Scarica La fine dell'impero bizantino: sintesi completa e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA FINE DELL’IMPERO BIZANTINO I Turchi Ottomani subentrano ai Selgiuchidi Nel XIV secolo i Turchi Ottomani, così chiamati dal nome del loro primo imperatore, Othman I, dopo essersi convertiti all'islam iniziarono a spostarsi nei territori dell’impero bizantino, occupati dai Turchi Selgiuchidi, prendendo così il loro posto. Si trattava di abili guerrieri, militarmente ben organizzati e decisi a espandere i propri domini. Nel 1354 superarono anche lo stretto dei Dardanelli e, mentre i Bizantini terrorizzati organizzarono la difesa di Costantinopoli, essi entrarono senza trovare resistenza nella Penisola dei Balcani. Presto i territori della Bulgaria, della Bosnia e della Serbia, fino al confine con l'Ungheria, vennero sottomessi dagli Ottomani. Finisce l'impero bizantino Agli inizi del XV secolo, il nuovo sultano turco Maometto II, detto il Conquistatore, cinse d'assedio Costantinopoli. Dopo due mesi, nell'aprile del 1453, la città cadde sotto i colpi di un esercito enormemente più potente e meglio equipaggiato: era la fine dell'impero romano d'Oriente, mille anni dopo quello d'Occidente. Costantinopoli fu scelta come nuova capitale dell'impero ottomano e da quel momento prese il nome di Istanbul. Le vittorie degli Ottomani erano dovute alla loro grande organizzazione militare. Fulcro del loro esercito era il corpo dei giannizzeri, soldati professionisti che venivano reclutati soprattutto tra i cristiani che si erano convertiti all'islam e che erano addestrati fin da ragazzi secondo regole molto rigide. Gli Ottomani creano un impero fiorente e organizzato Negli anni successivi, l'impero ottomano continuò a espandersi nell'area balcanica e la sua economia divenne fiorente. Grazie alla posizione geografica strategica dei territori controllati, gli Ottomani riuscirono a concentrare nelle proprie mani gran parte dei traffici commerciali tra l’Europa e l’Oriente. In questo modo presero gradualmente il posto dei Genovesi e dei Veneziani. Lo sviluppo dell'impero ottomano si fondava però anche su un altro elemento: una notevole organizzazione politica e amministrativa. Ai vertici dello Stato, come abbiamo visto, vi era il sultano, che aveva un potere assoluto. Nel suo palazzo, con sede a Istanbul, si riuniva inoltre un consiglio di uomini detto divano, che lo sosteneva nelle decisioni. Nelle diverse province che componevano l'impero governavano infine i vizir, dei funzionari fedeli al sultano. Questi ultimi si occupavano in modo particolare dell'amministrazione e della raccolta dei tributi. Proprio grazie alle entrate fiscali, infatti, gli Ottomani potevano mantenere il loro forte e temuto esercito.