Scarica La Sociologia: Comte, la Devianza e il Controllo Sociale e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! La sociologia Comte è il padre della sociologia perché è il primo ad affermare che la sociologia è una scienza esatta. La definisce tale perché, a differenza delle altre materie che vengono studiate solo in laboratorio, in sociologia viene svolto uno “studio empirico”, ossia: per affermare le teorie c’è bisogno di scendere in campo. Inoltre, Comte elabora 3 stadi: stadio teologico; in cui le persone attribuiscono ogni fenomeno alla religione, infatti Comte lo associa all’infanzia dove i bambini credono a tutto. stadio metafisico; in cui ha una maggiore importanza la filosofia e Comte la associa all’adolescenza. stadio positivo; in cui ha importanza la sociologia e Comte lo associa agli adulti. La devianza Con il termine devianza ci si riferisce a comportamenti che si allontanano dalle norme sociali stabilite. Ci sono diverse forme di devianza, che vanno dal semplice anticonformismo all’atto criminale. Per capire se un comportamento è deviante c’è bisogno di contestualizzarlo: in un determinato luogo, perché ogni società ha norme differenti e quindi ci sono diversi concetti di devianza, eccetto l’atto criminale. in un’epoca ben precisa, perché ciò che poteva essere considerato “deviante” in passato può non esserlo oggi. Cesare Lombroso si occupò della devianza criminale e cercó di trovare delle caratteristiche fisiche in comune tra i criminali (come alcune malformazioni delle ossa del cranio e dei denti). Questi studi ovviamente non furono effettivi. Dopo Lombroso, ci fu la Scuola di Chicago, dove vennero effettuati i primi studi sulla devianza nei quartieri malfamati di Chicago e vennero presi in considerazione: vagabondi, bande giovanili e ladri. Il risultato di questi studi fu che la devianza è la conseguenza di un processo di subcultura, ossia: l’insieme di idee, modelli di comportamento e linguaggi di un determinato gruppo. Inoltre, la devianza tendeva a verificarsi in posti che erano caratterizzati da una maggiore disorganizzazione sociale e da livelli bassi cultura. Poi ci sono Goffman e Becker, che studiano come la devianza viene vista all’interno della società e sviluppano la teoria dell’etichettamento. Secondo questa teoria ai soggetti devianti viene attribuito uno Stigma, ossia una connotazione negativa che rimane tale anche quando il deviante, dopo aver scontato la sua pena, cerca di rientrare nella società. Questo Stigma fa sì che la società emargini il deviante per sempre e questo va a creare una devianza secondaria, ossia: il deviante, non potendo reintegrarsi la società, sviluppa delle convinzioni che rafforzano la sua devianza e continuerà la sua carriera deviante. A questo proposito, Durkheim trovò un collegamento tra la devianza e il tasso di suicidi. Durkheim, infatti si accorse che la maggior parte di questi individui che si suicidavano erano proprio devianti, che commettevano quest atto estremo perché non riuscivano a sostenere di essere emarginati dalla società. Durkheim, inoltre, fa una differenza tra: solidarietà meccanica, dove non c’è suddivisione del lavoro solidarietà organica, dove c’è la suddivisione del lavoro. Il controllo sociale Il modo per contenere e controllare la devianza è il controllo sociale, ossia: L’insieme di strumenti che la società usa per far rispettare le regole. Questi strumenti possono essere formali, come ad esempio le sanzioni per le violazioni delle norme; oppure informali, come ad esempio l’emarginazione sociale e il pettegolezzo. Il controllo sociale è massimo nelle istituzioni totali, che vengono così chiamate da Goffman, e sono quelle istituzioni che si appropriano totalmente della vita degli individui per un determinato periodo, come ad esempio il carcere. Le istituzioni penitenziarie hanno assunto scopi diversi nel corso del tempo. Nel 700 il loro scopo era quello di dare una punizione ai criminali. Queste punizioni erano estreme, infatti: i criminali venivano torturati, fustigati e sottoposti a pene corporali, fino ad arrivare all’esecuzione pubblica. Questo perché, a quei tempi, la punizione doveva essere una dimostrazione di forza del potere politico. Con