Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La formazione dell'Europa moderna, di Monarchie, Imperi e Chiese del Cinquento, Appunti di Storia

- Il quadro politico europeo e le prime guerre d'Italia - Nascita dello stato moderno ed economia nel Cinquecento - La Riforma protestante - Carlo v e il disegno di una monarchia universale - La Controriforma cattolica - Stati e guerre di religione nella seconda metà del Cinquecento Appunti fatti basandomi sui capitoli: 13, 14, 16, 17, 18, 19 del libro di storia ''Storia, concetti e connessioni'', scritto da M. Fossati, G. Luppi e E. Zanette

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 16/08/2021

cristinainvernizzi
cristinainvernizzi 🇮🇹

4.1

(11)

42 documenti

1 / 11

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La formazione dell'Europa moderna, di Monarchie, Imperi e Chiese del Cinquento e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! 13) STORIA VERSO L'EUROPA MODERNA Inizio '500, il quadro politico e territoriale europeo fu segnato da uno squilibrio dei rapporti di forza: L'Italia: Nel Regno di Francia, con l'acquisizione del Ducato di Borgogna, della Bretagna e dei domini provenzali, il Regno di Francia, si era ormai consolidato quasi del tutto. Ci furono però, territori che vennero contesi o che non erano del re di Francia. Era il Regno più esteso e popoloso. Il Regno del Portogallo si stava proiettando verso l'Atlantico, alla ricerca di nuove rotte. La Spagna rimase unificata grazie al matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. | Regni Iberici in generale, possedevano vari territori anche in Italia, come la Sardegna e la Sicilia, poiché ricavavano da essere grandi quantità di cibo, tipo grano. Il Regno Inglese venne stravolto dalla guerra delle Due Rose, e appariva debole e poco propenso a farsi coinvolgere nelle vicende europee, poiché non era visto di buon occhio dal Regno di Scozia, che era contro l'unificazione con Enrico VII (re inglese). Tant'è che ancora oggi prova ad uscire dal Regno della Regina Elisabetta. La Scozia però allo stesso tempo voleva rimanere a far parte dell'Europa, ma essendo inglobato nel Regno Britannico, non poté. Il Sacro Romano Impero Tedesco, si presentò come un insieme di città autonome e principati. Era guidato da Massimiliano d'Asburgo, che mirava a ridurre i conflitti tra gli Stati tedeschi. Il Regno della Danimarca e il Regno della Svezia procedevano in modo autonomo, con i loro commerci. A est, tra i confini del Regno e del Principato di Mosca, si estesero il Regno di Polonia e la Lituania (principati). L'Italia era divisa in molti stati piccoli, tra cui i più importanti erano Milano, Venezia, Firenze, lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli. Questa frammentazione sottolineava una loro inferiorità politica e militare rispetto alle monarchie che avevano già raggiunto una dimensione nazionale. Milano: Rimase agli Sforza e nel 1500 venne occupata da Luigi XII, a cui venne riconosciuta con il trattato di Lione. Milano rimase ai francesi anche dopo la sconfitta di Venezia nella guerra della Lega di Cambrai. Nel 1512 tornò agli Sforza che però cedettero Parma e Piacenza al papa, Valchiavenna e Valtellina agli svizzeri, Bergamo a Venezia. Dopo la sconfitta di Marignano, con la Pace di Noyon, Milano tornò alla Francia, cedendo agli svizzeri tutto il territorio corrispondente all'attuale territorio Canton Ticino, e riottenne Parma e Piacenza da papa Leone X. Napoli: Dopo i tentativi di Carlo VIII e la sconfitta di Luigi XII sul Garigliano, tornò definitivamente agli spagnoli nel 1503. Venezia: Dopo la discesa di Carlo VIII si rafforzò occupando parte della Romagna e ottenendo Trieste dall'imperatore. Dopo la battaglia di Agnadello, Venezia perse Trieste, la Romagna, Cremona e i porti pugliesi che passarono alla Spagna. Conservò la terraferma veneta. In seguito alla guerra della Lega Santa, ottenne Bergamo da Milano nel 1512. Firenze: Una volta cacciati i Medici nel 1494, nacque un governo repubblicano, prima popolare e poi oligarchico, fino al 1512, quando i Medici tornarono in città. Stato pontificio: Dopo la sconfitta di Venezia, Giulio Il ottenne i territori romagnoli occupati in precedenza dalla Serenissima. Nel 1512 ottenne dagli Sforza, Parma e Piacenza, città che però nel 1516 vennero cedute nuovamente a Milano (dominio francese). 14) STATO MODERNO All’inizio del 500, si formarono gli stati monarchici moderni, che si distinsero per l'unificazione territoriale, per l'accentramento di potere (re tutto potere), e perché non possedeva il carattere patrimoniale. Si favorì l’assolutismo monarchico (potere legislativo, esecutivo e giudiziario tutto in una persona), grazie alla continuità di successione delle maggiori dinastie nazionali, e grazie alle condizioni delle guerre, che richiedevano un'unità di comando e aumentò la disponibilità volta a concedere al proprio re potere e denaro. Divenne uno strumento importante l'apparato burocratico (uffici a servizio del sovrano), in cui si concentravano l’organizzazione dell'esercito, l'amministrazione di giustizia e le funzioni legate al finanziamento delle spese. Si notarono particolari differenze tra Monarchie Medievali e Stato Moderno: ® Monarchie Medievali: ® Stato Moderno: o frammentazione territoriale © unificazione territoriale e nazionale O signori, padroni nei loro feudi O accentramento del potere nelle mani del sovrano O poteredelre limitato da altri soggetti O potereassoluto del re, no poteri locali O rapporto personale tra re e signori O ilre governava attraverso un apparato burocratico O regno, patrimonio del re O stato non patrimoniale O sovranità frammentata fra diversi O sovranità piena sul territorio del regno soggetti pubblici Con l’assolutismo venivano sottratti poteri ai soggetti che li avevano esercitati in passato: * lanobiltà feudale: rivendicava autonomia politica nei territori da lei tradizionalmente controllati * le gerarchie ecclesiastiche: volte ad affermare l'autonomia della Chiesa dal potere monarchico L’assolutismo mantenne a lungo il carattere di un programma delle monarchie piuttosto che diventare una realtà realizzata. Le teorie politiche moderne riconobbero un’indipendenza da parte dello Stato, non più condizionato da chiesa e principi morali. Il primo ad elaborare questa tesi fu Niccolò Macchiavelli, che descrisse i mezzi necessari per la conquista e la conservazione del potere. Un altro fu Jean Bodin, che formulò una dottrina assolutistica della sovranità. A queste due tesi però si contrapposero Roberto Bellarmino insieme ai sostenitori della superiorità. Gli scrittori politici italiani, tentarono di conciliare il realismo politico machiavellico con la concezione di potere e la morale cattolica. Il tentativo più elaborato, fu quello con la creazione della ragion di stato, cioè una dottrina che metteva al centro delle attività di governo, l'interesse dello stato. Le monarchie iniziarono a prendersi cura dell'economia in concorrenza con gli stati rivali: * sovrani finanziavano le loro corti attraverso il fisco, chiedendo enormi prestiti alle banche * La borghesia appaltava la raccolta delle tasse, di cui si prendeva una percentuale, così rimaneva legato al re, poiché era lui che gli concedeva queste entrate ® Conlacrescita delle richieste di armi da parte degli eserciti, aumentarono le industrie minerarie e metallurgiche * Le monarchie iniziarono ad intervenire sulle attività manifatturiere, sui commerci (nascita compagnie mercantili) * Le monarchie si finanziavano anche grazie ai minerali preziosi provenienti dal Nuovo mondo attraverso le monarchie iberiche Negli ultimi decenni del ‘400, ricominciò ad aumentare la crescita demografica nella popolazione europea. L'agricoltura divenne il settore principale e per non rimanere indietro con l'aumento demografico, rimisero a cultura i terreni abbandonati dopo la crisi del Trecento. Nel 1524 ci fu poi la ribellione dei contadini tedeschi, guidata da Thomas Munzer, che aveva come obbiettivo il ripristino di alcuni diritti, come la possibilità di utilizzare terreni demaniali o raccogliere legna da ardere. Munzer voleva che i contadini eliminassero l'ingiustizia dal mondo, e che creassero il regno del Signore. Lutero decise di dare loro una severa condanna, proponendo una dura repressione. Così nel 1525, i principi tedeschi sconfissero i rivoltosi e Munzer venne catturato e giustiziato insieme a centinaia di migliaia di contadini. Lutero utilizzò questi duri interventi poiché credeva che i cristiani dovessero sottomettersi alle autorità politiche, poiché non avevano diritto di ribellarsi con nessuno. Infine Lutero rifiutò la separazione del Potere Temporale (Dio, imperatore e re) dal Potere Spirituale (papa). Secondo Lutero, con il potere politico, si aveva anche la responsabilità di assicurare ai cittadini dei loro territori, l'affermazione della vera dottrina cristiana. ZWINGLI e CALVINO Soprattutto in Svizzera, si svilupparono le dottrine di Zwingli e di Calvino. Zwingli, protagonista del movimento riformatore a Zurigo. La sua predicazione si concentrava soprattutto sulla contestazione del culto dei santi. Lui critico la religione definendola superstiziosa, dato che i fedeli rendevano omaggio a delle statue. Nel 1524, in una disputa pubblica, riuscì a far prevalere il suo pensiero, e il consiglio della città ordinò di far togliere le statue e le immagini dei santi dalle chiese. Zwingli si basò anche sull’eucarestia definendolo, insieme al battesimo, l’unico sacramento. Per lui il sacramento era un simbolo della presenza di Cristo nella comunità. Il pensiero di Zwingli fu promosso per breve tempo, poi i cantoni cattolici della Svizzera, per paura della diffusione della dottrina zurighese in città, attaccarono Zurigo nella battaglia di Kappel, dove morì anche Zwingli. Giovanni Calvino, anche lui considerava solo battesimo ed eucarestia gli unici sacramenti, e attribuì loro un significato simbolico. Per lui l'eucarestia, era un rito in memoria dell’ultima cena, ed era negata la presenza reale di Cristo nl pane e nel vino. Anche per lui inoltre la salvezza si ricava solo con la fede, e non con le buone azioni. In più, essendo concessa da Dio, era lui che decideva a chi darla e a chi no. La Grazia di Dio perciò, era capace di insegnare ad operare bene, e chi lo faceva con sincerità, impegno e dedizione, per i calvinisti era considerato un segno dell’elezione divina. Calvino istituì una chiesa riformata. La Chiesa Visibile, era dove gli eletti davano la vera testimonianza della vera dottrina. Calvino stanziò nei ruoli: * Pastori: responsabili del culto * Dottori: si occupavano dell'istruzione ® Diaconi: assistenza ai poveri e ai malati ® Anziani: vegliavano sulla moralità CHIESA ANGLICANA La nascita della Chiesa Anglicana partì con la richiesta di divorzio tra Enrico VIII (re) e la moglie Caterina d'Aragona. Il papa non accettò la sua richiesta, ma lui decise comunque di sposare Anna Bolena. Per questo fu quindi scomunicato. Enrico VIII quindi fece un Atto di Supremazia dove si proclamò capo della chiesa d'Inghilterra. Con questo titolo attuò la soppressione dei monasteri e la vendita dei beni di loro proprietà. Con il tempo quindi la Chiesa Anglicana, prese sempre di più l'influenza del luteranesimo e del calvinismo. La Chiesa però rimase simile a quella cattolica per la liturgia e per il carattere gerarchico, che prevedeva al centro i vescovi. 17) MONARCHIA UNIVERSALE Dopo la morte di Ferdinando d'Aragona, i territori dell'eredità castigliana ed aragonese, passarono al nipote Carlo d'Asburgo, nuovo re di Spagna. | territori erano Castiglia, Aragona, Sardegna, Sicilia, Napoli e terre del Nuovo Mondo. Nel 1519, alla morte del nonno Massimiliano, Carlo ereditò i domini diretti degli Asburgo, che comprendevano Tirolo, Croazia, Stiria, Austria e Carniola. Quando morì Massimiliano I, la successione era contesa tra Enrico VIII (re d'Inghilterra), Francesco | di Francia e Carlo d'Asburgo (nipote). Il primo passo era quello di ottenere consensi dai principi elettori. L'avversario più forte per Carlo fu Francesco | di Valois. Egli godeva di un grande sostegno finanziario, infatti aveva i mezzi per convincere più facilmente i principi ad eleggerlo. Poi però nel 1519 fu eletto imperatore Carlo d'Asburgo per diversi motivi: * La bancadi Fugger aiutò Carlo, offrendo più denaro rispetto Francesco e quindi ottenne più voti. ® L'appartenenza alla casata degli Asburgo era già una "garanzia" di qualità, poiché gli ultimi imperatori furono degli Asburgo e inoltre Carlo riuscì ad emanare sicurezza e fiducia sul fatto che si impegnerà nel risolvere problemi presenti in Germania. ® La diplomazia degli Asburgo, che si impegnarono per sostenere l'elezione di Carlo. Riuscirono a convincere anche Papa Leone X a spostare la sua preferenza su di lui. * La forza militare degli Asburgo era molto potente, tanto che una truppa di fedeli si mise nelle vicinanze di Francoforte (facevano li le elezioni) e minacciava di intervenire, e questo quindi convinse ancora di più i principi ad eleggere Carlo. Carlo, per l'ampiezza dei territori ereditati, sentì di dover realizzare una monarchia universale, con lo scopo di portare pace tra le nazioni cristiane. Alla base di questo programma c'era l'insegnamento di due personaggi volti alla formazione ideologica del principe: * Erasmoda Rotterdam emanò a Carlo l’irenismo (aspirazione alla pace tra i principi). ® Mercurino di Gattinara emanò a Carlo la conoscenza della grande tradizione degli scrittori filoimperiali medievali, che avevano indicato la condizione per la pacificazione del mondo cristiano. Per Carlo costruire la monarchia universale significava imporsi come il supremo regolatore della scena dell'epoca. Carlo individuò le basi per la realizzazione del suo progetto: ®* domini spagnoli, rappresentavano il punto di forza, grazie al consolidamento del potere regio all'interno dei regni iberici. * Ilridimensionamento della Francia e la superiorità asburgica sull'Italia. ® Riorganizzazione interna dell'Impero germanico e la pacificazione tra cattolici e protestanti. * Creazione di un baluardo (fortificazioni) contro l'impero turco, che premeva per allargare il proprio dominio dal Mediterraneo orientale a quello occidentale. La successione nel 1516 di Carlo V, fu accettata con molta riluttanza poiché per molti il trono sarebbe dovuto andare a Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando e Isabella). Nel 520 la tensione peggiorò a causa dell’allontanamento di Carlo dalla Spagna, per la sua incoronazione. Contro il sovrano quindi scoppiò una ribellione chiamata "rivolta dei comuneros", dove le principali città della Castiglia arruolarono un esercito ed offrirono la corona a Giovanna la Pazza. La rivolta fu infine domata poiché l'aristocrazia terriera si schierò dalla parte di Carlo. Infine quindi Carlo si guadagnò la fiducia delle élite castigliane e aragonesi e ricercando il consenso delle Cortes. Un altro aspetto che stabilizzò particolarmente la monarchia, fu il matrimonio tra Carlo e Isabella (principessa del Portogallo), da cui nacque Filippo (erede al trono). In seguito, mentre Carlo era impegnato con la sua monarchia, i suoi eserciti fecero un po' di guerre contro la Francia per il controllo dell’Italia. Inizialmente Francesco I di Valois fu imprigionato a Pavia, poi portato a Madrid e liberato in cambio di una firma per una pace. Però poi negli anni successivi, Francesco con l'appoggio del papa Clemente VII (lega di Cognac), ritornò a scontrare Carlo. | francesi furono però ancora sconfitti e nel 1527 Roma fu terribilmente saccheggiata. Dopo la sconfitta dei francesi, con la Pace di Cambrai, ci fu una superiorità spagnola sull'Italia, che stabiliva l'ingresso di Milano nell’influenza asburgica. 18) Nel 1529 arrivarono anche gli Ottomani che riuscirono ad assediare Vienna, ma Carlo si impegnò per contenerli. Invece in Europa l'avanzata turca portò alla spartizione dell'Ungheria. Il Mediterraneo invece finì sotto il dominio delle forze navali turche, che definivano "lago ottomano Alcuni principi inoltre, aderirono alla Riforma, e ciò portò alla diffusione del luteranesimo in molte regioni della Germania. Nel 1530 i protestanti, presentarono alla Dieta di Augusta una sintesi delle dottrine riformate, detta "Confessione augustana", che però fu in parte rifiutata dalla parte cattolica dell'assemblea. Carlo V in seguito, intimò ai principi di rinunciare alla loro confessione, ma essi si riunirono poi nella Lega di Smalcalda. Di conseguenza si creò un conflitto che durò per più di 20 anni. Infine Carlo V fu costretto a concedere a ciascun principe la libertà di scegliere la propria religione, mentre i loro sudditi erano costretti a professare la religione professata dal loro principe. (principio cuius regio, eius religio, stabilito con la Pace di Augusta). Nel 1556, a causa del suo fallimento, Carlo V abdicò con lo scopo di far salire sul trono il figlio Filippo, a cui lasciò la Spagna, con possedimenti in America, Italia e Paesi Bassi. A Ferdinando (fratello) andarono la corona speciale, i domini austriaci e i regni di Boemia e di Ungheria. La Pace di Cateau-Cambresis pose fine ai conflitti franco-imperiali, permettendo così l'egemonia spagnola sull'Italia. In seguito poi la Spagna, Venezia, e gli stati cattolici furono in grado di porre un argine all'espansione ottomana nel Mediterraneo. Infine dopo che i turchi occuparono Cipro, si organizzò un'alleanza delle potenze cattoliche, la cui flotta sconfisse quella turca a Lepanto. CONTRORIFORMA CATTOLICA Una volta formatasi la Riforma Protestante, la chiesa cattolica favor’ una riorganizzazione della chiesa, volta a propagandare la vera fede e a combattere l'eresia luterana: Controriforma. Per alcuni storici il solo tentativo di rinnovamento della chiesa, era rappresentato dalla Riforma Cattolica. In poco tempo poi, le due si intrecciarono sempre di più, che diventarono una cosa sola. Un aspetto importante era che il rinnovamento del mondo cattolico era rappresentato dalla mistica (attraverso un'esperienza spirituale interiore, mirava ad una conoscenza intuitiva), alla ricerca di un rapporto diretto con Dio, tramite l’ascesi (l'abbandono delle cose terrene). Un esempio di questo lo abbiamo con Teresa d'Avila, che entrò nell'ordine carmelitano e si dedicò a riformarlo, con l’aiuto di Giovanni della Croce. | conventi carmelitani da lei fondati erano caratterizzati da regole severe. Questa esigenza di rinnovamento si espresse nel nuovo slancio degli ordini religiosi tradizionali: * Domenicani: si impegnarono ne combattere i luterani mettendo al servizio la tradizione tomista (di Tommaso d'Aquino). * Francescani: quest'ordine fu oggetto di molti tentativi di rinnovamento. e Carmelitani Nacquero anche nuovi ordini religiosi: * Cappuccini: originari dei Francescani, essi proponevano una severissima osservanza della povertà francescana. In Italia si dedicarono ad opere caritatevoli, mentre in Germania e Francia tentarono con la ricattolicizzazione dei due paesi. * Teatini: noti per l’austerità dei costumi, l'elevata cultura e l'impegno messo nella predicazione e nella confessione. * Barnabiti: fondati a Milano da Antonio Zaccaria, attivi nel campo dell'educazione. ® Fatebenefratelli: dediti all'assistenza dei malati. ® Compagnia di Gesù (gesuiti): fondati da Ignazio di Loyola, e riconosciuti da papa Paolo III nel 1540. | gesuiti di contraddistinsero per l'impegno messo nella formazione delle classi dirigenti e nella guida spirituale dei principi, per il coraggio con cui combattevano a difesa della Chiesa, per l’organizzazione militare e per l'assoluta fedeltà al papa. Un'altra manifestazione del rinnovamento cattolico, fu il diffondersi di una religiosità di stampo Erasmiano (ispirato a Erasmo da Rotterdam), che legata agli scritti di Juan de Valdés (a servizio del papa Clemente VII e Dopo la morte di Maria la Cattolica, Filippo Il provò a prendere in moglie Elisabetta I, così da mantenere l'Inghilterra legata alla Spagna, ma lei non accettò. Filippo allora irritato, iniziò a sostenere i progetti che miravano alla detronizzazione di Elisabetta. In questi intrighi si aggiunse Maria Stuart, figlia della sorella di Enrico VIII, che voleva rivendicare il suo diritto al trono secondo la precedenza (dopo Maria la Cattolica). Secondo lei doveva avere la precedenza rispetto Elisabetta, poiché Elisabetta era si, figlia di Enrico VIII, ma era stata da lui ripudiata, e dunque aveva meno diritti di Maria Stuart. Alla morte del padre (Giacomo re di Scozia), Maria salì sul trono di Scozia ma durante il suo regno fu accusata di fare gli interessi dei francesi. A causa di una rivolta fu poi costretta a scappare in Inghilterra, dove venne però imprigionata per ordine di Elisabetta. Si dice però che anche in carcere Maria riuscisse a complottare contro Elisabetta, finché non venne giustiziata. In Inghilterra era molto diffuso il Calvinismo. In generale i calvinisti condividevano una concezione democratica. Secondo altri ogni comunità doveva essere autonoma, e libera di onorare Dio nel modo ritenuto più opportuno. Altri accettavano una società unitaria, ma non volevano dipendere dal re. Elisabetta inoltre riuscì a guadagnarsi il consenso dai ceti sociali emergenti, attraverso una politica a sostegno dello sviluppo economico e all'espansione coloniale. Grazie a ciò nel 1584 nacque la prima colonia Inglese in America: la Virginia. RIVOLUZIONE OLANDESE Dopo la morte di Carlo V, i Paesi Bassi furono affidati a Filippo II. Li il calvinismo si intrecciò con gli interessi economici e politici, portando gli olandesi alla rottura con l’assolutismo spagnolo di Filippo Il. Nel 1556 nacquero le prime proteste contro le idee di Filippo. Guidati dal conte Egmont, i protestanti rivolsero un appello a Margherita d'Austria (sorella del re di Spagna), chiedendo un alleggerimento del fisco, autonomia politica e tolleranza religiosa. In primo luogo le richieste vennero accolte, successivamente però, a causa di richieste inaccettabili, Filippo decise di rispondere con violenza ai ribelli. Intanto nei Paesi Bassi salì al trono il duca d'Alba, che governò con il pugno di ferro. Egli istituì un tribunale chiamato Consiglio del sangue. A causa della repressione però, la rivolta si ingrandì, accogliendo anche tanti cattolici. Con il consolidamento di questa rivolta antispagnola, i Paesi Bassi si divisero in due: * Nord: nacque per iniziativa dei rivoltosi guidati da Guglielmo d'Orange, la Repubblica delle Province Unite. * Sud: C'era l'aristocrazia terriera cattolica, che rimase fedele alla Spagna, ed erano chiamati Unione di Arras. Nel 1580 il re spagnolo, divenne anche re del Portogallo, di conseguenza Filippo Il era entrato in possesso anche dei territori portoghesi del Nuovo Mondo, come il Brasile. Infine, tra il 1579 e il 1585, gli spagnoli guidati dal governatore Alessandro Farnese, riconquistarono alcune città ribelli (Gand, Burges, Tournai). SCONTRO TRA SPAGNA E INGHILTERRA Anche se gli spagnoli non sembravano in grado di riconquistare il territorio delle Province Unite, avanzarono. Questo preoccupò molto l'Inghilterra, che decise di intervenire aiutando però gli olandesi. Difronte alle ostilità commesse dagli inglesi, Filippo Il decise di mandare spedizioni anche contro di loro, tramite una flotta molto grande chiamata l’Invencibile armada. Questa era composta da 140 galeoni, e oltre 2000 cannoni. Si diresse verso i Paesi Bassi, dove secondo i piani avrebbe preso a bordo un grande esercito spagnolo, per poi dirigersi verso l'Inghilterra. Purtroppo pero, a causa di tempeste e attacchi fu sconfitta. Questa sconfitta fu una battuta d'arresto per la potenza Spagnola, che non riuscì più a riconquistare le Province Unite. GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA Nella seconda metà del ‘500, la Francia fu attraversata da profonde tensioni religiose che opposero la maggioranza cattolica alla minoranza calvinista (ugonotti). L'esplosione dei conflitti religiosi venne favorita dalla morte improvvisa di Enrico Il di Valois. Infatti ciò aprì una crisi dinastica, poiché sia Francesco Il che Carlo IX erano minorenni, e per un lungo periodo chiamato "reggenza", il governo fu affidato alla madre Caterina de’ Medici. | calvinisti erano presenti soprattutto a ovest e a sud della Francia, mentre i cattolici, essendo la maggioranza, si trovavano sia a Parigi, che a norde a est. Dal 1562 lao scontro tra cattolici e ugonotti, degenerò in una guerra civile, che durò per circa 28 anni. Questa guerra era un alternarsi di contri militari e tregue precarie. Il momento più acuto dello scontro, si ebbe quando Caterina, pressata dai cattolici, tentò di porre fine alle guerre di religione, decapitando gli ugonotti, solo che questi avevano conquistato a corte Carlo IX, convincendolo a schierare la Francia contro la Spagna di Filippo II. Caterina quindi, preoccupata per le conseguenze di questo scontro, si alleò con la Lega cattolica filospagnola. Nella notte di San Bartolomeo (tra il 23 e 24 agosto 1572), venne dato l'ordine di uccidere tutti i capi ugonotti, arrivati a Parigi per le nozze di Margherita di Valois (figlia di Enrico Il e Caterina), con Enrico Borbone (futuro re Francia). Questo scontro durò anche dopo la morte di Carlo IX e l'ascesa al trono di Enrico III. Inizialmente cercarono di riaffermare l'autorità regia tramite la politica. Volevano cercare di favorire una pacificazione religiosa. Dopo la morte del duca d'Angiò, salì sul trono Enrico di Borbone (capo del partito ugonotto). Dal 1585, partirono nuove guerre di religione: "guerra dei tre Enrichi" (re Enrico III, cattolico Enrico di Guisa e calvinista Enrico di Borbone). A causa dell’insuccesso dell’invencibile armada, la spagna si indebolì parecchio, e questo diede l'opportunità ad Enrico III di separare la monarchia dal cattolicesimo, che fino a quel momento aveva condizionato pesantemente la corona. Il re fece quindi assassinare Enrico di Guisa. Questo provocò l'avvicinamento della Lega cattolica all'alta società parigina, che liberò i sudditi dall'obbligo di fedeltà al re Enrico III, e questo lo costrinse a scappare da Parigi e ad allearsi con Enrico di Borbone. Nel 1589 anche Enrico III cadde vittima di un attentato e prima di morire nominò Enrico di Borbone come legittimo erede. Nel 1598, per cercare di favorire la pace in Francia, si fece l'editto di Nantes, che proclamava il cattolicesimo, religione di stato. Assicurava però agli ugonotti la libertà di aderire in privato al calvinismo, e di svolgerne le pratiche di culto. Per alcuni questo Editto, era una prima espressione di laicità dello stato, per altri era il riconoscimento del cattolicesimo come religione francese, per usufruirne come strumento di governo. Con il trattato di Vervins, Enrico IV acquisì la legittimazione del proprio potere regale dal papa Clemente VIII, con anche lo scioglimento del vincolo del suo matrimonio con Margherita di Valois. Così si sposò con Maria de' Medici. Nei successivi anni, si cercò sempre di più di rafforzar la monarchia, facendola diventare assolutistica. Nel 1604, per aumentare le entrate della corona, venne istituita la paulette (tassa che i detentori di cariche pubbliche dovevano pagare annualmente, acquisendo il diritto di lasciare in eredità la carica ai propri discendenti). Questa funzione aveva il vantaggio che avrebbe migliorato le finanze, però lo svantaggio era che il re non avrebbe più avuto il compito di assegnare gli incarichi. Durante il regno di Enrico IV, riprese l'iniziativa della Francia in ambito coloniale, ma fu solo dopo la fine delle guerre di religione, che le spedizioni francesi diedero luogo a territori stabili. Tra i primi insediamenti ci fu la città di Québec. In America poi ci fu l'insediamento di un vastissimo territorio, che venne denominato "Nuova Francia". Infine il programma di pacificazione religiosa di Enrico IV, incontrò anche molta ostilità e disaccordi, infatti nel 1610, Enrico IV fu pugnalato da un fanatico cattolico. A causa della minore età del figlio, salì al trono la moglie, Maria de’ Medici.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved