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Consulenza Giudiziale: Un Intervento Unico tra Differenza e Appropriazione dell'Altro, Sintesi del corso di Psicologia Clinica

Psicologia giuridicaPsicologia della FamigliaPsicologia della relazionePsicologia clinica

Un caso di consulenza giudiziale per una coppia in separazione, Guglielmo e Valentina, e le peculiarità di questo tipo di intervento. Il documento illustra la composizione della famiglia, le ragioni della separazione, il ruolo del giudice e la struttura della consulenza. Vengono presentati i risultati del primo incontro e l'analisi della dinamica generazionale.

Cosa imparerai

  • Come il ruolo del giudice influisce sulla consulenza giudiziale?
  • Come vengono valutate le condizioni psicologiche e cliniche dei genitori e dei figli nella consulenza giudiziale?
  • Che cos'è una consulenza giudiziale e come si differenzia da altre forme di intervento clinico?

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 17/10/2021

melibonni
melibonni 🇮🇹

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Scarica Consulenza Giudiziale: Un Intervento Unico tra Differenza e Appropriazione dell'Altro e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Clinica solo su Docsity! 3. LA CONSULENZA GIUDIZIALE 1. Guglielmo e Valentina: dal piacere della differenza all’appropriazione dell’altro La consulenza giudiziale è una forma del tutto particolare di intervento con le coppie in separazione ma, essa può essere considerata una pratica clinica a tutti gli effetti purché si tenga conto delle sue peculiarità. la prima riguarda l'aspetto del vincolo istituzionale all'interno del quale si realizza e quindi non nasce Fontane richiesta di aiuto da parte della coppia. determina In verità la sua ambiguità perché è legata al fatto che l'obiettivo dichiarato della consulenza nel contesto giudiziario e di ordine diagnostico e non terapeutico. da un lato è acquisita la convinzione che non è possibile produrre conoscenza psicologica senza una qualche forma di coinvolgimento dei soggetti. dall'altro evidente che la motivazione che soggiace alla richiesta di una consulenza trascende per molti aspetti una finalità conoscitiva. In molti casi essa è accompagnata dall'attesa del sistema giudiziario che la consulenza possa anche contribuire a contenere conflitto e felicitare l'elaborazione della separazione. il terzo carattere peculiare riguarda il fatto che l'oggetto primario di indagine la consulenza disposta dal giudice non è la coppia ma, la coppia genitoriale. questi caratteri delineano in modo del tutto particolare l'intervento clinico con la coppia all'interno del contesto giuridico e sollevano una questione preliminare circa il senso è la forma dell'intervento stesso. nel contesto internazionale è diffusa la convinzione della necessità di realizzare una valutazione oggettivata dalle capacità dei genitori e delle condizioni cliniche dei figli al fine di offrire al giudice conoscenze certe. in questa prospettiva la consulenza non solo si traduce in una valutazione di caratteristiche di personalità, competenze e risorse, Ma questa indagine è fondata su elementi comportamentali e rappresentazionali di ciascun soggetto coinvolto nella valutazione. è però legittimo è più congruente con l'attesa di efficacia, assumere una prospettiva di ordine relazionale, identifichi nel legame di coppia una delle dimensioni cruciali della genitorialità. assumere la compressa peculiarità che contraddistingue l'intervento di consulenza psicologica interno del contesto giuridico della separazione e del divorzio significa assumere una posizione forte e distinta. Egli deve essere consapevole della necessità di salvaguardare la propria autonoma specificità di intervento. la consulenza giudiziale diviene un vero e proprio lavoro clinico con la coppia. 2. Lo stato di fatto all'esordio della consulenza Il nucleo familiare è composto dal signor Guglielmo, di 44 anni, alla signora Valentina, di 42 anni, e dalle figlie Beatrice Francesca, di 11 e 8 anni. Guglielmo e Valentina sono stati sposati per 13 anni. nel corso della vita coniugale Hanno condiviso esperienze di tipo lavorativo e imprenditoriale, nel corso della separazione determinano ragioni di divergenze di conflitto. Dopo 2 anni di matrimonio è nata la primogenita e 3 anni dopo la seconda figlia Francesca. il procedimento giudiziale prende avvio con il ricorso di Guglielmo, depositato 8 mesi dopo che ha lasciato la casa coniugale. Egli prospetta uno scenario ordinario di crisi coniugale di separazione e lo avrebbe portato seguito di una richiesta della moglie ad abbandonare il tetto coniugale. la pacatezza e disponibilità di Guglielmo suscitano un atteggiamento rigido è aggressivo nella moglie, che coinvolge sempre più le figlie nella loro diatriba, fino ad arrivare a ostacolare la loro frequentazione. ciononostante Guglielmo sostiene di aver continuato a ricercare la possibilità di una collaborazione genitoriale prospettiva chiede che il tribunale disponga l'affidamento congiunto delle figlie, una frequentazione ordinaria, Rivedendo la loro collocazione prevalente presso la madre a cui proponi venga assegnata la casa coniugale. del tutto differente la ricostruzione prospettata da Valentina, Ella denuncia ripetuti comportamenti aggressivi e violenti da parte di Guglielmo non solo contro di lei, ma anche contro le figlie. evidenzia come la crisi sia stata determinata dal progressivo disinteresse manifestato dal marito nei confronti della vita familiare e dalla relazione extraconiugale da egli intrapresa prima ancora che abbandonasse di sua iniziativa la casa coniugale, lasciando assoluto tale carico l'onere del mantenimento accudimento delle figlie. per questo Valentina richiede che il tribunale dichiari la separazione con l'addebito di responsabilità a carico del marito il risarcimento dei danni morali e materiali provocati a lei alle figlie. ieri Inoltre che le figlie siano affidate a lei in forma esclusiva frequentazioni limitate figlie. Chiedi anche che la casa coniugale sia alcuni brevi questionari che permettono di valutare le condizioni psico emotive e di adattamento sociale dei genitori, il livello della loro fiducia interpersonale e della loro efficacia genitoriale. il ricorso a Questi strumenti permette di cogliere delle residue risorse e il confronto tra le aspettative di ciascuno e bisogni delle figlie. i risultati del POMS e del QUAI mettono in luce alcuni aspetti di forza e gli aspetti critici delle condizioni psico emotive del funzionamento interpersonale dei genitori. Valentina presenta un profilo sostanzialmente intermedio di valori, un punteggi al limite nella scala della stanchezza e della vigoria. Guglielmo presenta una totale assenza di aggressività, una rappresentazione in Palese contrasto con il comportamento agito. elementi più interessanti messi in luce dal QAI: Guglielmo presenta un profilo completamente al di fuori del range intermedio per tutte le variabili considerate, con valori significativi rispetto al narcisismo (molto elevato), l'impulsività e lo stress psicosociale (molto bassi). Valentina presenta valori molto bassi nelle scale della non affermatività e dello stress psicosociale e valori al limite per quanto riguarda le altre dimensioni. più prevedibili sono i risultati Mostrati dalla scala di efficacia il genitoriale auto ed eteroriferita e i valori della fiducia interpersonale. queste variabili sono direttamente connesse allo stato della relazione di coppia rappresentazioni della genitorialità solo congruenti con la necessità di giustificare e sostenere le rispettive posizioni nel conflitto. genitori risultano comunicati da un sentimento di sfiducia reciproca attribuzione a se di unificare genitoriale più consistente di quella che riconoscono all'altro. molto interessante sono i risultati della checklist relativa alle rappresentazioni dei bisogni delle figlie, questo permette: una prima valutazione di quanto le rappresentazioni dei genitori siano congruenti e compatibili e permette una comparazione diretta tra i due genitori sulle rispettive percezioni delle figlie. in questo caso specifico in 2 items su 7 i genitori manifestano una lieve discrepanza percettiva, Mentre nelle altre cinque manifestano una completa convergenza. questo costituisce un punto di accumulamento o su cui far leva per ingaggiare i genitori in un percorso che possa apparire come utile e costruttivo. l'ultima parte di questa fase preliminare è determinata dalla discussione dei risultati. i soggetti è risultato utile il contributo dei consulenti di parte con cui, vengono discussi i dati prodotti nel primo incontro affinché essi possano presentarli discuterli con i rispettivi clienti prima del secondo incontro congiunto. importante che il secondo incontro venga pianificato e guidato dal consulente in modo molto lucido e direttivo. tocca il consulente selezionare le informazioni più significative e trattabili. in questo caso, gli elementi ripresi sono stati: il contrasto tra la comune percezione dei bisogni delle figlie e la distinta collocazione delle stesse nel genogramma; la mancata rappresentazione della separazione; la presenza di aspetti di difficoltà nel profilo di adattamento interpersonale. elementi ricchi configurano il problema in termini relazionali e che sottolineano la connessione tra il piano della coppia e quello genitoriale. la reazione degli ex coniugi è confortante: entrambi ammettono che la parte più rilevante della sofferenza che provano è determinata dalla loro relazione. inoltre per loro è possibile riconoscersi reciprocamente non solo nel diritto esercitare la genitorialità, ma anche nel fatto che la loro figura costituisce un elemento positivo e imprescindibile per le figlie. interessante è stato il rapido contenimento modalità più macroscopicamente disfunzionali: vengono rispettate le regole la funzione di guida che il consulente ha proposto. 4. L'analisi della dinamica generazionale Nella consulenza con Guglielmo e Valentina, la fase dedicata alla ricostruzione e all'analisi della vicenda relazionale ha occupato 7 incontri: un incontro individuale con ciascuno di loro, due incontri congiunti, tre incontri dedicati all'analisi della genitorialità (uno con i genitori, uno con le figlie sono riservato all'interno nucleo familiare). l'esplorazione della relazione con le famiglie di origine avvenuto in modo distinto per ciascun genitore. si è proceduto articolando il discorso in due grandi capitoli: facendo una sintetica ricostruzione del percorso di vita e indagando la relazione con l'ambiente familiare di origine prestando attenzione ai passaggi di differenziazione e individuazione. gli elementi più significativi emersi sono stati: - Valentina, originaria di Palermo, dopo una ricostruzione del proprio percorso evolutivo molto positivo, definisce genitori Affettuosi e di mentalità illuminata. il padre è morto quando lei aveva 18 anni la madre soffre da alcuni anni di una forma lieve di demenza senile. è sempre stata brillante negli studi, iscritta alla facoltà di Economia Milano. ha sviluppato una vita sociale ricca e attiva. Dopo la laurea avviato una carriera professionale e ha occupato incarichi importanti. - Guglielmo, nato e vissuto in provincia di Milano, propone una ricostruzione positiva. nella descrizione del rapporto assume un rilievo centrale la figura del padre, deceduto 3 anni prima della separazione Dopo un lungo periodo di malattia. viene descritto come un uomo sicuro e intraprendente che ha creato da solo una piccola impresa di successo, che ha consentito a tutta la famiglia di godere di un certo agio economico ed un importante prestigio sociale. ha conseguito la maturità tecnica ed è sempre stato appassionato di sport e di musica. dopo l'esordio della malattia del padre, Guglielmo accetterà di entrare nell'azienda di famiglia, soprattutto per l'intermediazione della madre. prima del matrimonio ho avuto un'unica relazione affettiva importante, durata 8 anni. La ricostruzione delle vicende di origine mostra alcuni aspetti di criticità. essi si colgono sia nella modalità narrativa presentazione, siete alla presenza di alcuni importanti contenuti tematici. entrambi rivelano la centralità della figura paterna. l'analisi clinica della vicenda di coppia effettuata con i genitori congiuntamente, ha cercato di esplorare ricostruire il significato che la relazione assunto per ciascuno di essi, cercando di individuare gli elementi di valore e le residue risorse. entrambi i genitori propongono una rappresentazione emotivamente molto investita. l'incontro avviene in età adulta, azioni si contraddistingue per l'intensità del sentimento del coinvolgimento affettivo si sviluppa con grande rapidità. il riconoscimento e la valorizzazione della differenza della specificità dell'altro nuove un rapido consolidamento del legame. la dinamica della scoperta ed è l'identificazione dell'altro da sé alimenta il coinvolgimento emotivo, ma promuove anche l'attivazione di aspetti di provocazione di sfida. il patto di coppia si alimenta attraverso un movimento di doppia seduzione struttura come una posizione di parti distinte che richiedono di essere riconosce e rispettati in termini rigidi. Guglielmo è attratto e sedotto Dalle caratteristiche emotive e relazionali vivaci e aperte della moglie; Valentina è affascinata dal Carisma del marito. in tale incastro ciascuno a modo di vedere riconosciuto affermato il proprio valore e vitalizzare il proprio sé nella compartecipazione del valore dell'altro. l'entrata in
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