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La nascita del movimento operaio in Europa: una nuova coscienza di classe, Appunti di Storia

Nel documento vengono descritti i primi passi del movimento operaio in europa, con un focus sulla situazione in italia, francia e germania. Si parla della crescente importanza del proletariato industriale, dei loro salari e condizioni di vita, e della nascita di associazioni operaie. Vengono menzionati i principali leader e ideologhi del movimento, come marx, proudhon e lassalle.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 29/08/2022

FrancescoVona20
FrancescoVona20 🇮🇹

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Scarica La nascita del movimento operaio in Europa: una nuova coscienza di classe e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L formazion de moviment operai Alla metà dell’800, con lo sviluppo della grande industria, il proletariato di fabbrica venne assumendo sempre maggiore consistenza. Gli operai godevano di un certo vantaggio rispetto ai lavoratori di terra. I salari nell’industria erano superiori a quelli del settore agricolo e crebbero lentamente negli anni ’50-’60. Ma per altri aspetti la vita dell’operaio non era migliore di quella del lavoratore agricolo. Nella città il lavoratore perdeva i suoi punti di riferimento culturali e religiosi: alla parrocchia fu sostituita la taverna, luogo di perdizione, ma anche luogo di incontri e riscossioni. Cominciò a maturare una nuova coscienza di classe, ossia la consapevolezza di una condizione comune, unita alla spinta ad associarsi per mutare questa condizione. Le prime forme di associazioni operaie, iniziavano a svilupparsi in Europa nel 1848 e si rivolgevano soprattutto ai lavoratori più evoluti e meglio pagati. Dopo le repressioni del ’48-’49, le associazioni dei lavoratori apparivano indebolite e lontane da nuove iniziative rivoluzionarie. Il movimento operaio inglese, l’unico che aveva una struttura organizzativa solida, aveva rinunciato ai progetti politici di lungo respiro, concentrandosi sul raorzamento delle trade unions che conobbero un notevole sviluppo negli anni ’50- ’60. Questo sviluppo fu coronato nel 1868 dalla costituzione del Trade Unions Congress, che riuniva i delegati di tutti i maggiori sindacati. Peggiore era la situazione del movimento operaio francese. I pochi nuclei organizzati su base locale erano influenzati soprattutto da Pierre-Joseph Proudhon, fautore di una sorta di federalismo a sfondo anarchico. I principi proudhoniani ebbero una certa fortuna anche in Italia, dove il proletariato di fabbrica era ancora inesistente e i pochi nuclei di operai e artigiani organizzati in società di mutuo soccorso subivano soprattutto l’influenza di Giuseppe Mazzini. Era fautore della cooperazione e avessero alla lotta di classe e ad ogni forma di collettivismo. In Germania si stava formando rapidamente una forte classe operaia e c’era un movimento socialista esisteva già prima del ’48. Tale movimento trovò un ottimo leader, abile e autorevole Ferdinand Lassalle che aveva idee simili a quelle marxiste (sfruttamento capitalistico), ma diversamente da Marx, credeva nella possibilità per i lavoratori di conquistare lo stato borghese e di trasformarlo dall’interno attraverso il suragio universale. Lassalle svolse nel suo paese, la Prussia, un’intensa attività politica e riuscì a fondare nel 1863 un’associazione generale dei lavoratori tedeschi che rappresentò il primo esempio di partito operaio organizzato su scala nazionale.
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