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“LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA REALTA’: L’AZIONE POLITICA DEI GESUITI IN PARAGUAY”, Guide, Progetti e Ricerche di Storia Moderna

La Compagnia di Gesù attua tra il '500 e il '700 un'opera di evangelizzazione e di civilizzazione dei popoli conquistati e colonizzati dai più grandi imperi coloniali d'Europa. In particolare nella mia ricerca tratto il caso del popolo Guaranì situato nel Paraguay, in America Latina.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2016/2017

Caricato il 13/11/2017

NoemiFF
NoemiFF 🇮🇹

4.3

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Scarica “LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA REALTA’: L’AZIONE POLITICA DEI GESUITI IN PARAGUAY” e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! “LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA REALTA’: L’AZIONE POLITICA DEI GESUITI IN PARAGUAY” I. LA ‘MISSIONE DEI GESUITI’ TRA I DUE IMPERI COLONIZZATORI La storia delle Reducciones Gesuite in Paraguay inizia dopo la scoperta del “nuovo mondo”, l’ America. Gli eventi che seguono la scoperta dell’America coinvolgono principalmente Spagna e portogallo che alla fine del ‘400 sono le più grandi potenze coloniali del continente. Nel 1494 fu firmato il ‘Trattato di Tordesillas’ che definiva e legittimava le rispettive zone di influenza dei due imperi colonizzatori. Alla Spagna è assegnata la parte centro-meridionale dell’America e al Portogallo una vasta area dell’Africa, dell’ Asia e un insenatura in Brasile. Uno dei territori assegnati alla Spagna dal ‘Trattato di Tordessilas’ è il Paraguay allora abitato in parte dagli indios Guaranì, l’etnia più numerosa. Tuttavia, a causa dell’avanzata Portoghese la Spagna ha difficoltà ad accedere nella zona del Paraguay, “tutto ebbe inizio per via della difficoltà per gli spagnoli di accedere ai territori dei guarani, che il precedente trattato di Tordesillas aveva loro assegnato.”1 Il riferimento al più generale periodo storico in cui nascono le Riducciones è necessario per capire il motivo e il collegamento tra Spagna e America Latina, tra cultura europea ed extra-europea. La Corona Spagnola, minacciata dall’espansione portoghese decide di raggruppare gli indios in dei piccoli villaggi incaricando i Gesuiti di creare un organizzazione sociale, politica e culturale nell’America Latina basandosi sul modello di società europea. In questo modo la Spagna si assicurava l’assoggettamento della popolazione sotto il suo potere, la facilitazione dell’amministrazione coloniale, la civilizzazione degli indios ma soprattutto la loro conversione al cristianesimo. Perché scegliere la Compagnia di Gesù? I Gesuiti iniziano le loro missioni a metà del ‘500 “furono (e sapevano di essere) forse la sola élite intellettuale capace di entrare in contatto con altre società e di comprenderle dall’interno”2. Lo scopo 1 1 http://www.cristianicattolici.net/gesuiti-reducciones-paraguay.html 2 http://www.fupress.net/index.php/cromohs/article/view/15618/14485 delle loro missioni è infatti quello di avvicinare culture tra loro lontanissime attraverso la propaganda del Vangelo, portando la dottrina Cristiana fuori dai confini europei, agendo ideologicamente sulla vita delle diverse popolazioni “le grandi difficoltà, le vere e proprie sfide, che i gesuiti dovettero incessantemente raccogliere furono quelle di saper inter-pretare alla luce dei propri presupposti e obbiettivi le specificità delle situa-zioni e dei contesti culturali con i quali entrarono via via in contatto, e di conseguenza di saper adattare presupposti e scopi (in se stessi immutabili) ai concreti contesti, indefinitamente mutevoli nel tempo e nello spazio, in cui giunsero ad operare.”3 L’America Latina non è l’unica area geografica in cui i Gesuiti compiono le loro missioni, raggiungono la Cina, il Giappone, l’India, l’ Africa, “per lungo tempo la Compagnia di Gesù fu considerata il braccio papale, l’esercito della Chiesa cattolica nei confini più lontani.”4 II. CIVILIZZAZIONE ED EVANGELIZZAZIONE: POTERE POLITICO E RELIGIOSO NELLE REDUCCIONES Il nesso tra potere religioso e politico è al centro delle missioni dei Gesuiti. L’intento della Corona spagnola di fatto è l’evangelizzazione degli indios mediante un’azione pacifica “il punto di evangelizzazione dei gesuiti era che gli indios incontrassero l’avvenimento di Cristo e non la morale cristiana, perché la morale cristiana cozzava contro una concezione cannibalistica e poligamica della vita”5 ma allo stesso tempo è anche quello di civilizzare la popolazione Guarani composta da nomadi che vivono in clan e secondo le loro abitudini locali. Civilizzare significa creare un’organizzazione politica basata su una gerarchia e per fare ciò occorre necessariamente utilizzare la forza ideologica come mezzo di 2 3 http://www.academia.edu/25113510/ Evangelizzazione_e_globalizzazione_le_missioni_gesuitiche_nellet%C3% A0_moderna_tra_storia_e_storiografia 4 Ivi, cit. p. 12 5 https://annavercors.wordpress.com/tag/reducciones/ cui coltivare “le altre aree erano ‘proprietà di Dio’ i cui frutti spettavano alla comunità”.10 Intorno ai confini di ogni reducciones vi sono le trincee, utilizzate dal popolo per proteggersi da eventuali attacchi portoghesi, è infatti “un’epoca in cui i ‘bandeirantes’, i portoghesi, arrivavano, distruggevano le missioni e si portavano via gli indios come schiavi.”11 La proprietà privata costituisce una minima parte dell’organizzazione economica all’interno delle reducciones, la maggior parte del territorio è di proprietà pubblica, si coltiva la manioca, la canna da zucchero, il cotone, mais e tabacco utilizzati anche come moneta di scambio perché non vi è denaro. L’attività agricola del popolo guarani diviene in poco tempo la più produttiva e sviluppata dell’ America latina. Le reducciones sono piccoli villaggi economicamente autonomi e autosufficienti, ogni abitante trae dalla sua attività ciò che è necessario al sostentamento della sua famiglia e dalla distribuzione ciò che si produce dal loro stesso lavoro comune. Il commercio è sviluppato tra le stesse reducciones e le altre province spagnole esclusivamente per pagare le tasse alla Corona spagnola e per acquistare gli strumenti e i materiali necessari al lavoro. Il sistema amministrativo e di governo nelle reducciones è gestito dai guarani, costituisce un primo esempio della tipica organizzazione democratica. Vi è infatti un’assemblea elettiva, ogni partecipante sceglie autonomamente e liberamente il ‘corregidor’ (sindaco) “l'assemblea eleggeva il corregidor e due giurati che lo assistevano, poi quattro magistrati di quartiere e sei commissari di rione.”12 Solo gli affari con esterni alle reducciones sono in mano ai Gesuiti. L’organizzazione delle reducciones assume in modo evidente le caratteristiche di una società comunitaria in cui il territorio, i legami tra gli abitanti e i loro interessi sono condivisi e fondati sull’idea di ‘bene comune’. 5 10 https://it.wikipedia.org/wiki/Riduzioni_gesuite#Caratteristiche 11 https://www.meetingrimini.org/default.asp?id=673&item=4748 12 http://www.cristianicattolici.net/gesuiti-reducciones-paraguay.html V. FORME DI ESPERIENZA QUOTIDIANA GUARANI La vita dei Guarani all’interno delle reducciones è scandita dai riti cristiani e dal lavoro. La mattina all’alba dopo il risveglio, per ogni guarani, la preghiera individuale e la messa sono i primi momenti di partecipazione giornaliera ai rituali cristiani. Successivamente intorno alle ore otto c’è la visita ai malati, dopodichè ognuno si dirige verso i propri impegni lavorativi o, per i bambini, a scuola. A mattinata conclusa, puntualmente ogni giorno alle ore 12.00 si serve il pranzo. Dopo aver pranzato ogni guarani può riposarsi un’ora per poi tornare a lavoro fino alle 16.00, l’ora del catechismo. Più tardi, prima di cena, vi è ancora una volta la recita della preghiera giornaliera fino alle 20.30, l’ora di andare a dormire. L’esperienza quotidiana della popolazione è “definita dall’avvenimento cristiano in tutti i dettagli, dall’uso perfetto del tempo all’igiene”13 e l’attività lavorativa deve essere organizzata in modo tale che rimanga il tempo da dedicare alla famiglia, alle arti, al canto e alla lettura. Prima dell’arrivo dei Gesuiti i Guarani erano un popolo nomade che non aveva certamente abitudini e routinne quotidiane così rigide; è sorprendente notare come la Compagnia di Gesù sia riuscita a modellare la vita quotidiana di un popolo molto difficile da gestire per via della sua antropologia nomade libera dagli schemi occidentali, nonostante ciò “un tale splendido tentativo è rimasto chiuso nei suoi limiti geografici e storici. Nessuno l'ha imitato né continuato. Gli stessi indios hanno dimostrato di non aver assimilato tutto lo spirito di quest'opera di civilizzazione, in modo da continuarla o riprodurla in qualche altra parte"14 dopo l’espulsione dei Gesuiti e la chiusura delle reducciones. VI. UNA SCELTA POLITICA: LA FINE DELL’UTOPIA GESUITA Come ho detto all’inizio della ricerca, il periodo storico in cui nascono le reducciones è attraversato da guerre di confine tra Spagna e Portogallo per la spartizione dei territori in 6 13 annavercors.wordpress.com/tag/reducciones/ 14 http://digilander.libero.it/gogmagog1/Dottrina/s_paraguay03.htm America Latina. La fine delle reducciones è determinata da fattori politici che riguardano i conflitti tra i due più grandi imperi coloniali, dall’affermazione delle monarchie europee del XVII secolo e della propaganda protestante e illuminista. La prima minaccia per il popolo guaranì risale a metà ‘600 ed è l’alleanza tra creoli portoghesi ‘paulisti’ e gli indios ‘Tupi’ (nemici dei guaranì), da quest’unione nascono le ‘bandeiras’, delle spedizioni armate contro la popolazione guaranì. I guaranì non hanno armi per difendersi perché la dottrina gesuita è a favore della pace, nonostante ciò, visti i numerosi attacchi, i missionari decidono di armare la popolazione. Nel 1638 il missionario gesuita Ruiz de Montoya si reca in Spagna per riuscire ad ottenere dalla Corona il permesso di dotare i guarani di mezzi per difendersi dalle incursioni nemiche. La Spagna concede ai gesuiti questa possibilità, la popolazione viene addestrata all’uso delle armi e nel 1639, per la prima volta, i guaranì riescono a vincere una battaglia contro i ‘bandeirantes’. Gli attacchi continuarono fino al 1641, anno della ‘battaglia di Mbororé’ , in cui il popolo guarani ottiene una tregua da parte dei nemici causata dalla perdita di molti uomini. La pace tra i due dura circa 70 anni, periodo in cui avviene il consolidamento dell’espansione gesuita. Tuttavia i conflitti tra Spagna e Portogallo continuano, i guaranì partecipano a favore della Spagna che perdeva sempre più territori mentre il Portogallo riusciva ad espandersi , fino al 13 Gennaio 1750, anno in cui fu firmato da Ferdinando VI di Spagna e Giovanni V del Portogallo, il ‘Trattato di Madrid’ o ‘Trattato dei confini’, su iniziativa del governatore portoghese di Rio de Janeiro, Gomez Freire de Andrade. Questo Documento sancisce il passaggio delle reducciones spagnole, inclusa quella dei guarani, nelle mani dei portoghesi in cambio della Colonia del Sacramento, ingresso al bacino del del Rio de la Plata. Ovviamente la popolazione guarani rifiuta tutto ciò organizzando una resistenza armata contro i portoghesi e successivamente contro gli spagnoli che avanzarono al fianco dei portoghesi per contrastare la resistenza guarani. La ribellione dei guarani viene definita ‘guerra guaranitica’, inizia nel 1754 e si conclude nel 1756 con la sconfitta, causata principalmente 7
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