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La fine della Repubblica Romana e la nascita del Principato, Appunti di Storia

La fine della Repubblica Romana e la nascita del Principato sotto Augusto. Si parla della figura di Cesare, della sua dittatura e della congiura contro di lui. Si descrive poi la figura di Augusto, il suo ruolo superiore e le sue opere. Infine, si parla delle riforme amministrative e della figura di Domiziano.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 26/08/2022

rebecca-giovannoni
rebecca-giovannoni 🇮🇹

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Scarica La fine della Repubblica Romana e la nascita del Principato e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Cesare diventa dittatore e gli viene attribuita la carica a vita di tribuno della plebe e dittatore nel 45 Marco Antonio Lo volle incoronare ma Cesare però rifiutò per difendere per sempre la Repubblica Cesare non abusò di questa situazione ma si comportò con magnanimità infatti avviò una politica di riforme: 1. concesse la cittadinanza agli abitanti della Gallia cisalpina e ad altre province 2. emanò nuove leggi che favorivano lo sviluppo dell’agricoltura dell’artigianato e del commercio 3. Ci fu un alleggerimento dei debiti per + consensi 4. Venne approvata una legge per i condannati politici 5. Arricchisce Roma rendendola più bella dando inizio a grandi opere pubbliche sistemando e restaurando alcuni monumenti (come il foro o l’arginazione del Tevere) Gli optimates ( quelli che volevano ristabilire la repubblica) avevano timore pensando che non fosse piu una democrazia perché ● Cesare guardava come modello l’Oriente ● Cesare inserì i suoi rappresentanti in senato eliminando i suoi oppositori. Questo timore sfociò in una congiura contro di lui: Con le idi di marzo tra il 13 e il 15 marzo del 44 decisero di assassinare a coltellate Cesare. Tra gli assassinatori ci furono degli amici come Marco Giunio Bruto e Cassio Il popolo quindi si divide in due ● Popolo sconvolto (populares Parteggiano per Cesare) Caesariani capeggiati da Marco Emilio lepido e Marco Antonio ● Optimates (contro Cesare) con a capo Cicerone i sono per i cesaricidi e vogliono la res publica Cesare aveva solo un figlio ossia Tolomeo Cesare e sperava di avere una dinastia Scelse come suo erede il figlio di Azia che era nipote di Cesare: gaio Ottavio Gaio Ottavio era in oriente aspettando Cesare e scopre che era morto chiede aiuto a Mecenate che gli dice di tornare a Roma per prendere il testamento di Cesare. Ottavio manipola Cicerone facendo riconoscere lui stesso come figlio di Cesare e quindi prende il nome di gaio Giulio Cesare Ottaviano e così viene appoggiato dalle truppe di Cesare. Intanto Marco Antonio cerca di prendere il controllo della macedonia e la Galia E così si scaturì la quarta guerra civile tra Senato e Marco Antonio che si allea con Lepido e Ottaviano per vendicare la morte di Cesare e ci fu una 4 marcia su Roma, stringendo un accordo ( Triumvirato) dove eliminano i Cesaricidi e tra questi anche Cicerone, Ottaviano felice Ci fu poi uno scontro con bruto e Cassio nel 42, Ottaviano non combattè ma combattè Agrippa e Marco Antonio Ottaviano ripudió Scribonia con cui ebbe una figlia di nome Giulia e si sposa con Livia della Gens Claudia Dopo alcune tensioni nel 31 ci fu uno scontro tra Marco Antonio e Ottaviano che vide come vincitore Ottaviano ad Azio e Marco Antonio come anche cleopatra si suicidarono Nel 30 celebrando la vittoria diede inizio al principato che durò fino al 14 d.C. ● Nel 27 gli venne attribuito il titolo di Augusto ● Nasce una nuova generazione che ricorda solo di Augusto Come nasce il principato ● Nasce per via privata infatti non poteva nascere per via istituzionale ● Augusto è l’unico che può commissionare costruzione monumenti pubblici e celebrare i trionfi ● Augusto aveva un ruolo superiore a tutti ● Ci fu anche un circolo di mecenate in cui si radunavano delle persone acculturate tra i quali c’erano Orazio e Virgilio. Come opere di Augusto, scrisse le res Gestae che ricorda i suoi meriti nei confronti di Roma. (In uno stile volutamente stringato e senza concessioni all'abbellimento letterario, Augusto riportava gli onori che gli erano stati via via conferiti dal Senato e dal popolo romano e per quali servizi da lui resi, le elargizioni e i benefici concessi con il suo patrimonio personale allo stato, ai veterani e alla plebe, e i giochi e rappresentazioni dati a sue spese, e infine gli atti da lui compiuti in pace e in guerra. Lo scrupolo con cui elenca le cariche religiose è indice di un nascente processo di sacralizzazione del potere, che trova espressione anche nel titolo di augustus ("degno di venerazione"), ottenuto dal Senato.) Augusto pensò subito ad un nuovo successore nel 17 a.c ci fu l’adozione di due figli di Giulia (sua nipote ) Gaio e Lucio che morirono dopo poco Il terzo figlio era Agrippa Postumo che però non piaceva ad Augusto che alla fine si affidò a Tiberio che era figliastro di Livia. Nuova forma di governo 1)Poteri di Augusto si ampliano 2)Augusto console fino al 23 a.C-> imperium proconsulare 3) Pontefice massimo alla morte di Lepido nel 12 a.C. 4) Tribunicia potestas dal 23 aC 5) Pater patriae 6)Princeps senatus E vengono a meno le altre magistrature Riforme amministrative Società era organizzata in ordines (centurie) ● Ordine senatorio in cui erano presenti i senatori e le proprie famiglie e il numero dei senatori venne ridotto a 600 ● Ordine equestre erano ad esempio i commercianti che erano al servizio del principe ● Nuovi funzionari: prefetti 1. praefectus urbis: amministrava Roma mantenere l’ordine pubblico 2. Praefectus annonae provvedeva all’approvvigionamento della città 3. Praefectum vigilum potere di sorveglianza e vigilanza. 4. praefectus praetorio era il comandante del quartier generale del principe ● Fu introdotto l’erario militare: terre e beni dati ai soldati come pensione Dopo la morte di Vespasiano ci fu Tito da 79 all’ 81 sotto di lui ci fu l’eruzione del Vesuvio con la distruzione di Pompei ed Ercolano; si occupa di costruire edifici pubblici ed ebbe un buon rapporto con il Senato. Dopo di lui ci fu Domiziano dall’81 al 96 che era il fratello di Tito Domiziano era autocratico e aveva un carattere simile a Nerone il suo soprannome era Dominus et deus. Gli unici aspetti positivi furono che aumentó lo stipendio militare e prese dei provvedimenti sulla burocratizzazione. In politica estera consolidò i confini tra il Reno e il Danubio con il Limes e poiché la Dacia attaccò la Mesia (provincia romana) Domiziano stipulò un trattato e pagò il re Decebalo per fermare gli attacchi. Fece uccidere un suo cugino e forse per questo motivo alla congiura dove venne ucciso partecipò anche la moglie, vennero poi eliminate tutte le sue tracce con la damnatio memoriae. Coccelo Nerva( successore) un uomo molto anziano e di carattere mansueto. Fu al potere dal 96 al 98 e segnerà la storia di Roma Avvia un nuovo tipo di successione ossia quello per adozione, l’imperatore deve adottare il suo successore al trono in base alle preferenze di esercito e senato, quindi la figura scelto dall’imperatore deve essere un uomo che ha già servito e agito a favore dello Stato. Il principato per adozione dura per tutto il II secolo. Il diritto romano non riconosceva come giusta la successione dinastica perché non dava beneficio alla res pubblica. Successivamente al trono passò Traiano dal 98 al 117; salita al trono tranquilla. Traiano fu un uomo militare con grande esperienza anche se non era un esponente della nobilitas romana (novità) era nato in Spagna ed era figlio di un ex magistrato e questo ci fa capire che anche uno che nn fa parte della nobilitas e nato nelle province può governare= il processo di romanizzazione delle province Traiano ebbe un bel rapporto con il Senato In politica interna ● Cercò di trovare un margine all’agricoltura nei territori italici infatti convinse il Senato di investire 1⁄3 del loro capitale ● Prestiti ai cittadini ● Leggi a favore dei piccoli proprietari terrieri In politica estera gestì la particolare situazione in Dacia poiché l’accordo non era destinato a durare infatti nel 101 fece una campagna contro la Dacia. Inizialmente lasciò Decebalo come imperatore ma non fu soddisfatto di questa sua decisione perché Decebalo non voleva deporre le armi e allora decise di decapitarlo, e nel 106 la dacia divenne provincia romana (ricca di miniere d’oro ). Poi scelse di conquistare e di fare colonie d’oriente per difendersi dai Parti, infatti inserì nell’impero romano anche una nuova provincia, d’Arabia dopo la sconfitta del re di Siria e nel 113 fece una campagna contro i Parti cercando di creare province nel regno dei parti: ● Armenia ● Assiria ● Mesopotamia (questa fu la massima espansione di Roma ) Queste province ebbero vita breve perché erano difficili da gestire Traiano si ammala e morirà nel viaggio per tornare a Roma e la moglie Claudina decise il successore in base ai pensieri di Traiano; nel 117 fu scelto Adriano come successore. (Traiano fu molto amato anche nella letteratura successiva tant’è che Dante lo collocò nel paradiso e fu l’unico pagano godere di questo privilegio. Davanti ai mercati inoltre fu eretta la colonna trionfale che celebrava le imprese dell’imperatore ossia la colonna Traiana) Adriano non fu benvoluto dal Senato poiché condannò alcuni senatori senza il consenso di esso. In politica estera abbandonò i territori conquistati da Traiano poiché erano instabili e tine solo un rapporto clientelare. Fece poi costruire il Vallo di Adriano che era una muraglia di 120 km che divideva il territorio Britannico che era sotto Roma e le popolazioni del Nord che cercavano continuamente di conquistare il territorio britannico. Sempre sotto il suo impero ci fu una rivolta Giudaica repressa nel sangue, venne distrutta Gerusalemme e venne fondata Elia Capitolina, una colonia latina. Adriano non conquista molto ma gestisce solamente la situazione infatti si occupa del sistema amministrativo e viaggia toccando con mano tutti i territori dell’impero e rimette in ordine le cose che non vanno trovando nuovi funzionari. Pensò inoltre a soluzioni per tutelare la situazione degli schiavi. Adriano essendo affezionato alla cultura greca prese dei provvedimenti per la rifioritura di Atene. Anche a Roma riservò particolari attenzioni ristrutturando il Pantheon ed edificando un proprio mausoleo che oggi è Castel Sant’Angelo. Nel 138 finì il suo impero. Gli ultimi anni del regno di Adriano sono caratterizzati da una malattia. Adriano designa un successore ma muore e poi designa Antonino Pio che a sua volta designa Marco Aurelio e Lucio Vero. Antonino, nativo delle gallie regna dal 138 al 161; Era gradito dal Senato a tal punto che gli conferì il titolo di Pio, perché si occupò della Pax Romana evitando di impegnare lo Stato in costose operazioni militari. Antonino vuole celebrare Adriano come un Dio sebbene il Senato lo volesse condannare alla damnatio memoriae. Con Antonino vengono rafforzati i confini e internamente si occupa di questioni di giustizia. Nel 169 Lucio morirà e Marco Aurelio rimarrà da solo In partia il re dei parti invade l’Armenia e la Siria, Lucio vero condurrà l’esercito e celebrerà il trionfo nel 166. Dopo la guerra i soldati si erano ammalati di peste e la portarono a Roma. Un’altra conseguenza era la grande quantità di truppe ad occidente si indebolirono. Alcune tribù del Danubio Marcomanni e Quadi erano riusciti a giungere fino ai confini dell’Italia ma furono fermati nel 168 da Marco Aurelio e solo nel 175 e queste tribù verranno schiacciate e si stabilisce una relazione per impedire invasioni stipulando un’alleanza dove dovevano fornire truppe ausiliarie. la situazione di Marco Aurelio è molto precaria e a causa della peste lui morirà nel 180 lasciando un regno distrutto con crisi burocratiche e un esercito esausto . Questo diede inizio ad una crisi per Roma. Comodo nel 180 prese il trono del padre Marco Aurelio e da qui finito il sistema dell’adozione. Fu un sovrano crudele poiché non ebbe alcuna attenzione per la popolazione e soprattutto continuava a sperperare il denaro pubblico in feste e giochi. Costrinse l’esercito a ritirarsi contro i Marcomanni dando ai nemici un’elevata somma di denaro. Con lui si estinse un’altra dinastia ossia la dinastia degli Antonini. D’ora in poi l’impero cederà sempre di più e la romanizzazione finirà. La concessione della cittadinanza oltre che agli ex magistrati delle province fu data ai soldati congedati con onestà e ai liberti dei cittadini romani. I liberti da schiavi divennero perlopiù maestri perché erano uomini di cultura greca La cittadinanza fu inoltre concessa anche ai territori e città importanti che avevano servito Roma. Inoltre chi aveva la cittadinanza aveva il diritto di avere un processo uguale a quelli di un vero cittadino romano. L’imperatore cadde vittima di una congiura di palazzo e morì nel 192.
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