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La filosofia di Hegel e l'idealismo, Appunti di Filosofia

La filosofia di Hegel e l'idealismo, con particolare attenzione alla concezione della Ragione come principio di ogni cosa e alla dialettica come processo attraverso cui si attua la Ragione. Vengono inoltre analizzati i tre momenti dello sviluppo dello spirito e la divinizzazione dello Stato. Infine, viene presentata l'ideologia dell'idealismo e la sua nascita in Germania nel XVIII secolo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 20/03/2023

Anninaa7
Anninaa7 🇮🇹

5

(2)

10 documenti

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Scarica La filosofia di Hegel e l'idealismo e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! HEGEL Secondo Hegel il principio di ogni cosa è la Ragione o Assoluto o Idea, da cui tutto deriva. Tutte le manifestazioni del mondo materiale, vegetale, animale e umano non sono create ne hanno origine da questa ragione. È la ragione che si attua nelle singole cose le quali sono il modo con cui essa si rende visibile. La ragione perciò è il principio immanente di tutta la realtà e la realtà è la ragione immanente in atto e svolgimento. La ragione non è un unità statica, bensì dinamica poiché si attua divenendo in tutti gli esseri finiti, tanto che il mondo è un momento del suo divenire. La concezione di Hegel è ottimistica: tutta la realtà è manifestazione della ragione e penetrata dalla ragione. Perciò tutto ciò che accade è razionale ed è bene che accada: l’essere e il dover essere coincidono ed è positivo, tutto è bene perché il male e l’irrazionale non esistono. LA DIALETTICA DI HEGEL Il processo attraverso il quale si attua la ragione si chiama dialettica. Tale processo o sviluppo è costituito da 3 momenti: *TESI (AFFERMAZIONE) BAMBINO *ANTITESI (CONTRAPPOSIZIONE) GIOVANE *SINTESI (SUPERAMENTO DEL CONTRASTO E UNIFICAZIONE DI DUE OPPOSTI IN UNA DETERMINAZIONE SUPERIORE) ANZIANO Ogni sintesi è provvisoria poiché il processo ha ritmo eterno. La concezione dialettica del mondo elaborato da Hegel è fondamentalmente ottimista: il momento dell’opposizione o sintesi è benefico. La vita e la storia dell’uomo sono indubbiamente caratterizzati da drammi, fratture, contrasti  necessario altrimenti la vita verrebbe meno. Se il seme non morisse in quanto seme, non si trasformerebbe in fiore e non ci sarebbe sviluppo. L’opposizione è la molla della vita, l’elemento dell’infinito progresso. Espressione hegeliana: “Ciò CHE è RAZIONALE, è REALE; Ciò CHE è REALE è RAZIONALE” . questa formula significa che la ragione è reale perché si attua nella realtà in forma concreta; e tutto ciò che esiste(reale) è manifestazione concreta della ragione.  nella realtà non c’è posto per qualcosa che non sia pensiero, ogni fatto che si manifesta ha la ragione del suo sorgere: non esiste contrasto ne differenza tra la ragione e la realtà, ciò che accade è giusto, è logico, è naturale che accada. FILOSOFIA DELLO SPIRITO Lo sviluppo dello spirito avviene attraverso 3 momenti : *SPIRITO SOGGETTIVO (INDIVIDUALE) *SPIRITO OGGETTIVO (SOCIALE) *SPIRITO ASSOLUTO (CONOSCE SE STESSO NELLE FORME DELL’ARTE, RELIGIONE, FILOSOFIA) SPIRITO SOGGETTIVO(TESI)  ANTROPOLOGIA(TESI) FENOMENOLOGIA(ANTITESI) PSICOLOGIA(SINTESI) SPIRITO OGGETTIVO(ANTITESI)  DIRITTO(TESI) FAMIGLIA MORALITà(ANTITESI) SOCIETà CIV. ETICA(SINTESI) STATO Rousseau: sovranità risiede nel popolo Hegel: sostiene che il popolo al di fuori dello Stato è solo una moltitudine informe. La sovranità dello Stato è nello Stato stesso, che ha in sé stesso la propria ragione di essere e il proprio scopo. Divinizzazione dello Stato in cui la storia ha come momento strutturale la guerra. Guerra= ha un carattere di necessità e inevitabilità, infatti essa preserva i popoli dalla fossilizzazione alla quale sarebbero soggetti in caso di pace perpetua. RELIGIONE = ha carattere privato e soggettivo vissuto, in rapporto personale tra individui e Dio. Il suo carattere oggettivo è fondato su dogmi e prescritto dal clero, separato dal resto dei cittadini. Il compito della filosofia è prendere atto, accettare la realtà e giustificarla con la ragione. Ha il solo compito di spiegare la società (non di giustificarla o determinarla). Può spiegare la realtà solo al termine del processo di realizzazione, infatti un periodo storico può essere compreso solo al termine del suo sviluppo. IDEALISMO L’idealismo è una corrente filosofica che nasce in Germania verso fine 700’ inizio 800’, i suoi principali esponenti sono Ficthe, Shelling, Hegel. L’idealismo non condivide i limiti imposti da Kant, ma abbraccia l’infinito, l’assoluto, lo spirito. Il bisogno d’infinito deriva dalle condizioni critiche in cui si trova l’uomo in quest’epoca, a partire dalla rivoluzione francese che smonta i propri ideali, poi l’avvento di napoleone che si rivela un dittatore, e infine la restaurazione che riporta l’antico regime. Per queste ragioni si ha una visione pessimistica, ma nonostante ciò i romantici non si arrendono al dolore che gli provoca il mondo , bensì cercano nell’infinito la serenità e la pace che il mondo gli nega. “tutto è spirito”  lo spirito è detto idea, da cui deriva idealismo. Lo spirito (non si identifica con Dio) si identifica con l’uomo inteso come RES COGITANS (pensiero)  l’uomo= attività creatrice di tutto ciò che esiste = creatrice del finito. Dato che l’uomo è causa del finito, egli è INFINITO/ASSOLUTO e quindi si sostituisce a Dio. Romanticismo Dio= infinito Idealismo  uomo= infinito Lo spirito è attività CREATRICE, LIBERA E INFINITA: creatrice perché è all’origine di tutto; libera e infinita perché poiché origina tutto al di fuori di sé niente può limitarla, ed esiste in maniera autonoma dallo stesso soggetto.
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