Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La formazione della cultura della classe operaia britannica, Appunti di Storia

La formazione della cultura della classe operaia britannica

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 21/02/2017

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

4.4

(16)

23 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La formazione della cultura della classe operaia britannica e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA FORMAZIONE DELLA CULTURA DELLA CLASSE OPERAIA BRITANNICA Le nostre informazioni circa la cultura delle classi lavoratrici in GB sono frammentarie. Ma le nuove classi lavoratrici urbane vivevano in un mondo socialmente separato dalle classi medie ed alte. Per di più, la gran parte della vita del lavoratore era ignota a coloro che scrivevano e pubblicavano. Il più delle volte noi vediamo la classe operaia ‘800esca dal di fuori. La quantità e qualità di tale letteratura è assai elevata, ma i suoi limiti sono evidenti, e quando i lavoratori scrissero su sé stessi, spesso parlavano con voce atipica. Anche quando i figli di operai cominciarono a scrivere rimasero poco rappresentativi. In GB forse il 70% della popolazione consisteva in lavoratori manuali non agricoli, e pochissimo della loro vita era noto ai non lavoratori. Lo storico deve ricostruire la cultura della maggioranza del popolo britannico mediante le sue ricerche, questo lavoro fino agli anni ’50 era stato ritardato dalla tendenza a concentrarsi sullo studio dell’ideologia, eppure il mondo dei militanti e degli ideologi non era lo stesso mondo della maggioranza dei lavoratori. Ovviamente tra l’uno e l’altro esisteva ed esiste un collegamento organico, poteva darsi che la maggior parte dei lavoratori non fossero militanti, ma il mondo e la cultura delle classi lavoratrici è incompressibile senza il movimento operaio che ne fu il nucleo. Il termine classi lavoratrici appare nel linguaggio politico della GB negli anni successivi alla fine delle guerre napoleoniche. I primi grandi movimenti diventano importanti nei decenni postnapoleonici (il movimento cartista). Questa comparsa della classe operaia rifletté non una società industrializzata, ma una società nella fase iniziale della rivoluzione industriale. Per conseguenza i centri industriali rimasero isolati nella fase anteriore alla fabbrica. Gli uomini e le donne si adattarono alle nuove condizioni di vita modificando le consuetudini. La trade society (trade union del XIX secolo) può essere o no una discendente diretta delle antiche corporazioni artigiane. Questa secolare esperienza nell’organizzazione preindustriale fornì la struttura portante per l’organizzazione del nuovo proletariato, i militanti tipici erano una elite preindustriale o semi-industriale. Numerosi elementi di quelli che dovevano essere modi di vita, cultura, movimenti delle classi lavoratrici possono venir rintracciati in questa fase. I centri industriali rimasero per lungo tempo comunità. La storia del movimento operaio abbonda di militanti la cui vita trascorreva tutta nel luogo di nascita od in qualche località vicina. Non è facile individuare il retaggio di questo primo periodo, un elemento importante che sopravvisse dovevano essere le sette protestanti dissidenti, queste non convertirono una larga percentuale di lavoratori, c’erano sette che esercitavano attrazione sui lavoratori, ma il dissenso religioso ebbe importanza nella formazione delle elite della classe operaia. L’ateismo attivo non aveva invece grande rilievo. Non di meno è impossibile individuare i modelli caratteristici della cultura operaia nel suo complesso nel periodo anteriore al 1848. Essi emersero nei 30 anni successivi. I decenni intermedi (1840-90) furono fondamentali per la formazione di quella che doveva essere la cultura della classe operaia sotto 3 aspetti: insegnarono ai lavoratori che il capitalismo aveva carattere nazionale e permanente, l’assetto della GB dell’impero del sapone di Lever, ed il cacao per i cioccolati ed i dolciumi. Ovviamente i lavoratori britannici non persero le loro caratteristiche regionali, non abbandonarono i dialetti locali. Ciò nonostante il modello di vita che emerse era notevolmente standardizzato, né si modificò sostanzialmente, anche se si arricchì di nuovi beni di consumo, alloggi, tempo libero. Dopo il 1918 le case comunali divennero molto diffuse, si svilupparono suburbi operai con giardini, lontani dal centro. Era iniziata la privatizzazione della vita della classe operaia. Vennero costruiti i grandi cinema. Sia il cinema sia la danza, l’influenza del jazz, erano importati dagli USA, sintomi dell’emancipazione delle ragazze. Infine c’era la radio, il più universale strumento di cultura popolare, che segnò l’inizio di una nuova vita per la donna sposata. I contatti sociali delle donne fuori della famiglia erano limitati, se non aveva bambini molto piccoli, passava i giorni da sola. Era ancora esclusa dalle nuove occasioni di lavoro e del tempo libero, in compenso era il centro della famiglia. Ancora attorno al 1960 a 40 anni si trasforma in una figura senza forma, a 50 aveva probabilmente continui disturbi. Aveva cominciato ad uscire con i ragazzi a 16 anni, era stata fidanzata ufficiale a 18 ed aveva raggiunto il culmine con il matrimonio. Il resto era sacrificio. Non che il lavoratore maschio fosse di norma in buone condizioni fisiche. All’inizio del XX secolo i ragazzi di 12 anni delle scuole private erano in media 12,5 cm più alti di quelli delle scuole statali. Ad esempio nelle zone più povere di Leeds, nel 1902, la metà dei bambini soffriva di rachitismo ed il 60% di carie dentaria, ma la vita del lavoratore era più varia di quella della moglie, la trascorreva socializzando al lavoro, pub e partita di calcio. La socievolezza maschile era inseparabile dall’alcool (birra e whisky), anche se si distingueva tra il bicchiere in compagnia e le bevute alle feste. Dove troviamo la coscienza di classe? In ogni luogo, quasi ciascuna azione attestava un conflitto tra un noi ed un loro, anche se loro non erano definiti. La GB era una società di 2 classi, con un sistema bipartitico che la rifletteva. Tuttavia, mentre l’ascesa di un partito dei lavoratori è stato un fatto fondamentale, la coscienza di classe dei lavoratori britannici non può venir misurata dal solo voto per il partito laburista. 3 cose caratterizzavano la coscienza di classe dei lavoratori britannici: senso della diversità del lavoro manuale, codice morale fondato sull’onestà, prontezza a lottare per un equo trattamento ed aiuto. Il più delle volte questo aiuto è stato inadeguato. Lo stato, la legge, l’autorità, appartenevano a loro, la vita della classe operaia fino al 1945, si è svolta in una rete di mutuo soccorso, i compagni ed i vicini si aiutavano l’un l’altro. Sistemi di mutuo credito e di scommesse in denaro funzionavano perfettamente. Simboleggiava l’indipendenza di classe fuori dal controllo di ricchi e potenti. Il ventennio 1950-70 segna la crisi della cultura di classe e l’ha trasformata. Oggi meno della metà della popolazione attiva in GB consiste in lavoratori manuali. In termini materiali il guadagno è enorme, in termini non materiali, un mondo è finito.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved