Zeno addirittura nega di essere mai stato ammalato poiché la sua malattia, in realtà, non era altro che uno stato che gli ha permesso una visione più lucida della realtà. Zeno generalizza la malattia a tutto il mondo sostenendo che chi si sente sano è malato e viceversa: la salute è la condizione di chi possiede certezze, principi; quindi, constatata la vanità di ogni certezza, egli conclude che sarebbe meglio "guarire dalla salute". L'uomo tuttavia è ammalato così in profondità che nessuna medicina lo può guarire. Nel nale apocalittico, Zeno inizia a riettere sugli ordigni costruiti dall'"uomo occhialuto" che secondo lui porteranno alla distruzione del mondo, prima o poi: una riessione inquietante che può denirsi quasi profetica, poiché sembra riferirsi ai futuri ordigni atomici. si sviluppa in 6 nuclei tematici: il vizio del fumo e del fallimento dei continui tentativi di liberarsene la rievocazione dei dicili rapporti con il padre la storia del matrimonio del protagonista → scontta della sua volontà la vicenda del tradimento coniugale con la giovane carla l’associazione commerciale col cognato Guido odiato segretamente da zeno la sducia di zeno nella psicoanalisi. PSICOANALISI E SVEVO: Il rapporto di Svevo con la psicanalisi è piuttosto complicato:egli credeva che fosse ecace oer capire l’origine del proprio male ma non per curarla, egli crede quindi solo nell’ indagine psichica. Probabilmente ciò è dovuto all'inecacia della cura subita dal cognato Bruno Veneziani che andò in cura da Freud, che lo ritenne incurabile.
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