Scarica La Complessità del Ruolo Sociale: Posizioni, Ruoli e Valori e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE (DIFFERENZIAZIONE) Posizioni e ruoli sociali Il ruolo è socialmente definito dall'insieme delle aspettative e delle regole cui un individuo è tenuto a conformarsi per il fatto di occupare una determinata posizione sociale. Per posizione sociale si intende il posto che un individuo occupa nella società. Non è la posizione che è assegnata al soggetto, ma è il soggetto che è assegnato ad una posizione sociale. (esempio: nella famiglia, una donna ha più posizioni sociali, mamma, figlia, sorella, ecc...) la posizione di ruolo sociale ha una valenza normativa, un individuo si conforma a dei modelli comportamentali per il fatto di occupare una determinata posizione. Il ruolo si esercita, la posizione si occupa. Il ruolo è un concetto relazionale, non soltanto perché esso è svolto in riferimento ad altri, ma anche perché a loro volta gli altri esercitano un ruolo corrispondente. (es. barista cliente). Il complesso di ruoli è formato da tutti i ruoli che, al di là della varietà delle attività, corrispondono alla molteplicità dei soggetti sociali che sono funzionalmente in relazione con chi occupa una determinata posizione sociale. Ognuno di noi occupa posizioni diverse nella vita sociale, nelle quali ci si trova investiti di responsabilità verso altri soggetti. Ciascuno di noi, dunque, è definito da una molteplicità di posizioni-ruolo. La società attribuisce un valore diverso alle posizioni-ruolo, in due sensi: in senso orizzontale e in senso verticale. In senso orizzontale, assegnando un valore preminente a un tipo di posizione; le posizioni che contano socialmente sono soprattutto quelle occupazionali e professionali. In senso verticale, ordina i ruoli in termini di importanza. Lo fa assegnando gradi di controllo e di autonomia differenziati. Il controllo consiste nella possibilità di decidere quali obiettivi possono o devono perseguire quanti svolgono ruoli di altre posizioni, quali alternative d'azione possono adottare per raggiungerli, e quali variabili possono considerare per valutare l'efficacia delle alternative di azione in vista degli obiettivi. L'autonomia coniste nella possibilità di decidere in proprio uno o più dei tre elementi dell'azione (obiettivi, alternative d'azione, variabili) inscritti in una data posizione-ruolo. Accade così che le diverse posizioni, in primis quelle lavorative, sono organizzate gerarchicamente. Si avranno così posizioni sovraordinate e posizioni subordinate, ruoli di comando, e ruoli esecutivi. Ambivalenza, assorbimento e distanza di ruolo Vi sono ruoli semplici e ruoli complessi. | ruoli semplici sono semplici si anel contenuto operativo, sia nel contesto relazionale. | ruoli complessi sono complessi o meno nel contenuto operativo, ma complessi riguardo al contesto relazionale. La complessità è dalla dalla molteplicità delle aspettative cui sono sottoposti il ruolo e il soggetto che lo svolge. Il fatto di dover rispondere ad aspettative contrastanti genera ambivalenza di ruolo, che da luogo, a seconda dei casi, a conflitto interiore, incertezza, o oscillazione comportamentale. Secondo Merton, l'ambivalenza di ruolo può avere tre fonti: 1) Contrasto tra le aspettative di uno stesso ruolo, è il caso del genitore che sa di dover essere severo e comprensivo allo stesso tempo. 2) Contrasto tra le aspettative di ruoli diversi corrispondenti a una singola posizione sociale, è il caso, ad esempio, del docente universitario che, dovendo assolvere ruoli di insegnamento, di ricerca, amministrativi e organizzativi, si trova a dover tentare difficili compatibilità tra esigenze diverse in termini di priorità, valori, attitudini, tempo ed energie dedicate. 3) Contrasto tra le aspettative di ruoli relativi a un complesso di posizioni-ruolo, è il caso, ad esempio, della donna che si trova soggetta, oltre che ai propri interessi, ai doveri di lavoratrice, di sposa, di madre, ecc... Si distinguono tre dimensioni del concetto di ruolo: