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LA GEOGRAFIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO, Sbobinature di Geografia

LA GEOGRAFIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 07/06/2024

Vitali45
Vitali45 🇮🇹

7 documenti

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Scarica LA GEOGRAFIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO e più Sbobinature in PDF di Geografia solo su Docsity! SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO La riforma del 1923 di Giovanni Gentile che prevedeva la divisione della scuola superiore in due grandi comparti - i licei e gli istituti tecnici – continua a segnare almeno nelle sue linee fondanti tutto il Novecento. È singolare il fatto che il modello gentiliano ha resistito per un così lungo numero di anni, sebbene il dibattito culturale sul rinnovamento e sulla sistemazione della secondaria superiore sia stato molto approfondito, facendo registrare peraltro parecchi decenni segnati da tentativi di rinnovamento, alcuni dei quali venuti meno proprio quando sembravano giunti alla meta finale. Le profonde innovazioni avvenute nella scuola media unica e obbligatoria avrebbero dovuto portare alla ridefinizione di quella superiore, così non è avvenuto, con grave danno sul rinnovamento di tutto l’ordinamento scolastico, privato dei necessari caratteri di continuità. Tra le tante testimonianze succedutesi nel tempo, si ricorda soltanto la più complessa e meglio definita, nota come riforma < Brocca > dal cognome dell'allora sottosegretario al ministero della Pubblica istruzione e presidente di una commissione istituita per elaborare i programmi per il biennio (una sperimentazione è partita in alcune scuole nell'anno scolastico 1991-92). Gli <obiettivi di apprendimento>, chiaramente formulati e parzialmente gerarchizzati, evidenziavano, tra l'altro, la necessità per lo studente di usare un linguaggio geografico appropriato, di saper consultare un atlante, di leggere e interpretare grafici, carte geografiche e tematiche a scala diversa, di tradurre informazioni di interesse territoriale dal linguaggio verbale e numerico in quello grafico e cartografico. Tra i vari aspetti significativi si ricordano ancora sia l'essenziale < funzione connettiva >, attribuita alla geografia rispetto < agli insegnamenti storico, linguistico, giuridico-economico, matematico e naturalistico, sia l'attenzione nei riguardi dell’osservazione diretta e dell'indagine sul terreno>. La scuola secondaria di secondo grado, schiacciata su programmi in gran parte superati, ha cercato vie d’uscita dal suo stato di disagio didattico, puntando su varie forme di progetti e di sperimentazioni, che hanno giocato un ruolo importante di surroga(sostituzione). Ma i risultati della sperimentazione, in assenza di un vero piano organico, non possono soddisfare le esigenze richieste da un proficuo processo di apprendimento-insegnamento. Si è assistito, così, a una sperimentazione per lo più disorganizzata, con modelli spesso nettamente differenziati tra loro, impossibilitata a offrire risposte mirate alle esigenze degli studenti, anche sul piano professionale. La situazione di generale disagio per la mancanza di una seria riforma ha coinvolto più o meno tutte le discipline, penalizzando le loro potenzialità. La geografia ne ha sofferto in grande misura, non avendo potuto vedere tradotta nella pratica didattica la trasformazione dei dinamismi e dei processi avvenuti al suo interno. Nell'insieme, le sperimentazioni hanno prodotto un indebolimento progressivo nell'immagine della geografia, con il rischio di una sua frammentazione, materialmente compiutosi in alcuni curricoli scolastici, che hanno attribuito contenuti e competenze geografiche ad altre discipline: scienze della Terra da una parte, storia, economia e studi sociali dall'altra. -Nell’anno scolastico 2010-2011 prende avvio, con il ministro Mariastella Gelmini, la riorganizzazione del secondo ciclo del sistema educativo d'istruzione. Come rielaborazione generale, la riforma avrebbe potuto sia svolgere una funzione equilibratrice, rappresentando un chiaro riferimento educativo-didattico e stimolo all'innovazione, sia ponderare pesi e misure, valutabili in quadi coerenti di strategie e competenze. Tuttavia, complice anche una forte crisi economica, il governo Berlusconi riduce in maniera drastica le risorse finanziare nel comparto della scuola, non ritenuto evidentemente di primaria importanza per il Paese, con un sostanziale ridimensionamento delle ore di insegnamento. Per la geografia in particolare le scelte del ministro Gelmini sono fortemente penalizzanti: la geografia scompare dagli istituti professionali e da tutti i tecnici (del settore tecnologico), mentre subisce un preoccupante ridimensionamento nei licei, dove già ricopriva un ruolo marginale. La decisione ministeriale risulta tanto più grave quanto la geografia nella scuola secondaria di secondo grado presenta una forte <valenza> una formativa, in continuità con la formazione del primo ciclo d'istruzione, e una forte valenza professionalizzante. Attraverso questa disciplina, infatti, gli studenti. possono acquisire competenze di carattere ambientale e territoriale a differenti scale, per consentire loro, qualunque sia il campo d'indagine prescelto come impegno di studio e di lavoro, di sapersi muovere consapevolmente nell’unico campo comune a tutti gli esseri umani:
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