Scarica La crisi della repubblica romana e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA CRISI DELLA REPUBBLICA ROMANA PATRIZI E PLEBE RICCA L’espansione nel Mediterraneo del III e II secolo a.C. diede a Roma una grande quantità di ricchezze. Roma si trovò in possesso di nuove terre e di molti schiavi da sfruttare nel lavoro agricolo. Ci fu cosí una trasformazione che iniziò con la formazione di una ÉLITE formata dai patrizi e da una minoranza plebea molto agiata che aveva fatto carriera nell’esercito. Si creò un’OLIGARCHIA, composta dall’aristocrazia che discendeva dagli antichi patres e da un gruppo di plebei molto ricchi. Questi due ceti costituivano la nobiltà. CURSUS HONORUM: era un percorso che andava dalle magistrature minori a quelle più importanti, il punto d’arrivo era il consolato. UOMINI NUOVI: erano coloro che riuscivano ad accedere al consolato per primi nella propria famiglia. CETO EQUESTRE: era formato dai cavalieri cioè tutti cittadini con un reddito superiore ai 40.000 sesterzi annui. LEGGE CLAUDIA: Venne emanata nel 218 a.C. e proibiva ai senatori di dedicarsi alle attività commerciali. Furono i cavalieri a investire i propri patrimoni nei commerci. SCONTRO TRA FILOELLENICI E TRADIZIONALISTI La cultura tradizionale romana è fondata sul MOS MAIORUM, si basava per il rispetto sul costume degli antenati, in primo piano sull’amore per il bello, per l’arte e per il lusso. Venne diffusa anche la cultura greca ma non venne accolta da tutti i romani con entusiasmo. La popolazione romana era divisa in: TRADIZIONALISTI: erano gli avversari della cultura greca, alla guida di questo partito c’era Catone il Censore e, che fecero emanare delle norme contro il lusso e l’ostentazione della ricchezza. FILOELLENICI: erano coloro che guardavano con favore la cultura greca ed erano di numero superiore rispetto a quello dei tradizionalisti. Alla fine però ci fu una sintesi tra i valori romani tradizionali e quelli della cultura greca, grazie al filosofo Panezio e allo storico Polibio. LA DIVISIONE DEL SENATO OTTIMATI: Era il gruppo più conservatore e restio alle concessioni a favore dei ceti più deboli. POPOLARI: erano a favore delle riforme che miglioravano il popolo romano. In Senato erano una minoranza, ma avevano l’appoggio dei cavalieri dei plebei più benestanti e delle popolazioni italiche. I GRACCHI Due esponenti dello schieramento popolare furono i fratelli Tiberio e Gaio Sempronio Gracco, Che capirono che l’impoverimento dei piccoli proprietari terrieri avrebbe messo in pericolo la Repubblica perché arrivava l’esercito dei suoi soldati.