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La Germania dalla Repubblica dei Weimar al terzo Reich, Sbobinature di Storia

Riassunto esaustivo tratto dal libro di testo. Seconda guerra mondiale: La Germania dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

Caricato il 16/12/2023

Gaiagaia12345
Gaiagaia12345 🇮🇹

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Scarica La Germania dalla Repubblica dei Weimar al terzo Reich e più Sbobinature in PDF di Storia solo su Docsity! LA GERMANIA DALLAREPUBBLICA DI WEIMAR AL TERZO REICH Il dopoguerra tedesco Socialdemocratici al governo →la sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale aveva travolto anche la monarchia, il 9 novembre 1918 l’imperatore Guglielmo II aveva abdicato e il Secondo Reich veniva così al tramonto e veniva proclamata la repubblica. Per il consenso di cui godeva il partito socialdemocratico (SPD) permise al leader Friedrich Ebert di diventare capo del nuovo governo. Ma il socialismo tedesco era diviso: - nel 1914 la corrente maggioritaria si era schierata in favore della guerra - sul fronte opposto erano schierate le correnti più radicali: i rivoluzionari e gli indipendenti I rivoluzionari avevano dato vita alla Lega di Spartaco, così chiamata perchè si ispirava alla figura di Spartaco, il famoso ribelle che aveva guidato la rivolta degli schiavi contro la repubblica romana. Leader degli spartachisti erano: - Karl Liebknecht - Rosa Luxemburg La rivolta spartachista Gli spartachisti organizzarono, per il 1 gennaio 1919, un’insurrezione con l’obiettivo di abbattere il governo socialdemocratico e creare una repubblica socialista. La maggior parte dei soldati si schierò contro di loro insieme a reparti di volontari, i cosiddetti Freikorps (corpi franchi) che catturarono e uccisero i capi spartachisti Liebknecht e Luxemburg. La repubblica di Weimar e la nuova Costituzione il 19 gennaio 1919, mentre ancora infuriava la rivoluzione spartachista, si tennero le elezioni per l’Assemblea costituente. La SPD risultò il primo partito tedesco (37,9%), ma non conquistò la maggioranza assoluta e fu costretta a formare una coalizione insieme ai cattolici del Zentrum (centro) e i liberal-democratici. Il primo atto della neonata coalizione fu un accordo per l’elezione di Friedrich Ebert a primo presidente della repubblica di Weimar (dal nome della cittadina dove si riunì l’assemblea costituente). La nuova costituzione fu approvata l’11 agosto 1919 e pur mantenendo un’impianto federale prevedeva il rafforzamento dei poteri del parlamento ed estendeva il diritto di voto anche alle donne. Oltre al parlamento il popolo avrebbe eletto un presidente della repubblica dotato di ampi poteri: - articolo ‘48 si conferivano poteri straordinari come quello di proclamare stato di emergenza - capo supremo dell’esercito Proprio questo accentramento di poteri nella figura del presidente della repubblica anzichè garantire solidità strutturale rivelò la debolezza del regime di Weimar. La democrazia repubblicana risultò fin dall’inizio piuttosto fragile. L’economia del paese era già in ginocchio a causa dell’ingente sforzo profuso nella guerra, la disoccupazione raggiunse livelli altissimi. A infliggere un ulteriore colpo alla malridotta economia tedesca intervenne nel 1923, l’occupazione militare da parte di truppe francesi e belghe, della regione industriale della Ruhr, cuore della germania. L’occupazione fu decisa come ritorsione per il mancato pagamento delle ripartizioni e provocò il crollo del valore della moneta tedesca, il marco, perciò il baratto divenne il principale mezzo di scambio. Una ripresa economica si registrò con la formazione, nel 1923, di un nuovo governo guidato dal leader dei liberal-nazionali, Gustav Stresemann. Nel 1924 venne varato il piano Dawes (dal cognome del finanziere statunitense che lo elaborò), che assicurava un consistente prestito internazionale. lo spirito di Locarno → Un altro obiettivo di Stresemann per una normalizzazione nei rapporti con le nazioni vincitrici. Firmò con questo obiettivo il trattato di Locarno, con cui la Germania (insieme a Francia e Belgio) si impegnava a rispettare i confini delle nazioni limitrofe (come sancito dal trattato di Versailles); la Gran Bretagna e l’Italia sarebbero intervenute nel caso in cui uno dei paesi non avesse rispettato l’accordo. L’anno successivo la Germania entrò a far parte della Società delle Nazioni. L'ascesa del nazismo e la crisi della Repubblica di Weimar Estrema destra e antisemitismo nazista Fra i movimenti politici che minacciavano la Repubblica di Weimar c'era anche il piccolo partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, presso abbreviato in partito nazista. I nazionalsocialisti volevano abbattere la democrazia per sostituirla con una dittatura e volevano denunciare il Trattato di Versailles allo scopo di riottenere per il loro paese territori perduti. → Fondato nel 1920 da un agitatore di origine austriaca di nome Adolf Hitler, gli aderenti erano organizzati in squadre armate, le squadre d'assalto (SA) guidate da Ernst Rohm, ed erano riconoscibili per le loro camicie brune. Nel programma del partito nazista comparve un fortissimo antisemitismo, Hitler sosteneva che la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale fosse dovuta una cospirazione degli ebrei. Il putsch di Monaco: Nel 1923 a Monaco capitale della Baviera, Hitler e i nazisti tentarono un colpo di stato, “putsch”, appena l'hanno prima Mussolini aveva preso il potere con la marcia su Roma in Italia e Hitler riteneva di poter ottenere un analogo successo. Il putsch di Monaco venne sventato dalla polizia, ma il governo repubblicano dimostrò in questa occasione tutta la sua debolezza, perché non osò punire i nazisti. Durante la carcerazione, Hitler scrisse il libro “ Mein Kampf ”, la mia battaglia, evidenziando la denuncia del Trattato di Versailles, la ricostruzione di un grande esercito, il recupero di tutti i territori, l'annientamento della popolazione ebraica e l'espansione armata della Germania a oriente ai danni dell'Unione Sovietica, alla ricerca del Lebensraum, lo spazio Vitale necessario alla dominante razza ariana. Crescita consenso nazismo: Hitler al potere Dopo il tentativo di colpo di stato, i nazionalsocialisti si convinsero che quella elettorale fosse la strada migliore da percorrere per raggiungere al potere. - Nel 1925 morì Ebert, e la carica di Reichsprasident fu affidata a Paul von Hindenburg (generale che si era distinto durante la grande guerra). Il sistema democratico era già in difficoltà quando giunse la gravissima crisi economica del 1929. La dipendenza dell'economia tedesca da quella degli Stati Uniti, dove la crisi aveva avuto origine, rese la Germania particolarmente vulnerabile. - Nel marzo del 1930 nacque un governo di centro-destra guidato da Heinrich Bruning che, nel tentativo di arginare la crisi economica, diede avvio ha una politica deflattiva riducendo le spese dello Stato e i salari, queste iniziative però non dietro i risultati sperati. - A trarne vantaggio fu invece in primo luogo il partito di Hitler, nelle elezioni del settembre 1930 il partito nazista ottenne 6 milioni di voti. anni in cui ebbe vita il regime hitleriano (1933 fino alla sconfitta del 1945) tutta la vita intellettuale della Germania fu dominata dalle idee naziste. Si trattava del cosiddetto allineamento o sincronizzazione della cultura. La figura di Hitler seppe rendere la sua autorità incontestabile e la sua capacità decisionale indiscutibile, questo intento venne ottenuto anche instaurando con i dirigenti di partito e con i Gauleiter (governatori dei Lander) legami basati sulla fedeltà personale. Rapporti con i cattolici → Le Chiese cristiane presenti in Germania inizialmente sottovalutarono il regime hitleriano, nonostante il suo culto fosse incompatibile con i valori cristiani. Eppure il 20 luglio 1933 la Santa Sede firmò addirittura un concordato con la Germania: l'intento era quello di indurre Hitler a far cessare la propaganda antireligiosa che il nazionalismo stava portando avanti, in cambio la chiesa cattolica avrebbe tolto il proprio sostegno al partito cattolico del Zentrum. Questa strategia si rivelò errata perchè i nazisti proseguirono nella loro ideologia antireligiosa. ↓ lo stesso Pio XI fu costretto a emanare l’enciclica Mit brennender Sorge (Con viva preoccupazione) per denunciare il mancato rispetto del concordato. Rapporti con i protestanti → Il mondo protestante non volle o non seppe opporsi a Hitler, il quale mise a capo della chiesa evangelica Tedesca un suo amico, il pastore Ludwig Muller che impose a tutte le chiese evangeliche di unirsi rimettendo i loro poteri nelle mani del Reichsbischof (vescovo del Reich) Muller. Il tentativo di accentrare il potere nelle mani di una persona lui fidata portò però alla nascita della Chiesa confessante, un movimento di opposizione religiosa antinazista, fra i suoi fondatori di fu Martin niemoller che venne però internato in un campo di concentramento. Discriminazione degli ebrei (In quegli anni la tesi del complotto internazionale ebraico era largamente diffusa in Germania, tanto che il documento antisemita “I Protocolli dei Savi di Sion” dopo la prima traduzione tedesca del 1919, venne riproposto a pochi anni di distanza dal ideologo nazionalsocialista Alfred Rosenberg e fu ristampato.) Dalla discriminazione alle persecuzioni → La condizione degli ebrei si aggrava ulteriormente nel 1935 con l'approvazione delle leggi di Norimberga, provvedimenti finalizzati a garantire la preservazione della razza ariana attraverso e limitazioni e requisiti di cittadinanza. → La sera del 9 novembre 1938, la cosiddetta” Notte dei cristalli”, Hitler scatenò nuove violenze antiebraiche dando i nazisti piena libertà. Politica estera nazista Riarmo e rottura degli equilibri internazionali La crescita economica della Germania era avvenuta attraverso un potenziamento dell'Industria bellica. nel 1934 i nazisti austriaci, d'Intesa con i loro omologhi tedeschi, assassinarono il cancelliere Engelbert Dollfuss: l'intento era quello di impadronirsi del potere e unire i due paesi. L'annessione venne scongiurata solo grazie all'intervento di Mussolini in difesa della sovranità dello Stato austriaco. (all'epoca l'Italia, vincitrice della Prima Guerra Mondiale si credeva più forte della Germania e si poneva come garante dell'ordine uscito dal Trattato di Versailles.) ↓ Queste iniziative ebbero l'effetto di creare un’asse anti-tedesco formato da Italia, Francia e Gran Bretagna, In occasione della conferenza di Stresa del 1935, in cui condannarono il riarmo tedesco. Se non che l'intesa ebbe vita breve poiché fu schiacciata da nuovi interessi: - la Francia strinse un accordo con l'Unione Sovietica - la Gran Bretagna stipulò un trattato navale con la Germania in funzione antisovietica - Mussolini a sua volta aveva appena iniziato l'invasione dell'Etiopia e le conseguenti sanzioni economiche comminate all'Italia dalla Società delle Nazioni misero definitivamente fine al fronte di Stresa. L'avvicinamento della Germania all'Italia e al Giappone Hitler decise di approfittare delle divisioni fra i suoi avversari estensione delle truppe in Renania. Si trattava di una prova di forza nei confronti di Gran Bretagna e Francia, ma queste ultime non se la sentiranno di intervenire militarmente. l'Italia dal canto suo si era avvicinato alla Germania e lasciò campo aperto a Hitler. ↓ L'alleanza tra Germania e Italia può poi consolidata da due accordi: 1) l'asse Roma-Berlino del settembre 1936 2) il patto Anti-komintern stipulato nello stesso anno fra Germania e Giappone e a cui l'Italia aderì l'anno successivo. il secondo accordo nasceva dalla volontà di allargare il fronte anticomunista. L’Anschluss e la questione dei Sudeti L'alleanza con Mussolini diede mano libera Hitler per realizzare il suo successivo obiettivo, cioè l'annessione dell'Austria. ↓ - Dopo che nel marzo 1938 le truppe tedesche entrarono in Austria un plebiscito sancì l’annessione (in tedesco Anschluss) del paese alla germania nazista. Altri due paesi contavano minoranze tedesche: la Cecoslovacchia e la Polonia. ↓ - Nel maggio 1938 Hitler intimò al governo di Praga di cedere alla Germania la regione dei Sudeti dove viveva la minoranza tedesca. - la Cecoslovacchia rispose mobilitando l'esercito e rivolgendosi al suo principale alleato, la Francia. Hitler sapeva che la Germania non era ancora abbastanza forte per rischiare una guerra ma era sicuro che la Francia non avrebbe combattuto perciò ribadì le sue minacce contro la Cecoslovacchia e si prepara da aggredirla. - Hitler aveva in mano una carta vincente: la politica del cosiddetto “appeasement”, pacificazione. Suo principale sostenitore era il capo del governo britannico Neville Chamberlain, che pur di preservare la pace riteneva necessario accettare dei ”sacrifici”, per questo decise di non combattere in difesa della Cecoslovacchia. ↓ Nel settembre 1938 Hitler, con la mediazione di Mussolini riunì a Monaco in Germania una conferenza per decidere il destino dei sudeti a cui parteciparono anche i primi ministri di Francia e Gran Bretagna, in assenza della Cecoslovacchia la quale fu costretta a cedere i Sudeti alla Germania, gli accordi di Monaco furono quindi un trionfo per Hitler. Hitler non si fermò e occupò le regioni della Boemia e dellaMoravia. A questo punto per il governo nazista era possibile affrontare la questione polacca. la Polonia tagliava in due il territorio tedesco isolando la provincia della Prussia orientale dal resto della Germania con il “corridoio di Danzica”. Per assicurarsi libertà d'azione i tedeschi avevano firmato nell'agosto del 1939 un trattato di non aggressione con l'Unione Sovietica, il patto Molotov-Ribbentrop del cognome dei due ministri degli esteri sovietico e tedesco.
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