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La Francia dal Cinquecento al Seicento, Schemi e mappe concettuali di Storia

Excursus temporale dei principali avvenimenti storici in Francia dal Cinquecento al Seicento. Schema approfondito ed estremamente intuitivo grazie all'utilizzo di colori differenti per evidenziare i termini e i passi più rilevanti.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

In vendita dal 27/06/2021

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4.2

(28)

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Scarica La Francia dal Cinquecento al Seicento e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La Francia dal Cinquecento al Seicento 1547: sale al trono Enrico II e governa sino al 1559, anno della sua morte. Egli tenta di risolvere la situazione precaria in cui il suo Stato si trovava, attuando un piano repressivo nei confronti dei protestanti, nonostante fallì. 1559: sale al trono Francesco II e governa fino al 1560, anno della sua morte, a soli sedici anni. 1560: viene incoronato re di Francia Carlo IX, all’età di dieci anni: essendo però troppo piccolo, il comando viene assunto da Caterina de’ Medici, che deve contrastare le evidenti spaccature religiose della Francia: da un lato si schierava, infatti, una fazione cattolica, guidata dalla famiglia dei Guisa, e appoggiata dalla Spagna; dall’altra, una fazione protestante, costituita dagli ugonotti, cioè i calvinisti francesi, e che faceva riferimento all’Ammiraglio di Coligny; essa inoltre era appoggiata dall’Inghilterra e dai Paesi Bassi. Anche Caterina tenta di risolvere la situazione, attuando tuttavia, a differenza di Enrico II, una politica di pacificazione religiosa, garantendo una relativa libertà di culto ai calvinisti. Anch’essa risultò comunque fallimentare, soprattutto a causa del carattere inadatto di tale donna per ricoprire quell’importante ruolo. 1562: strage di Vassy. I Guisa massacrarono gli ugonotti, sventando un loro tentativo di colpo di Stato. Quest’episodio contribuirà a scatenare una serie di guerre civili e a trascinare il paese sull’orlo del baratro. 1570: pace di Saint Germain per la quale si stabilisce una relativa libertà di culto agli ugonotti, nonostante sconfitti dai cattolici dopo il massacro, il possesso della Rochelle, cioè un insieme di quattro piazzeforti e l’entrata di Coligny nel consiglio reale: le ostilità dunque si interrompono temporaneamente. 1572: durante la notte di San Bartolomeo, tra il 23 e il 24 di agosto, si verifica un’altra strage ai danni degli ugonotti, organizzata dal popolo di Parigi accanitamente antiprotestante. Viene ucciso anche l’ammiraglio Gaspard di Coligny. 1574: sale al trono Enrico III di Valois e governa fino al 1589, anno del suo assassinio. 1584: scoppia, per la successione al trono, la guerra dei “tre Enrichi” combattuta da Enrico III di Valois, Enrico di Guisa ed Enrico di Borbone. 1588: Enrico III di Valois fa uccidere Enrico di Guisa, la cui fazione si costituì in una Lega santa, per porre fine al suo strapotere, dato anche il disastro dell’Invincibile Armada dello stesso anno. Enrico III inoltre si allea con Enrico di Borbone, designandolo come suo successore, a patto che si convertisse al cattolicesimo. Filippo II, preoccupati che la corona francese fosse nelle mani di un protestante, decide di attuare un intervento militare, mentre il pontefice Sisto V dichiarava nulla la successione al trono francese. 1589: Enrico III viene assassinato da un frate domenicano, vendicando l’affronto che il re di Francia aveva recato alla fazione cattolica. Sale al trono Enrico di Borbone e governerà fino al 1610. 1593: Enrico di Borbone (Enrico IV) per essere accettato come re, si converte al cattolicesimo e ottiene il perdono da papa Clemente VIII. Il re pronuncia infatti, nella cattedrale di Saint- Denis, l’abiura del calvinismo, proclamandosi cattolico. 1598: con la pace di Vernins, Filippo II riconosce Enrico IV e con l’editto di Nantes, il re di Francia concede agli ugonotti la libertà di culto in alcune regioni, tranne a Parigi e nei territori circostanti, e il possesso di cento piazzeforti. 1610: viene assassinato Enrico IV. Salirà al trono il figlio Luigi XIII anche se la reggenza passerà alla madre Maria de’Medici. 1614: a causa della debolezza della monarchia, succube dei Concini, i ministri del paese, e in difficoltà con l’aristocrazia e gli ugonotti, vengono convocati gli Stati generali. 1624: Luigi XIII si affida al Cardinale Richelieu, un abile ministro, per guidare la Francia. Il cardinale sarà fino al 1624, anno della sua morte, il protagonista del rafforzamento del potere regio che aprirà la strada all’assolutismo di Luigi XIV. 1629: il Cardinale Richelieu attua una politica rivoluzionaria: toglie agli ugonotti la forza militare, nonostante conceda loro il culto; inoltre limita il potere della nobiltà feudale mediante la figura degli intendenti; interviene anche in economia in difesa dell’importante produzione francese e sostiene le finanze dello Stato: la Francia viene riportata sulla scena europea, diventando una delle prime potenze. 1642: dopo la morte di Luigi XIII e Richelieu, Anna d’Asburgo diventa reggente per Luigi XIV e il nuovo cardinale è Mazarino, il quale continua la politica del suo precedente, nonostante le difficoltà scatenino delle ribellioni, le cosiddette “fronde”.
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