La filosofia di Bergson, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Scarica La filosofia di Bergson e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! REAZIONI ANTIPOSITIVISTICHE A partire dal 1800, ha luogo una vera e propria reazione all’Illuminismo. In molti sostengono che il positivismo abbia escluso i valori umani e la libertà dello spirito e, a partire da queste convinzioni, prendono forma le correnti antipositivistiche. Ciò che accomuna gli esponenti è: ➔ La scienza come unica forma di conoscenza autentica ➔ Esistenza di una realtà spirituale ➔ Indagine della realtà spirituale tramite conoscenza e introspezione BERGSON Nasce a Parigi nel 1859 e muore nel 1941. Egli è cugino di Marcel Proust, autore di Alla ricerca del tempo perduto. La sua opera si presenta come massima espressione dello spiritualismo francese ma contiene anche parte delle teorie evoluzionistiche spiritualistiche. Le opere principali sono: ● Saggio sui dati immediati della coscienza ● Materia e memoria ● Evoluzione creatrice Saggio sui dati immediati della coscienza: Il positivismo si presenta come un movimento avente la pretesa di scientificare ogni aspetto dell’esistenza, a partire dal concetto di tempo. Bergson effettua una distinzione tra: TEMPO DELLA SCIENZA TEMPO DELLA COSCIENZA ❖ Quantitativo ❖ Omogeneo ❖ Discontinuo ❖ Reversibile ❖ Qualitativo ❖ Eterogeneo ❖ Continuo ❖ Irreversibile Tempo spazializzato, che non considera la continuità e il movimento. Somma di istanti. Astratto ed esteriore. Tempo della vita, ossia flusso continuo e incessante. Flusso continuativo. Concreto e interiore. Collana di perle ➢ Tempo utile all’organizzazione della vita sociale (1 secondo è 1 secondo…) Trascura la qualità del tempo. Gomitolo ➢ L’infanzia è il nucleo centrale, mentre tutto ciò che accade dopo si stratifica e determina ciò che siamo. TEMPO DURATA = ciò che non è più, ciò che è ancora e ciò che non è ancora. La dimensione spirituale è caratterizzata dalla libertà. La scelta umana è libera poiché tutta l’anima ne è coinvolta. L’azione umana è imprevedibile fino a quando la scelta non viene compiuta. Dunque, l’anima si determina da sé. Materia e memoria: La questione della libertà dello spirito apre il tema del rapporto tra spirito e corpo. ➔ Memoria pura = coscienza, conservazione del passato che si accumula su se stesso senza tregua. Essa conserva automaticamente tutto ciò che è accaduto. ➔ Ricordo = materializzazione di un evento passato in un’immagine. ➔ Percezione = filtro che seleziona i dati in vista dell’azione. Bergson afferma che la memoria pura è più oblio che ricordo, in quanto conserva senza rivelare. Ciò che emerge corrisponde al ricordo, ovvero una minima parte della nostra intera esistenza. L’evoluzione creatrice: Essa è la legge universale che guida la vita di tutti gli esseri viventi. In quest’opera, Bergson intende dimostrare che l’intero universo è interpretabile secondo il concetto da lui elaborato di durata. La vita è creazione e imprevedibilità e, allo stesso tempo, conservazione automatica del passato. Tuttavia, le sorti dell’uomo e della natura sono ben distinte. Uomo = deve vivere una sola vita. Durante l’infanzia emergono potenzialità diverse, la cui incompatibilità porta l’uomo a dover compiere una scelta. Natura = non deve seguire una linea di evoluzione unica. Si sviluppa come un fascio di steli, ossia unità che diventa biforcazione, in quanto la vita è creazione libera e imprevedibile. L’unità da cui parte la natura corrisponde allo slancio vitale, un’energia spontanea che penetra nella materia e la vivifica. Bergson utilizza l’immagine di una mano immersa nella limatura di ferro per escludere il finalismo e il meccanicismo dal percorso evolutivo. I grani vengono compressi finché la mano non si ferma. Dopodiché si dispongono dando origine ad una forma determinata. Allo stesso modo, lo slancio penetra nella materia e la spinge in direzioni diverse finché esso stesso non si esaurisce di fronte alla resistenza della materia. Lo slancio vitale determina un percorso libero e imprevedibile, che imprime alla materia svariate forme. La prima direzione impressa dà origine al regno animale e al regno vegetale. Forme di adattamento animale: Egli distingue tre forme di adattamento animale: ● Istinto = facoltà animalesca di utilizzare strumenti organici. ○ Incosciente, non vi è riflessione. ● Intelligenza = homo faber che produce strumenti artificiali per adattarsi all’ambiente. È ciò che sta alla base della scienza e della tecnica, che riguardano oggetti la cui natura è immobile, discontinua e solida. ○ Incapacità di comprendere il movimento, il divenire e la vita. Ciò è reso dall’esempio della pellicola cinematografica: una serie di istantanee che si susseguono ci fanno percepire il movimento ma si tratta di un’illusione. ● Intuizione = istinto disinteressato e cosciente di sé, in grado di riflettere sul proprio oggetto. ○ Capacità di comprendere il movimento e la durata che dà vita ad arte e metafisica.