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La donna nell'arte. Dall'età primitiva al '900. Adatto per collegamenti di maturità sul tema della donna., Temi di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

ARTE PRIMITIVA → La donna era simbolo della fertilità, come si può vedere dalle Veneri, che rappresentavano donne formose. La donna era vista come colei che genera la vita. ARTE GRECA→ la donna era considerata come una dea MEDIOEVO→La bellezza femminile era riservata alle immagini sacre, come si vede nella figura di Maria, che era la figura per eccellenza. RINASCIMENTO→La donna da OGGETTO a SOGGETTO

Tipologia: Temi

2020/2021

Caricato il 12/05/2021

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Scarica La donna nell'arte. Dall'età primitiva al '900. Adatto per collegamenti di maturità sul tema della donna. e più Temi in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! LA DONNA NELL’ARTE MEDIOEVOARTE GRECA ARTE PRIMITIVA La donna era simbolo della fertilità, come si può vedere dalle Veneri, che rappresentavano donne formose. La donna era vista come colei che genera la vita. VENERE DI MILO SAMOTRACIA La donna era considerata una dea La bellezza femminile era riservata alle immagini sacre, come si vede nella figura di Maria, che era la figura per eccellenza. Il cristianesimo aveva influenzato la figura della donna nell’arte, concepita nella sua sacralità. LA DONNA NELL’ARTE RINASCIMENTO La donna da OGGETTO a SOGGETTO. È stata oggetto di desiderio di molti uomini della Firenze del 400, tra cui l’artista SANDRO BOTTICELLI, che la considerava come fonte di bellezza e oggetto della pittura. Simonetta Vespucci, nobildonna italiana più nota durante il rinascimento. PRIMAVERA (Botticelli) NASCITA DI VENERE (Botticelli) Conservata nella galleria degli Uffizi a Firenze. Sono collocati 9 personaggi in un giardino. L’opera va letta da destra verso sinistra. Zefiro rapisce e mette in conta CLORI, atto dalla quale lei rinasce trasformata in Flora →PERSONIFICAZIONE DELLA PRIMAVERA, rappresentata con un abito fiorito. AL CENTRO→ VENERE che sorveglia e dirige gli eventi→ SIMBOLO NEOPLATONICO DELL’AMORE PIU ELEVATO. Sopra di lei vola CUPIDO e a sinistra ci sono le 3 grazie, in cui si muovono e intrecciano le dita. Infine MERCURIO che scaccia le nubi per preservare la primavera. Risale al 1480 circa. Venere, appena nata dalla schiuma del mare, è ritratta nuda su una conchiglia. A sinistra c’è Zefiro, abbracciato a Clori che la sospinge verso il litorale dell’isola di Cipro, dove flora l’accoglie porgendole un mantello rosso per coprirla. L’opera rappresenta la nascita dell’amore e della bellezza spirituale come forza motrice della vita
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